Oggi vorrei proporvi un argomento che mi sta molto a cuore, ovvero il confronto -impietoso- fra l' architettura tradizionale e quella moderna (ricomprendendo in quest' ultima categoria tutto il costruito dal 1920, ovvero quando l' osannato Le Corbusier distrusse, con le sue teorie, un mondo che aveva alle spalle 2000 anni di storia)
Detto in parole povere, e volendo riassumere il più possibile, dall' inizio del novecento si smette di seguire quei canoni tradizionali dell' architettura (ovvero i cinque ordini classici) che erano il frutto di più di duemila anni di storia europea, per affidare la creazione artistica al solo estro dell' architetto (ma sarebbe meglio dire al solo ego)
I risultati sono sotto gli occhi di tutti, da oltre cento anni non solo non abbiamo più un linguaggio condiviso nell' architettura, poichè ogni architetto si trova a dover rinziare daccapo,
ma soprattutto non siamo riusciti a trovare un alternativa quantomeno gradevole all' architettura tradizionale
Come se non bastasse questo scempio ha contagiato anche l' urbanistica, ispirata oggi da criteri del tutto astratti e svincolati dalle reali esigenze di una città.
Ciò che ci abbiamo guadagnato sono le invivibili e bruttissime periferie delle nostre città.
Fortunatamente alcuni architetti hanno un cervello, alcuni di loro iniziano a riproporre un' architettura fondata su sani principi. Fra questi spicca il signor Ettore Maria Mazzola, che ha proposto una radicale riqualificazione dell' area Corviale a Roma, occupata da un mostro in cui qualcuno ha avuto il coraggio di metterci delle persone.
Vi allego qualche immagine della situazione attuale e del progetto del suddetto architetto e, vi prego, fatemi sapere la vostra opinione sull' argomento.
ricordatevi che l' architettura, al contrario delle altre arti, la subiamo tutti.