Durante l'assedio di Balkh, che i greci chiamano Baktria, l'avanguardia partica, composta da pochi e fidati cavalieri al comando di Tiridate, fratello ed erede dello Xšayāθiya, scopre che un'armata battriana sta attraversando l'Amu Darya per soccorrere il Basileus assediato. Ormai metà dell'armata ha già guadato il fiume, ed il contingente è composto dal doppio degli uomini di cui Tiridate dispone. Nonostante questo, egli affronta i battriani in battaglia, riuscendo ad annientarli con poche perdite grazie al leggendario valore della cavalleria partica.
Metà della grande armata è però ancora oltre il fiume, e consta ancora del doppio dei soldati parti. Tiridate vorrebbe attaccare subito con l'avanguardia annientando definitivamente l'armata, ma i cavalli delle sue truppe sono stanchi per il lungo viaggio da Antiochia Margiana. Così, Tiridate il Temerario guada il fiume con la sua guardia personale, e affronta le impreparate truppe oltre l'Amu Darya. Il nemico supera in numero Tiridate di uno a dieci, ma è Ahura Mazda che guida gli Arsacidi contro gli infedeli che hanno occupato la Sacra Città di Balkh. Tiridate l'Invincibile sconfigge da solo la moltitudine di nemici. La vittoria è completa, e l'esercito battriano è completamente annientato nel nome di Ahura Mazda e del nuovo Sao di Battriana, Arsaces I il Grande.