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Crociate e cinema fra storia e finzione

Ultimo Aggiornamento: 24/03/2009 14:39
13/03/2009 18:06
 
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Re: Re:
saraceno@, 13/03/2009 17.14:

Massacrarono decine di migliaia di civili inermi

che eroi,mi commuovo anchio quasi quasi [SM=g27964]




il massacro non fu sistematico, le fonti sono franche e sono esagerate e roboanti nella descrizione. inoltre Il governatore e tutta la guarnigione della cittadella si arresero a Raimondo di Tolosa che li fece scortare e arrivare sani e salvi fino ad Ascalona.
No si capisce poi perchè si da credito alle cronache dei cronisti crociati solo in alcuni casi e non in altri, non si può prenderle per buone solo quando fanno comodo. comunque il massacro ci fù e fu una macchia per i crociati, ma all'epoca una città che resiteva e non negoziava la resa, finiva quasi sempre in quel modo, gli arabi, i turchi e i saraceni ne hanno fatti di massacri, ma quasti non si ricordano mai.

13/03/2009 18:53
 
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Allora su Antiochia gli storici concordano con te, quando i crociati caricavarono, i mussulmani si ritirarono, probabilmente a causa delle molte defezioni, inoltre l' emiro di Mosul si era inimicato il suo stesso esercito , infatti prima di andare ad Antiochia decise (contro il parere di tutti) di attaccare Edessa, fortezza che si trovava su un colle in posizione strategica, difesa da 2000 fanti e alcune centinaia di cavalieri, era in quelle condizioni impossibile da prendere, se Kerbuqa fosse andato sepdito ad Antiochia sarebbe arrivato prima che i crociati prendessero la città, e probabilmente (considerando anche gli alleati) li avrebbe sconfitti, questo fece calare il suo prestigio, inoltre appena arrivato ad Antiochia esautorò Shams(figlio del signore di Antiochia Yaghi Siyan) che teneva ancora la cittadella, attirando su di sè ulteriori critiche, a questo punto ,con le varie defezioni, non è possibile stabilire se i turchi fossero ancora in maggioranza, sicuramente i crociati non avevano quasi più cavalli ed avevano subito perdite ingenti, questi decisero di uscire a piccoli gruppi di 5/6 persone , ma l' atabeg volle aspettare che uscissero tutti , dicendo che così li avrebbero uccisi tutti in un sol colpo, intanto le defezioni continuarono e quando i crociati caricarono l' atabeg se nè torbò con la coda fra le gambe a casa.
Sulla scuola che ho fatto , al liceo ho fatto una privata laica, a elementari e medie una privata cattolica.
Evangelista, Lan ti ha già risposto adeguatamente , volevo solo aggiungere che se il santo sepolcro è ancoa lì non lo è certo per i crociati, questi prendono Gerusalemme ai Fatimidi , super-tolleranti, nella maggiorparte dei loro territori i cristiani sono la maggioranza, e da documenti contabili e contratti possiamo dedurre che c' era una sostanziale ugalianza di diritti, inoltre non incorriamo nell' erore di idealizzare troppo un personaggio, il tanto osannato Goffredo non è fino a Gerusalemme un personaggio importante, non è lui a comandare i crociati, i personaggi più nominati sono Boemondo fin ad Antiochia (che è anche il più temuto) e Saint-Gilles (Raimondo, così lo chiamano gli arabi) che guida l' esercito fino a Gerusalemme , che sarà il più rispettato dei crociati , e che verrà beffato proprio da Goffredo , che esendo riuscito a penetrare in città prima non gliela cederà, la guarnigione fatimide riuscirà a trovare un accordo proprio con Raimondo, questo perchè è considerato un uomo di parola a differenza degli altri capi crociati, poi scusa perchè dici che su questi fatti le mie fonti sono incomplete? ho considerato anche le fonti occidentali.
Il Saladino non fu diverso da Noraldino , tranne per il fatto di avere capacità militari nettamente inferiori ( l' assedio di Alessandria dovrebbe dirvi qual' cosa), fu costretto dalla situazione a comportarsi in una certa maniera, inoltre ricordiamo che a Gerusalemme si arresero con un trattato, cosa in medioriente normale (lo facevano sia i turchi che gli arabi che i bizantini), in occidente avveniva poco per questo la cosa sembrò incredibile.
Volevo far notare solo una cosa, non è il caso che vi deste un moderatore, così magari si riesce a rendere un pò meno caotiche le discussioni.




"Quando ti senti eccezionalmente lucido, entusiasta, forte, quando ti senti in cima al mondo, capace di spostare le montagne, connesso al tuo sogno, all ' ideale, allora sai che hai il sole in tasca" S.B.
17/03/2009 13:45
 
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[SM=x1140429] Saraceno, in questo aspetto hai ragione ...
Il massacro di Gerusalemme non ha scusanti, è certamente la macchia più vergognosa e inescusabile di tutto il movimento crociato, ma se Dio vuole, non è stato principalmente questo...



[SM=x1140429] ..







"Qual vantaggio infatti avrà l'uomo se guadagnerà il mondo intero, e poi perderà la propria anima? O che cosa l'uomo potrà dare in cambio della propria anima?"
Mt 16, 26
17/03/2009 13:59
 
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[SM=x1140429] GlaucopideSophia

Spero di non averti provocato in qualche maniera, non era mia intanzione. [SM=x1140440]

Quello che assolutamente non concordo è sulla tolleranza islamica, che ben dissemina tutta la storia.

Io sono certo che i Crociati sono i principali autori della sopravvivenza dei luoghi santi...molte delle strutture ancor oggi visibili , vedi S.Sepolcro le hanno ricostruite... chissà come mai [SM=g27982] perchè l'Islam è un'evidenza sotto gli occhi di tutti... poi possiamo raccontarci le barzellette... Saladino stesso, non voleva i cristiani.. e se era Islamico fino in fondo, li considerava una razza inferiore, sino alla loro sottomissione all'Islam..

Vero, Goffredo è diventato il capo dopo Antiochia, certamente... ma è proprio del percorso umano ,la certezza morale su di una persona avviene vivendoci frequentandosi...
Goffredo l'ha ampiamente dimostrato... tra i primi ad entrare in Gerusalemme, rifiuta il titolo di re e guarda un po' si ritiene difensore (avvocato) del S. Sepolcro... Questo ne accresecil valore.

ma forse era un visionario. [SM=x1140520]


[SM=g27964]






"Qual vantaggio infatti avrà l'uomo se guadagnerà il mondo intero, e poi perderà la propria anima? O che cosa l'uomo potrà dare in cambio della propria anima?"
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17/03/2009 14:19
 
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Re:
sangiovannievangelista, 17/03/2009 13.59:

[SM=x1140429] GlaucopideSophia

Saladino stesso, non voleva i cristiani.. e se era Islamico fino in fondo, li considerava una razza inferiore, sino alla loro sottomissione all'Islam.




bhe,hanno invaso la sua terra,mi pare ovvio non li accogliesse con il tappeto rosso.


[Modificato da saraceno@ 17/03/2009 14:19]
17/03/2009 16:41
 
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Ma evangelista dove le prendi certe fonti? il santo sepolcro , come molti luoghi santi non fù ricostruito dai crociati ,nel caso di questo particolare edificio fu ricostruito dai bizantini negli anni 30 del XI secolo, non confondiamo l' islam di oggi con quello di ieri, sono due cose diverse, sotto i fatimidi qualunque cristiano poteva recarsi ai luoghi santi senza temere, c' erano dei veri e propi contratti fra l' imam e il basileus che regolamentavano ciò, per una volta devo dare ragione a Saraceno, era la loro terra e i franchi venivano visti come degli invasori anche se erano lì da un secolo, non però per la religione , ma per un fatto culturale.
Gofferdo non divenne capo della crociata ad Antiochia, non guidò mai l' esercito nella marcia e negli assedi , fu Raimondo a farlo , nell' assedio di gerusalemme la maggior parte delle forze era con Raimondo non con Goffredo, e devo ricordare che nel 1100 Gofferedo si accordò con il patriarca che se avesse preso il Cairo gli avrebbe ceduto Gerusalemme.




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17/03/2009 18:15
 
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Io credo che sia davvero difficile, se non impossibile, capire pienamente il fenomeno storico e sociale che sono state le Crociate. E' troppo riduttivo descriverle come una massa di invasati che sono andati in Terra Santa per massacrare tanti, poveri, arabi intermi; è troppo esaltante dipingere i Crociati come un insieme di eroi senza macchia.
Credo che la realtà sia nel mezzo, e secondo me non bisogna dimenticare due fattori fondamentali:
1) Il senso spirituale del Medioevo: lo spirito e l'onore erano davvero le due cose che contavano di più per gli uomini. Proprio in questi giorni ho cominciato il corso di Storia del Diritto Medievale e devo dire che serve una grande apertura mentale per seguirne la logica. Il giuramento, ad esempio, era sinonimo di certezza di verità, soprattutto nell'alto Medioevo, poichè era visto come un legame tra due uomini consacrato da Dio stesso. Se uno veniva meno ad un giuramento era bollato per la vita come fellone, non veniva riconosciuto dalla società, era trattato peggio di un ladro. Questo per dire come sia impossibile nella mentalità dell'epoca concepire una spedizione del genere come una semplice guerra espansionistica. Tant'è che anche gente semplice, solo desiderosa di trovare pace dai propri peccati, si è unita a questo fenomeno culturale, sociale, assolutamente di massa.

2) Si tratta pur sempre di una guerra: parlando di una guerra è difficile trovare il "buono" e il "cattivo", fare la conta di chi ha fatto più massacri, di quanti cavalieri Bianchi e quanti Neri ci fossero in ciascuno schieramento non serve a nessuno. Quando si parla di guerra, bisogna entrare in un'ottica di aberrazioni, di comportamenti non concepibili in tempo di pace. Tenendo conto che è difficile tenere questo atteggiamento analitico nell'esaminare le guerre moderne, ancor più lo è esaminando una guerra di 1000 anni fa.

Rimango anche dell'idea che questa sia partita come una discussione storica molto molto interessante e stimolante, con due persone preparatissime che si scambiano visioni e opinioni in modo straordinariamente civile. Credo che sia un bene per tutti risparmiarsi inutili e davvero fastidiose (per chi legge, figurarsi per chi le riceve) provocazioni per inacidire un clima di grande prosperità intellettuale. [SM=x1140440]
[Modificato da Merio89 17/03/2009 18:18]
17/03/2009 18:33
 
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Non è esatto, la basilica bizantina fu distrutta nel 1009 dal califfo fatimide Al Hakim bi-amr Allah, non sempre erano tolleranti i fatimidi. In seguito furono ricostruite delle cappelle su iniziativa dell'imperatore bizantino, poi i crociati nel XII secolo costruirono l'attuale basilica (1149) che racchiude le costruzioni preesistenti di origine bizantina. I pellegrinaggi erano permessi, ma per i cristiani latini diventarono sempre più difficoltosi dopo l'occupazione di Gerusalemme da parte dei Selgiuchidi nel 1076, che tanto tolleranti non erano, viste le vessazioni e gli attacchi a cui erano sottoposti i cristiani che arrivavano dall'occidente. Per quanto riguarda gli invasori, anche gli arabi musulmani lo sono stati visto che questi erano territori dell'impero romano d'oriente da diversi secoli, e le popolazioni erano in maggioranza cristiane.
Per Goffredo è vero, non è mai stato il capo della crociata, ma è il tipico esempio di cavaliere cristiano che smentisce i luoghi comuni sui crociati bramosi di ricchezza. Ha venduto il suo castello nella Bassa lorena per pagarsi le spese della crociata, ha speso tutto tanto da dover chiedere denaro a Raimondo, e alla fine quando avrebbe potuto diventare re, rifiuta il titolo e assume quello semplice di difensore del santo Sepolcro. Beh o era scemo, o è andato in Terra Santa per altri motivi, visto che non ci ha guadagnato niente. Se uno è onesto intelettualmente e non accecato da pregiudizi, questo lo capisce.



17/03/2009 19:38
 
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Al Hakim bi-amr Allah fu praticamente l' unico imam veramente intollerante fatimade, ma non ci inganniamo attaccò gli stessi mussulmani (anche nella sua capitale ) e distrusse diverse moschee , alla fine si proclamò incarnazione divina (mi sembra chiaro che fosse pazzo) ancora oggi in medioriente esiste una setta (che secondo le stime è sui 200000/300000) che lo venera, sui segiuchidi hai ragione, ma io mi riferivo esclusivamente ai fatimidi, questo per far capire che non è così semplice (i mussulmani non sono per forza i cattivi assetati di sangue cristiano che evangelista continua invece a dire, ignorando completamente le fonti storiche e basandosi solo sull' ideologia odierna), però quando i crociati attacano Gerusalemme erano i fatimidi a controllarla ( ci erano tornati da poco) , Costantino XI Monomaco ricostruì i luoghi santi, in cambio della costruzione di una moschea a Costantinopoli (nel grande quartiere dei mercanti arabi, che era il più grande di pera), i crociati di nuovo costruirono solo un campanile e ristrutturarono in stile romanico, ma non si può dire che costruirono la basilica, comunque il discorso non era su chi aveva ricostruito quello piuttosto che quell' altro, ma se i crociati salvarono i luoghi santi dalla distruzione, direi che anche senza il loro intervento questi sarebbero stati preservati .
Sui arabi invasori ho qualche annotazione da fare, io se noti ho detto che il problema era culturare (intendendo soppratutto la mentalità) e non religioso, spesso i cristiani del luogo preferiscono i mussulmani ai franchi, anche se dimostrano in vari testi che in assoluto preferiscono il basileus, questo per un discorso di cultura, i mussulmani sono mentalmente più vicni a loro, mentre i franchi, anche dopo diverse generazioni, continuano a non capirli e li vedono come il pericolo più grande alla loro soppravivenza .
Su Goffredo ci risiamo , secondo te io parto prevenuto nei suoi confronti, invece per me il vero "santo " della crociata è Raimondo , Goffredo fa quel che fa per trovarsi nuovi territori , non era un nobile molto importante in europa, per il titolo di re l' ho spigato prima, a causa di forti pressioni della chiesa (che vuole per sè la palestina) si dichiara avvocato perchè pensa di conquisare l' egitto, ma allo stesso tempo si assicura il dominio di gerusalemme in caso di fallimento, uno che fa certi accordi con il patriarca per me non è certo un santo , ho no?




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18/03/2009 10:30
 
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Goffredo era molto religioso e non ha saputo o voluto contrastare il patriarca che voleva fare di Gerusalemme un feudo diretto della Chiesa dipendente dal Pontefice, ci ha pensato poi Baldovino I a rimettere le cose a posto. Per quanto riguarda Raimondo, concordo pienamente con te, è una bellissima figura, fra l'altro molto più ricco di tutti gli altri, i suoi territori erano più vasti di quelli del Re di francia, non aveva certo bisogno di ulteriori ricchezze, ma lasciò tutto per la crociata, che senza di lui probabilmente non sarebbe riuscita nell'impresa di conquistare Gerusalemme. Ma anche lui è la testimonianza delle reali motivazioni religiose che hanno spinto la maggior parte dei crociati, ha speso un patrimonio, ha lasciato un feudo vastissimo per guadagnare un fazzoletto di terra in medio oriente, era il più moderato e il più equilibrato ma anche il più anziano, fra l'altro l'unico (a parte Tancredi) a non aver mai giurato all'Imperatore, ma che ha sempre difeso i diritti di quest'ultimo. Non sarà per caso questo il motivo per cui ti sta tanto simpatico? Comunque al di là delle differenti opinioni credo che su una cosa tutti si possa concordare: che dal punto di vista militare si tratti di una delle più grandi imprese della storia, e cosa non da poco, che ha raggiunto gli obiettivi.

18/03/2009 11:54
 
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Certamente Raimondo mi è congeniale anche perchè pur non avendo giurato si preoccupò degli interessi di Alessio, ma non solo per quello, nelle fonti arabe Saint-Gilles era il più temuto capo crociato, ma anche il più rispettato, considerato uomo saggio e d' onore, quando partì da Lodicea per Costantinopoli esultarono, durante la crociata si dimostrò magnanimo e fedele in massima parte agli accordi (a differenza di molti partecipanti alla crociata troppo fanatici per considerarli validi), tu stesso ai ricordato che lasciò andare via incolume la guarnigione fatimide guidata da Iftikhar presso l' oratorio di Davide, non voleva Boemondo in siria soppratutto perchè a differenza di questo pensava che i crociati avrebbero solo dovuto occupare la palestina e difenderla ,non costruirsi potetentati personali perla propia ingrdigia, lo stesso tentativo di conquistare Tripoli era fatto per guadagnarsi una testa di ponte con o scopo di cacciare il normanno dalla siria, come giustamente tu hai ricordato era ricco, quindi non aveva interessi all' impresa, per questo l considero un "santo" della crociata, e quando si mise alla testa di quella del 1101 (che Alessio è costretto a far passare, ma come dice in una lettera avrebbe preferito altrimenti) , crocita in cui il numero di soldati era limitato e che per la maggiorparte era formata da popolazione civile, con lo scopo di portare sostenio e colonizzare la palestina, anche da questa impresa fin dal principio non poteva trovare giovamento.
Dal punto di vista militare fù certamente una grande impresa , furono fatti degli erorri, ma si riuscì a superarli (anche oerchè dall' altra parte ne furono fatti altrettanti) e l' impresa riuscì anche grazie alla grande framentazione della siria e della palestina, ma ciò non sminusce l' impresa che fu molto difficile, e dal risultato inaspettato.




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18/03/2009 13:03
 
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"cronista Guglielmo di Tiro, riporta della ricostruzione a metà del XII secolo, quando i crociati iniziarono a rinnovare la chiesa in stile romanico e aggiunsero un campanile. Questi rinnovamenti unificarono i luoghi santi e vennero completati durante il regno della regina Melisenda, nel 1149."

Per GaucopideSophia, non ricostruito, ma rinnovato.. Per quel che riguarda l'Islam, la storia parla da sè..


"Su Goffredo ci risiamo , secondo te io parto prevenuto nei suoi confronti, invece per me il vero "santo " della crociata è Raimondo , Goffredo fa quel che fa per trovarsi nuovi territori , non era un nobile molto importante in europa, per il titolo di re l' ho spigato prima, a causa di forti pressioni della chiesa (che vuole per sè la palestina) si dichiara avvocato perchè pensa di conquisare l' egitto, ma allo stesso tempo si assicura il dominio di gerusalemme in caso di fallimento, uno che fa certi accordi con il patriarca per me non è certo un santo , ho no? "

Mai parlato di santità... ma di retta intenzione e genialità nell'interpretare lo spirito della crociata ed eroico nel portarlo a compimento... L'Egitto???
tua interpretazione (ma su quali basi), non in linea nè con l'appello del Papa, nè con i fatti... mi spiace, ma dopo la presa di Gerusalemme la maggior parte tornarono casa, non era prevista una nuova crociata, con quali soldati in terra straniera, con le difficoltà con i bizantini con la difesa dei nuovi satelliti poteva veramente pensare all'Egitto ???

[SM=g27982]

[SM=x1140429]

[SM=x1140429]





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Mt 16, 26
18/03/2009 14:14
 
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Evangelista, la storia certamente parla da se, ma non è quella che dici tu, studiati un attimo la storia dell' islam dei primi 5/6 secoli e poi vedrai che cambierai idea, continuo a dire che bisogna andare oltre ai luoghi comuni, e soppratutto non basarsi mai sulla realtà odierna, niente nella storia è uguale .
La mia dichiarazione su Goffredo era legato a un discorso fatto con Robert, se noti ho messo santo fra le virgolette , questo per indicare un personaggio che ha partecipato alla crociata senza interessi personali, non certamente intendevo nel senso di santo per la chiesa, sull' Egitto ti sbagli , le fonti c'è ne parlano, non è una mia invenzione, è un fatto che ci fossero state queste contrattazioni, e che si fosse giunti a un accordo, poi la morte di Goffredo fece saltare tutto, tu continui a riproporre il fatto che la maggior parte dell' esercito una volta presa Gerusalemme se nè tornò a casa, ma hai letto la discussione? stiamo parlando dei vari capi crociati non dei soldati in sè , la conquista dell' egitto era considerata possibile , ti ricordo che Baldovino (succesore di Goffredo) organizzò una spedizione in egitto con soli 500 uomini, morì durante questa per cause naturali, ma i crociati erano convinti dopo Ascalona che l' egitto fosse una facile preda (in realtà non era propio così), poco era in linea con l' appello del papa, se fossero stati in linea con esso il principato di Antiochia, le contee di Edessa e di Tripoli non avrebbero dovuto nascere , come a Gerusalemme non ci sarebbe dovuto essere un re, trasformando la palestina in un feudo pontificio.




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18/03/2009 20:27
 
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Re: Ma anche storia e videogiochi
Robert Bruce, 12/03/2009 12.31:

Considerati gli interventi sul tema a causa di un mio post di commento negativo sul film di Ridley Scott sulle crociate, credo che sia necessario aprire questo topic per fare chiarezza su diverse questioni che sono state sollevate da alcuni amici del forum, ma anche per affrontare il rapporto fra storia, cinema e vidogiochi, e fino a che punto questi ultimi si debbano conformare alla prima.

qualcuno ha detto che è un film e quindi non ci si può attendere rigore storico da un film, poichè deve intrattenere. Ma come siamo proprio qui a discutere da giorni e mesi, per cercare di rendere sempre più conforme alla storia un mod come Bellum 5, dopo aver pesantemente criticato Medieval2 per la sua mancanza di storicità, e poi non pretendiamo che un film, centrato su un periodo storico e con tutti personaggi storicamente esistiti, si adegui alla storia solo perchè deve intrattenere e non insegnare? Perchè forse un videogioco non ha la stessa funzione di un film, anzi da un film credo che ci si aspetti di più di un video gioco, alla fine svolge una funzione più "educativa" di un videogioco, un pò come un libro parlato e illustrato. Se un film si intitola "Le Crociate" io mi aspetto che tratti il tema con accuratezza storica, altrimenti si doveva intitolare "Le Fantacrociate" così che nessuno potesse pensare che fosse un film storico. Poi è così che succede, la gente vede il film sulle crociate e crede che quella sia la storia e si fa un'idea sbagliate su tutto, perchè quella non è storia, ma il danno è stato fatto. Johnatan Riley Smith, uno dei massimi storici delle crociate, uno che se ne intende molto più di me, lo ha definito "spazzatura" dal punto di vista storico, non per gli altri aspetti.

Poi è stato detto che è meglio che non facciano un film sulla prima crociata perchè altrimenti i crociati sarebbero rappresentati come mostri. Non so se è una boutade, ma di mostruoso quei signori avevano solo la capacità di combattere, spesso con un rapporto di forze 1/10,e quasi sempre riuscivano a vincere, in questo senso erano veramente dei "mostri". Per il resto erano semplicemente uomini del loro tempo, con i pregi e i difetti di tutti, questa è la cosa che non si riesce ancora a capire, si continua a vederli e giudicarli con i nostri occhi, con la nostra mentalità e la nostra cultura, è questo è il modo migliore per non capire, non comprendere e quindi alla fine non conoscere la loro storia. Una storia incredibile e impossibile, quella dei primi crociati, tremila chilometri percorsi, a piedi per i fanti, ma spesso anche per i cavalieri, tre anni di viaggio fra battaglie, fame, intemperie, malattie, caldo, freddo, difficoltà di ogni genere, nessuno avrebbe scommesso sulla loro vittoria. Hanno commesso delle infamie? Si sono comportati male? Certo, erano uomini come tutti gli altri dell'epoca, ma chi al posto loro, anche di noi, si sarebbe comportato diversamente? Siamo sicuri che noi ci saremmo comportati in modo diverso? E' facile giudicarli a quasi mille anni di distanza, ma bisogna aver passato quello che hanno passato loro per poter capire veramente e poter giudicare. E' questo il principale difetto del film, quello di vedere quei fatti con la cultura e la mentalità moderna.

Poi è stato detto che in fin dei conti nessun film storico, lo è rigorosamente. Questo non è vero, e a dimostrazione di ciò ricordo un film a me molto caro: Braveheart di Mel Gibson. Qui abbiamo un film che rispecchia sostanzialmente la storia del periodo e dei personaggi rappresentati. Certo anche qui ci sono delle licenze, la battaglia di Stirling non si è svolta in quel modo, Wallace non ha mai avuto una storia d'amore con Isabella di Francia ecc., ma sono piccole aggiunte che non cambiano la sostanziale storicità dell'impianto del film, le indecisioni di Robert Bruce, la figura di Edoardo Plantageneto sono rese pienamente reali. Ma vi ricordate, nel film di Ridley Scott, il discorso di Baliano ai difensori di Gerusalemme e quello che dice Saladino sulla città Santa? Ma come si fa a mettere in bocca discorsi di quel tipo, che può fare un'uomo d'oggi, a due fra i personaggi dell'epoca che rispecchiarono in pieno la mentalità e la cultura medievale? Questo è il modopeggiore per rappresentare qquelle persone e il loro periodo storico. Io non so se Ridley Scott abbia fatto quel film con l'intezione di denunciare la situazione attuale e il pericolo di una guerra di religione. Se l'ha fatto, ha sbagliato tutto, la situazione del XII secolo non ha niente a che vedere con quella attuale. come ha sottolineato Thomas Madden nel suo ultimo libro sulle crociate, noi non capiamo loro(i crociati), loro non capirebbero noi.




Ma come critichi 'Le crociate' e accetti come valido storicamente 'Bravehearth'?
Ti voglio far notare che la rappresentazione degli scozzesi e degli inglesi e strumentalizzata al fine di presentare due realtà diverse tra loro, ma che in realtà si assomigliavano.
Scozzesi che sembrano trogloditi in gonnella e Inglesi quasi dei damerini. Le due nobiltà erano molto più vicine ( mentalità, abbigliamenti...ecc ecc)e questo è valido per altri aspetti del film:
Guerrieri inglesi e scozzesi, strutture delle cittadine e altro..
Inoltre Robert the Bruce non combattè a fianco di W. Wallace perchè era se non sbaglio un bambino piccolo.

Attenzione a me piace molto come film, come gli altri di Gibson, ma non lo ritengo un prodotto su cui basare certe conoscienze. bye

[Modificato da davie 18/03/2009 20:32]
19/03/2009 06:03
 
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[SM=x1140429] GlaucopideSophia...

Bhe in effetti accuratamente non ho letto tutti gli interventi [SM=g27965]

Sull'Egitto, francamente rimango sulle mie convinzioni, differenziando molto i 2 fratelli Goffredo e Baldovino I ...

Per quanto riguarda l'Islam, a me pare che la realtà di oggi sia la stessa di "ieri"... Io non parlo dei terroristi (che la setta degli assassini ben rappresenta), bensì parlo di quell'Islam che si definisce moderato, che da sempre sottolinea la tolleranza la pace e la libertà di culto, quando è in minoranza... come in Italia, e che poi getta la maschera e inizia con le discriminazioni (parlo sempre dell'Islam moderato sunnita) quando ha la maggioranza..

Il Papa nel suo discorso a Ratisbona, involontariamente denuncia questo che affermo, nel dialogo con l'Imperatore bizantino...

Nel Corano, ,si è già trattato questo argomento ci sono i due tipi di atteggiamenti:
Tollerante e intollerante... da quando è stato scritto, dopo la morte di Maometto... che ricordo si è comportato in tutti e 2 i modi..

Questo lo dico e lo ribadisco con forza, per non cadere nell'inganno di un Islam diverso... è sempre lo stesso!
purtroppo [SM=g27969]

[SM=x1140429]





"Qual vantaggio infatti avrà l'uomo se guadagnerà il mondo intero, e poi perderà la propria anima? O che cosa l'uomo potrà dare in cambio della propria anima?"
Mt 16, 26
19/03/2009 11:09
 
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Re: Re: Ma anche storia e videogiochi
davie, 18/03/2009 20.27:




Ma come critichi 'Le crociate' e accetti come valido storicamente 'Bravehearth'?
Ti voglio far notare che la rappresentazione degli scozzesi e degli inglesi e strumentalizzata al fine di presentare due realtà diverse tra loro, ma che in realtà si assomigliavano.
Scozzesi che sembrano trogloditi in gonnella e Inglesi quasi dei damerini. Le due nobiltà erano molto più vicine ( mentalità, abbigliamenti...ecc ecc)e questo è valido per altri aspetti del film:
Guerrieri inglesi e scozzesi, strutture delle cittadine e altro..
Inoltre Robert the Bruce non combattè a fianco di W. Wallace perchè era se non sbaglio un bambino piccolo.

Attenzione a me piace molto come film, come gli altri di Gibson, ma non lo ritengo un prodotto su cui basare certe conoscienze. bye





Ho detto che Braveheart è senz'altro più conforme alla realtà storica delle "crociate" di Scott, anche se ci sono diverse licenze di Gibson nel film, che però non intaccano la struttura del film. Mentre nel film di Ridley scott, il protagonista è totalmente falsato (non è mai statoun fabbro in francia, non ha mai avuto una storia con Sibilla,ecc.) nel film di Gibson il protagonista (Wallace) è sostanzialmente fedele alla figura storica, anche se della sua vita si conosce molto meno di quella dei protagonisti delle crociate. Wallace è realmente stato istruito da uno zio sacerdote, che gli ha insegnato le ligue dell'epoca, compreso il latino, suo padre è veramente stato ucciso dagli inglesi, la battaglia di Stirling si è svolta in un'altro modo, ma Gibson la rappresentata così per esigenze cinematografiche. anche il suo processo e la sua esecuzione sono stati rappresentati come effettivamente avvenirono. Per quanto riguarda i costumi bisogna distinguere le Highlands dalle Lowlands della Scozia. Le prime erano abitate dai clan gaelici che avevano tradizioni e leggi differenti dal sud della Scozia, dove il feudalesimo si era affermato,e quindi i costumi erano molto simili a quelli inglesi. Robert Bruce apparteneva a una famiglia di origine normanna (i De Brus), ma la madre era scozzese, e prima di diventare re di Scozia, ha svolto un ruolo altalenante nei confronti di Edoardo I, a volte sottomettendosi e volte ribellandosi. Anche se non ha mai partecipato alla battaglia di Falkirk con gli inglesi, all'epoca aveva 24 anni e sostituì Wallace come "Guardiano di Scozia" nel 1298.
Attenzione Mel Gibson non è Ridely Scott, suo padre è di origine irlandese e la madre scozzese, ha una cultura storica (e non solo quella) nettamente superiore a qualsiasi altro regista di Hollywood, non per niente vive in Australia.

19/03/2009 12:33
 
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Re:
sangiovannievangelista, 19/03/2009 6.03:

[SM=x1140429] GlaucopideSophia...

Bhe in effetti accuratamente non ho letto tutti gli interventi [SM=g27965]

Sull'Egitto, francamente rimango sulle mie convinzioni, differenziando molto i 2 fratelli Goffredo e Baldovino I ...

Per quanto riguarda l'Islam, a me pare che la realtà di oggi sia la stessa di "ieri"... Io non parlo dei terroristi (che la setta degli assassini ben rappresenta), bensì parlo di quell'Islam che si definisce moderato, che da sempre sottolinea la tolleranza la pace e la libertà di culto, quando è in minoranza... come in Italia, e che poi getta la maschera e inizia con le discriminazioni (parlo sempre dell'Islam moderato sunnita) quando ha la maggioranza..

Il Papa nel suo discorso a Ratisbona, involontariamente denuncia questo che affermo, nel dialogo con l'Imperatore bizantino...

Nel Corano, ,si è già trattato questo argomento ci sono i due tipi di atteggiamenti:
Tollerante e intollerante... da quando è stato scritto, dopo la morte di Maometto... che ricordo si è comportato in tutti e 2 i modi..

Questo lo dico e lo ribadisco con forza, per non cadere nell'inganno di un Islam diverso... è sempre lo stesso!
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Visto che sull' egitto potrei portare tutte le prove storiche ,ma tu non cambieresti idea passo al resto, bisogna capire che in passato è esistito un islam arabo, discendente diretto delle origini, che si è molto spesso dimostrato tollerante verso le altre fedi, meno verso le eresie, verso la fine del undicesimo secolo c'è un cambiamento, non dovuto all' islam in se, ma ai governanti, prendono il potere i turchi in orente e i berberi in nord africa e spagna, queste popolazioni non seguono più le interpretazioni precedenti, e prendono alla lettera il corano, in diversi campi aggiungono delle cose decisamente intolleranti, questo perchè sono degli esterni che a livello di conoscenza del corano non hanno potuto subire l' influenza araba, questi sì che sono intolleranti , e la loro nuova interpretazione prenderà piede visto che conquisteranno tutto il mondo mussulmano e ormai questa concezione è entrata in circolo , l' imperatore bizantino di cui accena il papa era stato inprigionato ad Ankara dai turchi, e alla fine era riuscito a scappare, ma il suo discorso era legato più che altro al sultano ottomano, tiranno sanguinario, ieri era diverso da oggi, tutte le prove scritte e archeologiche lo dimostrano , che poi non si possa più tornare indietro è una certezza ,ma ribadisco che l' islam fino al XI/XII secolo era completamente diverso dall' islam odierno, volevo anche dirti che non si può paragonare gli assasini con i terroristi, questo movimento nasce come reazione anti-turca per poi svilupparsi nel corso del tempo in un sotto stato con lo scopo della soppravienza , che non avendo grandi forze militari cerca di eliminare tutti coloro che potrebbero in qualche modo minacciare la loro soppravivenza, il terrorismo odierno nasce dall' idea di jahd contro i non mussulmani , idea che nell' islam originale non esisteva, la jhad poteva essere indetta anche contro mussulmani non eretici, era semplicemente una dichiarazione di guerra , che i potenti facevano apparire voluta da dio , ma era solo una mossa propagandistica.




"Quando ti senti eccezionalmente lucido, entusiasta, forte, quando ti senti in cima al mondo, capace di spostare le montagne, connesso al tuo sogno, all ' ideale, allora sai che hai il sole in tasca" S.B.
19/03/2009 21:40
 
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Re: Re: Re: Ma anche storia e videogiochi
Robert Bruce, 19/03/2009 11.09:



Attenzione Mel Gibson non è Ridely Scott, suo padre è di origine irlandese e la madre scozzese, ha una cultura storica (e non solo quella) nettamente superiore a qualsiasi altro regista di Hollywood, non per niente vive in Australia.




Ma che vuol dire questa frase? Come puoi dire che abbia più cultura storica dato che i registri sono accompagnati da collaboratori per esigenze di produzione e poi si valuta certi aspetti nella stesura di un film. Poi che centra il fatto che vive in Australia!?
[SM=g27982]


20/03/2009 08:35
 
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[SM=x1140429] GlucopideSophia..

Per L'Egitto, sono andato a controllare ieri sui 2 libriche ho sulle crociate di Philips e Bourgenove (mi pare)..
Entrambi non riportano una volontà di conquistare l'Egitto, ma una quantomai sacrosante e ragionevolissima volontà di conquistare i porti per rendere più costante e sicuro l'arrivo dei pellegrini... sembra invece ( e francamente più ragionevole) la conrtoofensiva egizia, poichè come dici tu ,non era una facile preda. [SM=g27963]

Per L'Islam.. certamente le similitudini tra i terroristi e gli assassini, si limitano alla perversa volontà di morte e suicidio.

Ci tengo a chiarirlo... ma io trovo che sia emblematico ...da alberi cattivi non possono nasce frutti buoni.

Ancora una cosa, per evitare ogni equivoco:

Se tu giustamente ad un Cristiano puoi rimproverare la sua condotta, perchè non si comporta come Cristo, ad un mussulmano, questo tu non lo puoi fare, poichè proprio Maometto era un guerriero, e proprio con l'uso della forza spesso, (non sempre, guarda caso, quando era in minoranza era tollerante e benevolo verso ebrei e cristiani) si fece largo.

L'Islam in questo si dimostra molto coerente... Poi certamente ci sono state evoluzioni e cambiamenti, ma andiamo alla radice, per vedere se il seme è grano buono o gramigna (poichè le 2 piante sono "identiche" fino alla maturazione)..

Gesù e Maometto.

[SM=x1140429]

[SM=x1140491]





"Qual vantaggio infatti avrà l'uomo se guadagnerà il mondo intero, e poi perderà la propria anima? O che cosa l'uomo potrà dare in cambio della propria anima?"
Mt 16, 26
20/03/2009 09:58
 
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Re: Re: Re: Re: Ma anche storia e videogiochi
davie, 19/03/2009 21.40:




Ma che vuol dire questa frase? Come puoi dire che abbia più cultura storica dato che i registri sono accompagnati da collaboratori per esigenze di produzione e poi si valuta certi aspetti nella stesura di un film. Poi che centra il fatto che vive in Australia!?
[SM=g27982]






Voglio dire che ho letto diverse interviste di Gibson, oltre al suo commento di Braveheart (del DVD) e ha dimostrato di conoscere bene la storia della Scozia e dell'europa medievale, che notoriamente è uno che ha studiato parecchio e non si limita ai consulenti per i suoi film. Il fatto che vive in australia significa che non appartiene al mondo di Hollywood (in senso culturale), ma che è, anche per tradizione di famiglia, più europeo che americano, come mentalità.


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