Pilbur, 05/07/2009 19.18:
Avrebbero fatto un po' di danni poi la Francia li avrebbe sloggiati...
si, a farla facile questo sarebbe in soldoni quanto sarebbe successo, il problema è quantificare quel "un po' di danni"...sarebbe stata una catastrofe immane per tutti i paesi alla destra del Reno, visto che data la situazione e perdendo il fior fiore delle loro truppe sarebbero stati travolti rapidamente, molto probabilmente gli Ottomani sarebbero dilagati dall'Elba al Danubio, avrebbero invaso la Polonia fino al Baltico e sarebbero entrati in penisola italica (a meno che Venezia non fosse loro alleata e non desistessero dal desiderio di invaderla). si sarebbero probabilmente fermati solo nel cuore della Germania in quanto il paesaggio e la densità di centri fortificati li avrebbero costretti ad un notevole rallentamento dell'avanzata, e solo a quel punto la Francia sarebbe intervenuta, quando Austria, Polonia, Boemia, Baviera, Sassonia, Turingia e Brandeburgo sarebbero nella migliore delle ipotesi solamente saccheggiati e devastati, nella peggiore sottomessi e conquistati.
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Κωνσταντίνος ΙΑ’ Δραγάσης Παλαιολόγος,
Xρoνoκράτoρ και Koσμoκράτoρ
Ελέω Θεού Βασιλευς και Αυτοκράτορ των Ρωμαίων.
"Ci sono quattro grandi cause per cui vale la pena di morire: la Fede, la Patria, la Famiglia ed il Basileus. Ora voi dovete essere pronti a sacrificare la propria vita per queste cose, come d'altronde anch'io sono pronto al sacrifico della mia stessa vita.
So che l'ora è giunta, che il nemico della nostra fede ci minaccia con ogni mezzo...Affido a voi, al vostro valore, questa splendida e celebre città, patria nostra, regina d'ogni altra.
Miei signori, miei fratelli, miei figli, l'ultimo onore dei Cristiani è nelle nostre mani."
"Ed allora questo principe, degno dell'immortalità, si tolse le insegne imperiali e le gettò via e, come se fosse un semplice privato, con la spada in pugno si gettò nella mischia. Mentre combatteva valorosamente per non morire invendicato, fu infine ucciso e confuse il proprio corpo regale con le rovine della città e la caduta del suo regno.
Il mio signore e imperatore, di felice memoria, il signore Costantino, cadde ucciso, mentre io mi trovavo in quel momento non vicino a lui, ma in altra parte della città, per ordine suo, per compiervi un'ispezione: ahimè ahimè!."
"La sede dell'Impero Romano è Costantinopoli e colui che è e rimane Imperatore dei Romani è anche l'Imperatore di tutta la Terra."
"Re, io mi desterò dal mio sonno marmoreo,
E dal mio sepolcro mistico io ritornerò
Per spalancare la murata porta d'Oro;
E, vittorioso sopra i Califfi e gli Zar,
Dopo averli ricacciati oltre l'Albero della Mela Rossa,
Cercherò riposo sui miei antichi confini."
"Un Costantino la fondò, un Costantino la perse ed un Costantino la riprenderà”