A circa due anni alla crisi, facciamo un po’ il punto della situazione, perché “grande è la confusione sotto il cielo”, e se ne sono sentite tante….forse un po’ troppe in tutte le direzioni: da “è la fine del capitalismo” a “ne usciremo prima e meglio degli altri.” a “è tuta colpa degli speculatori”
BACK TO THE BASICS: prima dello scoppio:
Ciò che accade oggi trova la sua ragion d’essere nelle scelte di ieri.
Ora il discorso è fottutamente complesso e difficile: quindi giocoforza dovrà usare terminologie non del tutto appropriate per renderlo fruibile a tutti; anche a costo di essere parzialmente inesatto.
Crisi di sovrapproduzione: ossia la famigerata ECONOMIA REALE.
Nell’Occidente industrializzato era già in atto da anni, da molto prima che scoppiasse il casino.
Cosa significa crisi di sovrapproduzione?
Semplice: si produce più di quanto si consuma: ergo le aziende-corporations (che istituzionalmente, piaccia o meno, devono fare utili) non riescono a più a vendere per carenza della domanda ed inizia una fase recessiva.
Basta vedere cosa abbiamo in casa: auto, computer, cellulari, consolle, ecc
Insomma, parliamo di quegli oggetti che accompagnano solitamente le grandi “rivoluzioni industriali” e che si introducono nella nostra vita, apportandone un cambiamento significativo – basti pensare a cosa è significato Internet – proprio perché “prima non c’erano” e quindi hanno una domanda altissima.
Se non si trova un “qualcosa” di nuovo, che nessuno ha, ma che tutti desiderano (o saranno costretti a desiderare) di avere….ciccia…di ripresa neanche a parlarne!
Le politiche del WTO:
World Trade Organization; organizzazione mondiale del commercio.
Pochi la conoscono,ma è un vero titano dei nostri tempi ed ha poteri decisionali MOSTRUOSI, capaci di influenzare la ns. vita immensamente più di un qualsiasi governo Berlusconi.
Di fatto: “promuove la globalizzazione di tutti i mercati, tanto finanziari quanto alimentari” (un mercato globalizzato presuppone l'abbattimento di tutte le barriere commerciali – dazi e restrizioni doganali – unito all'abolizione dei sussidi all'agricoltura assieme alla libera circolazione dei capitali).
Il WTO ha reso possibili e convenienti le c.d. “delocalizzazioni produttive”; ossia una azienda-corporation che lo desidera, può trasferire un settore produttivo da un paese all’altro: ciò significa in soldoni spostare la produzione dove ci sono condizioni di lavoro più favorevoli (es bassi salari, scarsi diritti sindacali, ecc).
Ah, piccola controindicazione, che solitamente chi venera questo culto omette di dire: delocalizzare significa anche devastare (e lo hanno fatto a tappeto) i tessuti produttivi dei paesi da cui le produzioni si spostano ed una consequenziale “simpatica” emorragia di posti di lavoro – per chi non lo avesse compreso, sto parlando delle nazioni industrializzate, cioè NOI.
Si potrebbe dire: “ma così il costo delle merci dovrebbe diminuire”…… risposta: ma secondo voi se un corporation può realizzare un utile maggiore, si fa sfuggire questa opportunità?
Insomma (cito Stefano Bassi de Il Grande Bluff), le grandi corporations, sfruttando le economie di scala attraverso i ridicoli costi di manodopera di questi paesi (e sorvoliamo per ora sulle condizioni di lavoro degli operai...), hanno potuto in questo modo aumentare a dismisura i loro profitti aumentando addirittura l'output produttivo, il quale poteva venire assorbito solo dai ricchi mercati occidentali statunitensi ed europei.
Non trovo migliori parole di quelle di Eugenio Benetazzo per sintetizzare il seguito...
A fronte di questo diabolico arricchimento di pochi si è contrapposto un drammatico depauperamento in Occidente a causa della polverizzazione dei posti di lavoro ed a causa della concorrenza spietata di prodotti e beni di consumo importati che spazzano via per convenienza economica sul prezzo quelli autoctoni.
La trasformazione del tessuto sociale ed imprenditoriale tanto negli USA quanto in Europa, che adesso devono convivere con il mostro che hanno creato ovvero un esercito di impiegati ed operai senza alcuna prospettiva lavorativa ed una occupazione a singhiozzo, ha lentamente impoverito il paese creando nuove sacche di povertà e disagio sociale a ritmo costante
La finanziarizzazione dell’economia:
IL PASSO CHIAVE: prosegue Benetazzo:
Solo con il ricorso al debito questi zombie globalizzati hanno potuto continuare a consumare come prima, fino a quando non si è raggiunta la saturazione finanziaria.
Nessuno ha fatto ancora notare come in questi ultimi anni tutto è stato venduto a rate, dalle abitazioni alle vacanze alle isole tropicali, causa estinzione della capacità di risparmio, soprattutto nelle giovani generazioni.
Il peggioramento dello scenario planetario porterà ad un consistente ridimensionamento dei fatturati delle imprese a cui faranno seguito un crollo del gettito fiscale ed un aumento vertiginoso della disoccupazione.
Rispiego: si perdono posti di lavoro e quindi ricchezza, ma ci sono tantissime merci da consumare: come si risolve il problema?
Si convince la gente a comprare a debito, a fare le rate….anche per oggetti che solitamente questi soggetti non potrebbero permettersi!
Il c.d. DEBITO PRIVATO è stato ciò che ha consentito per almeno gli ultimi 6 anni prima della crisi alla domanda di esistere e di espandersi, e quindi alle economie di crescere e di non collassare sotto le spinte degli effetti delle delocalizzazioni e della crisi di sovrapproduzione: ossia in questo modo la finanza ha sorretto la c.d. economia reale.
Un esempio?
I mutui sub-prime americani: un mutuo subprime di fatto null’altro è che un prestito o un finanziamento che un istituto di credito fa a favore di un soggetto a bassa solvibilità!
Li hanno usati per mantenere alta la domanda del mercato immobiliare americano (che è stato un po’ l’epicentro del sisma)
Insomma si era aperto un gran bel business soprattutto per chi il credito lo faceva: perché…..e il debitore non riusciva a rientrare del prestito, la banca si riprendeva la casa AL VALORE DI MERCATO.
Mi spiego meglio: se i prezzi salgono a me conviene prestare soldi: perché?
Perché al primo gennaio (esempio) se presto 10 a Pippo per una casa che costa 10 e lui al primo ottobre non ce la più a ridarmi i soldi, io mi prendo la casa al valore del primo ottobre, ossia con un valore di mercato accresciuto, per esempio 16……capite dove stava il trucco?
Nel momento in cui i prezzi sono iniziati a scendere il giochetto non funzionava più!!!
Ma a questo punto verrebbe da chiedersi: MA DI CHI E’ LA COLPA DI QUESTO CASINO???!!!!
Ma soprattutto A Chi Giova Tutto Questo?
Partirei da questa ultima domanda: giova alle elites economiche, al sistema delle corporations e della grande finanza, che in ultima analisi da questa crisi ci ha solo guadagnato.
Questi veri specialisti del “chiagni & fotti”, piangono lacrime di coccodrillo, chiedono aiuti ai governi (ovvero sempre soldi nostri oltre quelli che già gli diamo come consumatori), presentano dai loro uffici studi dati terribili, usano a go-go la cassa integrazione (sempre soldi nostri) o licenziano e chiudono stabilimenti (spesso storici e spesso in Italia), urlano contro finanzieri e banchieri avidi e scriteriati che hanno rotto il giocattolo, l'oliato meccanismo ed adesso li impiccano con tassi d'interesse capestro o non gli concedono più credito...
Prima di tutto facciamo notare che se guardi i bilanci delle aziende vedrai che in questi ultimi anni quasi tutti hanno aumentato moltissimo la componente finanziaria...
Gli imprenditori oltre che produrre (cosa sana e pulita come si dice...) hanno iniziato a fare i finanzieri, a fare trading prima guadagnandoci e poi perdendo soldi a palate....
Ma guarda guarda...non erano cose sporche?
Partendo da Walter Lippmann, proseguendo per il memorandum di Powell e per il saggio di Huntingotn / Watanuchi / Crozier….questi soggetti hanno pian piano in 35 anni raggiunto i loro scopi: denaro e potere infiniti….che passavano necessariamente per la distruzione degli Stati, dei diritti, della democrazia partecipativa, della vita della gente normale.
E come hanno fatto?
La politica:
Le classi politiche si formano nei Think Tanks, sono prezzolate dalle lobby…..che vi partecipa è già intriso delle idee del vero potere: cosicché essi, i politici, sono solo marionette al loro servizio.
(da “il grande Bluff” di Stefano Bassi)
In America il 99% delle "porcate" dei finanzieri sono state fatte A NORMA DI LEGGE od addirittura SOTTO LA SPINTA DI APPOSITE LEGGI.
Le responsabilità più rilevanti del disastro finanziario che ha investito gli USA sono da ricercarsi nei gabinetti Clinton I e II, che con Rubin (all'epoca Segretario al Tesoro) e Summers hanno:
1) Privato le autorità di vigilanza del potere di controllo sui derivati
2) Abrogato la Stegall-Glass Act che separava retail Bank ed investment Bank
3) Allargato il Community Reinvestment Act forzando le banche a prestare a cani e porcelli per ragioni politiche ed elettorali, soprattutto nei confronti delle comunità sud-americane in fortissima crescita.
Per esempio si incoraggiavano le banche a prestare fino al 120% del valore dell’immobile senza apporto iniziale e senza un minimo di garanzie di rimborso da parte del creditore: chiunque, anche un disoccupato, otteneva il mutuo. Forti ammende e ostacoli burocratici alle operazioni erano i mezzi di pressione usati sulle banche.
Freddie Mac e Fannie Mae - le due grandi ex-istituzioni finanziarie del mutuo e della "casa per ogni cittadino americano" (come sancito a lettere d'oro nel loro Statuto), i due grandi "buchi neri dei suprime" ora nazionalizzate - hanno iniziato a degenerare proprio in quel periodo.
4) E' stata fatta una strenua opposizione ad ogni tentativo di regolare i subprime
5) Con Greenspan, hanno giocato con i tassi bassi e fatto esplodere la massa monetaria provocando la bolla immobiliare più grande della storia ed anche la bolla della New Economy.
In seguito si è cercato di metterci una pezza, passando alla contabilita "mark-to-market" (recentemente cancellata) e con il Sarbanes-Oxley Act per rimettere un po’ d’ordine e trasparenza nei bilanci societari dopo lo scandalo Worldcom ed Enron.
Ironia della sorte, quel Rubin che provocò questi sfaceli (insieme a Summers e qualcun altro), dopo avere affondato Citigroup, è tornato al governo come consigliere economico, insieme a Summers, ed al suo ex-delfino Geithner.
In generale la politica ha facilitato in tutti i modi la "finanza facile", la "cultura del debito e delle rate" per mantenere alto il livello di benessere e d conseguenza il consensus degli elettori, mentre in realtà il potere di acquisto si stava inesorabilmente erodendo (poi vedremo perchè).
E per venire incontro alle richieste delle lobby del Vero Potere (i loro padroni) che richiedevano il mantenimento di alti livelli di consumo da parte dei mercati avanzati, allo scopo di vendere sempre di più con utili stratosferici i loro prodotti delocalizzati nel terzo modo a costi produttivi irrisori.
Cittadini comuni, ossia la ggente.
Rincoglioniti da anni di “esistenza commerciale e “cultura della visibilità” ci siamo presentati come agnellini al macello! Per capire di cosa sto parlando
www.ilgrandebluff.info/2010/06/effettivamente-meritiamo-di-estingue...
(sempre da Il grande Bluff di S. Bassi)
“E TU cittadino comune, che pensi di essere innocente come un agnellino, senza alcuna responsabilità, vittima (e non complice) del sistema...
Non eri TU che compravi casa con un mutuo al 120% del valore dell'immobile, con rata mensile a tasso variabile da 1000 euro mentre il tuo stipendio era di "solo" 1500 euro al mese?
Non eri TU che ti compravi a rate l'automobile cambiandola ogni tre anni? Non eri TU che ti compravi a rate lo schermo al plasma 42 pollici, i mobili, la lavatrice, la macchina digitale, l'Ipod e l'Iphone (per te per per i tuoi figli) etcetera etcetera etcetera...
Se non era per i finanzieri "bastardi" che vivono su Marte, TU non avresti potuto accedere a questo "benessere-tutto-e-subito" e forse sarebbe stato meglio...
Ma TU cittadino comune non sei un bambino che va tenuto sotto tutela ed i conti in tasca te li devi saper fare, anche solo ricordando cosa ti diceva tuo nonno nella sua saggezza popolare: "mai fare il passo più lungo della gamba", "non mettere il carro davanti ai buoi" e "non vendere la pelle dell'orso prima di averlo ucciso"...
(segue)
IN GIRUM IMUS NOCTE ET CONSUMIMUR IGNI