(riesumo il topic perché ogni tanto si trova qualcosa di interessante)
Palvesari fiorentini
"[...]e i palvesi, col campo bianco e giglio vermiglio, furono attelati dinanzi. Allora il Vescovo [di Arezzo], che avea corta vista, domandò: "Quelle, che mura sono?" Fugli risposto: "I palvesi de' nimici". "
"Messer Barone de' Mangiadori da San Miniato, franco et esperto cavaliere in fatti d'arme, raunati gli uomini d'arme, disse loro: "Signori, le guerre di Toscana si soglìano vincere per bene assalire; e non duravano, e pochi uomini vi moriano, ché non era in uso l'ucciderli. Ora è mutato modo, e vinconsi per stare bene fermi. Il perché io vi consiglio, che voi stiate forti, e lasciateli assalire"."
Dino Compagni, Primo libro della Cronica.
Masnada
"Sentendo ciò il conte Guido Novello, ch'allora era in Pisa vicaro del re Manfredi, s'armò colle sue masnade di Tedeschi per cavalcare a Porto, e prendere il conte Carlo[...]"
Giovanni Villani, Nova Cronica
Esercito del Regno di Sicilia sotto Manfredi
"[Manfredi] incontanente mise tutto suo studio alla guardia de' passi del Regno, e al passo al ponte a Cepperano mise il conte Giordano e quello di Caserta, i quali erano della casa di quegli d'Aquino, e con genti assai a piè e a cavallo, e in San Germano mise grande parte di sua baronia, Tedeschi e Pugliesi, e tutti i Saracini di Nocera coll'arcora e balestra e con molto saettamento [...]"
"ivi [a Benevento] fece tre battaglie overo schiere: l'una fu di Tedeschi di cui si rifidava molto, e erano bene MCC cavalieri, ond'era capitano il conte Calvagno; la seconda era di Toscani e Lombardi, e anche Tedeschi, in numero di M cavalieri, la quale guidava il conte Giordano; la terza fu de' Pugliesi co' Saracini di Nocera, la quale guidava lo re Manfredi, la quale era di MCCCC cavalieri, sanza i pedoni e gli arcieri saracini ch'erano in grande quantità."
Giovanni Villani, Nova Cronica
Esercito angioino sotto Carlo d'Angiò
"E [Carlo d'Angiò] ordinò, sì come i suoi nemici, a petto di loro tre schiere principali: la prima schiera era de' Franceschi in quantità di M cavalieri, ond'erano capitani messer Filippo di Monforte e 'l maliscalco di Mirapesce; la seconda lo re Carlo col conte Guido di Monforte, e con molti de' suoi baroni e cavalieri della reina, e co' baroni e cavalieri di Proenza, e Romani, e Campagnini, ch'erano intorno di VIIIIc cavalieri, e le 'nsegne reali portava messer Guiglielmo lo Stendardo, uomo di grande valore; la terza fu guidatore Ruberto conte di Fiandra col suo maestro Gilio maliscalco di Francia, con Fiamminghi, e Bramanzoni, e Annoieri, e Piccardi, in numero di VIIc cavalieri. E di fuori di queste schiere furono gli usciti guelfi di Firenze con tutti gl'Italiani, e furono più di CCCC cavalieri, de' quali molti di loro delle maggiori case di Firenze si feciono cavalieri per mano del re Carlo in su il cominciare della battaglia; e di questa gente, Guelfi di Firenze e di Toscana, era capitano il conte Guido Guerra, e la 'nsegna di loro portava in quella battaglia messer Currado da Montemagno di Pistoia."
Giovanni Villani, Nova Cronica
Donzels
"Il Comune di Firenze mandò in aiuto del re Carlo cinquanta cavalieri di corredo, e cinquanta donzelli gentili uomini di tutte le case di Firenze per farli cavalieri, e con loro compagnia furono Vc bene a cavallo e in arme[...]"
Giovanni Villani, Nova Cronica
[Modificato da Zames 12/02/2013 17:50]