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Testimonianze belliche

Ultimo Aggiornamento: 12/02/2013 17:41
24/09/2011 14:51
 
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Principe


Mi piacerebbe utilizzare, come descrizioni delle unità nei mod di med2, delle autentiche testimonianze provenienti da cronache medievali.

In questo topic potete riportare qualunque fonte storica medievale che tratta di particolari tipi di unità, formazioni o armi.

[SM=x1140440]








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Principe


Balestrieri di Guienna
"Gli abitanti di quel paese [Guienna] sono coraggiosi e leggeri di testa e buoni combattenti [...] Gli uomini del popolo minuto sono tutti balestrieri."
Gilles le Bouvier, l'Héraut Berry, Livre de la description des pays

Svizzeri
"Sono uomini feroci e rudi e colgono il minimo pretesto per attaccar briga con tutti i loro vicini; comprendendo la pianura e la montagna si contano quaranta o cinquantamila uomini atti alle armi."
Gilles le Bouvier, l'Héraut Berry, Livre de la description des pays

Sassoni
"[Nell'Alta Germania] sono buoni balestrieri a cavallo o a piedi e usano archi di corno o di nerbo di bue e balestre che sono buone, precise e forti poiché non si rompono."
Gilles le Bouvier, l'Héraut Berry, Livre de la description des pays

Cavalieri Angioini
"[Il Regno di Napoli conta] valorosi uomini d'arme a cavallo e più numerosi e meglio vestiti di qualsiasi altro paese in tutta Italia."
Gilles le Bouvier, l'Héraut Berry, Livre de la description des pays

Cavalleggeri Magiari
"Il loro paese [Ungheria] è spesso in guerra con i Saraceni e per tirare usano piccoli archi di corno e di nerbo, hanno buoni cavalli, sono armati alla leggera e non scendono volentieri da cavallo per combattere."
Gilles le Bouvier, l'Héraut Berry, Livre de la description des pays

Taboriti
"[In Boemia vi si trova] abbondanza di combattenti [...] L'Imperatore e i grandi Principi delle Germanie per ridurli alla ragione dovettero sostenere grandi battaglie e vi perdettero molti uomini e mai riuscirono a sconfiggerli. Quando andavano in battaglia contro i Tedeschi, si chiudevano nei loro carri coperti di ferro, e avevano grandi e robusti bastoni alla cui estremità pendeva una catena di ferro con in fondo una palla di piombo, abbattevano un uomo a ogni colpo, e in questo modo restavano sempre nei loro carri corazzati".
Gilles le Bouvier, l'Héraut Berry, Livre de la description des pays

Inglesi
"Son buoni arcieri e tutti uomini d'arme. E quando il loro re desidera formare un esercito per andare a combattere in Francia o Spagna o in Bretagna, poiché egli è nemico del re di Francia, invia le sue truppe per mare a invadere i detti paesi e conquistare quanto possono o, al caso, per morirvi se trovano una resistenza troppo forte. Le genti di quella nazione [Inghilterra] sono crudeli e sanguinarie. E nel loro paese si combattono l'un l'altro quelli della stessa condizione, e si danno grandi battaglie, e questa è la situazione del detto regno [...] tutto quanto conquistano nei paesi stranieri dove si recano e lo mandano nel loro regno che, per questo motivo, è ricco".
Gilles le Bouvier, l'Héraut Berry, Livre de la description des pays

Masnade
"Ogni banderese proveniente d'oltralpe può avere tre ausiliari a cavallo (equitatores), ogni cavaliere due e ogni damigello uno solo. [...] Sono ammessi solo cavalli (equi) di valore non inferiore a 25 fiorini, corsieri di almeno 15, ronzini di almeno 20."
Regolamento pisano per le masnade del 1327

Cavalieri Inglesi
"Costui [sir Edward Gray], in cambio di diversi vantaggi [...] dovrà servire oltremare, con uno scudiero, tre yeomen, un groom, un paggio e sette cavalli se resta a questo livello della gerarchia nobiliare; ma, se diventerà barone, il suo seguito dovrà aumentare sino a comprendere due scudieri, quattro yeomen, un groom, due paggi e dieci cavalli."
Contratto stipulato nel 1440 tra Humphrey, conte di Stafford, e sir Edward Gray

Lanciers d'Ordonnance
"Ogni lancia deve essere composta da tre uomini, tutti a cavallo, fra i quali l'uomo d'arme propriamente detto, un combattente ausiliario detto coutillier e un paggio. [...] L'uomo d'arme dovrà avere un'armatura completa, con celata a baviera o barbuta, una gorgiera, uno stocco lungo, rigido e leggero, un coltello tagliente appeso al lato sinistro della sella e una mazza al lato destro, un cavallo munito di frontale e di barda in grado di correre e di rompere la lancia. [...] L'uomo d'arme è autorizzato a procurarsi un quarto cavallo per il trasporto dei bagagli."
Norma del regolamento militare di Carlo il Temerario

Coutilliers
"Ogni lancia deve essere composta da tre uomini, tutti a cavallo, fra i quali l'uomo d'arme propriamente detto, un combattente ausiliario detto coutillier e un paggio. [...] Lo scudiero dovrà portare una brigantina o un corsetto alla maniera tedesca, una celata, una gorgiera, avere gambe e braccia protette, una partigiana con elsa abbastanza rigida e leggera da poter essere maneggiata orizzontalmente come una sorta di piccola lancia, una buona spada e una lunga daga tagliente da ambo i lati."
Norma del regolamento militare di Carlo il Temerario

Coutiliers
"Ogni lancia deve essere composta da tre uomini, tutti a cavallo, fra i quali l'uomo d'arme propriamente detto, un combattente ausiliario detto coutillier e un paggio."
Norma del regolamento militare di Carlo il Temerario

Miles Christi
"Qualunque cavaliere della santa cavalleria [...] se sarà atto alla battaglia e alla spedizione di guerra, avrà uno scudiero armato di tutto punto e un valletto che porterà la sua lancia e il suo elmo o bacinetto, e un altro gros valet armato di un giaco che porterà il suo bagaglio, e un valletto a piedi che porterà il suo saccone, e così nella guerra e nelle spedizioni il cavaliere avrà al seguito cinque cavalli e quattro persone
Philippe de Mézières, Regola per la Cavalleria della Passione di Gesù Cristo
"La corazza è costituita da un tessuto di lamine agganciate l'una all'altra, che costituiscono una tunica di scaglie a rete continua."
Julien de Vézelay, Sermons

Servientes Christi
"[Ogni confratello avrà] nelle spedizioni [...] tre cavalli o quattro, a seconda del suo valore e tre persone, una o due delle quali saranno combattenti."
Philippe de Mézières, Regola per la Cavalleria della Passione di Gesù Cristo

Condottieri
"[Ogni lancia] avrà un caporale (caput lancee), un equitatore (equitatorem) e un paggio (pagius) con due cavalli e un ronzino. [...] Micheletto degli Attendoli dovrà fornire 600 lance e 400 fanti, 200 dei quali balestrieri, 100 armati di lanzelonghe e 100 pavesai."
Clausola della condotta stipulata nel 1432 tra Firenze e Micheletto degli Attendoli

Lancieri Pontifici
"[Ogni lancia prevede] un caporale o armigero (caput lancee o armiger), un paggio (pagius, rigazzus) e infine un platto (plactus), i due ultimi montati su ronzini o muli."
Regola del reclutamento delle lance pontificie, XV secolo

Stradioti
"Gli stradioti sono uomini come i cavalieri spagnoli, vestiti a piedi e a cavallo come i Turchi, eccetto che in testa dove non portano quella tela che chiamano turbante: e son gente rude e dormono tutto l'anno all'aperto, loro e i loro cavalli. Erano tutti Greci, tutti venuti dalle colonie che hanno lì i Veneziani, gli uni da Napulia, dalla Morea, altri d'Albania, diversi da Durazzo; e i loro son buoni cavalli, tutti turchi."
Philippe de Commynes, Mémories
"Molto strani d'aspetto, dalle barbe lunghe, senza armature e senza brache, con un piccolo scudo in una mano e una mezza lancia nell'altra."
Jean Molinet, Chroniques

Gens de cheval
"[Costoro sono] una gran quantità di Lombardi e Guasconi che avevano cavalli terribili e in grado di fare dietro-front in corsa, cosa che non erano abituati a vedere né Francesi, Piccardi, Fiamminghi né Brabantini."
Enguerrand de Monstrelet, Chroniques

Lancers
"La lancia completa o guarnita [...] comprende almeno sei uomini e sei cavalli: l'uomo d'arme, i suoi due ausiliari, più due arcieri a cavallo che avevano a disposizione, in comune, un valletto o un servitore a cavallo."
Regola del reclutamento delle lance francesi, 1445

Arcieri mercenari inglesi
"Ogni arciere inglese [...] deve avere una panciera o corazza, un elmo di ferro o un cappellino, guanti di ferro, un arco, frecce, una spada e un coltello."
Codice militare fiorentino, 1369

Men-at-Arms
"[James Skidmore] servirà come uomo d'arme (man-at-arms) con sei arcieri della sua compagnia, tutti a cavallo, e uomini ben scelti, e tutti armati bene e a sufficienza, montati a cavallo, ed equipaggiati ognuno secondo il suo grado [...] avrà un'armatura completa, con elmo e celata con visiera, lancia, ascia, spada e daga."
Contratto inglese stipulato nel 1440 in Normandia

Mounted Longbowmen
"[James Skidmore] servirà come uomo d'arme con sei arcieri della sua compagnia, tutti a cavallo, e uomini ben scelti, e tutti armati bene e a sufficienza, montati a cavallo, ed equipaggiati ognuno secondo il suo grado [...] e tutti i detti arcieri avranno buoni giachi protettivi, celate, spade e faretre che possano contenere almeno quaranta frecce."
Contratto inglese stipulato nel 1440 in Normandia

Archers a cheval
"[Costoro sono] arcieri a cavallo, il più delle volte armati di brigantine, di corazze con gambali e celate, per la maggior parte decorate anche d'argento, o quanto meno armati di giachi o buoni usberghi."
Jean Chartier, Chronique de Charles VII

Archers a cheval
"[Costoro sono] arcieri, con un cavallo del valore di almeno 6 franchi, una celata senza visiera, una gorgiera e una brigantina, oppure, di preferenza, una cotta di maglia di ferro senza maniche ricoperta da una tunica formata dalla sovrapposizione di dieci tele ordinarie e tre tele cerate, un buon arco e una buona scorta di trenta frecce, una spada a due mani, rigida e affilata, da poter essere usata a mo' di stocco, una daga a due tagli, gambali tondi senza punta, per poter scendere facilmente da cavallo, nonché due speroni corti."
Norma del regolamento militare di Carlo il Temerario

Cranequiniers
"[Costoro sono] balestrieri, dotati di una brigantina o di una cotta e montati su un cavallo da almeno 10 scudi."
Norma del regolamento militare di Carlo il Temerario

Fanti Inglesi
"L'equipaggiamento di questi ultimi [fanti inglesi] comporta, tra l'altro, usberghi (lorigones), elmi, piastre, pavesi, scudi detti tablachos, balestre" [...] Uomini appiedati, metà arcieri e metà fanti che combattono con l'ascia, la mazza ferrata, la falce e la spada."
Documento inglese del 1357

Fanti fiorentini
"Un terzo dei fanti deve essere munito di una lancia e di uno spiedo, un terzo di balestre o di archi leggeri, un terzo di spade e di grandi e ampi pavesi o scudi allungati."
Codice militare fiorentino, 1369

Balestrieri fiorentini
"I balestrieri devono possedere non solo una balestra, rocchetto e verrettoni, ma anche un coltello, la corazza e la cervelliera."
Codice militare fiorentino, 1369

Alabardiers
"[Al posto dei franchi arcieri (francs-archers), Luigi XI] mobilitò truppe appiedate dette alabardieri, armate di armi simili a quelle dei franchi arcieri e avevano, anziché archi, lunghi bastoni ferrati che i Fiamminghi chiamavano picche, o larghe asce come i fanti tedeschi."
Thomas Basin, Histoire de Luois XI

Svizzeri
"Costoro [...] non temevano gli uomini a cavallo poiché di solito tre Svizzeri stavano insieme, un picchiere, uno schioppettiere e un balestriere, ed erano così esperti nel mestiere che, alla bisogna, si aiutavano gli uni con gli altri."
Olivier de la Marche, Mémoires

Picchieri delle Comunanze
"Sia designato un uomo di buona autorità [...] che recluti con costrizione e autorità fino a duemila picchieri per rinfrescare gli effettivi dell'armata ducale [...] questi picchieri dovranno essere fra i più esperti nella guerra che possano trovarsi e che abbiano l'età e la corporatura atte a reggere e a sopportare le fatiche, le discipline e le opere richieste e necessarie in guerra. Essi riceveranno cinque franchi per equipaggiarsi di giachi e usberghi con maniche e con il braccio destro ricoperto di maglia di ferro a piccole scaglie [sul braccio sinistro porteranno uno scudo]."
Ordine del cancelliere borgognone Hugonet, 1472

Mercenari svizzeri
"Sollecitiamo la Dieta dei Confederati affinché conceda un aiuto di diecimila soldati svizzeri mercenari."
Ambasciatori fiorentini, 1424
"[Vi erano, nella battaglia di Monthléry, a fianco dei Leghisti] cinquecento svizzeri a piedi, i primi che si videro in questo regno e che aprirono la strada agli altri che vennero in seguito: infatti si comportarono molto valorosamente ovunque si ritrovarono a combattere. [...] Sono divenuti così avidi di denaro, specialmente dei pezzi d'oro ai quali non erano abituati, che ora sono sempre sul punto di litigare tra loro, e questo potrebbe portarli alla rovina."
Philippe de Commynes, Mémories
"A questo proposito mi fu detto da alcuni nobiluomini che erano stati a questa giornata [battaglia di St. Jakob an der Birs, 1444] e che avevano partecipato alle guerre di Francia numerose volte e a scontri tanto contro gli Inglesi che contro altri, che al loro tempo non avevano trovato gente che si difendesse tanto bene né così animosa nel rischiare la vita [quanto gli Svizzeri]."
Mathieu d'Escouchy, Chronique
"Questi re [di Francia] accordando la loro preferenza alla soldataglia Svizzera, hanno discreditato i propri [soldati]; e questi ultimi, essendo sempre costretti a combattere nelle compagnie svizzere, sono giunti alla conclusione che non possono vincere senza di loro. Così i Francesi hanno timore ad attaccare gli Svizzeri o andare in guerra contro di loro."
Niccolò Machiavelli





Lanzichenecchi
"[Le città sveve disponevano di] molti pedoni della libertà, provvisti di spessi giachi, di picche e di balestre".
G. Franz, Von Ursprung und Brauchtum der Landsknechte
"Per risvegliare i Francesi delle frontiere [di Fiandra] l'Imperatore impiegò i compagni del paese o landsknechte (lanzichenecchi) in opposizione ai mercenari boemi (trabanten) o della Svizzera. [...] Essi entrarono a Gand molto ben allineati e tutti a piedi [...] cinquemila tedeschi che marciavano tutti assieme allineati per otto."
Jean Molinet
"[Furono acquistate 950 picche di legno di frassino, lunghe 22 e 24 piedi], ferrate di buon ferro... secondo il nuovo uso [...] per distribuirle ai picchieri tedeschi (lanzichenecchi)".

Trabanten
"Per risvegliare i Francesi delle frontiere [di Fiandra] l'Imperatore impiegò i compagni del paese o landsknechte (lanzichenecchi) in opposizione ai mercenari boemi (trabanten) o della Svizzera.
Jean Molinet

Cannone
"Questo strumento bellico o diabolico che chiamano volgarmente cannone (gonne)."
John Mirfield, 1390
"Mastro Bertran, gran negromante [...] volle ottenere un bel colore simile all'oro, per la cui confezione prese salnitro, zolfo, piombo e olii, mischiò assieme queste sostanze e le mise a bollire sul fuoco dentro un recipiente di terracotta molto ben chiuso [...] il vaso scoppiò [...] In seguito fece costruire un'apparecchiatura simile a un cannone [...] Venne così scoperta l'arte della cannoneria."
Le livre du secret de l'artillerye et cannonerye
"Quel bombardiere di Metz [denominato Camoufle] sparava tre volte al giorno dove voleva e faceva uso di arte magica."
Aneddoto popolare del 1437
"Affidiamo a Ghilberto da Fogliano un cannone di ferro per scagliare palle di ferro."
Documento lucchese del 1341
"A questi due fabbri il materiale per forgiare un tubo per lanciare palle e [...] un cannone di ferro a tubo e palle di ferro."
Documento bresciano del XV secolo
"1050 libbre di ferro lavorato e da lavorare per fabbricare [...] 226 palle di ferro per bombarde [del peso totale di 88 libbre]."
Documento pontificio del 1350
"Riconosco di aver ricevuto questa somma per due cannoni di ferro, 200 palle di piombo e 8 libbre di polvere."
Ramundus Arquerii, artigliere reale francese
"La potenza di questo soffio appare in quegli istrumenti detti cannoni (canalibus) che con la spinta impressa da un pò di polvere lanciano grosse frecce o palle di piombo con una forza tale che nessun'armatura può trattenerle".
Jean Buridan, Quaestiones de libris Meteorologicum Aristotelis
"Per l'assalto a una piazza munita [...] ricorrere a quattro grandi cannoni, dotati di nomi propri, il più grosso dei quali lancerà proiettili da 400 a 500 libbre."
Christine de Pizan, L'art de chevalerie, 1410

Gran bombarda
"Cinque artefici di bombarde e cannoni hanno concluso un patto con il duca di Borgogna per fondere ad Auxonne una grossa bombarda di bronzo da 6900 libbre, per la quale sono previsti proiettili del peso di 320 libbre."
Documento borgognone del 1409

Serpentine
"Il primo [un fonditore di cannoni] riceverà il metallo e il rame necessari e fondere dei falconi, una campana nonché due recipienti che dovranno servire [...] per la camera di scoppio di una serpentina in ferro battuto. Il secondo [un fabbro ferraio] forgerà due serpentine di ferro [...] che lanceranno palle di ferro."
Contratto concluso nel 1488 a Rennes
"La città di Rouen provvide all'acquisto di un cannone da 100 libbre [...] a forma di piccola serpentina, di bronzo, che lancia palle di piombo, montata su un affusto e portata su due ruote di legno."
Documento di Rouen, 1458

Artiglieria
"L'arsenale di Venezia racchiude dodici mulini per polvere da sparo mossi da cavalli, e salnitro per 80000 ducati. [...] I due magazzini di artiglieria a Innsbruck contengono un totale di 280 pezzi d'artiglieria, 18000 archibugi, 22.000 colubrine a mano."
Arnold van Harff

Cavallata
"Firenze può schierare, accanto ai cavalieri mercenari, i cavalieri fiorentini forniti dalla cavallata dei cittadini. Tutti i Fiorentini possessori di almeno 500 fiorini di reddito fondiario devono fornire un cavallo da guerra del costo di almeno 35- 70 fiorini."
Documento fiorentino del 1325

Balestrieri fiorentini
"Alla metà del secolo [XV] Firenze forma un corpo di balestrieri reclutati tra i propri cittadini [...] una milizia di balestrieri simile a quella reclutata nel 1356, 4000 balestrieri, 800 dei quali provenienti dalla città e 3200 dal contado."
Documento fiorentino del XV secolo

Dithmarscher
"[Le città germaniche] non spendono in mercenari, perchè tengono li uomini loro armati ed esercitati [milizia dei Dithmarsher, composta da fanti]; e li giorni delle feste tali uomini, in cambio delli giuochi, chi si esercita collo scoppietto, chi colla picca e chi con una arme e chi con una altra, giocando tra di loro onori et similia, e quali tra loro poi si godono."
Niccolò Machiavelli, Ritratto delle cose della Magna

Spingardieri Angioini
"Et per declarare da prima in questo Reame non si conoscea che cose fossero spingarde, quando venne Re Renato [d'Angiò] indusse seco 60 spingarderi: lo Re Renato, et dui altri deli detti spingarderi solamente sapeano lo Coso dela polvere [la composizione della polvere da sparo] [...] lo Re d'Aragona [Alfonso V] fece fare molte spingarde ma la polvere non era naturale e non operavano per niente [...] foro tutti pigliati [gli spingarderi angioini di Re Renato] et costretti [a rivelare il segreto della polvere pirica] [...] e subito foro impiccati."
Documento napoletano del XV secolo

Candoleros
"Et per declarare da prima in questo Reame non si conoscea che cose fossero spingarde, quando venne Re Renato [d'Angiò] indusse seco 60 spingarderi: lo Re Renato, et dui altri deli detti spingarderi solamente sapeano lo Coso dela polvere [la composizione della polvere da sparo] [...] lo Re d'Aragona [Alfonso V] fece fare molte spingarde ma la polvere non era naturale e non operavano per niente [...] foro tutti pigliati [gli spingarderi angioini di Re Renato] et costretti [a rivelare il segreto della polvere pirica] [...] e subito foro impiccati. [...] In questa forma ciascuno imparò de fare la polvere, et moltipliaro le spingarde, in quelli tempi li Catalani la chiamavano la "Candola franciosa" (candela francese).
Documento napoletano del XV secolo

Lanze Sabaude
"Senza compromettersi apertamente, seguendo il consiglio datogli dai fedeli sudditi, il duca di Savoia mascherò il suo intervento
giovandosi della tradizione dei nobili di Savoia di prender liberamente servizio sotto altri principi senza venir meno ai loro obblighi feudali. Come molti cavalieri savoiardi servivano sotto le insegne borgognone, a centinaia adesso, sotto la guida di Francois de la Palud, sire di Varambon, e di Louis Marechal, accorsero all'appello del principe d'Orange. La partecipazione di più che trecento lance sabaude alle opera-
zioni deirOrange e la notizia di un convegno a Saint-Claude fra il duca di Savoia ed il principe d'Orange mossero il governatore del
Delfinato, Raoul de Gaucourt, ad intervenire presso Amedeo VIII perchè riprendesse nettamente la sua posizione di neutrale. Ma il duca di Savoia, mentre dichiarava che come per il passato, così anche in avvenire mai non avrebbe permesso che dai suoi sudditi e dai suoi stati si portasse danno al Delfinato e faceva bandi ed intimazioni pubbliche di divieto, d'altra parte rispondeva che i suoi nobili avevano libertà di uscire dalla patria loro e di mettersi al servizio di chiunque li chiamasse per un antico diritto eh' egli non poteva togliere".
Archivio Lombardo

Gialdonieri
"I gialdonieri lasciarono cadere [scagliarono] le loro gialde [giavellotti] sopra i nostri cavalieri."
Giovanni Villani
"Credo io che le gialde fossero una sorta di lance [...] Ma che razza di uomini furono i gialdonieri, rammentati anche da Tolomeo da Lucca nel 1289 e nel 1293? Forse non furono diversi da coloro che altri chiamarono berroerios, e i Veneziani zaffones. [...] Fu essa un aggregato di canaglia e gente vile, e probabilmente lo stesso che i sopr'accennati ribaldi, il cui principal mestiere era in bottinare, e che senza ordine andavano alle battaglie, percorrendo le brigate de' veri soldati."
Lodovico Antonio Muratori

Zuffi
"I Zuffi (Zaffones) sono un certo tipo di milizie che avanzano sul campo di battaglia procedendo disordinatamente ma animosi e irruenti. [...] Agiscono nelle regioni venete, al servizio delle autorità cittadine, mossi dal desiderio di bottino. [...] Costoro andavano a cavallo e usavano lance."
Rolandino da Padova

Birri
"I Birri (Beruarii) o Berrovieri sono un certo tipo di milizie che avanzano sul campo di battaglia procedendo disordinatamente ma animosi e irruenti. [...] Agiscono nelle regioni lombarde, al servizio delle autorità cittadine, mossi dal desiderio di bottino. [...] Costoro andavano a cavallo e usavano lance."
Rolandino da Padova
"Si trovano anche pedites beruarii presso l'Ughelli ne' vescovi di Tortona; e presso Guglielmo Ventura nella Cronica d'Asti
Lodovico Antonio Muratori

Feditori
"Allorché si avea da menar le mani nelle giornate campali, si sceglievano i più bravi cavalieri che fossero i primi a ferire; perchè se riusciva loro di rompere la prima schiera, si accresceva il coraggio e la speranza di vincere il resto dell'armata. Guerrieri tali erano chiamati feritori o feditori. [...] presso i Toscani ferire o fedire la stessa cosa è."
Lodovico Antonio Muratori

Lanzelonghe
"Pedites cum lanceis longis, che poscia furono nominati picchieri."
Lodovico Antonio Muratori

Ribaldi
"[I ribaldi] erano come gli Usseri de' tempi nostri, perchè qua e là scorrendo spiavano gli andamenti de' nemici, specialmente bottinavano, e intervenivano anche ai fatti d'arme. [...] Veggonsi anche nelle vecchie memorie nominati garciones [...] Né questo nome fu molto diverso da quello di ragazzi [...] Erano anche chiamati famigli.
Lodovico Antonio Muratori

Saccomanni
"I Saccomanni [...] fanno comparsa nelle storie del XIV secolo. Costoro col sacco correvano a far bottino."
Lodovico Antonio Muratori
"Il nome loro venne dall'italiano "sacco" e dal tedesco "mann", che vale [significa] uomo, come se si dicesse "uomo di sacco".
Menagio
"[Alle porte di Firenze] molti ragazzi invasero case e palazzi, saccheggiando e bruciando. E anche qui si indicò quella gente con saccomanni: il cui vocabolo è perdurato sino ad oggi in Lombardia."
Giovanni Visconti
"I saccomanni dell'esercito fiorentino fanno stragi e saccheggi in quel di Pisa"
Documento del XV secolo

Brigans e Clientes
"Nei documenti sabaudi il termine brigandus comincia ad alternare con cliens (servitore), che aveva indicato sino allora in modo esclusivo il fante reclutato nelle castellarne."
Documento del XIV secolo

Ordonezas
"Tutti gli uomini dai diciotto ai sessant'anni devono servire come miliziani per la difesa del paese."
Documento iberico del XIV secolo

Fanti Tedeschi
"La fanteria tedesca è molto buona ed è allenata a combattere a terra anche contro la cavalleria."
Cronache francesi del XIII secolo

Miliziani Francesi
La Francia [...] ha la peggior fanteria in Europa [...] composta da contadini male armati, male addestrati, fannulloni, briganti, mangiatori di persone."
Brantome
"[...] per natura la maggior parte di costoro [fanti francesi] è gente rozza, scarsamente provvista di virtù e di ingegno grossolano; e ciò che è peggio, come per natura o a causa del cattivo nutrimento, alcuni sono alquanto inclinati alla ribellione nei confronti dei loro signori naturali in quanto si sentono in condizioni di servitù, come si è visto numerose volte. [...] Solo pochi sono saggi e sottili e adorni di virtù. [...] Se vi son comuni ben regolati è perché i loro reggenti alcune volte sono gentiluomini o uomini di stato ben nutriti e virtuosi."
Philippe de Mézières
"[Vi è] un pericolo consistente nel dare al popolo minuto più autorità di quanta gliene competa [...] Non vi è più gran follia in un principe, oso dire, che voglia tenere la sua signoria saldamente in pugno e in pace, che quella di dar licenza al popolo minuto di armarsi."
Christine de Pizan

Francs-Archers
"I Francs-Archers sono esentati dal pagamento delle tasse [...] e ricevono, quando sono in servizio, ventisei franchi al mese. [...] Ogni arciere indossa un leggero elmetto senza celata detto salade, una veste di cuoio, un giaco, e a volte un corsetto o una leggera cotta di maglia. [...] Le sue armi sono un arco o una balestra e una spada di media lunghezza."
Documento francese del XV secolo

Archibugieri
"Volesse Iddio che un tal diabolico strumento [l'archibugio] non fosse mai stato inventato: io non ne porterei i segni, e molti coraggiosi e valorosi uomini non sarebbero stati uccisi da codardi [archibugieri] che non avrebbero il coraggio di guardarli in faccia, striscianti a terra con i loro spregievoli proiettili."
Blaise de Montluc, maresciallo di Francia

Armagnacs o Filii Belial
"Queste compagnie mercenarie di partigiani sono composte da soldati di ogni nazione, accomunati da una vita di violenza e saccheggi, insofferenti a ogni restrizione. Li chiamano filii Belial, ossia i figli del demonio, ma sono più noti come Armagnacchi, essendo i rimasugli della fazione vittoriosa nella guerra civile contro i Borgognoni."
Cronaca francese di fine XV secolo

Enfants Perdus
"Gli archibugieri erano frequentemente impiegati come schermagliatori, come enfants perdus (ragazzi perduti), ed erano comandati da un sottotenente con la sua insegna."
Cronaca di fine XV secolo
"Per proteggere l'artiglieria e per sgombrare il cammino di marcia essi [i Francesi] avevano dei moschettieri che agivano da schermagliatori, ed erano chiamati enfants perdus (ragazzi perduti)."
Cronaca del XVI secolo
"Le unità di fanteria avrebbero anche fatto uscire uomini detti enfants perdus (ragazzi perduti) per schermagliare con le truppe nemiche."

Gentiles
"[Fu diramato dal re di Francia] un grandissimo e speciale ordine per tutto il regno, che ogni cavaliere tra i quindici e i sessant'anni si trovasse un certo giorno da lui stabilito nella città [...] o nei dintorni, poiché il re voleva andare in guerra."
Philippe Contamine
"Così furono comandati [...] tutti i baroni dai quali il re doveva essere o pensava di dover essere servito [...] E per tutti era stabilito il giorno e il luogo dove ognuno doveva farsi trovare e passare in rassegna; poiché il re voleva combattere [...] Così venivano e affluivano uomini d'arme da tutte le parti, per servire il re di Francia e il reame, alcuni perché obbligati a ciò per aver prestato omaggio e gli altri per guadagnare i loro soldi e denari."
Jean Froissart, Chroniques

Diener von Haus aus
"Per non esser prese alla sprovvista le autorità ricorrevano volentieri all'ingaggio di pensionati che, in tempo di pace, percepivano una piccola somma oppure erano a mezza-paga. [...] Tali erano i Diener von Haus aus che, nella Baviera del XV secolo, percepivano 10, 15, 20, 25 fiorini per anno e per cavallo a titolo di Dienstgeld o Rutsgeld."
W. Beck

Guardia Borgognona
"Nella casa e nella famiglia del duca di Borgogna vi sono abitualmente quaranta cavalieri e quaranta uomini d'arme comandati da quattro gentiluomini, senza contare una gran quantità di altri cavalieri di antica ordinanza, e venti scudieri di camera. [...] E poi vi sono cinquanta arcieri del re con a capo due cavalieri."
Jean Molinet, Chroniques

Yeomen della Guardia
"Uomini scelti attraverso tutto il paese, arcieri esperti, uomini forti, coraggiosi e arditi [...] vestiti di ampie giubbe di damasco bianco e verde con bei ricami sul petto e sulle spalle, a foggia di ghirlande circondate da tralci di vite."
Cronaca del matrimonio di Arturo di Galles

Alabardieri dell'Ordonnance
"[Luigi XI] arruolò in Normandia, al posto dei franchi arcieri (francs-archers), 4000 fanti alabardieri e in tutto il regno ne fece assoldare in proporzione, e benché restassero tranquillamente in casa propria, fece distribuire loro, come soldo ordinario, cinque franchi al mese."

Fanti dell'Ordinanza
"[Isabella di Castiglia] aveva tremila uomini d'arme di ordinanza al suo soldo e quattromila uomini d'arme che stavano a disposizione nelle loro case a mezza-paga; ma costoro erano pronti a servire in guerra non appena lei li avesse chiamati e, allora, avrebbero percepito l'intero compenso."

Lanze spezzate
"E' sempre nostra politica disporre di uomini di valore sia in tempo di pace che in guerra."
Senato veneziano, 1421

Burgmannen
"I castelli rappresentano una parte importante del dispositivo militare [del Sacro Romano Impero]: affidate alla custodia dei Burgmannen, le fortezze difendono le frontiere contro Danesi, Slavi e Ungari".
Cronaca tedesca

Reichsritter
"L'ornamento dell'Impero e la nostra potenza risiedono nella moltitudine di cavalieri."
Federico II

Armigeri
"E' scontata la presenza di uno scudiero (armiger) e di un garzone (garcio) attorno a ogni cavaliere."
Matthieu Paris

Hobelars
"Allo stesso modo che, là dove gli eserciti si riuniscono nella pianura, un'armatura pesante e complessa, fatta di lino e di ferro, protegge e orna perfettamente i cavalieri, così là dove di combatte solo sulle alture, o fra i boschi, o nelle paludi [...] un'armatura leggera si presta molto meglio allo scopo. Infatti contro gli uomini senza protezione, per i quali la vittoria è persa o conseguita definitivamente fin dal primo scontro o quasi, armi meno ingombranti sono più che sufficienti [...] Con un'armatura complicata, con selle alte e ricurve, è difficile scendere da cavallo, più difficile montarvi, ma ancor più difficile spostarsi a piedi, in caso di necessità."
Giraldus Cambrensis, Expugnatio Hibernica

Gasmouloi
"[La balestra] è un arco barbaro, assolutamente sconosciuto ai Greci. [...] colui che tende questo strumento da guerra, particolarmente potente, deve tenersi per così dire all'indietro e appoggiare fortemente i due piedi sui semicerchi dell'arco mentre, con le due mani, tira a sé la corda con grande sforzo. Al centro dell'arco è congiunto un fusto contenente una scanalatura semi-cilindrica delle dimensioni di un dardo di grande lunghezza; all'estremità di questa scanalatura viene fissata la corda tesa; in questo modo vengono lanciati proiettili di ogni sorta. [...] Le frecce, per via della tensione accumulata, sono scagliate con tale forza che attraversano uno scudo, perforano una corazza di grosso spessore e continuano il loro volo dall'altra parte [...]"
Anna Comnena, Alexiade

Almogavari
"I soldati detti Almogavari vivono unicamente di quanto si procurano con le loro armi e non stanno né nelle città né nei villaggi bensì nelle foreste e nelle montagne. Conducono una guerra continua contro i Mori; penetrano nel loro territorio sino a uno o due giorni di marcia, predando e saccheggiando, e conducono con sé numerosi prigionieri e molti altri beni. Vivono di questo bottino [...] Sono uomini molto forti, rapidi e leggeri, atti sia a far da scorta che a inseguire."
Bernat Desclot

Aldermen
"[A Londra] si contano 24 posti di guardia [wards]; se in tempo di pace si limitano a una vigilanza più o meno attenta, in tempo di guerra ciascuno di essi, sotto la direzione del suo alderman, è incaricato della difesa di un settore delle mura."








24/09/2011 16:59
 
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ti sei già trovato tutte quelle interessanti [SM=x1140524]









Quant'è bella giovinezza,
che si fugge tuttavia!
Chi vuol esser lieto, sia:
di doman non c'è certezza.
Quest'è Bacco e Arianna,
belli, e l'un dell'altro ardenti:
perché 'l tempo fugge e inganna,
sempre insieme stan contenti.
Queste ninfe ed altre genti
sono allegre tuttavia.
Chi vuol esser lieto, sia:
di doman non c'e certezza.



01/10/2011 19:08
 
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Per Bisanzio è molto difficile, io non ho nulla a disposizione. Per gli arcontopuli ho già usato, in parte e adattandola, era troppo lunga e poco utile in alcuni punti per i nostri scopi, la descrizione che ne dà nell'Alessiade Anna Comnena.
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"Odiare i mascalzoni è cosa nobile" (Quintiliano)

"Ingiuriare i mascalzoni con la satira è cosa nobile, a ben vedere significa onorare gli onesti" (Aristofane)
12/02/2013 17:41
 
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(riesumo il topic perché ogni tanto si trova qualcosa di interessante)

Palvesari fiorentini
"[...]e i palvesi, col campo bianco e giglio vermiglio, furono attelati dinanzi. Allora il Vescovo [di Arezzo], che avea corta vista, domandò: "Quelle, che mura sono?" Fugli risposto: "I palvesi de' nimici". "
"Messer Barone de' Mangiadori da San Miniato, franco et esperto cavaliere in fatti d'arme, raunati gli uomini d'arme, disse loro: "Signori, le guerre di Toscana si soglìano vincere per bene assalire; e non duravano, e pochi uomini vi moriano, ché non era in uso l'ucciderli. Ora è mutato modo, e vinconsi per stare bene fermi. Il perché io vi consiglio, che voi stiate forti, e lasciateli assalire"."
Dino Compagni, Primo libro della Cronica.

Masnada
"Sentendo ciò il conte Guido Novello, ch'allora era in Pisa vicaro del re Manfredi, s'armò colle sue masnade di Tedeschi per cavalcare a Porto, e prendere il conte Carlo[...]"
Giovanni Villani, Nova Cronica

Esercito del Regno di Sicilia sotto Manfredi
"[Manfredi] incontanente mise tutto suo studio alla guardia de' passi del Regno, e al passo al ponte a Cepperano mise il conte Giordano e quello di Caserta, i quali erano della casa di quegli d'Aquino, e con genti assai a piè e a cavallo, e in San Germano mise grande parte di sua baronia, Tedeschi e Pugliesi, e tutti i Saracini di Nocera coll'arcora e balestra e con molto saettamento [...]"
"ivi [a Benevento] fece tre battaglie overo schiere: l'una fu di Tedeschi di cui si rifidava molto, e erano bene MCC cavalieri, ond'era capitano il conte Calvagno; la seconda era di Toscani e Lombardi, e anche Tedeschi, in numero di M cavalieri, la quale guidava il conte Giordano; la terza fu de' Pugliesi co' Saracini di Nocera, la quale guidava lo re Manfredi, la quale era di MCCCC cavalieri, sanza i pedoni e gli arcieri saracini ch'erano in grande quantità."
Giovanni Villani, Nova Cronica

Esercito angioino sotto Carlo d'Angiò
"E [Carlo d'Angiò] ordinò, sì come i suoi nemici, a petto di loro tre schiere principali: la prima schiera era de' Franceschi in quantità di M cavalieri, ond'erano capitani messer Filippo di Monforte e 'l maliscalco di Mirapesce; la seconda lo re Carlo col conte Guido di Monforte, e con molti de' suoi baroni e cavalieri della reina, e co' baroni e cavalieri di Proenza, e Romani, e Campagnini, ch'erano intorno di VIIIIc cavalieri, e le 'nsegne reali portava messer Guiglielmo lo Stendardo, uomo di grande valore; la terza fu guidatore Ruberto conte di Fiandra col suo maestro Gilio maliscalco di Francia, con Fiamminghi, e Bramanzoni, e Annoieri, e Piccardi, in numero di VIIc cavalieri. E di fuori di queste schiere furono gli usciti guelfi di Firenze con tutti gl'Italiani, e furono più di CCCC cavalieri, de' quali molti di loro delle maggiori case di Firenze si feciono cavalieri per mano del re Carlo in su il cominciare della battaglia; e di questa gente, Guelfi di Firenze e di Toscana, era capitano il conte Guido Guerra, e la 'nsegna di loro portava in quella battaglia messer Currado da Montemagno di Pistoia."
Giovanni Villani, Nova Cronica

Donzels
"Il Comune di Firenze mandò in aiuto del re Carlo cinquanta cavalieri di corredo, e cinquanta donzelli gentili uomini di tutte le case di Firenze per farli cavalieri, e con loro compagnia furono Vc bene a cavallo e in arme[...]"
Giovanni Villani, Nova Cronica
[Modificato da Zames 12/02/2013 17:50]
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