Medieval 2 Total War
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Crociati prima delle crociate

Ultimo Aggiornamento: 09/01/2014 10:29
18/11/2010 13:13
 
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Leggendo un articolo sul Corriere della Sera mi è venuta un po' di curiosità su questo argomento, conoscete movimenti "crociati" prima delle crociate?
18/11/2010 23:14
 
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Re:
Keirosophos, 18/11/2010 13.13:

Leggendo un articolo sul Corriere della Sera mi è venuta un po' di curiosità su questo argomento, conoscete movimenti "crociati" prima delle crociate?



E' po' vago, di cosa parlava l'articolo?
Parlando di crociati ante litteram mi verrebbe in mente la Reconquista spagnola che all'incirca nell'800 (cito a memoria) guidata da Pelagio partì dall'attuale santuario della Virgen di Covadonga per la liberazione della Spagna dai Mori.


18/11/2010 23:17
 
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Ricordiamoci che le crociate sono causate anche da una esplosione demografica in Europa, prima tra invasioni e saccheggi nessuno si sognava di prendere la croce e andare a combattere gli infedeli, altrimenti chi faceva il resto?
19/11/2010 00:20
 
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In effetti è molto vaga la tua domanda. prima dell'appello di Clermont nel 1095 non si può parlare propriamente di crociate o crociati, questa nasce "ufficialmente" solo dopo il concilio indetto da Urbano II, però possiamo parlare di movimenti e iniziative che portarono allo sviluppo dell'idea di crociata, ma che ancora non si possono definire vere e proprie crociate. La Reconquista non può rientrare nel concetto di crociata vera e propria, perchè manca di alcuni requisiti fondamentali caratteristici della crociata come istituzione, al massimo si può definire una guerra di liberazione dei regni cristiani contro la dominazione degli invasori musulmani appartenenti alle varie dinstie che hanno soggiogato la spagna dall'VIII secolo in avanti. In ogni caso all'interno del movimento di Reconquista si svilupparono episodi che possono ricondurre e precedere in qualche modo, all'idea di crociata, anche se non ebbero mai tutte le caratteristiche che contraddistinsero le crociate vere e proprie. comunque prima di poter parlare di questo, bisogna definire che cosa si intende per crociata.....e su questo gli storici sono in disaccordo.

19/11/2010 01:35
 
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Una sorta di crociata o guerra Santa la intrapresere L'imperatore Bizantino Giovanni Zimisce che guidò i suoi eserciti spingendoli col fervore religioso per liberare Gerusalemme tant'è vero che arrivò a pochi km da Gerusalemme(a Nazareth e Cesarea) e solo la sua morte per tifo al rientro dall'ultima campagna impedà la probabile riconquista della terra santa nella prossima campagna.Però non furono singole spedizioni,ma campagne stagionali volte alla riconquista della terra santa.
19/11/2010 13:34
 
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Re:
Robert Bruce, 19/11/2010 0.20:

In ogni caso all'interno del movimento di Reconquista si svilupparono episodi che possono ricondurre e precedere in qualche modo, all'idea di crociata, anche se non ebbero mai tutte le caratteristiche che contraddistinsero le crociate vere e proprie. comunque prima di poter parlare di questo, bisogna definire che cosa si intende per crociata.....e su questo gli storici sono in disaccordo.



Lascerei agli storici l'arduo compito di stabilire quali siano i requisiti tecnici perché si possa parlare o meno di Crociata[SM=x1140419]
E' ovvio che prima del Concilio di Clermond, non si possa parlare di crociate e non sapendo dove volesse andare a parare il famoso articolo del Corriere non ho idea di cosa lì si intenda per "Crociati prima delle Crociate".
A parer mio tuttavia penso che Crociati e Reconquistadores se si fossero incontrati molto probabilmente si sarebbero riconosciuti gli uni gli altri come fratelli d'arme e di destino.

[SM=x1140429]



19/11/2010 16:04
 
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"Crociate e crociati nel medioevo"
di Alain Demurger

penso che prima di proseguire campando teorie in aria sia il caso di leggerlo, visto che è scritto da uno dei più grandi, se non il più grande, esperto di crociate vivente, ed in questo libro ha per l'appunto affrontato l'argomento, ovvero quali e quanti tra i movimenti relgioso-politico militari possano davvero venire definiti, oggi come allora, "crociate".
E senza Gerusalemme, come dice lui stesso, veniva meno l'idea stessa di crociata. A Clermont si stabilirono dei precisi parametri.



------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Κωνσταντίνος ΙΑ’ Δραγάσης Παλαιολόγος,
Xρoνoκράτoρ και Koσμoκράτoρ
Ελέω Θεού Βασιλευς και Αυτοκράτορ των Ρωμαίων.





"Ci sono quattro grandi cause per cui vale la pena di morire: la Fede, la Patria, la Famiglia ed il Basileus. Ora voi dovete essere pronti a sacrificare la propria vita per queste cose, come d'altronde anch'io sono pronto al sacrifico della mia stessa vita.
So che l'ora è giunta, che il nemico della nostra fede ci minaccia con ogni mezzo...Affido a voi, al vostro valore, questa splendida e celebre città, patria nostra, regina d'ogni altra.
Miei signori, miei fratelli, miei figli, l'ultimo onore dei Cristiani è nelle nostre mani."

"Ed allora questo principe, degno dell'immortalità, si tolse le insegne imperiali e le gettò via e, come se fosse un semplice privato, con la spada in pugno si gettò nella mischia. Mentre combatteva valorosamente per non morire invendicato, fu infine ucciso e confuse il proprio corpo regale con le rovine della città e la caduta del suo regno.
Il mio signore e imperatore, di felice memoria, il signore Costantino, cadde ucciso, mentre io mi trovavo in quel momento non vicino a lui, ma in altra parte della città, per ordine suo, per compiervi un'ispezione: ahimè ahimè!."

"La sede dell'Impero Romano è Costantinopoli e colui che è e rimane Imperatore dei Romani è anche l'Imperatore di tutta la Terra."

"Re, io mi desterò dal mio sonno marmoreo,
E dal mio sepolcro mistico io ritornerò
Per spalancare la murata porta d'Oro;
E, vittorioso sopra i Califfi e gli Zar,
Dopo averli ricacciati oltre l'Albero della Mela Rossa,
Cercherò riposo sui miei antichi confini."

"Un Costantino la fondò, un Costantino la perse ed un Costantino la riprenderà”


19/11/2010 23:11
 
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avete ragione, mi sono spiegato male, comunque avevo solo riportato il titolo dell'articolo. Io intendo delle guerre sante, che avevano quindi anche la motivazione religiosa (mi viene in mente eraclio contro i sassanidi quando conquistarono Gerusalemme). Comunque intendo guerre sante (o meglio in cui era inclusa la motivazione religiosa) combattute da cristiani (i nemici poi possono variare).
Spero di essere stato abbastanza chiaro ;)
20/11/2010 02:12
 
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X mappolino
Infatti gli storici delle crociate sono divisi su questo in due grandi filoni, quello più riduttivo dei "tradizionalisti", e quello più ampio dei "pluralisti". questo è importante perchè dalla definizione dell'idea di crociata deriva la risposta al quesito di Keiro, ossia se si possa parlare o no di crociati ante litteram, prima di Clermont, quando venne "inventata" la crociata vera e propria. la tesi dei tradizionalisti, capeggiati dallo storico tedesco Hans Mayer che ne ha tracciato i contorni, è questa: "una crociata è un pellegrinaggio armato per la liberazione dei luoghi santi e l'aiuto ai cristiani d'Oriente, con valore penitenziale, sancito dalla concessione dell'indulgenza plenaria". La tesi dei pluralisti può essere riassunta da una definizione di Jonathan Riley-Smith, uno dei maggiori storici delle crociate: " La crociata è un pellegrinaggio di guerra, di tipo penitenziale, proclamato dal Papa per conto di Cristo e combattuto in difesa della cristianità contro nemici interni ed esterni, da uomini che avevano pronunciato i voti per la crociata, indossandone il simbolo, e ai quali si garantivano indulgenze come ricompensa per l'esercizio penitenziale nel quale erano impegnati". E' chiaro che mentre la tesi tradizionalista include come crociate solo quelle classiche dirette in Terrasanta dall'XI al XIII secolo, terminando con l'ultima di San Luigi nel 1270, quella pluralista invece include tutte le guerre sacralizzate che abbiano determinati crismi come il voto e l'indulgenza da parte dei partecipanti, non necessariamente indirizzate alla liberazione dei luoghi santi, ma comunque indette dal pontefice in difesa della Chiesa e della cristianità. Quindi mentre la tesi tradizionalista esclude una risposta positiva alla domanda di keiro,come esclude l'inserimento delle Reconquista all'interno della crociata, quella pluralista invece la include,almeno teoricamente, la ove siano presenti le caratteristiche citate prima, poichè non legate ad un particolare periodo storico e geografico, ma a un concetto che si stava sviluppando in quegli anni. Dico in teoria perchè prima di Clermont è difficile trovare presenti tutti i crismi che determinano una crociata o quantomeno, una "guerra santa".

X keiro
nella tradizione orientale cristiana, e quindi bizantina, non possiamo mai parlare di guerra santa, ma al massimo di guerra giusta secondo la tradizione agostiniana, poichè la guerra è sempre un male grave e chi la pratica è sempre un peccatore che deve fare penitenza, anche se ha combattuto per Gerusalemme o per difendere Costantinopoli, come saprà spiegarti meglio Kost.

Oltre all'ottimo libro di Demurger citato da Kost, "Crociate e crociati nel medioevo" che esamina in modo estremamente approfondito tutti gli aspetti della crociata e dei crociati, non solo per lo sviluppo dell'idea, ma anche in quegli aspetti pratici ed economici che spesso sono un pò trascurati, consiglio anche il volume di Jean Flori "la guerra santa, la formazione dell'idea di crociata nell'occidente cristiano" che esamina proprio tutti gli aspetti che hanno preceduto l'annuncio di Clermont, e dove si possono rintracciare i primi movimenti precrociati che riguardano proprio l'oggetto di questo topic.
sull'interpretazione e la nascita del concetto di crociata segnalo anche altri due volumi:
- J. Riley-Smith "al seguito delle crociate, origini, storia, evoluzione".
- C. Tyerman, "L'invenzione delle crociate".

[Modificato da Robert Bruce 20/11/2010 02:32]

20/11/2010 11:32
 
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infatti una delle distinzioni che fa Demurger è appunto tra "guerra santa" e "crociata", che non sono affatto sinonimi, prima di tutto perché nei documenti ufficiali emessi dal papato sono ben distinte le ricompense spirituali di chi muore combattendo per Gerusalemme dai caduti in nome di Cristo su altri campi di battaglia; ed anche in caso di temporanea equiparazione, viene comunque fatto sempre esplicito riferimento alla spedizione "a Gerusalemme", perché QUELLA E' la crociata, il resto no.

come ha già detto il mio caro amico robert, per la tradizione Ortodossa NON ESISTE MAI!!! IN NESSUN CASO!!! il concetto di "crociata" o di "guerra santa", esiste solo il concetto romano, filtrato attraverso la visione cristiana, del bellum iustum, ovvero della guerra "legittimizzata" per fondati e giustificati motivi. E per l'Impero la "bella iusta" era quella volta a difendere o riconquistare le terre che appartenevano in passato a Roma, non guerre di espansione in terre straniere. La "guerra giusta" permetteva ai soldati di ricevere al ritorno dalla campagna l'assoluzione per i peccati commessi in guerra; ovviamente ciò non avveniva così "di default" come per i crociati che potevano valersi delle bolle pontificie, bensì era discrezione del Patriarca e del clero celebrare una messa "purificatrice" alla quale partecipava l'esercito rientrato dalla guerra. La guerra era sempre a prescindere un grave peccato, qualcosa di sbagliato, ma farla per giusti motivi permetteva di ricevere l'assoluzione. Ci sono episodi di guerre interne per il trono in cui al Basileus ed al suo esercito vennero rifiutati i sacramenti proprio perché combatterono contro altri Ortodossi una "bella iniusta".
[Modificato da Xostantinou 20/11/2010 11:33]



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"Ci sono quattro grandi cause per cui vale la pena di morire: la Fede, la Patria, la Famiglia ed il Basileus. Ora voi dovete essere pronti a sacrificare la propria vita per queste cose, come d'altronde anch'io sono pronto al sacrifico della mia stessa vita.
So che l'ora è giunta, che il nemico della nostra fede ci minaccia con ogni mezzo...Affido a voi, al vostro valore, questa splendida e celebre città, patria nostra, regina d'ogni altra.
Miei signori, miei fratelli, miei figli, l'ultimo onore dei Cristiani è nelle nostre mani."

"Ed allora questo principe, degno dell'immortalità, si tolse le insegne imperiali e le gettò via e, come se fosse un semplice privato, con la spada in pugno si gettò nella mischia. Mentre combatteva valorosamente per non morire invendicato, fu infine ucciso e confuse il proprio corpo regale con le rovine della città e la caduta del suo regno.
Il mio signore e imperatore, di felice memoria, il signore Costantino, cadde ucciso, mentre io mi trovavo in quel momento non vicino a lui, ma in altra parte della città, per ordine suo, per compiervi un'ispezione: ahimè ahimè!."

"La sede dell'Impero Romano è Costantinopoli e colui che è e rimane Imperatore dei Romani è anche l'Imperatore di tutta la Terra."

"Re, io mi desterò dal mio sonno marmoreo,
E dal mio sepolcro mistico io ritornerò
Per spalancare la murata porta d'Oro;
E, vittorioso sopra i Califfi e gli Zar,
Dopo averli ricacciati oltre l'Albero della Mela Rossa,
Cercherò riposo sui miei antichi confini."

"Un Costantino la fondò, un Costantino la perse ed un Costantino la riprenderà”


20/11/2010 14:47
 
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Re:
Xostantinou, 20/11/2010 11.32:

infatti una delle distinzioni che fa Demurger è appunto tra "guerra santa" e "crociata", che non sono affatto sinonimi, prima di tutto perché nei documenti ufficiali emessi dal papato sono ben distinte le ricompense spirituali di chi muore combattendo per Gerusalemme dai caduti in nome di Cristo su altri campi di battaglia; ed anche in caso di temporanea equiparazione, viene comunque fatto sempre esplicito riferimento alla spedizione "a Gerusalemme", perché QUELLA E' la crociata, il resto no.

come ha già detto il mio caro amico robert, per la tradizione Ortodossa NON ESISTE MAI!!! IN NESSUN CASO!!! il concetto di "crociata" o di "guerra santa", esiste solo il concetto romano, filtrato attraverso la visione cristiana, del bellum iustum, ovvero della guerra "legittimizzata" per fondati e giustificati motivi. E per l'Impero la "bella iusta" era quella volta a difendere o riconquistare le terre che appartenevano in passato a Roma, non guerre di espansione in terre straniere. La "guerra giusta" permetteva ai soldati di ricevere al ritorno dalla campagna l'assoluzione per i peccati commessi in guerra; ovviamente ciò non avveniva così "di default" come per i crociati che potevano valersi delle bolle pontificie, bensì era discrezione del Patriarca e del clero celebrare una messa "purificatrice" alla quale partecipava l'esercito rientrato dalla guerra. La guerra era sempre a prescindere un grave peccato, qualcosa di sbagliato, ma farla per giusti motivi permetteva di ricevere l'assoluzione. Ci sono episodi di guerre interne per il trono in cui al Basileus ed al suo esercito vennero rifiutati i sacramenti proprio perché combatterono contro altri Ortodossi una "bella iniusta".




Grazie sia a Robert che a Kost per le delucidazioni
Ora ho capito bene il concetto...non conoscevo il concetto dibellum iustum, molto interessante comunque
09/01/2014 10:29
 
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Molto interessante :)
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