Re: Re:
Lan., 29/01/2011 20.42:
@fulcherio: la risposta è molto semplice, lo si può fare e lo si fa in qualunque altro momento e contesto che non sia quello del ricordo dei morti di quel dato popolo. E' una questione di rispetto, che si deve ad ogni popolo, per quanto a pelle ci possa essere "antipatico"
Quando Obama è andato a Hiroshima, ad esempio, ti pare che avrebbe mai potuto dire "sì mi spiace però pure voi a Nanchino ne avete fatte di cose".
tiriamo in ballo il rispetto??
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gli ordigni al fosforo sganciati in libano sono rispettosi??, un muro che divide i territori palestinesi sono un segno di rispetto??,
il trattamento dei cristiani durante le festività celebrate a betlemme sono un atto di rispetto verso chi professa un altra fede??,
l'attacco in acque internazionali di navi turche sono un atto di rispetto verso la comunità internazionale??
l'olocausto è un crimine contro l'umanità, e non solo contro il popolo ebraico, si, se vogliamo dirla tutta gli israeliani mi stanno antipatici, come mi stanno antipatici i talebani e i polacchi, e non mi sento in colpa per questo
se avessi avuto la sfortuna di nascere negli anni 20-30 mi sarebbero stati simpatici gli ebrei, ma adesso, nel 2011, mi stanno antipatici
ma la cosa che rivela la strumentalizzazione politica è proprio quella di appropriarsi di un dramma che ha sconvolto l'umanità intera(50 milioni di morti), l'eugenetica ti dice niente??, la strage di milioni di russi nella grande guerra patriottica(si dice 20 milioni), non valgono una commemorazione che abbia valore universale??
quello che contesto alla politica di israele è questo criterio di due pesi e due misure, non accettate critiche perchè siete affetti da sindrome di accerchiamento, e non sarete mai un popolo come tutti gli altri finchè non darete una patria al popolo di palestina.
è un fatto non un opinione
ma la cosa che mi scandaliza di più è che proprio gli ebrei, che hanno subito l'olocausto, ora stanno imprigionando un altro popolo, è questa la cosa più aberrante, non avere imparato nulla dal passato, questa ripetizione di drammi collettivi, all'infinito, questa mancanza di empatia e comprensione reciproca in nome di una religione che afferma la sua primogenitura nega implicitamente l'esistenza di qualsiasi divinità, dal momento che siamo condannati a commettere sempre gli stessi errori, il chè vuol dire che nessuno, aldisopra di noi, esiste.
io non sono obama, sono un utente anonimo che esprime un opinione, che termine di paragone forzato è mai questo??.
se vuoi darmi del negazionista, del antisemita, antisionista ecc fai pure,