Autunno 1156 D.C.
La roccaforte di Skara è ben fortificata. Torri con arcieri molto abili, olio bollente, porte rinforzate di ferro battuto e mura molto solide. Ma sopratutto, la gente di Skara è abile nel combattimento, discendendo da stirpi di combattenti che costruirono quel forte in un punto strategico per la difesa del territorio.
(ok, ora faccio un tentativo... metto sotto forma di “racconto”)
Nella Grande Sala del castello di Tonsberg si era radunato il consiglio di Guerra per progettare l'assedio datato per la primavera dell'anno dopo.
All'improvviso, un messaggero ansimante entrò nella sala prorompendo con una parola strozzata:
”I Danesi!”
Il Re, allarmato, chiese:
“Come i Danesi?”
“I Danesi, i Danesi si avvicinano a Skara! Portano con se catapulte e rifornimenti per un assedio!”
Il Re, distrutto, si accasciò sul trono.
Dopo un paio di minuti, suo fratello Eystein gli chiese:
“Cosa intendi fare?”
Re Inge si alzò e con voce roca sancì:
“Che l'esercito sia pronto per domani mattina. Si parte all'alba.”
“Ma fratello, non abbiamo abbastanza uomini!”
Lo bloccò Sigrud
“E' la nostra unica possibilità. La nostra unica possibilità.”
L'indomani all'alba Tonsberg era un brulicare di uomini, armi e cavalli.
“Sei sicuro che sia la scelta giusta?”
Il Re non rispose.
Intervenne Grethe
“Se non partiamo adesso, arriveremo lì guardando la bandiera Danese sventolare sulle torri.”
Arrivò Sigrud
“Fratello, l'armata è pronta”
“Ora, o mai più”
Furono le uniche parole che uscirono dalla bocca del Re da allora fino alla vista delle svettanti torri di Skara
(continua)