Re:
M.D:, 10/20/2010 9:31 PM:
Beh è chiaro che la frase l'uomo è ciò che mangia si sta sempre più avvicinando alla socialità dell'uomo, intesa come adattamento a qualcosa che egli stesso non percepisce o, più semplicemente, fa finta di non percepire.
Non siamo più conduttori, bensì condotti.
e quando mai abbiamo condotto qual'cosa??, io al massimo guido la macchina.
cos'è la cultura oggi??, il grandefràdèo??, i libri mondadori,??, i programmi di endemol??, i programmi di approfondimento politico??,i libri di saviano, i classici dell'ottocento?? la cultura sfoggiata come status symbol?,
a cosa serve la cultura mediocre di cui tutti noi diamo sfoggio??
a cosa serve la nostra cultura?, a vedere noi stessi riflessi in uno specchio deformato dalla mediocrità della nostra condizione??
io preferisco parlare con un pastore che con un qualsiasi copronimo figlio di papà pseudofascista che non si sporca le mani con un lavoro duro, fisico, a spaccarpietre in una cava, contadino, muratore, guardiano di maiali, bovaro ecc.., allora, e solo allora si guadagna il diritto di poter sputare su questo porcomondo.
ci sono un sacco di bravi ragazzi che tengono la fortuna di poter studiare, figli della buona borghesia di professionisti affermati che non disprezzano ciò che non conoscono, la fatica di una vita fatta di calli alle mani, di pochi soldi, di bestemmie e di genitori semplici e umili, ma vedo anche che ci sono tanti figli di pàparini(non particolarmente quà in questo sito), che terrebbero bisogno di un lungo soggiorno in una cava di pietra a romper sassi con una mazza di gomma
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