Troppi complimenti
La tattica è stata questa: nella prima cinta muraria ho schierato solo un paio di unità di arcieri, truppe condannate al suicidio, che hanno sfoltito i nemici in avanzata e poi sono cadute combattendo.
Una volta presa la prima cinta, i mongoli si sono mossi verso la seconda entro cui c'era tutto il mio esercito.
La mia difesa era fondata su:
- un mucchio di lancieri dietro la porta (ci avevo messo anche i pali, ma molto indietro, infatti i mongoli li hanno evitati quasi sempre. Motivazione assurda: con i pali subito dietro la porta mi sembra di barare)
- Naffatun dietro i lancieri, senza l'opzione "tirare a volontà" altrimenti avrebbero finito le munizioni troppo presto: sono io a decidere dove e quando farli tirare
- i due trabucchi poco prima della piazza. Non li avevo mai usati in difesa ma si sono rivelati l'asso nella manica, adesso cerco di riassumere un po'.
Prima, essendo molto più alti delle catapulte, ho provato con notevoli risultati a farli tirare da dentro la seconda cinta muraria verso l'esterno, sui mongoli che in attesa delle arieti stazionavano in mezzo alla città. Caduta la porta, ho concentrato il tiro degli ordigni sullo spazio angusto tra i mongoli che entravano e i miei lancieri, leggermente arretrati, con effetti disastrosi per i mongoli. I trabucchi si sono rivelati armi molto precise, non l'avrei detto.
Quello che considero il mio piccolo capolavoro è stato far franare le mie stesse mura dove si accalcavano almeno 5 o 6 squadre di fanteria mongole.
Però il tutto non è stato frutto di una tattica geniale, principalmente è stata fortuna: i trabucchi erano là dentro per puro caso, ma non finirò mai di benedirli. Il loro tiro, unito a quello dei naffatun, sul cancello da cui entravano migliaia di cavalieri mongoli è stato semplicemente teatrale.