Ciao a tutti ragazzi! Ecco un nuovo homo d'arme fedele nelle versioni alla Repubblica di Venezia.
Lancio un tema per presentarmi (magari già affrontato nel passato): qual è la storia o il motivo che vi ha spinto a scegliere il vostro nome in questo forum?
Ecco la mia, ossia la storia di Tuzio Costanzo, il più famoso condottiero della mia città.
Il periodo a cavallo tra Quattrocento e Cinquecento è contrassegnato da una successione quasi ininterrotta di guerre combattute in terra o in mare.
E in quest'epoca la Marca Trevigiana diviene rifugio di politici e meta
preferita di umanisti veneti e forestieri attratti dalla bellezza del paesaggio, ma anche dalla protezione contro il pericolo di guerra. Qui era infatti concentrato un gran numero di uomini d'arme, come i condottieri che Venezia retribuiva con l'assegnazione di un feudo, quelli che assoldava per la difesa dello Stato Veneto in terraferma, e anche i reduci dal Medio Oriente come Tuzio Costanzo, il committente della Pala di Giorgione, un condottiero di origine messinese, figlio di Muzio Costanzo, vicerè di Cipro.
Il cavaliere si era stabilito a Castelfranco pochi mesi prima dell'insediamento della regina Cornaro; il 9 novembre del 1489 partecipa alla giostra che si tiene ad Asolo in onore di Caterina, e nel settembre del 1497 è presente ai festeggiamenti, a lei tributati, a Brescia. Il legame tra Tuzio e Caterina Cornaro iniziato a Cipro, si intensifica ad Asolo, quando si trovano legati da una sorte comune: l'impossibilità di far ritorno a Cipro, di fronte alla quale nessuno dei due sembra rassegnarsi. Caterina partecipa infatti ad alcuni intrighi orditi nell'isola, così da costringere ad intervenire lo stesso Consiglio dei Dieci; ma anche nei confronti di Tuzio, la Repubblica sembra nutrire dei sospetti, dato che la realizzazione della Pala - commissionata a Giorgione per la morte del figlio - sembra servire anche a rassicurare Venezia sulla sua volontà di stabilirsi definitivamente a Castelfranco, rinunciando così a Cipro.
Della famiglia Costanzo era noto il grande valore militare: Muzio, padre di Tuzio, aveva ricevuto il titolo di Vicerè di Cipro per aver aiutato il re Giacomo II di Lusignano a cacciare i genovesi dall'isola. Tuzio aveva accompagnato il padre a Cipro, poi aveva lasciato l'isola per entrare come condottiero al servizio della Repubblica di Venezia.
Alla morte di Giacomo II, il padre lo aveva ripetutamente richiamato a Cipro, ma Tuzio aveva sempre ricevuto da Venezia il divieto di ritornarvi, perché avrebbe potuto dare man forte a Caterina Cornaro succeduta sul trono di Cipro, ostacolando la volontà di Venezia di appropriarsi dell'isola. La morte prematura del figlio Matteo costituisce per il Costanzo l'occasione per l'acquisizione e l'allestimento della cappella funeraria nella chiesa all'interno delle mura di Castelfranco.