Guarnigioni di castelli e città
LE GUARNIGIONI DEL CASTELLO
Il re e la sua alta nobiltà erano i membri di una società che di fatto controllava i castelli, sebbene in tempi di tumulto uomini di rango inferiore potevano erigere delle difese e sperare di conservarle dopo che queste agitazioni si fossero placate. Se un signore era assente o moriva, la sua consorte poteva resistere all' agressore in maniera vigorosa, come fu il caso di Nicolaa da la Haye, vedova dello sceriffo di Lincoln, che resistette contro le forze ribelli nel 1217. Gli uomini potenti avevano, sparsi per tutte le loro terre, numerosi castelli, che erano luoghi di riposo, in grado anche di garantire la sicurezza durante un'avanzata. In Spagna l'instabilità della situazione del tempo faceva sì che i castelli venissero di rado utilizzati come residenze fortificate.
Fino al XII secolo, nell'impero tedesco, la maggioranza dei nobili non soggiornava nei castelli. La pratica prese sempre più piede man mano che i castelli vennero affidati a cavalieri non affrancati( i ministeriales, tipici di questa zona) o a castellani ereditari, in alcune zone della Francia si faceva affidamento su castellani ereditari, come in Germania, una pratica che rendeva questi ultimi responsabili del mantenimento del castello per conto del re o del signore. In altri luoghi (eccetto la Sicilia, dove i castelli non avevano praticamente guarnigioni in tempo di pace ) e oltre Manica, nell' Inghilterra anglo-normanna le guarnigioni venivano alternate in turni di guardia; i soldati, cioè, trascorrevano parte del loro servizio feudale presso guarnigioni nei castelli del re, un sistema, questo, che era parte del loro servizio come i 40 giorni che dovevano trascorrere sul campo. La durata del servizio variava da castello a castello, da un solo turno o più turni di appena 15 giorni all'anno fino a circa quattro mesi ogni dodici
La media poteva essere considerata circa tre mesi.
Alcuni erano tenuti a svolgere questo servizio solo in tempo di guerra. Talvolta, ma non sempre, in cambio del servizio di guardia al castello era consentita l'esenzione dal servizio sul campo in tempo di guerra.
Specialmente in Francia e Normandia l'incombenza era lasciata ai sergenti. La guardia al castello era considerata da alcuni un compito gravoso (un pò come oggi per la guardia alle polveriere delle caserme), e fu presto trasformata in pagamento in denaro, o "scutage" , in modo da poter utilizzare dei mercenari. Il cronista Jocelin di Brakelond scrisse che nel 1196 l' abbazia di Bury St. Edmunds doveva mandare 40 cavalieri in gruppi di 10 per prestare servizio al castello di Norwich, ma in effetti i cavalieri stavano discutendo se per evitare il servizio fosse il caso di pagare due scellini e 5 pence oppure tre scellini.
Nel 1193, i cavalieri dell' abbazia dovettero pagare 37 scellini e sei pence per assumere 25 cavalieri, 25 sergenti a cavallo e 25 fanti. Non tutti i cavalieri, però, volevano dare soldi; sulla Magna Carta è scritto, per esempio, che nessuno poteva essere obbligato a pagare se invece preferiva prestare servizio. Un tale "scutagium" era in auge fra i monarchi e la grande nobiltà. tanto che durante il XIII secolo sempre più guarnigioni avevano una percentuale di truppe mercenarie. I mercenari della Casa reale potevano viaggiare anche con un personaggio importante e ingrossare le fila della guarnigione quando questi sostava in un particolare castello. Persino nel XV secolo le truppe feudali venivano utilizzate per presidiare alcuni castelli in Francia.
il castello di Calatrava la Nueva, Ciudad Real, Spagna, appartenente all Ordine di Calatrava, fondato nel 1158
In posti come il Galles, alcune zone della Spagna, la Terra Santa e le frontiere orientali dell 'Impero Germanico, le fortezze erano quasi sempre tenute sul piede di guerra. La Terra Santa fu organizzata su base feudale. Può darsi che i mercenari, compresi turcopoli e siriani, abbiano fatto talvolta servizio di guarnigione. Molte fortezze crociate erano presidiate da membri di ordini militari. I Templari presidiavano i loro castelli sia con cavalieri e sergenti dell' Ordine sia con mercenari( i templari impiegavano i fanti in compagnie di 50, 15 dei quali sono documentati nella guarnigione di Le Chastellet).
Dall' Europa arrivavano gruppi di volontari per sostenere i crociati nella lotta. Anche l' Ordine degli Ospedalieri impiegava mercenari a presidio dei castelli, spesso fanteria e turcopoli. Nel 1212 trasferirono in tempo di pace 2.000 uomini dal castello di Krak des Chevaliers, e 1.000 da quello di Marqab, mentre nel 1271 il Krak era presidiato da 200 fra fratelli cavalieri e sergenti. E' anche vero, però, che i castelli di queste zone si trovavano spesso con pochi uomini quando questi ultimi servivano sul campo per combattere il nemico. Nel 1187 il comandante dei Templari richiamò numerose guarnigioni per attaccare i predoni musulmani in Galilea, lo stesso cronista storico Ernoul fu mandato a al-Fule, uno dei castelli interessati, e vi trovò soltanto due uomini malati.
Ad eccezione, forse, del periodo fra il primo insediamento dell' Oriente latino e il suo declino, era estremamente difficile mettere in campo un esercito e presidiare adeguatamente anche i castelli. I Cavalieri Teutonici, dopo il loro spostamento alle frontiere germaniche alla caduta di Acri nel 1291, organizzarono dei "Komturei" (servizi di comando), in Prussia e Livonia, con almeno 12 cavalieri e 100 fra confratelli , mercenari e milizia, agli ordini di un "Komtur" (castellano), o di un "Vogt", se il luogo era isolato.
miniatura del XV secolo. Firenze, Biblioteca Riccardiana
LA DIFESA DELLE CITTA'
Le città venivano di solito difese da bande di milizie, Filippo Augusto riconobbe il valore delle comunità francesi, comparse nella seconda metà dell' XI secolo, utilizzandole come truppe di guarnigione. Confermò inoltre gli statuti delle comunità di frontiera come la Piccardia. Nel 1194 le "Prisèe de Sergents" fece una lista di quei sergenti che le comunità e le abbazie del demanio reale dovevano fornire per tre mesi l'anno. Durante il XIV secolo vennero costituiti, per la difesa delle città, alcuni contingenti permanenti di balestrieri, come ad es. la "Corporation des Arbaletiers" a Parigi (possibile struttura aggiuntiva, sul modello delle gilde?) .
L' ordinanza del 1448 creò i "francs-archers", che prestavano servizio in cambio di una riduzione di alcune tasse e venivano mantenuti dai parroci, tuttavia, la loro condotta lasciava molto a desiderare : quando Carlo il Calvo di Borgogna arrivò davanti a Roye, la città era difesa da pochi armigeri e 1500 francs archiers, molti dei quali, il giorno dopo, saltarono le mura e si arresero, seguiti a ruota dai rimanenti il giorno seguente.
Nelle fortezze catturate dagli inglesi durante la guerra dei 100 anni, le guarnigioni venivano noleggiate tramite un accordo fra il nobile e il re. Nel XV secolo questi contratti veniavano stipulati annualmente, con commissioni trimestrali per le ispezioni, e in coincidenza dei pagamenti da effettuare.
Rouen aveva 60 armigeri e 180 arceri, le città più piccole molti di meno,. Calais ed altre importanti roccaforti avevano grandi guarnigioni (1.000 uomini a Calais). Molti francesi che cedettero le loro terre agli inglesi con il trattato di Brètigny e Troyes prestarono servizio con lealtà. Nella stessa Inghilterra le prime milizie cittadine avevano avuto il compito di difendere le mura, questi corpi erano, talvolta, ben equipaggiati, con elmetti e cotte di maglia,(a Londra ). Anche l'antica usanza militare anglosassone del Fyrd continuò, sebbene come forma di obbligo al combattimento di tutti gli uomini liberi.
L' Assise di Armi di Enrico II del 1181 specifica, come armamento, "gambeson" imbottiti, capelet (elmi) di ferro e lancia.
Dopo la conquista normanna i cavalieri al servizio del sovrano rimasero di guarnigione nei castelli anche quando la situazione nel paese si era per così dire normalizzata. Persino dopo un secolo si trovavano ancora nei castelli dei cavalieri, piuttosto che insediati nelle proprietà terriere. I seguaci dei Lancaster ripristinarono, durante la guerra delle due rose, le milizie cittadine, formate per la maggior parte da arceri a piedi, una novità rispetto al XIV secolo, quando le città avevano pochissimi arcieri rispetto alle "masse rurali"- rural hundreds.
In Spagna tutti gli uomini liberi in età di militare dovevano prestare servizio, spesso al di fuori della città stessa. Ogni milizia aveva uno stendardo ed era comandata da un Juez. I cittadini benestanti che potevano permettersi un cavallo e un armatura servivano in qualità di caballeros villanos.
Nel tardo XIII secolo nacque in Castiglia una milizia urbana, la Hermandad, o Santa Fratellanza, che doveva stare in guardia contro rivolte popolari e aggressioni alle autorità, nel 1315 a questo corpo si erano unite un centinaio di città.
Anche i Paesi Bassi crearono truppe basate sulla fratellanza, dato che le corporazioni cittadine erano elemento importantissimo della società. Alla fine del XIII secolo erano formate da gruppi di uomini provenienti dai distretti, e dalle vie e strade della città, quelli che venivano dichiarati abili venivano equipaggiati dalla loro corporazione, che forniva anche i valletti.
Un voud era un unità di 96 cittadini a cavallo e 511 miliziani di una corporazione autoequipaggiati, nel 1303 Bruges poteva contare su un totale(a piedi e a cavallo) di 1.254 miliziani.
Nell' Impero Germanico le città erano divise in quartieri ( Vierteln ), ciascuno con a capo un Viertelmeister, il burgmeister o sindaco, di solito comandava le milizie, anche se questo compito poteva spettare ai mercenari, assunti in numero sempre maggiore. I costi erano tali che le autorità potevano permettersi numeri esigui, sebbene molte città potessero vantare piazze per le esercitazioni e, a partire dalla seconda metà del XIV secolo, potesse essere impiegato un Buchsenmeister per organizzare l' artiglieria (anche mangani e catapulte).
L' Austria asburgica fu capace di mettere in campo una forza di cavalleria (1.000 uomini nel 1432) a guardia delle frontiere, grazie anche al fatto che la Dieta locale sollevò meno obiezioni con i prìncipi governanti rispetto a quanto fecero le altre Diete nel resto dell' Impero.
Veduta di Siena, Franceso di Giorgio Martini 1467
L' Italia, con la sua antica tradizione di società urbanizzata, aveva molte case con alte torri fortificate costruite da nobiluomini che vivevano nella periferia cittadina. Il vassallaggio fu spesso soppresso, inoltre ogni città era divisa in quartieri che fornivano una compagnia di cavalleria e fanteria, anche se dalla metà del XII secolo tutti quelli che potevano, servivano a cavallo. Tutti i cittadini in età da militare dovevano prestare servizio, sebbene spesso fossero di guarnigione alle mura solo in caso di pericolo.
Nel XIV e XV secolo i provisionati, per la maggior parte fanti, erano assunti dallo stato per compiti permanenti di guarnigione, dalla seconda metà del XIV secolo prestarono servizio anche come guardie del corpo, Milano ne vantava 1.000 verso il 1420.
Nel 1450 a Milano e Venezia furono incorporati miliziani scelti, chiamati in servizio agli ordini di conestabili nei momenti di emergenza
In Terra Santa le città fornivano contingenti di sergenti che probabilmente prestavano servizio a piedi. Anche le comunità delle rep. marinare italiane( marinai genovesi e non), se necessario, fornivano questo tipo di aiuto nelle città dove i sergenti avevano alloggiamenti. Così pure gli ordini militari disponevano di apposite aree all'interno di alcune città.