LA GUERRA DI ASSEDIO NEL MEDIOEVO

margravio Lotario
00sabato 14 giugno 2008 02:12
tecniche di offesa e difesa
LA GUERRA DI ASSEDIO NEL MEDIOEVO

Durante il medioevo la guerra di assedio era di vitale importanza nella strategia militare. Quando si avvicinava una guerra, il prudente castellanodoveva essere pronto a ogni evenienza. Spesso i fossati avevano bisogno di essere ripuliti e scavati di nuovo e le murature pericolanti dovevano essere riparate. Venivano tagliati tutti gli alberivicino al castello in modo da negare copertura e materiale al nemico,(nel nostro caso direi aspetto importante da considerare per le mappe tattiche) destino, questo, che veniva riservato anche ai villaggi vicini al castello, rasi al suolo per non dare possibilità all'assediante di avere cibo e legna.
Venivano costruiti steccati di legno in cima alle mura merlate, aggettanti in modo da controllare la base delle mura.
La porta era il punto più vulnerabile del castello. All'inizio veniva protetta sistemandola all'interno di una torre di legno, come possiamo vedere quì sotto, durante
il primo assedio di Le Poiset, 1111.


Una svolta importante nell'evoluzione delle armi da assedio si ebbe durante le crociate, con l'introduzione di nuove trovate sia per la difesa che per l'offesa,


Fino a quando sù per giù , dopo l'introduzione della pirotecnica (fuoco greco e materiale incendiario), il trabocco, (probabilmente adottato dagli arabi alla fine del VII secolo, e introdotto in occidente solo all'inizio del XII secolo), si arrivò alle armi da fuoco. , come questi petardiere, archibugiere,puntiere e c'è pure un balestriere





Il primo riferimento a un cannone appare in un ordinanza fiorentina del 1326, che ne menziona uno in ottone, assieme a frecce e palle di ferro. I cronachisti d'epoca successiva fanno riferimento a cannoni nell'assedio di Metz del 1324, mentre la prima rappresentazione è contenuta nel manoscritto di Walter di Milimete del 1326, circa, in cui un arma a forma di vaso spara un dardo, il termine bombarda non compare fino alla metà del XIV secolo. Dopo il 1370 i cannoni iniziarono ad essere fabbricati mediante striscie longitudinali o lastre di ferro forgiate a forma di tubo, su cui venivano forzati a caldo dei cerchioni metallici
bombarda d'assedio di Orleans 1429 con maestro artigliere, scudiero,cannoniere e due serventi



ola
saraceno@
00sabato 14 giugno 2008 04:14
mi hanno sempre affascinato gli assedi nel medioevo,nebbia freddo e puro ferro creavano scenari in cui gli attaccanti e i difensori pativano la fame in ugual modo e si vedeva proprio in questi eventi il coraggio dei valorosi e la vigliaccheria dei codardi

come hai detto tu ci fu una rivoluzione durante le crociate dato che gli europei cercando di adattarsi ai nuovi stili di difesa islamici e al clima svilupparono nuove tecniche e impararono da questi ultimi [SM=x1140502]

pochi giorni fa mi sono letto l'intero diario che narra giorno per giorno l'assedio e la conquista di costantinopoli e si denota chiaramente la differenza dai precedenti assedi,ma è da notare comunque che i romani,veri maestri di guerra,logistica e organizzazione militare abbiano già affinato tecniche di assedio che verranno dimenticate o snobbate nei successivi secoli [SM=x1140411]
margravio Lotario
00sabato 14 giugno 2008 15:21
CASTELLI E CITTA' FORTIFICATE

Un castello non era solo una roccaforte, era anche la residenza del suo signore, e si distingueva dal borgo fortificato ad uso della comunità, di tradizione anglosassone e carolingia, nonchè dai forti a esclusivo impiego militare, come quelli costruiti dai Tudor lungo la costa meridionale dell'Inghilterra.
I castelli venivano costruiti spesso vicino a una città, sia per offrire un rifugio sicuro sia per impaurire la popolazione locale, soprattutto in terra di conquista (e questa è forse una buona possibilità per sfruttare i castelli di pietra dell'espansione : se costruisci castello in prossimità della città ci guadagni un pò di tranquillità-nella città- )
Il castello divenne parte integrante della feudalizzazione dell'Europa già durante il IX secolo, con lo sfaldarsi dell'Impero Carolingio e delle incursioni dei vichinghi, magiari e musulmani.
Nel corso del XII secolo, in Inghilterra e Francia, furono costruiti molti "maschi" in pietra di varie forme e con perimetro che andava da 150 metri a 400 circa, erano di solito quadrati o rettangolari, l'equivalente tedesco di queste costruzioni era il Bergfried, una struttura in pietra utilizzata come torre di guardia, ma che non aveva l'imponenza della fortezza. Il maschio fu esportato nel Mediterraneo dai Normanni conquistatori della Sicilia, e in Terra Santa dai crociati. Se ne costruirono anche a forma poligonale(come quello di Orford nel Sussex del XII sec.), mentre quello di Falaise in Normandia, aveva una torre rotonda eretta da Filippo Augusto vicino al maschio rettangolare di Enrico I, un miglioramento rispetto alla torre quadrata, infatti non lasciava angoli appuntiti e offriva la morbida curva per un tiro senza angoli morti che costituivano il punto debole nelle costruzioni rettangolari. Fra il XII secolo e il XIII alcune torri rotonde furono allungate tanto da prendere forma simile a quella di una prua di nave. Tuttavia torri angolari continuarono a essere costruite per tutto il medioevo.


assedio al Chateau- Gaillard, 1203-1204. L'astuto Filippo II di Francia decide di attaccare con una torre di assedio delle catapulte e dei mantelletti , i suoi zappatori spingono fuori un riparo mobile e cominciano a riempire il fossato, ma il lavoro procede così a rilento che gli uomini decidono di sciendere giù nel fossato con delle scale, poi su fino alla scarpata ai piedi di una grossa torre, dove cominciano a scavare un buco e dando fuoco ai puntelli tentano di buttarla giù. I francesi ci riescono ma si trovano davanti alle mura della guardia mediana.





Assedio del tardo XIV secolo, da notare pavesi e mantelletti di varia foggia utilizzati da arceri, balestrieri e osservatori, la maggior parte di legno, ma anche di vimini e persino in ferro, un corvo in azione mentre cattura un assediante, una macchina per portare rapidamente un piccolo gruppo di temerari oltre gli spalti merlati, catapulte a torsione, un "gatto da castello" o chat castel(piccola torre con riparo mobile) che si avvicina al barbacane,



Nel XIII secolo, per via forse di una certa influenza delle fortificazioni bizantine, i castelli incominciarono a dare importanza alla potenza delle cortine murarie intorno al cortile. Le torri sporgevano al di fuori delle murae il maschio passò di moda. I castelli venivano costruiti con possenti corpi di guardia e due cinte di mura concentriche, delle
quali l'interna era di solito più alta.
Probabilmente i maschi già esistenti vennero rafforzati con anelli difensivi, come ad esempio la Torre di Londra, ... ... Le difese concentriche si ritrovano in Inghilterra, Galles, Francia e Spagna. In Germania, dove spesso i castelli erano appollaiati su alti spuntoni di roccia le posenti mura erano meno evidenti, al contrario delle aree riservate a uso domestico, nie piatti territori dei Paesi Bassi era frequente l'uso dei grandi fossati pieni d'acqua.
Nel XIV e XV secolo l'architettura dei castelli fece pochi passi avanti, tranne che per il comfort, questo si vede, per esempio, nell'occasionale impiego di torri quadrate in aree ad uso domestico e per le finestre più ampie che affacciavano sulle mura esterne (tranne in Spagna), tuttavia In alcune zone doveva pur sempre essere un luogo con alti standard di sicurezza, come nella Francia sconvolta dalla guerra dei 100 anni e percorsa ciclicamente da eserciti di inglesi, borgognoni e mercenari predoni.
In Spagna, dove la baldanzosa nobiltà cristiana innalzò numerosi castelli, riapparirono i maschi con più torri rotonde e torrette. Versioni più piccole come ad esempio le case turrite scozzesi, erano l'ideale per le guerre di frontiera.
In Germania l'influenza da occidente risultava evidente dall'ingrandimento di alcuni Bergfried tanto da somigliare a fortezze. Inoltre alcuni castelli furono costruiti su terreni bassi, mettendo in evidenza l'influenza delle costruzioni più occidentali rispetto alle tradizionali roccaforti collinari (più piccole).
Nel tardo medioevo ebbe luogo una esplosione nella varietà di castelli e l'idea di castelli concentrici passò di moda, le funzioni difensive furono affidate maggiormente a grandi mura di contenimento e alle torri, anche se i parapetti muniti di piombatoi e le torrette affusolate suggeriscono pure un desiderio di ostentazione.


warkief
00domenica 15 giugno 2008 17:06
[SM=x1140522] [SM=x1140522]
Articolo molto interessante complimenti


[SM=x1140522] [SM=x1140522] ottimo lavoro
=Telcontar=
00domenica 15 giugno 2008 19:32
Interessante davvero [SM=x1140522]

Per caso lo hai trovato su un sito? Se si, me lo passi il link? [SM=g27964]
margravio Lotario
00domenica 15 giugno 2008 19:47
Re:
=Telcontar=, 15/06/2008 19.32:

Interessante davvero [SM=x1140522]

Per caso lo hai trovato su un sito? Se si, me lo passi il link? [SM=g27964]




niente siti, numero di osprey [SM=g27960], poi magari ne faccio una sulle armi da getto, o sennò "incursioni, sortite e rinforzi", oppure la scalata, o "le gurnigioni del castello", l'artiglieria ecc.., avete preferenze ?
davie
00lunedì 16 giugno 2008 11:10
Se fosse possibile qualcosa di più approfondito sull'introduzione delle armi da fuoco nel tardo medioevo, sopratutto aspetti tecnici. GRAZIE
margravio Lotario
00lunedì 16 giugno 2008 13:57
Re:
davie, 16/06/2008 11.10:

qualcosa di più approfondito sull'introduzione delle armi da fuoco nel tardo medioevo, sopratutto aspetti tecnici. QUOTE]

OK [SM=x1140522] , allora a grande richiesta [SM=x1140482] , questa sera [SM=x1140498] , non perdetevi la interesssantisssima puntata illustrata su questa stessa emittente, non mancate !!

L'ARTIGLIERIA

[SM=x1140429]



margravio Lotario
00lunedì 16 giugno 2008 17:55
L'artiglieria
I CANNONI

scena di battaglia delle" chroniques " di Jean Froissart (Valenciennes, biblioteca municipale, da notare a sin. due "ribadeuquins" senza scudatura )


Le parole inghlesi gun e gunner (cannone e cannoniere) potrebbero derivare dalla parola mangano, e dal termine con cui si indicavano gli uomini che lo manovravano, "gynours".
Le prime bocche da fuoco, aggeggi a forma di vaso su trespoli, chiamate anche pot de fer-) erano realizzate in bronzo o ottone(inizio del 1300) , più tardi(dopo il 1370 circa), si iniziò a costruirne di più efficenti mediante il procedimento già descritto sopra, ovverosia tramite lastre di ferro e cerchioni metallici. Questo metodo di fabbricazione divenne sempre più diffuso, in particolare per i cannoni più grandi. Per alcuni tipi di artiglierie furono introdotte camere di culatta mobili (contenenti la polvere di lancio), che si congiungevano alla culatta con dei cunei rivestiti di cuoio. Questi modelli erano soggetti a perdite di gas al momento dello sparo, l' inconveniente è il motivo principale per cui i cannoni ad avancarica divennero i più popolari.
I cannoni venivano montati su supporti di legno e assicurati con cinghie, corde e fasce metalliche, anche se a quanto pare, l'affusto doveva essere sovente sostituito per le sollecitazioni.
Verso la metà del XIV secolo vevivano impiegati i "ribadeuquins" ...... ... montati su ruote : armi costruite da numerose canne di piccolo calibro poste su un supporto con scudatura in legno per artiglieri. Si trattava di un arma concepita per la difesa delle porte. Cannoni ruotati più pesanti restarono una rarità in Occidente fino alla metà del XV secolo.
Gli affusti in grado di consentire il puntamento del pezzo fecero la loro comparsa verso il 1400

pezzo della metà del 400 e un cannone a organo-antiuomo- coevo, munito di camere di culatta.

Nel XV secolo esistevano abbastanza tipi di cannone da consentire la creazione di diverse categorie tanto da poterli classificare con tabelle in base alle dimensioni.
Le bombarde potevano pesare fino a 4 tonnellate e lanciare palle di pietra pesanti più di 350 kg. Subito dopo per dimensioni c'era la "veuglaire" o "uccellatore", lunga circa due metri e mezzo, con un peso che andava dai 300 kg alle diverse tonnellate, e spesso a retrocarica. Il "crappaudine" era più piccolo, da 1,20 m a 2,40 min lunghezza, mentre le colubrine(spesso a canna lunga) e le serpentine erano le armi più piccole.
Una fonte della metà del XV sec. asseriva che quando la bombarda(pezzi più grandi), aveva sparato i veuglaire e gli altri pezzi più leggeri dovevano essere pronti al fuoco rapido per impedire ai difensori di effettuare riparazioni.




....la grande bombarda "Mons Meg" ora nel castello di Edimburgo, fatta di strisce di ferro longitudinali rafforzate da ulteriori bande metalliche, su replica di affusto, una recente ricerca ha dimostrato che la culatta non si svitava, come si credeva in precedenza, lo scopo delle scanalature rimene un mistero. Forgiato in Belgio nel 1449 e spedito in Scozia otto anni dopo, pesa 6040 kg, calibro 48 cm. Lasciò Edimburgo con accompagnamento di menestrelli per prendere parte all' assedio di Norham nel 1497, ma si ruppe subito nei sobborghi della città, nonostante la presenza di 5 carpentieri e 100 operai, si calcola potessere lanciare palle di pietra 150 kg

I mortai comparvero verso la fine del XIV secolo, gli inglesi ne avevano 15 a retrocarica nell'assedio di Orleans del 1428. I primi esemplari erano corti e di grosso calibro, ma nel XV sec. divennero più piccoli.
Alla fine del 1400 i cannoni realizzati in bronzo per fusione stavano ormai sostituendo quelli realizzati per saldatura e cerchiatura in ferro. I primi cannoni sparavano palle piccole, o dardi chiamati "garrotte" , fatte di solito in legno di quercia con punta e impennaggi di ferro, acciaio od ottone. Pesavano in media 7, 14 kg, ma pare c'è ne fossero anche di 80 kg. Erano comuni fino al 1340 circa, e rimasero in uso per tutto il mediovo (nell'assedio di Ardres del 1377, e impiegati nelle colubrine di Carlo il Calvo di Borgogna nel XV secolo).
Le pallottole di piombo per le armi piccole e le palle di ferro furono gradualmente sostituite dalle palle di cannone in pietra- il primo riferimento si ha nelle cronache di Pisa nel 1364, venivano accuratamente tagliate ed eventualmente ricoperte di piombo per evitare il logorio della canna. Nel 1451 le scritture contabili di Filippo il Buono di Borgogna parlano di palle dal peso di 450 kg. Il pericolo della polvere da sparo fu illustrato nel 1460, quando una bombarda detta "Il Leone", fabbricata con metodo di cerchiatura, esplose nell'assedio di Roxburgh, uccidendo Giacomo II di Scozia.
Un manoscritto borgognone del 1470 circa, osserva che una bombarda aveva bisogno di 24 cavalli per essere trainata, un crappaudine otto, una serpentina o un mortaio quattro, e una piccola serpentina due. Nel 1477, per il trasporto di due bombarde italiane, complete di sbarre, polvere da sparo, proiettili ed equipaggiamento, ci vollero 48 carri a due o quattro cavalli per ciscuna. Talvolta i ponti e le strade dovevano essere rinforzati, e i grossi cannoni, in alternativa, venivano spesso trasportati via fiume.
Questo fatto si dimostrò uno svantaggio per i Cavalieri Teutonici, i quali scoprirono che i lituani erano in grado di utilizzare la forte corrente fluviale per fare arrivare l'artiglieria da assedio prima che i tedeschi potessero trascinare la loro in Lituania....



Una colubrina conservata al Palazzo Ducale di Venezia, l'antico pezzo di artiglieria si differenziava dal cannone per la maggior lunghezza a parità di calibro

Nel 1500 secondo un osservatore fiorentino esperto di esercitazioni francesi, batterie da 30, 40 pezzi potevano essere trasportate e montate davanti una città nel volgere di una giornata, dopo si incominciava a sparare in modo continuo giorno e notte potevano essere sparate fino a parecchie migliaia di colpi....



...particolare dell'assedio di Firenze di Giorgio Vasari, conservato nella sala di Clemente VII a Palazzo Vecchio

E' stato sempre detto che la polvere da sparo segnò l'inizio della fine del castello, ma non è del tutto vero. I cannoni furono utilizzati in modo efficace sin dalla loro comparsa, furono usati insieme ai trabocchi per catturare, nel 1386, la fortezza di Marienwerder dei Cavalieri Teutonici. Talvolta la sola presenza di cannoni pesanti bastava a causare la capitolazione (anche questa idae della capitolazione per manifesta superiorità chissà se può essere usata per i mod ?); nel 1451, a Bayonne, gli inglesi opposero resistenza ai francesi, muniti di cannoni più piccoli, fino a quando il comandante di questi ultimi, Dunois, non mise in campo le sue bombarde. Tuttavia, questo non era sempre vero, per esempio anche se Enrico V, nel 1415, bombardò Harfleur in modo molto efficace, fu la fame e non i cannoni, che indussero la città di Rouen alla resa quattro anni dopo.

margravio Lotario
00giovedì 19 giugno 2008 17:30
mangani, manganelle, trabocchi
[SM=x1140501] [SM=x1140498] Se magari, leggendo queste info, vi viene in mente qualche idea per i mod's, e magari anche ci si arrangia con file e cartelle [SM=x1140493] , - in specialmodo per B. C. , Machiavello, Moddieval e quello di prossima apertura di Mather, Il Regno del Sole-, siano le più benvenute e più meritorie di menzione [SM=x1140491] .


LE ARMI DA GETTO PRIMA DELLA POLVERE DA SPARO


Lo studio dell'artiglieria precedente alla polvere da sparo presenta dei problemi. La stessa parola "artiglieria" fu usata inizialmente per dare un nome a tutti i generi di macchine belliche, spesso le descrizioni non sono del tutto chiare, nè le illustrazioni abbastanza accurate. A rendere più complicate le cose, i cronisti medioevali utilizzavano numerosissimi nomi per queste armi,, ptrarie per indicare che lanciava pietre, ma anche mangano, trabocco, grifone, cinghia, bibbia, bracchetto, matafunda, malvoisin, lupo di guerra, fusto. Alcuni di questi nomi venivano usati anche per le torri di assedio, altrimenti chiamate beffroi. Questa passione per i soprannomi era forse sintomo di relativa rarità, eppure la mancanza di descrizioni sulla meccanica ci indica che queste armi erano così comuni da non suscitare un grande interesse.
Prima dell'introduzione del cannone, i pezzi di artiglieria si potevano dividere in tre categorie : quelle che funzionavano a tensione, torsione e contrappeso.
Quelle a tensione comprendevano la balista, la cui propulsione veniva data da un grande arco orizzontale, queste armi venivano adattate per lanciare massi per mezzo di una sacca posta al centro della corda, di solito scagliavano grosse frecce o dardi di legno con punte di ferro e impennaggi di ottone o legno. Erano talmente potenti che con un sol colpo potevano trapassare più uomini come nell'assedio dei vichinghi di Parigi nell' 885-86 , quando la vista di molti danesi infilzati fece dire all'abate Ebolus che sembravano tanti uccellini allo spiedo. La balista era più adatta alla difesa di un castello dal momento che le mura in pietra non potevano essere perforate dai dardi e occupava meno spazio di una catapulta, alcune versioni rifacendosi ai metodi romani utilizzavano la torsione.


una balista del 1300 circa ricostruzione basata su manoscritto di Walter di Milimete,


Il tipo di torsione che veniva utilizzato nei primi modelli di catapulta, chiamati mangano o manganella (probabilmente una variante più piccola) : La matassa era sistemata orizzontalmente e una robusta trave era inserita nel mezzo prima che la matassa venisse attorcigliata, in modo che la trave forzasse verticalmente contro una sbarra trasversale imbottita. l' estremità della trave aveva un cucchiaio, a differenza della più efficace frombola romana, il tutto veniva forzato verso il basso con un argano.


l'illustrazione mostra due trabocchi del XIII sec.



Il terzo tipo di macchina funzionava a contrappeso. Il trabocco era l'unica non derivante da modelli greci o romani, di probabile origine araba, se ne attesta l'esistenza dalla fine del seicento dell'era cristiana (VII secolo), e compare in occidente solo all'inizio del XII secolo, subito dopo la prima crociata.
A Lisbona nel 1147 i crociati ne impiegarono alcune. I primi modelli erano "a trazione" in sostanza una lunga trave imperniata su due montanti verticali, a una estremità venivano legate corde, nell'altra una frombola con il masso. un gruppo di uomini tirava le corde facendo così ruotare verso l'alto l'estremità più lunga della trave, al momento giusto la frombola si apriva lasciando partire il masso. Resoconti più dettagliati ci vengono dai cinesi e gli arabi. per i cinesi le squadre addette al lancio andavano dai 40 ai 250 addetti e più, Murda b.'Alì menziona modelli arabi, persiani, turchi, bizantini, franchi, che differiscono nei particolari.
Il trabocco a contrappeso (quello che si vede nel gioco Medioevo II e anche I ), comparso nel mediterraneo alla fine del XII secolo, funziona con gli stessi princìpi, tranne per il fatto che la forza muscolare è sostituita da un cassone pieno di terra, sabbia, pietra o piombo (si pensa che pesasse fra le 4 e 12 tonnellate).
La frombola era molto più lunga e quando era carica veniva collocata in un trogolo sotto la macchina.
La "biffa" aveva un contrappeso che ruotava intorno alla trave garantendo maggiore gittata ma meno precisione del "trabuchium", non si conosce la sua forma esatta, il terzo tipo era il "tripantium" che poteva avere sia contrappeso fisso che rotante.
La quantità di legname necessaria era enorme, nel 1249 a Damietta, S. Luigi catturò 24 di queste macchine, il cui legname era in grado di fornire materiale per la costruzione di un intero campo. Edoardo I Plantageneto chiamò 50 carpentieri e 5 capisquadra per far costruire un "lupo da guerra" che fù trasportato via terra e via mare fino a Stirling, il re era così orgoglioso della sua macchina che non accettò resa se non dopo aver provato il suo "lupo da guerra" contro le mura.. Nel 1421, il Delfino di Francia Carlo, pagò al suo capomastro nella Touraine 160 "livres tournois" per un grande trabocco in grado di lanciare massi di 200 kg, ed un altro che utilizzava palle di 140 kg, talvolta apparvero versioni montate su ruote, erano probabilmente queste le cosiddette " bibbie".
La prima notizia di un "trebuchetarius" o fabbricante di trabocchi, risale al 1228, mentre nel 1224, nel Northumberland una di queste macchine impiegava massi ricavati da
stampi.

un trabocco con contrappeso centrale e serventi del 1460


Difficilmente si può parlare con precisione delle dimensioni dei proiettili e dalla gittata. Alcune grandi macchine lanciavano massi enormi, nel 1188 a Sahyun, in Terra Santa, vennero utilizzati proiettili sferici di oltre 300 kg. Otto di Freising (Ottone di Frisinga), osservò che un masso lanciato durante l'assedio di Tortona (1155) si frantumò al suo impatto contro le mura uccidendo tre cavalieri che stavano prendendo parte a una assemblea presso il portone della cattedrale.
A differenza del mangano, il trabocco lanciava il suo carico con una traiettoria indiretta assai angolata, e il peso medio dei suoi proiettili di pietra sferica era di 40- 80 kg, con gittata di circa 270 metri. Le munizioni per le catapulte venivano scelte scrupolosamente e trattate con cautela, venivano anche trasportate per km, nell'assedio di Newcastle Emlyn del 1287, furono raccolti per una grossa "petraria", ben 480 massi dalla spiaggia di Cardigan, trasportati prima via mare e poi su carri con 120 cavalli da soma.
Il cronista Froissart racconta che durante l'assedio di Mortagne del 1340 da parte del conte di Hainault, un' ingegnere costruì una macchina, da opporre a quella degli assedianti, che distrusse il braccio di lancio al terzo colpo. Il ritmo di tiro poteva essere sorprendentemente alto, nel " De Expugnatione Lyxbonensi" si afferma che nel 1147, a Lisbona, due di queste macchine manovrate senza sosta da squadre di uomini che si davano il cambio, lanciarono circa 5.000 massi al ritmo impressionante di uno ogni 15-20 secondi.
Durante l'essedio di Kenilworth del 1266, Enrico III utilizzò nove catapulte notte e giorno. L'intensità dei lanci di ambo i lati era tale che spesso i massi si scontravano per aria. In alcuni assedi in grande stile venivano utilizzate moltissime macchine , nel 1191, ad Acri, uno scrittore musulmano scrisse che furono impiegate dai crociati di Riccardo Cuor di Leone ben 300 catapulte e baliste, si ha notizia anche di una primitiva forma di guerra batteriologica, nel 1422, il principe Coribut, al servizio del gran duca di Lituania, avesse lanciato nel castello di Carolstein i corpi degli uomini uccisi dai difensori, insieme a 2.000 carrettate di letame, causando il diffondersi di infezioni.
Persino verso la fine del XV secolo le catapulte potevano risultare molto efficaci, nonostante l'uso del cannone. Durante l'assedio di Burgos, in Spagna (1475-76) vennero utilizzati sia i trabocchi sia le bombarde, mentre a Rodi nel 1480, una catapulta dei cristiani causò ingenti danni alle linee d'assedio, nonostante i turchi utilizzassero cannoni.

[SM=x1140429]


The Housekeeper
00giovedì 19 giugno 2008 19:40
La parte sui cannoni nel rinascimento mi sarà utilissima per Mach!
Bravissimo Margravio [SM=x1140440]
bartolino_93
00martedì 24 giugno 2008 20:14
ottima guida! [SM=g27960] [SM=x1140429] [SM=x1140431] [SM=x1140430] [SM=x1140427]
davie
00martedì 8 luglio 2008 23:20
Sono stato al palazzo ducale di Venezia devo dire che è molto suggestivo. Anche la colubrina della foto è un capolavoro dell'artigianato del tempo, ve lo garantisco!! Se potete andate per vedere tutto il resto
margravio Lotario
00martedì 15 luglio 2008 14:28
Guarnigioni di castelli e città




LE GUARNIGIONI DEL CASTELLO



Il re e la sua alta nobiltà erano i membri di una società che di fatto controllava i castelli, sebbene in tempi di tumulto uomini di rango inferiore potevano erigere delle difese e sperare di conservarle dopo che queste agitazioni si fossero placate. Se un signore era assente o moriva, la sua consorte poteva resistere all' agressore in maniera vigorosa, come fu il caso di Nicolaa da la Haye, vedova dello sceriffo di Lincoln, che resistette contro le forze ribelli nel 1217. Gli uomini potenti avevano, sparsi per tutte le loro terre, numerosi castelli, che erano luoghi di riposo, in grado anche di garantire la sicurezza durante un'avanzata. In Spagna l'instabilità della situazione del tempo faceva sì che i castelli venissero di rado utilizzati come residenze fortificate.


Fino al XII secolo, nell'impero tedesco, la maggioranza dei nobili non soggiornava nei castelli. La pratica prese sempre più piede man mano che i castelli vennero affidati a cavalieri non affrancati( i ministeriales, tipici di questa zona) o a castellani ereditari, in alcune zone della Francia si faceva affidamento su castellani ereditari, come in Germania, una pratica che rendeva questi ultimi responsabili del mantenimento del castello per conto del re o del signore. In altri luoghi (eccetto la Sicilia, dove i castelli non avevano praticamente guarnigioni in tempo di pace ) e oltre Manica, nell' Inghilterra anglo-normanna le guarnigioni venivano alternate in turni di guardia; i soldati, cioè, trascorrevano parte del loro servizio feudale presso guarnigioni nei castelli del re, un sistema, questo, che era parte del loro servizio come i 40 giorni che dovevano trascorrere sul campo. La durata del servizio variava da castello a castello, da un solo turno o più turni di appena 15 giorni all'anno fino a circa quattro mesi ogni dodici
La media poteva essere considerata circa tre mesi.
Alcuni erano tenuti a svolgere questo servizio solo in tempo di guerra. Talvolta, ma non sempre, in cambio del servizio di guardia al castello era consentita l'esenzione dal servizio sul campo in tempo di guerra.
Specialmente in Francia e Normandia l'incombenza era lasciata ai sergenti. La guardia al castello era considerata da alcuni un compito gravoso (un pò come oggi per la guardia alle polveriere delle caserme), e fu presto trasformata in pagamento in denaro, o "scutage" , in modo da poter utilizzare dei mercenari. Il cronista Jocelin di Brakelond scrisse che nel 1196 l' abbazia di Bury St. Edmunds doveva mandare 40 cavalieri in gruppi di 10 per prestare servizio al castello di Norwich, ma in effetti i cavalieri stavano discutendo se per evitare il servizio fosse il caso di pagare due scellini e 5 pence oppure tre scellini.
Nel 1193, i cavalieri dell' abbazia dovettero pagare 37 scellini e sei pence per assumere 25 cavalieri, 25 sergenti a cavallo e 25 fanti. Non tutti i cavalieri, però, volevano dare soldi; sulla Magna Carta è scritto, per esempio, che nessuno poteva essere obbligato a pagare se invece preferiva prestare servizio. Un tale "scutagium" era in auge fra i monarchi e la grande nobiltà. tanto che durante il XIII secolo sempre più guarnigioni avevano una percentuale di truppe mercenarie. I mercenari della Casa reale potevano viaggiare anche con un personaggio importante e ingrossare le fila della guarnigione quando questi sostava in un particolare castello. Persino nel XV secolo le truppe feudali venivano utilizzate per presidiare alcuni castelli in Francia.



il castello di Calatrava la Nueva, Ciudad Real, Spagna, appartenente all Ordine di Calatrava, fondato nel 1158



In posti come il Galles, alcune zone della Spagna, la Terra Santa e le frontiere orientali dell 'Impero Germanico, le fortezze erano quasi sempre tenute sul piede di guerra. La Terra Santa fu organizzata su base feudale. Può darsi che i mercenari, compresi turcopoli e siriani, abbiano fatto talvolta servizio di guarnigione. Molte fortezze crociate erano presidiate da membri di ordini militari. I Templari presidiavano i loro castelli sia con cavalieri e sergenti dell' Ordine sia con mercenari( i templari impiegavano i fanti in compagnie di 50, 15 dei quali sono documentati nella guarnigione di Le Chastellet).
Dall' Europa arrivavano gruppi di volontari per sostenere i crociati nella lotta. Anche l' Ordine degli Ospedalieri impiegava mercenari a presidio dei castelli, spesso fanteria e turcopoli. Nel 1212 trasferirono in tempo di pace 2.000 uomini dal castello di Krak des Chevaliers, e 1.000 da quello di Marqab, mentre nel 1271 il Krak era presidiato da 200 fra fratelli cavalieri e sergenti. E' anche vero, però, che i castelli di queste zone si trovavano spesso con pochi uomini quando questi ultimi servivano sul campo per combattere il nemico. Nel 1187 il comandante dei Templari richiamò numerose guarnigioni per attaccare i predoni musulmani in Galilea, lo stesso cronista storico Ernoul fu mandato a al-Fule, uno dei castelli interessati, e vi trovò soltanto due uomini malati.
Ad eccezione, forse, del periodo fra il primo insediamento dell' Oriente latino e il suo declino, era estremamente difficile mettere in campo un esercito e presidiare adeguatamente anche i castelli. I Cavalieri Teutonici, dopo il loro spostamento alle frontiere germaniche alla caduta di Acri nel 1291, organizzarono dei "Komturei" (servizi di comando), in Prussia e Livonia, con almeno 12 cavalieri e 100 fra confratelli , mercenari e milizia, agli ordini di un "Komtur" (castellano), o di un "Vogt", se il luogo era isolato.






miniatura del XV secolo. Firenze, Biblioteca Riccardiana




LA DIFESA DELLE CITTA'

Le città venivano di solito difese da bande di milizie, Filippo Augusto riconobbe il valore delle comunità francesi, comparse nella seconda metà dell' XI secolo, utilizzandole come truppe di guarnigione. Confermò inoltre gli statuti delle comunità di frontiera come la Piccardia. Nel 1194 le "Prisèe de Sergents" fece una lista di quei sergenti che le comunità e le abbazie del demanio reale dovevano fornire per tre mesi l'anno. Durante il XIV secolo vennero costituiti, per la difesa delle città, alcuni contingenti permanenti di balestrieri, come ad es. la "Corporation des Arbaletiers" a Parigi (possibile struttura aggiuntiva, sul modello delle gilde?) .

L' ordinanza del 1448 creò i "francs-archers", che prestavano servizio in cambio di una riduzione di alcune tasse e venivano mantenuti dai parroci, tuttavia, la loro condotta lasciava molto a desiderare : quando Carlo il Calvo di Borgogna arrivò davanti a Roye, la città era difesa da pochi armigeri e 1500 francs archiers, molti dei quali, il giorno dopo, saltarono le mura e si arresero, seguiti a ruota dai rimanenti il giorno seguente.
Nelle fortezze catturate dagli inglesi durante la guerra dei 100 anni, le guarnigioni venivano noleggiate tramite un accordo fra il nobile e il re. Nel XV secolo questi contratti veniavano stipulati annualmente, con commissioni trimestrali per le ispezioni, e in coincidenza dei pagamenti da effettuare.
Rouen aveva 60 armigeri e 180 arceri, le città più piccole molti di meno,. Calais ed altre importanti roccaforti avevano grandi guarnigioni (1.000 uomini a Calais). Molti francesi che cedettero le loro terre agli inglesi con il trattato di Brètigny e Troyes prestarono servizio con lealtà. Nella stessa Inghilterra le prime milizie cittadine avevano avuto il compito di difendere le mura, questi corpi erano, talvolta, ben equipaggiati, con elmetti e cotte di maglia,(a Londra ). Anche l'antica usanza militare anglosassone del Fyrd continuò, sebbene come forma di obbligo al combattimento di tutti gli uomini liberi.
L' Assise di Armi di Enrico II del 1181 specifica, come armamento, "gambeson" imbottiti, capelet (elmi) di ferro e lancia.
Dopo la conquista normanna i cavalieri al servizio del sovrano rimasero di guarnigione nei castelli anche quando la situazione nel paese si era per così dire normalizzata. Persino dopo un secolo si trovavano ancora nei castelli dei cavalieri, piuttosto che insediati nelle proprietà terriere. I seguaci dei Lancaster ripristinarono, durante la guerra delle due rose, le milizie cittadine, formate per la maggior parte da arceri a piedi, una novità rispetto al XIV secolo, quando le città avevano pochissimi arcieri rispetto alle "masse rurali"- rural hundreds.

In Spagna tutti gli uomini liberi in età di militare dovevano prestare servizio, spesso al di fuori della città stessa. Ogni milizia aveva uno stendardo ed era comandata da un Juez. I cittadini benestanti che potevano permettersi un cavallo e un armatura servivano in qualità di caballeros villanos.
Nel tardo XIII secolo nacque in Castiglia una milizia urbana, la Hermandad, o Santa Fratellanza, che doveva stare in guardia contro rivolte popolari e aggressioni alle autorità, nel 1315 a questo corpo si erano unite un centinaio di città.

Anche i Paesi Bassi crearono truppe basate sulla fratellanza, dato che le corporazioni cittadine erano elemento importantissimo della società. Alla fine del XIII secolo erano formate da gruppi di uomini provenienti dai distretti, e dalle vie e strade della città, quelli che venivano dichiarati abili venivano equipaggiati dalla loro corporazione, che forniva anche i valletti.
Un voud era un unità di 96 cittadini a cavallo e 511 miliziani di una corporazione autoequipaggiati, nel 1303 Bruges poteva contare su un totale(a piedi e a cavallo) di 1.254 miliziani.

Nell' Impero Germanico le città erano divise in quartieri ( Vierteln ), ciascuno con a capo un Viertelmeister, il burgmeister o sindaco, di solito comandava le milizie, anche se questo compito poteva spettare ai mercenari, assunti in numero sempre maggiore. I costi erano tali che le autorità potevano permettersi numeri esigui, sebbene molte città potessero vantare piazze per le esercitazioni e, a partire dalla seconda metà del XIV secolo, potesse essere impiegato un Buchsenmeister per organizzare l' artiglieria (anche mangani e catapulte).
L' Austria asburgica fu capace di mettere in campo una forza di cavalleria (1.000 uomini nel 1432) a guardia delle frontiere, grazie anche al fatto che la Dieta locale sollevò meno obiezioni con i prìncipi governanti rispetto a quanto fecero le altre Diete nel resto dell' Impero.




Veduta di Siena, Franceso di Giorgio Martini 1467


L' Italia, con la sua antica tradizione di società urbanizzata, aveva molte case con alte torri fortificate costruite da nobiluomini che vivevano nella periferia cittadina. Il vassallaggio fu spesso soppresso, inoltre ogni città era divisa in quartieri che fornivano una compagnia di cavalleria e fanteria, anche se dalla metà del XII secolo tutti quelli che potevano, servivano a cavallo. Tutti i cittadini in età da militare dovevano prestare servizio, sebbene spesso fossero di guarnigione alle mura solo in caso di pericolo.
Nel XIV e XV secolo i provisionati, per la maggior parte fanti, erano assunti dallo stato per compiti permanenti di guarnigione, dalla seconda metà del XIV secolo prestarono servizio anche come guardie del corpo, Milano ne vantava 1.000 verso il 1420.
Nel 1450 a Milano e Venezia furono incorporati miliziani scelti, chiamati in servizio agli ordini di conestabili nei momenti di emergenza

In Terra Santa le città fornivano contingenti di sergenti che probabilmente prestavano servizio a piedi. Anche le comunità delle rep. marinare italiane( marinai genovesi e non), se necessario, fornivano questo tipo di aiuto nelle città dove i sergenti avevano alloggiamenti. Così pure gli ordini militari disponevano di apposite aree all'interno di alcune città.

margravio Lotario
00domenica 11 gennaio 2009 10:24


• La strategia della rapina
• Il riflesso ossidionale
• Gli uomini e la guerra
• Macchine del passato
• Baliste, catapulte, trabucchi, onagri, arieti, torri mobili,
gatti, cicogne, plutei, drappi, pantere, gallerie di mina e
contro-mina, mangani, petriere, ronfee, scale e ponti mobili,
corvi e altro ancora

www.corporazione.it/biblioteca/CONFASSEDI.pdf
sangiovannievangelista
00lunedì 12 gennaio 2009 10:36
Ciao
Interessantissimi articoli..
Nel 2001 sono stato in Danimarca e lì i musei (Vichinghi sopratutto) sono bellissimi, ricostruiscono la vita del villaggio con attori che compiono mansioni varie: estrazione del ferro, lavorazione del ferro del legno degli ossi , ricostruzioni di navi, di armi....
Lì ho visto funzionare il Trabucco... lanciava palle in cemento in un laghetto.... è veramente impressionante, senti il sibilo della palla fino a quando non cade in acqua, sembra interminabile la parabola che disegna.

Se vi capita la Danimarca visitatela è stupenda e hanno un'attenzione formidabile alla loro storia (medievale sopratutto) e sono specialisti nelle ricostruzioni.
Ciau

[SM=x1140491]
The Housekeeper
00giovedì 21 maggio 2009 20:47
Ho appena visto su un documentario una riproduzione fedele di trabucco del XII secolo, in azione... spaventoso, lanciava massi psanti decine di chili a enormi distanze, sfiorando di pochissimo l'obiettivo rappresentato da un'asta!!! [SM=g27981]

Mi sa che era proprio quello fatto dai Danesi indicato da SanGiovanni

anche questo non scherza
Robert Bruce
00venerdì 22 maggio 2009 11:07
anch'io ho visto un filmato simile, era incredibile la potenza del Trabucco, lanciava massi pesanti diversi quintali a 800 metri di distanza, e con una precisione veramente strabiliante!!



Knight Of Jerusalem
00venerdì 22 maggio 2009 15:54
Perdonate l'ignoranza ma la polvere da sparo ha migliorato la precisione delle armi d'assedio? [SM=g27965]
davide283
00venerdì 22 maggio 2009 17:09
veramente impressionante d'altronde il trabucco e' sempre stata la mia arma d'assedio preferita dai tempi di Age of Empire 2
Robert Bruce
00venerdì 22 maggio 2009 17:11
Re:
Knight Of Jerusalem, 22/05/2009 15.54:

Perdonate l'ignoranza ma la polvere da sparo ha migliorato la precisione delle armi d'assedio? [SM=g27965]




Ha migliorato la potenza e soprattutto la gittata, ma la precisione era piuttosto scarsa. C'è voluto molto tempo perchè la tecnologia riuscisse a migliorare la precisione delle armi da fuoco. Le bombarde del XV e XVI secolo erano alquanto imprecise, ma considerata la grandezza degli obiettivi a cui miravano (mura e fortificazioni), quasi sempre facevano centro anche se spesso non nel punto in cui avrebbero voluto gli artiglieri.








GlaucopideSophia1
00venerdì 22 maggio 2009 19:00
Vorrei anche aggiungere che le armi d' assedio rinascimentali scoppiavano spesso, uccidendo molti uomini dell' armata amica, difatti Leonardo proggettò per ovviare a questo problema un enorme balestra, potente quanto la bombarda, molto precisa e non c' era il rischio che scoppiasse, ma la sua mole e soppratutto il costo gli impedirono di affermarsi.
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 17:48.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com