La Calata dai Mongoli

GlaucopideSophia1
00venerdì 20 febbraio 2009 18:50
Visto che per BC5 si parlava dei mongoli, ho pensato di aprire questa discussione per conoscere cosa pensate di queste terribili orde, dei loro rapporti con gli stati cristiani, o comunque della loro politica in generale, soppratutto per quanto riguarda il Khanato dell' orda D' oro e l' Ilkhanato .
Ciao.
Fulcherio.
00sabato 21 febbraio 2009 00:51
ci sono molti siti che ne parlano

it.encarta.msn.com/text_761571469___0/Impero_mongolo.html

cronologia.leonardo.it/storia/biografie/gengis2.htm

it.wikipedia.org/wiki/Khanato_Chagatai

www.templaricavalieri.it/mongoli.htm

www.warfare.it/what_if/mongoli_europa_2.html

it.geocities.com/stilnovo02/mongoli.html

ecc..

secondo me, per quanto riguarda l'orda d'oro, 4 aspetti importanti da approfondire (ad es. per i mod [SM=g27960] ) sono la progressiva sedentarietà, la conversione dall'animismo all'islamismo e l'influenza dei ceppi turcomanni sottomessi, la sua prosperità commerciale.


ola
saraceno@
00sabato 21 febbraio 2009 04:35
Re:
Fulcherio., 21/02/2009 0.51:

ci sono molti siti che ne parlano

it.encarta.msn.com/text_761571469___0/Impero_mongolo.html

cronologia.leonardo.it/storia/biografie/gengis2.htm

it.wikipedia.org/wiki/Khanato_Chagatai

www.templaricavalieri.it/mongoli.htm

www.warfare.it/what_if/mongoli_europa_2.html

it.geocities.com/stilnovo02/mongoli.html

ecc..

secondo me, per quanto riguarda l'orda d'oro, 4 aspetti importanti da approfondire (ad es. per i mod [SM=g27960] ) sono la progressiva sedentarietà, la conversione dall'animismo all'islamismo e l'influenza dei ceppi turcomanni sottomessi, la sua prosperità commerciale.


ola



curioso questo fatto...di solito sono i popoli conquistati a convertirsi nella religione dei nuovi padroni del territorio

come mai i mongoli invece si sono convertiti all'islam?
GlaucopideSophia1
00sabato 21 febbraio 2009 10:36
é molto probabile che fossero talmente numericamente inferiori che alla lunga imporre la loro religione gli avrebbe reso ingestibile il controllo dei territori conquistati, invece convertendosi alla religione predominante sono riusciti a mantenere il ptere più a lungo. Pero questo vale soppratutto per l' Ilkhanato, nei territori dell' orda d' oro non c' era una predominanza mussulmana, forse fù una scelta personale dell' khan .
Robert Bruce
00sabato 21 febbraio 2009 13:26
I mongoli non hanno mai considerato la religione molto importante, al contrario dei popoli che sottomettevano. Sono quasi sempre stati (a parte Hulegu Khan ) piuttosto tolleranti nei confronti delle altre religioni, per loro quello che contava era la potenza del popolo mongolo che doveva sottomettere gli altri. Quindi alla fine adottare la religione dei popoli sottomessi per loro non era un problema, se serviva a rafforzare il loro potere. Questo è sempre stato un grosso problema nelle trattative di alleanza con i regni occidentali e i crociati, perchè per questi ultimi la religione, e quindi la terra santa, era la cosa più importante, cosa che i mongoli non riuscivano a capire.










saraceno@
00sabato 21 febbraio 2009 16:05
ah grazie delle informazioni [SM=g27963]

chissà poi perchè si sono fermati in medioriente e non sono avanzati in europa...forse sarebero stati un valido motivo per mettere da parte le ostilità tra cristiani e musulmani per farli unire contro un reale pericolo per entrambi [SM=x1140449]
GlaucopideSophia1
00sabato 21 febbraio 2009 17:59
Non avanzarono a causa della morte del Gran Khan, dopo che questi morì il regno si divise in vari domini , per quanto ufficialmente fossero sotto un Khan, questi imperi cominciarono a farsi la guerra fra loro, pensando poco all' europa e all' egitto, che così si salvarono, non si era ancora arrivati a una operazione islamico-cristiana contro i mongoli, ma c' erano già delle avvisaglie, il re di francia non fornì l' aiuto richiesto contro l' egitto ,anche perchè i mongoli attacavano i propri alleati dopo aver raggiunto gli obbietivi, inoltre chiamavano nelle ambascerie il khan signore del mondo , il che non aiutava, alla fine in un certo senso egitto e occidente coperarono per limitare l' espansione mongola .
Tancredi d'Altavilla
00sabato 21 febbraio 2009 20:16
Re:
saraceno@, 21/02/2009 16.05:


chissà poi perchè si sono fermati in medioriente e non sono avanzati in europa...forse sarebero stati un valido motivo per mettere da parte le ostilità tra cristiani e musulmani per farli unire contro un reale pericolo per entrambi [SM=x1140449]



Sarebbe stato forte però, crociati e islamici uniti per combattere la minaccia mongola. Pensate che esercito sarebbe venuto fuori, sicuramente avrebbe avuto qualche possiblità di resistere contro di loro [SM=x1140429]

saraceno@
00domenica 22 febbraio 2009 00:10
sicuramente l'unione di un esercito musulmano e cristiano sarebbe stato devastante,la qualità delle armate cristiane insieme al numero e il fanatismo di quelle musulmane avrebbero resitito eccome all'avanzata mongola
Devil 14.87
00domenica 22 febbraio 2009 00:53
Re:
saraceno@, 21/02/2009 16.05:

ah grazie delle informazioni [SM=g27963]

chissà poi perchè si sono fermati in medioriente e non sono avanzati in europa...forse sarebero stati un valido motivo per mettere da parte le ostilità tra cristiani e musulmani per farli unire contro un reale pericolo per entrambi [SM=x1140449]


Fatico a vedere una simile alleanza, i Cristiani avrebbero bellamente aspettato che gli islamici fossero stati fatti tutti a pezzi prima di decidersi a fare qualcosa sicuramente, al massimo si sarebbero limitati a non infierire. Una minaccia finché è lontana non è altro che una minaccia, e prima che potesse diventare un pericolo a tutti gli effetti i Mongoli avrebbero già conquistato l'Islam, Mori a parte probabilmente per la posizione geografica.

Ma francamente fatico a credere che, morte o non di Gengis, si sarebbero mai espansi oltre. Cioé, guardate una mappa qualsiasi di che impero si era ormai venuto a creare sotto i Mongoli, qualcosa di sterminato e senza precedenti. Non sono esperto di storia orientale, ne so molto poco, ma non riesco a figurarmi un organizzazione politica, economica e militare pari a, chessò, quella romana, che neanche loro in quanto a chilometri quadrati si sono avvicinati a questa estensione. Erano pur sempre tribù nomadi o seminomadi senza un forte retroterra culturale con cui poter sostenere un tale immenso ed eterogeneo dominio, figuriamoci poi in un lasso temporale tanto breve e improvviso. Come le popolazioni barbariche nella tarda antichità in Europa ebbero dalla loro una forza propulsiva eccezionale, ma non incontrarono una resistenza unita, bensi quasi sempre poteri in forte declino, come la Cina in quel tempo. Più che usare i poteri politici precedenti, in brevissimo tempo, una-due generazioni, ne furono assimilati e usati a loro volta. Il paragone più azzeccato mi sembra quello con Alessandro Magno politicamente, ma culturalmente non c'è paragone, il macedone diede inizio a una nuova epoca ricchissima culturalmente, l'ellenismo, ma come conquistatore aveva dietro di se un retroterra culturale più forte dei conquistati, cosa che era esattamente al contrario per Gengis Khan, e infatti i Mongoli fecero la fine che avano fatto la gran parte dei regni barbarici europei, Franchi a parte, e fatte le debite proporzioni, inglobati e trasformati in un ibrido in cui ebbero la parte minore di contributi.
Quello che voglio dire è che in base alle dinamiche storiche e sociali derivate dagli esempi che conosciamo l'espansione mongola mi sembra più un'eccezione, per quanto favorita da fattori contingenti, che un avvenimento normale. Più che in punto di partenza la grandezza dell'impero nel 1227 a me sembra fosse a un limite strutturale già pericolosamente superato, sia in senso assoluto per l'epoca, sia soprattutto per la natura fondamentalmente arretrata della classe politica dominante mongola.

Comunque se vogliamo giocare a fare la storia dei "se" fino in fondo, anche se i Mongoli si fossero rivolti all'Europa, per quanto i territori più arretrati, tanto vasti, diversi, complicati, attraversati da paure, scontento, tensioni latenti di varia natura, avrebbero permesso di sostenere campagne militari ancora più ad ampio raggio? E come una concezione della guerra tanto mobile, rigorosamente stagionale e imperniata quasi totalmente sulla cavalleria avrebbe potuto aver la meglio su quella guerra europea fatta di assedi infiniti, fortezze imprendibili, resistenze disperate, ma soprattutto di sfrenata inventiva e sperimentazione? Non è questione di essere eurocentrico, ma nel XII secolo l'Europa era ormai uscita da Medioevo, il Medioevo come lo vediamo nelle nostre coscienze se non nelle date, e si avviava a diventare una serie di potenze mondiali incontrastate nei secoli successivi. Ottomani a parte, ma che non combatterono mai una coalizione europea davvero unitaria.
davie
00domenica 22 febbraio 2009 01:23
l'impero alla morte del gran khan si sgretolò su se stesso con lotte intestine...simbolo che era basato sulla forza e sul carisma di gengis.
Però non capisco a cosa ti riferisci esattamente quando dici che nel XII l'europa è uscita dal medioevo..puoi essere più preciso

[SM=x1140429]
Fulcherio.
00domenica 22 febbraio 2009 08:59
Re: Re:
saraceno@, 21/02/2009 4.35:



curioso questo fatto...di solito sono i popoli conquistati a convertirsi nella religione dei nuovi padroni del territorio

come mai i mongoli invece si sono convertiti all'islam?



1312 : nel regno dell'orda d'oro a Tokhtu succede il nipote Uzbek, durante il suo lungo regno l'Orda d'Oro si islamizza quasi completamente, un processo già in atto che viene sancito con la conversione del khan. questi in origine erano in gran parte animisti,

mentre nel ilKhanato del mediooriente il khan era cristiano nestoriano (mi pare), ma un certo punto chissà poi perchè, i crociati permisero di far passare attraverso i suoi territori un esercito agiziano che sconfisse i mongoli, errore gravissimo che portò alla definitiva estromissione di crociati dalla Terra Santa.


ola

Pilbur
00domenica 22 febbraio 2009 11:32
Re: Re: Re:
Fulcherio., 22/02/2009 8.59:



1312 : nel regno dell'orda d'oro a Tokhtu succede il nipote Uzbek, durante il suo lungo regno l'Orda d'Oro si islamizza quasi completamente, un processo già in atto che viene sancito con la conversione del khan. questi in origine erano in gran parte animisti,

mentre nel ilKhanato del mediooriente il khan era cristiano nestoriano (mi pare), ma un certo punto chissà poi perchè, i crociati permisero di far passare attraverso i suoi territori un esercito agiziano che sconfisse i mongoli, errore gravissimo che portò alla definitiva estromissione di crociati dalla Terra Santa.


ola




I mongoli avevano lasciato solo 10000 guerrieri perchè il Khan si era ritirato a Oriente in seguito alla morte del Gran Khan a Karakorum(mi pare) e così i Mamelucchi vinsero facilmente a Ain Jalut


GlaucopideSophia1
00domenica 22 febbraio 2009 17:42
I Crociati fecero passare gli egiziani perchè i Mongoli erano un pericolo più grande di loro , non ci poteva essere alleanza con questi una volta eliminati gli egiziani, i cristiani fecero la cosa migliore per la loro soppravivenza, credo si ricordassero di cosa era accaduto ai cumani dopo aver aiutato i mongoli a distruggere Kiev.

Devil 14.87 , ma scusa come puoi dire che i macedoni avevano un retroterra culturale più forte dei persiani ?
Il controllo dei territori non era un problema per i mongoli, questi oltre a devastare il più possibile erano soliti fare carneficine delle popolazioni, così da creare deserti nelle regioni conquistate, facili da controllare per la bassa presenza di popolazione.(ricordarsi Samarcanda o Baghdad)
Devil 14.87
00domenica 22 febbraio 2009 18:49
Re:
davie, 22/02/2009 1.23:


Però non capisco a cosa ti riferisci esattamente quando dici che nel XII l'europa è uscita dal medioevo..puoi essere più preciso
[SM=x1140429]


La fine del Medioevo nel XIV e con l'inizio del Rinascimento è un'invenzione, appunto, rinascimentale. Cito un saggio che è un classico: Taluni vorrebbero abolire il termine rinascimento per il motivo che può suggerire, erroneamente, l’idea di un cambiamento improvviso e di una cultura quattrocentesca nuova, affatto originale e distinta. Ora, è indubbio che un rinascimento italiano, o comunque lo vogliamo chiamare, c’è stato, ma non fu il fenomeno straordinario e unico che si è voluto credere. Il contrasto di quella cultura con tutta la cultura precedente non fu affatto così netto come sembrò agli umanisti e come sembra ai loro seguaci moderni, se si pensa che lo stesso Medioevo conobbe risvegli intellettuali i cui fermenti non andarono perduti nei tempi successivi e la cui natura fu senz’altro molto vicina a quella del più famoso movimento quattrocentesco. (Haskins, La rinascita del XII secolo). Il Medioevo ha una data d'inizio e di fine, ma che in realtà sono soltanto frutto di pregiudizi e arbitrarietà successive. Con il XII secolo siamo già nel Rinascimento se vogliamo considerare obiettivamente il livello culturale europeo generale. A questo volevo alludere.



GlaucopideSophia1, 22/02/2009 17.42:


Devil 14.87 , ma scusa come puoi dire che i macedoni avevano un retroterra culturale più forte dei persiani ?
Il controllo dei territori non era un problema per i mongoli, questi oltre a devastare il più possibile erano soliti fare carneficine delle popolazioni, così da creare deserti nelle regioni conquistate, facili da controllare per la bassa presenza di popolazione.(ricordarsi Samarcanda o Baghdad)


I Macedoni si sono fatti veicolo della cultura greca, nei cui confronti vivevano in periferia, ma che si era imposta su di loro per un'evidente questione di prestigio. Alessandro per formazione era in tutto e per tutto greco, inutile ricordare che Aristotele ne fu tutore, seppure si discute quanta influenza ebbe. Anche Filippo prima di lui era vissuto lunghi anni in esilio in Grecia. Ammetto di non essermi mai posto in maniera decisa il problema delle reciproche influenze greco-macedoni, ma mi sembra che negli anni successivi all'espansione macedone sulla Grecia le due storie si compenetrano a tal punto che difficilmente si possono vedere delle civiltà diverse a confronto. Diciamo cultura greca o cultura greco-macedone non credo sia questo il problema. L'ellenismo dimostra che i persiani assorbirono molto, e generazione dopo generazione non credo la sola forza militare-politica giustifichi un tale adattamento.

Riguardo alle modalità di "controllo" un tale dominio fondato sul terrore francamente mi riesce difficile vederlo stabile. Anche soltanto per una questione di partecipazione, quanta potevano riceverne? E soprattutto, ritorno sul punto, su un impero tanto ampio? Per esempio quanto tempo ci poteva mettere un messaggero da una periferia al centro? Quanto un governatore a stabilirsi? Quanto per prendere e realizzare qualsiasi decisione? Ripeto, non sono esperto di storia asiatica, ma più che un impero quello mongolo mi sembra un castello di carta, pronto a crollare a qualsiasi colpo di vento, anche se poi in un attimo ne saltava fuori un altro bello alto.
GlaucopideSophia1
00domenica 22 febbraio 2009 21:31
In realtà i persiani non assorbirono per niente, basta pensare ai parti e poi ai sassanidi, l' ellenismo era legato solo ai regni che discendevano dai generali di Alessandro, quasi sempre ad essere di cultura ellenistica era la sola capitale ( ex. Antiochia, Alessandria), il resto del paese era immutato, l' ellenismo è la cultura greca pesantemente influenzata da quella persiana, si potrebbe dire che furono a livello culturale i greco-macedoni ad essere conquistati.

Sui mongoli, spesso questi mettevano a governare gente del posto , ad esempio a Baghdad fu messo al potere il visir del califfo morto, certamente era una struttura fragile, basata solo sulla forza e sulla paura, ma controllabile, le forze mongole nel complesso erano sui 100000 uomini, suddivise in poche armate , ognuna delle quali controllava un territorio vasto come un impero, ma spopolato , questi pochi eserciti erano sotto il controllo di un parente prossimo del khan, l' impero era certamente molto decentralizzato, ma il tipo di governo in oriente non era nuovo , anzi era molto usato , considera che il governo dell' impero romano era considerato dai cinesi una stranezza incredibile e inconcepibile, il tipo di governo instaurato dai mongoli era invece la regola , certamente tanto ampio non era facile da controllare, ma era la consuetudine, non avrebbero mai conquistato l' europa, ma fecero il pensiero di sacceggiarla ben bene, ma per varie vicessitudini arrivarono solo al mare adriatico .
Robert Bruce
00domenica 22 febbraio 2009 23:58
Un'alleanza islamico-cristiana non è mai stata ipotizzata in terra Santa, mentre quella crociati e mongoli è stata proposta da ambo le parti e in alcuni casi si è realizzata. Hulagu era molto ben disposto verso il cristianesimo, a Baghdad risparmiò solo i cristiani, inoltre inviò una lettera a Luigi IX nel 1262, proponendo al re di Francia un'alleanza in funzione anti islamica, promettendo la restituzione di Gerusalemme e di tutti i territori conquistati da Saladino. Le ambasciate fra i cristiani e i mongoli furono diverse, ma la proposta dell'Ilkhanato non ebbe seguito perchè Hulagu morì nel frattempo e il suo successore Abaqa era impegnato contro l'Orda d'Oro nel caucaso. I crociati si divisero riguardo all'ateggiamento da tenere verso i mongoli, da una parte Boemondo VI d'Antiochia si sottomise e ottenne da Hulagu aiuti e le terre perse in precedenza e combattè al loro fianco, dall'altra i crociati di Acri e Tripoli temevano la potenza e la brutalità dei mongoli, condannarono il comportamento di Boemondo che fu anche scomunicato. Pensavano che i mongoli fossero la minaccia più grave e quindi permisero ai mamelucchi di attraversare il loro territorio e quindi indirettamente contribuirono alla vittoria di Ain Jalut nel 1260. Ma si sbagliarono, perchè Baibars appena sistemati i mongoli si accanì contro i crociati sistematicamente conquistando gran parte dei possedimenti e delle fortezze dei franchi. I mongoli dell'Ilkhanato rispettarono sempre i patti con gli alleati-vassalli, l'esempio dei cumaani è da attribuirsi all'Orda d'Oro. In realtà in siria e palestina il pericolo vero per i cristiani erano i mamelucchi, e non i mongoli, i crociati di Acri commisero un grave errore lasciando passare l'armata egiziana, errore che pagarono a caro prezzo negli anni seguenti, mentre Boemondo aveva visto giusto, in seguito la scomunica fu ritirata e si tento un'alleanza con i mongoli, ma era troppo tardi.

GlaucopideSophia1
00lunedì 23 febbraio 2009 12:59
Allora non si poteva distinguere fra l' uno e l' altro, facevano parte dello stesso dominio, si staccarono solo dopo la vittoria egiziana, comunque non sarebbe cambiato nulla, i crociati scelsero il nemico più debole, quello che tecnicamente , a causa della guerra contro i mongoli , avrebbe avuto solo le risorse per difendersi, ai mongoli interessava l' aiuto dell' occidente solo per distruggere l' egitto, sapevano che per qualche motivo i crociati e la francia volevano vedere sconfitto l' egitto, e ai mongoli faceva comodo questo , soppratutto perchè non possedevano una flotta e la francia gliela poteva fornire, ciò non toglie che una volta distrutto il nemico numero uno non avrebbero conquistato anche il regno crociato, questa è una politica standard per tutti i regni mongoli, vedere in loro la possibilità di salvezza di un regno la cui sorte era già segnata è sbagliato, i crociati potevano solo attuare la politica che gli avrebbe permesso di soppravivere più a lungo .
davie
00mercoledì 25 febbraio 2009 23:29
Re: Re:
Devil 14.87, 22/02/2009 18.49:


La fine del Medioevo nel XIV e con l'inizio del Rinascimento è un'invenzione, appunto, rinascimentale. Cito un saggio che è un classico: Taluni vorrebbero abolire il termine rinascimento per il motivo che può suggerire, erroneamente, l’idea di un cambiamento improvviso e di una cultura quattrocentesca nuova, affatto originale e distinta. Ora, è indubbio che un rinascimento italiano, o comunque lo vogliamo chiamare, c’è stato, ma non fu il fenomeno straordinario e unico che si è voluto credere. Il contrasto di quella cultura con tutta la cultura precedente non fu affatto così netto come sembrò agli umanisti e come sembra ai loro seguaci moderni, se si pensa che lo stesso Medioevo conobbe risvegli intellettuali i cui fermenti non andarono perduti nei tempi successivi e la cui natura fu senz’altro molto vicina a quella del più famoso movimento quattrocentesco. (Haskins, La rinascita del XII secolo). Il Medioevo ha una data d'inizio e di fine, ma che in realtà sono soltanto frutto di pregiudizi e arbitrarietà successive. Con il XII secolo siamo già nel Rinascimento se vogliamo considerare obiettivamente il livello culturale europeo generale. A questo volevo alludere.

Ma direi che non hai capito cosa vuol dire questo saggio...Il XII secolo è riconosciuto come periodo di ripresa culturale ( es diritto romano giustinianeo..ecc) che va ad integrarsi poi nei processi successivi di sviluppo.
Nessuno non nega, che il fenomeno del XV secolo definito 'rinascimento' non ha abbia apporti dai secoli precedenti, nemmeno nei manuali più vecchi, però si sottolinea come l'uomo riacquisica una centralità nella società umana pervasa da temi religiosi, politici( che perdurano cmq)
Ma dire che finisce il medioevo....ce ne passa!! [SM=x1140544]


Xostantinou
00martedì 26 maggio 2009 10:20
analisi
Che l'Impero Mongolo sia stata una creatura legata essenzialmente allo sfolgorante carisma di Gengis Khan è fuor di dubbio ed il paragone con Alessandro Magno è perfetto, ma permettetemi di fare alcune precisazioni. [SM=x1140419]

1- Culturalmente l'impero era veramente simile alla koinè realizzata dal macedone, in quanto era una convivenza pacifica e fruttuosa delle civiltà cinese, indiana ed arabo-iranica, questo ottenuto perché la mentalità gengiskhanide era proprio quella di dare la massima libertà di sviluppo culturale e di multietnicità PURCHE' ciò non interferisse con l'ethos che fungeva da spina dorsale dell'esercito mongolo. I mongoli erano preposti all'organizzazione militare dell'impero e ne rappresentavano l'elite combattente, ma erano solo la minoranza e Gengis Khan era pienamente consapevole che se la cultura mongola da un lato rappresentava la vera forza delle sue truppe, dall'altro era la loro maggior debolezza dal punto di vista amministrativo, indi per cui i mongoli occupavano unicamente le gerarchie militari mentre l'amministrazione era affidata a burocrati cinesi e persiani. Dire che i mongoli erano alla stregua dei germani del III-IV secolo è errato poiché in pratica solo i goti di Teodorico si avvicinarono al modus mongolo, ma nessun popolo germanico ebbe (se non sul lungo periodo) l'acutezza delle orde mongole...inoltre non confondiamo le migrazioni di popoli germaniche con le campagne squisitamente militari ed imperialistiche dei mongoli.

2- Islam e cristianità teoricamente si sarebbero anche potuti unire in un fronte comune, ma se usciamo dalla teoria possiamo vedere che in pratica la cosa sarebbe stata improponibile. Dalle fonti sappiamo che al passaggio delle orde mongole alcuni contingenti di cavalieri cristiani fanatici si unirono di propria iniziativa ai mongoli con l'obiettivo di distruggere i musulmani, in fin dei conti la tolleranza religiosa dei mongoli era nota quanto la loro ferocia in battaglia e molti governanti dell'epoca da parte cristiana pensarono che forse era il caso di sottomettersi formalmente al Khan e continuare a fare i propri porci comodi ufficiosamente sulle spalle dei musulmani intransigenti che sarebbero stati spazzati via, piuttosto che unirsi agli infedeli; i più lungimiranti pensarono che sarebbe stato comodo aspettare amichevolmente neutrali l'annientamento dei musulmani per passare poi eventualmente ad una pronta sottomissione ai mongoli in caso di necessità...pochissimi ritengo abbiano avuto la lucidità politica all'epoca per abbandonare le opportunità di veder eliminati i propri acerrimi nemici ed accantonare gli odi religiosi ed unirsi in un fronte comune contro un nemico sì ben più potente, ma che prospettava anche molti vantaggi...in fin dei conti gli stati cristiani in quel momento erano alle corde e se i musulmani erano sul punto di cacciarli dalla terra santa, tutt'altre erano le intenzioni dei mongoli cui l'unica cosa che interessava era imperare sul mondo, ma di chi e dove stava sotto il loro governo non importava granché...soprattutto tra le masse non credo che una simile politica indubbiamente molto più moderna potesse fare presa, anzi, sarebbe stata vista come un'eresia...

3- Militarmente ritengo che i mongoli all'epoca di Ain Jalut siano stati all'apice della loro espansione, tecnicamente non sarebbero potuti andare molto più lontano...
Ipotizziamo che la loro avanzata fosse continuata, cosa sarebbe successo?
In medio oriente, una volta raggiunte le coste siriane sarebbero discesi nel florido egitto, ma poi si sarebbero trovati di fronte al sahara ed a una striscia discontinua di città lungo la costa mediterranea e probabilmente il gioco per loro non sarebbe valso la candela, attestandosi sull'ultima area sfruttabile, ossia l'egitto. in anatolia sarebbero avanzati sino a Costantinopoli, che probabilmente sarebbe caduta dopo un lungo e spaventoso assedio, aprendo le porte alla presa della grecia, mentre il ramo centrale dell'orda avrebbe conquistato i balcani. Ma la maggior difficoltà l'avrebbero incontrata in quel momento: i balcani, la rus, la grecia, l'ungheria, la polonia, erano tutte terre alla portata dei mongoli, ma da quel momento si sarebbero trovati di fronte l'italia ed il Sacro Romano Impero. Terre indubbiamente molto più deboli militarmente, ma impraticabili per gli eserciti mongoli. Terre costellate di fiumi profondi, monti, foreste, paludi, ma soprattutto miriadi di borghi e città fortificate. Questo panorama era impraticabile per la tecnica bellica mongola e sarebbe costato un tributo di sangue indicibile da entrambi gli schieramentei...solo una volta entrati in Francia ed in penisola iberica non avrebbero più trovato ostacoli, ma superare italia e germania era al di là delle loro forze...(e li non ci sarebbero stati patemi di natura religiosa come in palestina, li feudatari e comuni non c'avrebbero pensato molto a fare fronte comune)


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