A.D. 1155
Iniziò così il cammino nella storia del Regnum Mediolani: un soleggiato giorno di primavera, nella basilica di S. Ambrogio, dalle santissime mani dell'arcivescovo di Milano, Oberto da Pirovano,
il nuovo Rex Mediolani riceveva la corona ferrea, simbolo di potere regio sulla regione.
Essa era stata forgiata secoli prima per i re Longobardi e ora cingeva il capo di un nuovo sovrano, erede delle tradizioni belliche di tale popolo, ma anche delle raffinate tradizioni, ricchezze e cultura comunali.
Re ottone non era gradito al papa, Adriano IV, in quanto, sebbene egli fosse un guelfo,
temeva sarebbe stato una grossa minaccia per l'egemonia del papato sull'Italia, che si fondava sulla debolezza dei singoli comuni. Un unico, grande regno nel Nord Italia sarebbe stato di enorme ostacolo per la politica e la concezione teocratica che i pontefici portavano avanti da secoli.
Quella Milanese era la prima monarchia costituzionale della storia, poichè il concilio non venne sciolto dopo la nomina di Ottone I a rex, ma diventò parte integrante e attiva del nuovo nascente potere nazionale Milanese. Durante una seduta di questo antico organo politico, vennero stabiliti obiettivi della politica estera e propositi per quella interna. I territori dei comuni circostanti potevano essere, senza particolari problemi, annessi prima dell'anno 1155, per poi concentrarsi sul rafforzamento interno dello stato, in vista di inevitabili guerre di supremazia contro Venezia e i Normanni e contrastare la discesa in Italia, della miaccia principale, quell'imperatore Federico Barbarossa che pochi anni prima aveva osato profanare la capitale di quel regno che avrà presto la sua vendetta.