Oltre la manica

topic dedicato ai radi e spettacolari tentativi di attraversare vittoriosamente o meno la manica dal D-Day alle imprese di Cesare, Claudio, Guglielmo...
Il fallimento di Hitler, La strategia napoleonica

Mi occuperò personalmente di un post ricco ma sintetico sullo sbarco anglo americano a voi documenti e informazioni sulle altre imprese

Molto interessante, bell'idea!

The Housekeeper, 29/03/2011 20.13:

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Molto interessante, bell'idea!

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oggi penso di riuscire a scrivere il post promesso
Se qualche esperto dsi boudicca potesse scrivere qualcosa mi interesserebbe particolarmente

Riassumo qualcosa sui popoli giunti nella Britannia antica fino all'arrivo dei Romani, come "prologo" alle tue ricerche ;)

Prima "invasione": popoli indoeuropei (4500 a.C.)
Esistono prove della presenza umana in Britannia già 400.000 anni fa, ma a quel tempo l'isola era collegata all'Europa continentale da un ponte di terra. Homo erectus, Homo heidelbergensis, Uomo di Neandertal (da 230000 a.C.) e Homo sapiens sapiens (da 30000 a.C.) si succedettero in queste terre, quasi completamente spopolate per il freddo delle ricorrenti glaciazioni. Attorno al 6500 a.C., la fine dell'Era glaciale produsse un innalzamento del livello marino, che tagliò la Britannia dal resto dell'Europa continentale e la rese un'isola. Attorno al 4500 a.C. cominciarono ad emergere i primi insediamenti agricoli, quando degli immigranti dall'Europa arrivarono portandosi con se la conoscenza dell'agricoltura: queste popolazioni di origine indoeuropea furono i primi "invasori" che superarono la Manica con barchette primitive.

Seconda "invasione": cultura Beaker (2500 a.C.)
Attorno al 2500 a.C. una nuova cultura (Beaker o del vaso campaniforme) arrivò in Britannia, portata da un gruppo probabilmente originario della penisola iberica; queste genti portarono in Britannia l'abilità di fabbricare armi e attrezzi di metallo (inizialmente utilizzando prima il rame puro, poi in lega con lo stagno, ossia il bronzo). La Britannia aveva grandi riserve di stagno nelle aree della Cornovaglia e del Devon, nell'attuale Inghilterra meridionale. Attorno al 1600 a.C. lo stagno britannico veniva già estratto e esportato in tutta Europa. Le genti di Beaker seppellivano i propri morti in tumuli di pietra, e furono anche in gran parte responsabili della costruzione di molti famosi siti preistorici, come Stonehenge e diversi altri circoli di pietra. L'arrivo della cultura Beaker introdusse l'età del bronzo in Britannia e, secondo alcuni studiosi, si può considerare la seconda grande "invasione" dell'isola, anche se per altri studiosi non vi fu alcuna immigrazione, e la cultura Beaker si sarebbe diffusa sull'isola solo a causa del commercio. In effetti una volta si credeva che la sua nascita fosse avvenuta nella penisola iberica durante il neolitico, mentre negli ultimi decenni si è preferito identificarla come un'antica cultura indoeuropea, più precisamente proto-celtica.

Terza "invasione": popoli celtici (900 a.C.)
A partire dal 1500 a.C. circa, il potere delle genti di Beaker iniziò a declinare. Attorno al 900 a.C. una terza ondata di colonizzatori arrivò in Britannia. Questi sono conosciuti come Celti, e per il 500 a.C. avevano colonizzato la maggior parte della Britannia. I Celti erano artigiani estremamente abili e produssero gioielli dai motivi intricati e armi in bronzo e ferro. Il ferro era più forte e più abbondante del bronzo, e rivoluzionò molti aspetti della vita. Il più importante fu l'agricoltura. L'aratro con la punta in ferro poteva lavorare la terra più velocemente dei precedenti in legno o in bronzo, e l'ascia di ferro poteva ripulire le foreste più efficientemente. I Celti vivevano in gruppi tribali altamente organizzati, vivevano in semplici capanne ed erano famosi per essere feroci e impavidi, donne guerriere e condottiere non erano sconosciute, praticavano il paganesimo sotto la guida dei druidi (sacerdoti), leggi e rituali venivano tramandati oralmente, costruivano fortificazioni su colline. Tra i più antichi viaggiatori che esplorarono la Britannia celtica vi sono il cartaginese Imilcone (V secolo a.C.) e il greco Pitea di Marsiglia (IV secolo a.C.).

Gli ultimi secoli prima dell'invasione Romana videro l'influsso di rifugiati dalla Gallia (l'attuale Francia e Belgio), conosciuti come Belgi, che vennero soppiantati con l'espandersi dell'Impero Romano. A partire dal 175 a.C. circa, si insediarono nelle aree di Kent, Hertfordshire ed Essex, e portarono con loro un'abilità nella produzione di vasellame, molto più avanzata di quella impiegata in precedenza. I Belgi erano stati parzialmente romanizzati e furono responsabili della creazione dei primi insediamenti sufficientemente grandi da poter essere chiamati città.

Balzo in avanti di millenni e giungiamo alla metà del 1944
Le vicende sono note ai più cercherò di scrivere un articolo che sia il meno scontato possibile, con molti particolari ma neanche troppo prolisso
Ci provo

Si sa che the IIWW sia stato un periodo denso di errori strategici militari politici, almeno la storiografia sottolinea puntualmente ciò che non si è fatto in luogo degli apetti geniali della partita più entusiasmante di sempre
Anche il celebre D-Day è stato caratterizzato da errori grossolani da parte degli alleati ma chissà com'è è celebrato come un giorno eroico.. in questa sede dimostreremo che non è affatto cosi
la situazione strategica è chiara: l'asse è in un violo cieco. La "fortezza d'europa" , cosi com'è battezzata, perde pezzi ad oriente e la ritirata strategica li ha portati ai punti di partenza dell'inizio della campagna sovietica. A sud Mussolini è un fantoccio nelle mani del fuhrer e l'alleato più importante (per quanto l'imbianchino ammetta che l'errore più grande della sua politica sia stata l'alleanza militare col duce ma non sarei d'accordo - a tal proposito bisognerebbe aprire un altro topic quindi considerazioni rimandate) ha cessato di esistere scomparendo dalla cartina geografica.
STRATEGIA ALLEATA L'intenzione è quella di aprire un terzo fronte ma gli alleati sono in realtà molto divisi (e la decisione finale a mio parere è stata la più sbagliata e la più sanguinaria che si potesse prendere)
Gli inglesi suggeriscono una linea periferica nei balcani e in grecia oltre ad un nuovo impulso nella campagna d'Italia. Rifiutano l'operazione Anvil nella francia meridionale e pensano quella nella Francia settentrionale diretta al cuore tedesco troppo dispendiosa. Prevale la posizione americana poichè i mezzi li dovevano mettere loro gli inglesi erano alla frutta
L'obiettivo più ovvio era il Pas de Calais per la brevità del tratto della manica ma proprio per tale ragione densamente fortificato. Il secondo la regione della Normandia non cosi fortificata. Il problema era la mancanza di porti ma gli inglesi potevano vantare ottimi mezzi anfibi e si pensava di progettare un porto artificiale. Terminata l'operazione Neptune i mezzi anfibi sarebbero stati trasferiti nel mediterraneo per la francia meridionale
TATTICA ALLEATA
l'operazione voleva prima di tutto la superiorità aerea dello spazio francese. Distruggendo la Luftwaffe e la capacità produttiva non sarebbe stato cosi complesso. La seconda parte doveva "ingannare" i tedeschi. Non dare neanche una possibile informazione del luogo di sbarco. Cosi numerosi furono i punti di bomabrdamento strategico alleato a Calais rispetto alla normandia. si dice per 1 bomba in Normandia 2 più a ovest. Infine l'operazione di sbarco vera e propria

STRATEGIA TEDESCA
Il fuhrer sicuramente non era un uomo preparato dal punto di vista militare e il servilismo dei suoi generali portò alla sconfitta più grave una forza dalle possibilità immense
Il 1944 è un anno decisivo e ovviamente Adolf diede il peggio di sè stesso
il primo punto era la difesa ad oltranza di tutta la fortezza ed impedire a tutti i costi lo sbarco in Francia. Ovviamente già Sun tzu aveva capito come -difendere tutto significa non difendere nulla e se si è forti su un fronte un secondo fronte sarà più debole- recita una delle sue massime .. Considerava la sua Wermacht qualcosa di alieno ma la realtà che il morale era a pezzi, dappertutto; sarebbe sato già difficile difendere i punti vitali figurarsi l'intera Europa senza contare l'introdzione della 3 dimensione sul campo: il cielo. Non solo erano totalmente imprepaati in questo campo, non solo gli alleati erano i padroni incontrastati ma la 3 dimensione er la più importante e i generali tedeschi erano inappropriati alla nuova rivoluzione.
Lo spionaggio e la cittografia tedesca era disinnescata e le spie tedeche paracadutate oltre la manica furono catturati; Il codice enigma dava tutto ciò che serviva per conoscere a fondo i tedeschi senza che essi riuscissero neance a scattare una foto al nemico.
cosi l'attenzione fu concentrata su Calais e le riserve tenute lontane da utilizzare solo nel caso di uno sbarco veramente decisivo - troppo tardi -
I progetti di fortificazione cominciarono nel 1942 il VALLO ATLANTICO
50 000 capisaldi e 300 000 uomini aveva fissato il fuhre entro un anno mi ricorda un altro omuncolo modeno
inoltre i missili V1 V2 progettati solo dai tedeschi erano costosisimi e inutili e compromisero i lavori
Rommel fortunatamente concentrò l'attenzione anche su Normandia e Bretagna scatenando l'ira di alti ufficiali tedeschi anche su un'altra questione: l'utilizzo delle riserve.
Rommel definiva il momento dello sbarco un momento cruciale e pretendeva l'uso di tutte le linee di fanteria immediatamente. Kraiss a cui fu affidata la difesa della Nrmandia) preferiva attestarsi molto più indietro con una linea sottile di schemaglia. Fu raggiunto un compromesso , disastroso per le sorti del reich. La questione nasceva dalla vastità di Omha beach la costa di sbarco del D Day a cui la dottrina tedesca non era abituata in luogo di un attacco rapido e concentrato su un punto con una pressione molto più imponente.

Passiamo ora all'operazione vera e propria
Gli americani scelsero Omaha beach per la realizzazione piuttosto semplice di un porto artificiale per facilitare il trasporto rapido di mezzi dopo il D Day offrendo ancoraggio profondo a poco pi di un km dalla spiaggia
Il problema era tattico: si trattava di una autentica fortezza dotata di alte scogliere. Gli stessi rapporti americani affermano che sarebbe bastata una sola divisione di fanteria al completo per rendere inconquistabile omaha beach. Pensavano gli americani che fosse difesa da mezza divisione di fanteria appenna e si tratta del primo imperdonabile errore
Rommel aveva predisposto fortificazione conto i mezzi anfibi ne seguiva la necessità di un'operazione con la bassa marea all'alba. A difesa vi erano circa 3 divisioni di fanteria non equipaggiate benissimo
Al 5 giugno in condizioni temporali inadeguate fu preferito il 6 giugno.
Al mattino il bombardamento iniziale fu fallimentare: la marina ebbe poco tempo per operare a causa del poco tempo disponibile alla fanteria prima dell'alta marea l'aviazione stavolt non centrò un bersaglio fortificato a causa della scarsa precisione e della difficoltà dell'obiettivo
Diverse opere cinematografiche raccontano bene lo sbarco ad Omaha beach in particolare Ryan se non per l'uso di mezzi corazzati anfibi da opporre alle fortificazione in cemento.. Si trattava di mezzi inglesi che per semplificare avevano una sorta di salvagente che permetteva loro di attraversare un piccolo tratto di costa e opporre già prima dell'attracco. Il problema è che anche piccole onde possono farli affondare.. inoltre non erano adatti a resistere ad un fuoco concentrato di anticarro

I corazzati nella parte più ad est della spiaggia evitarono l'utilizzo della tela e dovettero reggere un fuoco anticarro notevole; dall'altra parte si decise di usare il mezzo anfibio ma il mare particolarmente mosso affondò un'intera compagnia tranne 2 carri con numerosi uomini annegati; alla fine solo 5 carri toccarono terra; Gli americani portarono 8 divisioni di fanteria più brigate genieri col ruolo fondamentale di aprire varchi tra gli ostacoli sulla spiaggia; Solo in una regione il bombardamento navale creò un fumo tale da evitare il fuoco di mitragliatrice pesante; Nelle alte regioni della spiaggia il fuoco dimezzò tutte le linee e in più molti dei comandanti persero la vita compromettendo il morale.
La situazione ad oriente ra caotica e preoccupante: la marea aveva deviato la traiettoria di sbarco.. inoltre l marea cesceva e molti uomini procedevano con l'acqua alla gola ostacolati dal loro stesso equipaggiamento; le unità di genieri che persero pochi uomini avevano gettato l'equipaggiamento alte divisioni avevano meno della metà degli effettivi.
La pima ondata riusci nell'intento di aprire 4 varchi lungo i 7 km di costa ma vi furono il 41 % di perdite tra i genieri alcune furono totalmente annientate. L'alta marea ormai giunta spegneva le sofferenze dei feriti gravi. Privi di comandanti molte divisioni esistettero eroicamente fino alle ore 7.00 quando giunse la seconda ondata.. intanto i tedeschi non avevano subito perdite e i bunker erano quasi del tutto intatti

to be continued

Qualche immagine su omaha beach la parte più complessa dello sbarco anglo americano

La seconda ondata ebbe problemi di navigazione pari alla prima. E le stesse perdite. Solo il fumo e le fiamme che in precedenza avevano risparmiato una piccola parte della prima ondata fornirono riparo alle divisioni sbarcate a "easy red" (frazione della costa invasa) dove inoltre si era aperto il maggiore varco tra le fortificazioni costiere. Punto chiave per otteere la vittoria era la presa delle scogliere a les Moulins. Il primo tentativo falli. Anche nella seconda occasione gran parte degli uomini furono costrettti alla ritirata dal canalone di Les Moulins. 3 squadre della compagnia G Il 743 battaglione riuscirono a sfondare le scogliere più a est. Si distinse il 743 bataglione corazzato che il maggior Bingham descrive come degli eroi - che colpirono ferocemente i tedeschi e ne furono colpiti- alle 9.00 erano già oltre le loro scogliere. Come un effetto domino altri capisaldi cedettero di fronte all'avanzata.
Ma la missione era sull'orlo della disfatta. I genieri non erano riusciti a tracciare una via visibile agli altri mezzi di sbarco, i mezzi corazzati della 2 ondata intasavano lo spazio e la spiaggia rimase isolata: a metà mattinata gli sbarchierano fermi dal largo si notavano mezzi in fiamme perdite enormi. Ma gli USA potevano contare su un'ultima arma che salvò il destino dell'europa interamente sovietica: i cacciatorpdinieri
la flotta che in precendenza non aveva avuto tempo necessario per eliminare i bunker sfruttando l'alta marea si avvicinò a meno di un miglio a 5 metri d'acqua e colpi con tutto ciò che poteva. erano abbastanza vicini per individuare la direzione di tiro di carri e fanteria amica. Distrutti almeno 3 capisaldi fuoco d'appoggio e tra le testimonianze Si narra che l'ammiraglio bryant ordinò di eliminare una vedetta tedesca sul campanile di Coleville al 13 colpo fece centro "Grazie a Dio per la marina" esclamò il maggiore generale Gerow
Alle 11.00 arrivarono i rinforzi su omaha beach dove vi era l'avanzata più importante.
Altro punto chiave fu la presa dei cannoni posti sulle scogliere di Point du hoc. la flotta aveva reso una postazione imprendibile una conquista agevole. Per metà del percorso non fu necessario l'utilizzo di rampini e giunti in cima i tedeschi erano ormai decimati. già alle ore 7.00 le unità convergevano verso sud tentando di fornire appoggio sula spiaggia. I tedeschi opposero un'ondata di contrattacco e i ranger dovettero ritirarsi alle fortificazioni du Hoc. rimasero isolatiper gran parte della giornata a corto di munizioni e uomini. 90 erano gli effettivi che riuscirono fino all'alba del D+2 a resistere fino alla sostituzione con un battaglione corazzato eroici
la situazione per gli ufficiali USA era per niente chiara fino alle 20 00 quando il canalone per Le moulins era definivamente preso e il fuoco tedesco cominciava a spegnersi e il 35 % degli ostacoli sulla spiaggia era stato rimosso.
erano stati persi qualcosa come 79 carri e 4 carri riuscirono da soli a evitare la disfatta totale. I mezzi corazzati danneggiati furono rimessi a regime e nei giorni seguenti le linee di fanteria ormai sfaldate furono appoggiate provvidenzialmente dai carri ottenendo una vittoria nei villaggi dell'entroterra. la vittoria era ottenuta

le perdite compresi di feriti superano le 2000 unità. Questo perché si trattava di una spiaggia altamente fortificata. Se le ali furono prese tuttosommato facilmente Omaha fu un ecatombe. Le perdite tedesche furono 1000 circa. Il ruolo dell'aviazione oggi sembra essere rivalutato anche nel D Day. vero non ebbe alcun incidenza sul campo ma le infrastrutture furono compromesse mettendo fuori uso aviazione nemica e soprattutto collegamenti col quartier generale il quale non aveva idea della situazione ad omaha e la riteneva anzi saldamente in mani9 tedesche non garantendo rinforzi che sarebbero stati essenziali. indubbio la chiave di volta fu la marina anglo americana

per chi volesse approfondire è un testo in inglese interessante
archives.njit.edu/vol01/etd/2000s/2002/njit-etd2002-069/njit-etd2002...

purtroppo non riesco a trovare cartine on line decenti come quelle sul mio testo
spero sia stato chiaro alla prossima

Bravissimo
molto interesante