ResPublica Pisana

Romolo Augustolo
00venerdì 30 luglio 2010 23:39
pisa, m/m

By null

il mio nome è daniele de' bastia, e sono stato incaricato dal granduca di tuscia et umbria ranieri caetani di seguirlo e redarre l'historia del comune da questo dicembre gelido del 1172 dopo la nascita del nostro signore et salvatore. inizierò con un breve riassunto dei fatti antecedenti agli eventi bellici et politici attuali. all'inizio del XII secolo gli infedeli, provenienti dalle infide baleari, attaccarono i giuducati di sardegna. tutti i giudicati, vedendo la loro posizione vacillare, chiesero giustamente alla nostra potenza, che salpò immediatamente nel segno di tutta la cristianità con la benedizione del papa stesso contro gli infedeli. dopo anni di strenua lotta gli infedeli furono scacciati e i sardi, riconoscenti per il nostro operato, acconsentirono ad ottenere la protezione et alleanza del popolo nostro, che insediò vari uomini nelle posizioni di governo di quelle genti. dopo una fugace battaglia, la nostra città ottenne anche la benevolenza di gran parte del popolo corso, che si era ribellato ai tiranni genovesi, che, grazie alla loro poca fede, avevano anche fatto fallire un controattacco cristiano alle isole baleari teso a sradicare gli infedeli dal mediterraneo!

nell'anno 1556 dalla nascita del cristo, i nostri emissari siglarono un patto di alleanza col sommo pontefice et col grande comun de milàn, nome ufficiale della città chiamati dai latini mediolanum, che controllava una gran moltitudine di comune fino ad'asti.

nel 1558, finalmente, col benestare del sommo pontefice e degli alleati nostri, dichiarammo guerra a genova e al giudicato d'arborea. costoro avevano osato sfaldare l'alleanza, oltraggiando il buon nome di tutto il popolo sardo, nostro fido e pio alleato. la guerra fù breve. arborea ed alghero vennero conquistate dopo appena sei mesi d'assedio, mentre una battaglia navale combattuta nel nord della corsica (nei pressi della mia città natale, bastia) consegnò nelle mani del mio comune tutta la corsica et la sardinia! questa vittoria permise agli alleati mediolanensi di conquistare genova, mentre noi riuscimmo a mettere le mani, per grazia di dio, sull'infida alleata di genova in tuscia, la città di Lucca.

pochi anni dopo il pontefice decise di mettere il mio popolo alla prova: gli chiese di conquistare le infedeli isole baleari! in un solo anno e mezzo, le nostre forze, guidate dal figlio del priore, sbarcarono e conquistarono la debole città indele, presto ribattezzata maiorca. nel frattempo, il priore in persona guidava le truppe della città contro la inimica firenze, conquistandola nel 1561.

il pontefice fu talmente soddisfatto del nostro operato, che ci chiese cortesemente se, in nome di Dio, potessimo ricondurre alla ragione i suoi vassalli di spoleto. anche questa battaglia fu una mera formalità. i lanceri comunali e gli arcieri corsi, uniti ai cavalleggeri di alghero e alla guardia del priore, ridusse i ribelli al silenzio dopo una fallita sortita sotto le mura della rocca. in questo modo l'umbria fù pacificata, per grazia di dio e del sommo pontefice. il papa ricompenso il nostro priore offrendogli il titolo di marchese d'umbria, il tutto mentre l'imperatore accordò al priore il titolo di marchese de tuscia! il papa e l'imperatore, vista la situazione e i buoni rapporti che il priore aveva con entrambi, decisero di rivestire il priore con il titolo de: granduca de Umbria et Tuscia. l'imperatore, per sugellare il riconoscimento, chiese e ottenne l'alleanza dei pisani.

conosciuti i successi di quella che solo nominalmente era una ResPublica, la corona d'aragona inviò i suoi messi per stringere accordi commerciali e un'alleanza con il nostro comune. noi acconsentimmo. e poi, per circa una decade, fu pace. a pisa venne edificato un magazzino commerciale, i suoi mercanti arrivarono fino alla danimarca per le pelli, alla polonia per l'oro nelle sue miniere, e nella provincia spagnola appena conquistata e cattolicizzata per il preziosissimo zucchero. furono varate inoltre ben due flotte commerciali, che portarono alla città ricchezze inimmaginabili solo venti anni prima.

ma ahimè, lucifero sguinzaglia i suoi demoni sulla terra soventemente, corrompendo i mortali con l'invidia, la gola et la cupidigia. un giorno entrò nella sala un ammiriglio ancora insanguinato, proveniente da alghero, e disse: [mio priore! i siciliani hanno tentao di bloccare i nostri commerci ad alghero!]
il priore chiese esplicitamente " ma allora è guerra! come è andato l'attacco, gli avete respinti per caso?"
[mio signore, dio ci protegge e guida! non solo li abbiamo respinti da alghero, ma le nostre flotte, su diretto ordine del conte di alghero, ora bloccano i loro commerci a napoli e a palermo, la capitale! abbiamo quasi ottenuto la superiorità navale!!!]
il priore rispose "non ho parole, io stesso non avrei potuto fare di meglio! ora andate in porto, e commissionate la costruzione di altre navi... servo! _un servo si inchinò e ci raggiunse dal fondo della sala_ ordina a metà delle truppe di stanza a lucca e ad arezzo di convergere a pisa, dopodichè manda l'ordine a mio figlio, a firenze, di spedire 5 battaglioni, e manda un tuo pari a spoleto, per comunicare che serve d'urgenza cavalleria, corri!"
allontanatosi il messaggero, in questo freddo inverno del 1172, il priore guardò il cantiere dall'alto della sua reggia, ed eslamò "spero che le navi e le truppe siano pronte entro sei mesi... la sicilia mi aspetta, il dominio delle isole del mediterraneo sarà delle nostre genti... DIO LO VUOLE!"
concludo, osservando che continuerò le cronache passo passo in questo stile, riportando frasi e discorsi dei protagonisti (per quanto possibile), basandomi su testimonianze dirette e miniature e dipinti copiati da monaci e pittori celeri e fedeli alla realtà.
che dio protegga pisa e il granduca nostro!
The Housekeeper
00venerdì 30 luglio 2010 23:44
bellissima cronaca!
BCHugoBardo
00sabato 31 luglio 2010 08:40
Complimenti! Deve essere divertente giocare una fazione con grandi forze navali. [SM=g1598468]
Krikor Hayastani
00sabato 31 luglio 2010 09:45
Bella storia! Pisa è una delle mie preferite!
Romolo Augustolo
00sabato 31 luglio 2010 12:06
Re:
BCHugoBardo, 31/07/2010 8.40:

Complimenti! Deve essere divertente giocare una fazione con grandi forze navali. [SM=g1598468]




eggià, è una cosa nuova anche per me, considerando che ho appena concluso una piacevole partita con i danesi e una con i polacchi, il mare del nprd offre assai poco però in confronto al mare nostrum! poi si sta rivelando una buona campagna, ho fatto x sbaglio una risoluzione automatica davanti alle mura di palermo e ho perso 661 uomini mentre il pc solo 83!!! ora sono messo maluccio ma è molto impegnativa la faccenda, mi piace! la prossima puntata la posterò martedì o mercoledì penso, perchè purtroppo per problemi personali domenica e lunedì non potrò proprio giocare. [SM=g27979] grazie a tutti x i complimenti! a prestissimo un nuovo aggiornamento sulla guerra pisano-normanna!
Keirosophos
00sabato 31 luglio 2010 22:22
Bellissima cronaca!! Sono curioso di vedere gli sviluppi!!
Romolo Augustolo
00martedì 3 agosto 2010 23:30
nell'anno del signore 1178 il mio signore mi ordinò di scrivere sulla guerra per la sicilia, e la sua corona!
mi inviarono tre anni fà, la situazione, purtroppo, era quasi precipitata.

Corrado Caetani, il primogenito del granduca de Umbria et Tuscia, pose l'assedio alla capitale del regno di sicilia, palermo. i pittori "veloci et laboriosi" erano stati assoldati per "commemorare la vittoria". prima dell'assalto alla città la difesa avversaria era stimata in 200-300 unità. furono invece richiamati i battaglioni veterani delle guerre d'africa e queste truppe furono equipaggiate con nuovi armamenti e armature. erano solo cinquecento uomini contro i nostri novecento. dei nostri ne perirono seicento, degli avversari nemmeno un centinaio.
i rimasugli imbarcarono in tutta fretta e ripiegarono verso napoli, con l'intento di assediarla con così poche unità. per fortuna il primogenito Corrado fu persuaso, per gloria et grazia di Dio, Deo Gratias!, a ripiegare con i sopravvissuti a Pisa, dove fu rifornito abbondantemente dal padre di rinforzi, benedizioni e rimproveri.
avrei voluto documentare la sconfitta con qualche dipinto o miniatura, ma tutti questi beni furono saccheggiati dai nemici dopo la battaglia, visto che i nostri furono costretti a fuggire di corsa verso le navi abbandonando le ricchezze, i servitori e le prostitute nell'accampamento.

il secondogenito invece si dimostrò più intraprendente, e tentò il tutto per tutto. inviò la marina per impedire sbarchi dall'altra parte dello stretto. la flotta purtroppo arrivò troppo tardi, e permise a 5 battaglioni nemici di raggiungerne 3 già aqquartierati nei pressi di Messina. vi fù una battaglia, una nostra vittoria. le truppe nemiche restanti ripararono in fuga verso la città ben fortificata di Siracusa.

qui racconterò l'assedio di siracusa, grazie alla cronaca di un capitano di cavalleria, riporto qui il nostro incontro et dialogo:
mi avvicinai alle scuderie, e notai ventisei cavalieri normanni vestiti da "servientes" attendere. furono avvicinati poco dopo dal mio amico capitano corrado gaenio, l'ultimo sopravvissuto della sua compagnia di ventisette cavalleggeri. i normanni si sbeffeggiarono immediatamente di lui, allorchè lui si avvicinò a quei giovani nobili sconfitti, e ne schiaffeggiò pubblicamente il più robusto e impertinente, imprecandogli contro. il normanno reagì, e venne prontamente disarmato con un solo e ben approntato fendente di spada. tutti seguirono gli ordini del capitano e vennero a formare la nuova campagnia di cavalleggeri. così poco dopo il capitano si avvicinò a me, e iniziò il suo racconto: [venimmo a sapere che vi erano mille uomini a disposizione dei nemici, e inoltre sei battaglioni nemici erano stati avvistati tra i monti. questo nel dicembre del 1177, per fortuna si ritirarono, inspiegabilmente, quattro mesi dopo, perdendo l'opportunità di accerchiarci. le nostre spie forse gli avevano fornito informazioni su un secondo assolto a Palermo, che però bhe... è ancora in programmazione!!! ahah!]
[ci disponemmo quindi a respingere una loro sortita. in Sicilia si trovano molti veterani delle guerre di Tripoli, e questi furono equipaggiati a tutto punto per fronteggiarci. i nemici erano molti, erano leggermente superiori a noi. ma con un solo reparto di cavalleria, al contrario dei nostri 2 reparti cavalleggeri e al nostro reparto del generale d'armata pesante Ruggero Caetani, secondogenito del granduca. loro mandano avanti i numerosissimi fanti. noi li teniamo fermi, e cerchiamo di aggirarli, ma i loro fanti sono talemente tanti da riuscire a respingersi. tutto questo continuò finchè una nostra carica di cavalleria uccise il loro comandante, un semplice capitano di fanteria (riuscimmo infatti a tenere i comandanti nemici in Calabria, grazie al controllo dello stretto)]
davanti alle mura, invece, la nostra cavalleria uccideva i rimasugli della cavalleria avversaria, rendendo il lavoro dei nostri cavalieri estremamente più semplice.

io penetrai nelle mura, e dichiarai la carica dell'unica compagnia di cavalleggeri ancora disponibile. (l'altra infatti era rimasta con solo cinque unità, e si ritirò nelle retrovie). qui capii il valore degli arcieri saraceni nemici. caricammo gli arcieri nemici. i saraceni sguainarono le spade, costringendo gli arcieri coscritti ad avanzare e subire la carica della cavalleria. noi quindi, messi in fuga gli arcieri contandini, cercammo una breccia verso la piazza centrale, per facilitare il compito dei fanti. ma degli ARCIERI, valorosissimi quantomai bastardi arcieri infedeli, contrattaccarono con le spade, rendendo i nostri cavalli inefficaci, visto che il terreno era ormai cosparso di cadaveri dei loro amici coscritti. caricammo che eravamo ancora ventidue, davanti ai tuoi occhi vedi ciò che resta di quella carica... solo io.

[tuttavia diedimo... o meglio diedi, l'opportunità ai nostri fanti di avanzare, e massacrare i nemici, finchè anche l'ultimo difensore fu ucciso nella piazza del centro, davanti al castello del signore (che non era presidiato, visto l'assenza del signore, fermo a Palermo), e fu gridata Vittoria!!!]

"so che il signore Ruggero Caetani, vostro signore e comandante, secondogenito del Granduca Di Umbria et Tuscia, vi fece saccheggiare la città, tu, dopo quel massacro, partecipasti?"
[i musulmani, almeno per me, uccisero i miei fratelli. i soldati nostri erano circa nocecento, i sopravvissuti circa seicento. gli abitanti della città circa otto-novemila. personalmente misi le mani su molte donne e averi musulmani, più che altro per vendetta. i pochi uomini che tentarono di difendere le loro mogli furono uccisi, come pure gran parte di queste ultime. molti bambini, invece, furono risparmiati. su otto-novemila, morirono quel giorno solo circa due-tremila civili. non massacrammo tassativamente tutti. molti morirono in seguito alla difesa dei loro beni o delle loro mogli, alcuni addirittura si suicidarono. presimo gran parte dei loro beni, e metà ne diedimo al granduca. il granduca, quel giorno, ricevette 10763 fiorini, noi altrettanti.]

Ruggero Caetani, dopo questa battaglia, aveva portato metà della sicilia sotto la nostra signoria. mancava l'altra metà, mancava Palermo. in questo momento Corrado, il primogenito, sta navigando verso Palermo, deciso a lavare l'onta della precedente sconfitta. Pregherò per lui, per il nostro granduca, per le sue terre e la sua gloria, sua e del suo casato. sia fatta la volontà di Dio, del Papa, egli stesso di origine pisana, e del granduca!

ecco. alla prossima, che arriverà non molto presto! (studio, devo studiare, ho 3 debiti, latino mate e inglese, Devo Studiare, NON giocare! XD) [SM=x1140434] [SM=x1140431]
BCHugoBardo
00mercoledì 4 agosto 2010 11:50
Ancora complimenti! I siciliani sono un osso duro...
Keirosophos
00mercoledì 4 agosto 2010 13:31
Molto bene! Aspetto aggiornamenti (appena puoi :D)
ReSirio
00sabato 27 novembre 2010 18:21
eiei dov'è finito l'assedio di palermo! non puoi lasciarci qua cosi! :P
Romolo Augustolo
00domenica 28 novembre 2010 19:50
hai pienamente ragione, ho installato la brancai e nn so se riesco a far funzionare nuovamente la vecchia campagna devo fare delle prove (ho pure cambiato pc con un windows 7 ed ho avuto un po' di casini)
appena riesco a trovare il vecchio salvataggio faccio delle prove e se il gioco funziona bene continuo il tutto! se invece dovessero esserci problemi, PROMETTO di iniziare una nuova AAR con pisa non appena uscita la 6.1, scusa ma avendo cambiato pc ho avuto un po' di casini!
Romolo Augustolo
00martedì 7 dicembre 2010 21:30
ok. lo ammetto, mi del CRETINO da solo. dopo 3 giorni di ricerche posso dire di avere ufficilamente smarrito il vecchio salvataggio... come promesso farò un nuovo AAR nn appena uscita la 6.1, una promessa è una promessa, mi scuso ancora con chi non aspetta altro ke la continuazione della storia... mi dispiace, davvro, perdonatemi... :)
MAMO72
00martedì 14 dicembre 2010 14:07
Oooopssss!!!!!! che peccato...pisa (volutamente minuscolo) è sparita!!
[SM=x1140411]
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