Royal Standard submod per Bellum Crucis 6.2
L’idea per questo submod mi è stata data da Fabius, che tempo addietro mi aveva passato l’immagine dello stendardo usato dalla Guardia Variaga. Così ho deciso di creare per ogni fazione uno stendardo “speciale”, da legare all’unità più forte/più rappresentativa della fazione stessa. Uno stendardo che, data la sua importanza, è condotto in battaglia da un portastendardo specifico, abbigliato in modo consono al grande onore che ha ricevuto.
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Qua di seguito l’elenco (in ordine alfabetico) dei vari stendardi:
al-Misr
Stendardo: legato ai Mammelucchi Reali, reca il leone simbolo personale di Baybars, sultano dal 1260 al 1277.
al-Muwahiddun
Stendardo: legato ai Cavalieri Mozarabi, è quello condotto in battaglia da Muhammad al-Nasir, sultano Almohade. Venne catturato da Alfonso VIII di Castiglia sul campo di Las Navas de Tolosa (1212) e oggi è conservato a Burgos, presso l’abbazia di Santa Maria la Real de Las Huelgas.
Abito: pregiato tessuto arabescato, reca cucito sul petto la scritta “Allah Akbar”.
Atabeg Jazirah
Stendardo: per questa fazione non ho trovato praticamente nulla, per cui ho dovuto creare da zero uno stendardo “verosimile”. Vagamente sullo stile di quello almohade, reca al centro la scritta araba “Allah Akbar”, con decorazioni sui quattro lati a incorniciarla. Legato alla Guardia dell’Atabeg.
Basileia thon Romaion
Stendardo: legato alla Guardia Variaga, è quello utilizzato storicamente e rappresenta San Giorgio che uccide il drago.
Abito: pregiato tessuto del tipico colore imperiale, decorato con aquile dorate.
Comuni Lombardi
Stendardo: ovviamente legato alla Famiglia Ducale, è quello personale dei Visconti, al potere dal 1277, con il biscione in primo piano a sovrastare la croce rossa della città. L’unità compare dal 1280 (l’ho anticipata di vent’anni).
Abito: bianco e decorato con il simbolo del biscione.
Corona d’Arago
Stendardo: è quello che secondo la leggenda impugnava San Giacomo quando venne a soccorrere gli Asturiani nell’altrettanto leggendario scontro di Clavijo: bianco, con la croce rossa del santo al centro. Legato ai Cavalieri Cortesi.
Abito: i tipici colori dell’Aragona, con cucita sul petto la croce del santo.
Desht-i Kipchaq
per i Cumani non ho fatto nulla per un motivo pratico. Avrei dovuto legare lo stendardo alla Guardia del Khan, unità che hanno in comune coi Mongoli e che, in quanto tale, già è proprietaria degli stendardi specifici mongoli.
Heileiges Romisches Reich
Stendardo: legato ai Cavalieri Imperiali, mostra l’aquila imperiale con, sul petto, il leone rosso rampante di casa Asburgo, arrivata con Rodolfo I al titolo di Re di Germania nel 1273 (fine dell’Interregno).
Abito: giallo e nero come da colori imperiali, è decorato con leoni rossi rampanti e reca sul petto l’armoriale degli Asburgo.
Kingdom of England
Stendardo: lo stendardo reale inglese, coi tre leoni dorati su fondo rosso. Legato ai Cavalieri Inglesi.
Abito: rosso decorato coi leoni dorati.
Kongeriget Danmark
Stendardo: apparentemente molto banale, ma storicamente fondato, il Donnebrog è lo stendardo che la leggenda dice essere sceso dal cielo per incoraggiare i guerrieri danesi in un momento di grande difficoltà durante la battaglia di Lyndanisse contro gli Estoni (1219). Da allora è la bandiera della Danimarca. Legato alla Guardia Vescovile e ai Guerrieri dell’Hird.
Abito: di pregiato tessuto “dorato”, è decorato con i simboli della corona danese, i leoni azzurri.
Kongeriket Norge
Stendardo: Il leone rampante simbolo reale di Norvegia come appariva durante il regno di Hakon il Vecchio (1204-1263, sovrano dal 1217). L’ascia venne aggiunta solamente in seguito, dal 1280, ma dato che ambo le unità a cui è legato appaiono presto (i Guerrieri dell’Hird da subito, la Guardia Vescovile dal 1200) l’ho tolta.
Abito: rosso spento decorato a leoni dorati.
Krolestwo Polskie
Stendardo: l’aquila è il simbolo reale di Polonia e dunque lo stendardo è una versione alternativa di quello classico, in questo caso a fondo nero. Legato alla Guardia Polacca.
Abito: nero, con l’aquila bianca cucita sul petto.
Magyar Kiralysag
Stendardo: quello personale di Bela IV, sovrano dal 1235 al 1270, che si trovò ad affrontare l’invasione mongola e che, con la sua politica, si guadagnò il soprannome di “secondo fondatore della patria”. Legato al Banderium Reale.
Abito: in parte candido, in parte a strisce bianche e rosse, reca sul petto la croce magiara, che decora anche le parti bianche.
Mongol Uls
vedi Desht-i Kipchaq.
Patrimonium Sancti Petri
Stendardo: il simbolo dello Stato della Chiesa su fondo rosso, con decorazioni a incorniciarlo. Ho preferito non prendere lo stemma personale di alcun papa. Legato alla Guardia Svizzera.
Abito: rosso decorato con lo stemma papale.
Regnum Siciliae
Stendardo: legato ai Cavalieri Cortesi, intende rappresentare il cambiamento avvenuto nel regno: non più i normanni (estintisi nel 1266), né gli Anjou (dal 1266 al 1282), ma gli Aragona arrivati a seguito dei Vespri Siciliani del 1282. Lo stendardo reca dunque il simbolo usato da Federico III d’Aragona, Re di Sicilia fino al 1303, che unisce i colori aragonesi con l’aquila del Regnum.
Abito: grigio e decorato con le aquile nere, reca sul petto l’armoriale di Federico III
Reino de Castilla y Leon
Stendardo: vedi Corona d’Aragò
Abito: bianco e rosso, con decorazioni araldiche di fortezze (parti rosse) e leoni rampanti (parti bianche), e la croce di San Giacomo sul petto.
Reino de Portugal
Stendardo: legato ai Fidalgos (o Cavalieri Portoghesi), è quello reale in uso sotto Alfonso III (1210-1279): al centro cinque scudi blu a formare una croce in campo argenteo, retaggio di Enrico di Borgogna (X-XI secolo); negli scudi undici bisanti d’argento ciascuno, introdotti da re Sancho I (metà del XII secolo) ; e a contorno dodici fortezze dorate a porte chiuse (a differenza di quelle castigliane) su fondo rosso, il cui numero viene deciso proprio da Alfonso III.
Abito: bianco, decorato con gli scudi blu dei Borgogna.
Res Publica Pisana
Stendardo: in questo caso ho optato per uno verosimile, ossia il gonfalone del santo patrono della città, papa Sisto II (vissuto e martirizzato nel III secolo). Sisto II rimase patrono di Pisa fino alla battaglia della Meloria, combattuta proprio nel giorno a lui dedicato: i Pisani sconfitti decisero che era tempo di cambiare e posero la loro città sotto la protezione di San Ranieri, nato, vissuto e morto a Pisa stessa. Legato ai Feditori.
Abito: rosso pisano, con un delicato decoro a croci della Respublica.
Royaume de France
Stendardo: uno dei simboli stessi della Francia medievale, quell’Orifiamma catturata dagli Inglesi a Poiters nel 1356 e definitivamente andata perduta nel disastro di Azincourt nel 1415. La mia base è stata la ricostruzione oggi conservata nella cattedrale di Saint Denis. Legata – ovviamente – agli Chevaliers.
Abito: rosso fuoco decorato con gigli dorati.
Royaume de Jerusalem
Stendardo: i cavalieri della Guardia Gerosolimitana marciano in battaglia sotto l’egida del vessillo del Cristo Pantocrator, uno stendardo forse non storico al 100% - e probabilmente qualche super-esperto di Crociate ora mi eliminerà via ffz – ispirato dal mosaico che si trova nella chiesa del Santo Sepolcro a Gerusalemme.
Abito: candido e decorato con le croci dorate del Royaume.
Sakartvelos Samepho
Stendardo: legato agli Aznauri, è l’unione di quello della regina Tamar (i colori rosso e nero) e di quello di suo figlio e successore Georgi IV (l’unicorno).
Abito: rosso e nero, decorato sul petto dalla croce georgiana.
Selçuclular
i giannizzeri sono già dotati di stendardi specifici (quelli ottomani) e così li ho lasciati:)
Serenisima Republica Veneta
Stendardo: ovviamente il Leone di San Marco è il simbolo stesso di Venezia e quindi non l’ho affatto cambiato. Questo stendardo lo reca al centro, rappresentato “in mo'eca”, con sotto il grido di guerra degli eserciti veneziani, quel “Viva San Marco” usato fino all’arrivo di Napoleone.
Abito: rosso veneziano, decorato coi leoni della Serenissima. Sul petto il leone rappresentato “in mo'eca”, ossia frontalmente.
Velikij Novgorod
Stendardo: in questo caso, come per i Rus subito dopo, ho scelto, visto che non trovavo nulla di specifico, di creare uno stendardo legato a un’immagine iconica sacra. L’immagine scelta è quella dell’Arcangelo Gabriele detto “dai capelli d’oro”, icona del XII secolo conservata oggi a San Pietroburgo. Legato alla Guardia del Gran Principe.
Abito: azzurro cupo decorato con il simbolo araldico della città.
Vladimisrkoye knjazhestvo
Stendardo: come quello sopra legato alla Guardia del Gran Principe, reca l’effige della Theotokos di Vladimir, icona di origine bizantina portata a Vladimir da Andrey Bogolyubskiy nel 1155 da Kiev, dove originariamente era conservata. Portata a Mosca durante le invasioni di Tamerlano, oggi si trova alla galleria Tretyakov, a Mosca.
Abito: rosso decorato coi leoni dorati di Vladimir.
Sottosubmod Tartan per
Rioghachd na h-Alba
Per il Regno di Scozia ho optato per una cosa piuttosto diversa, cercando di rendere visivamente la suddivisione in clan tipica della Scozia. Ho quindi creato diversi stendardi basati sui tipici tartan di diversi clan. Le unità interessate da questo sono solamente quelle tipiche scozzesi, ossia Border Reivers (clan Seaforth), Arcieri della Highlands (clan MacKinnon), Arcieri Nobili delle Highlands (clan MacKenzie), Highlanders (clan MacNeil), Nobili delle Highlands (clan MacLachlan), Picchieri Scozzesi della Milizia (clan MacQueen), Picchieri Pesanti della Milizia (clan Lamont), Picchieri Nobili (clan MacIntyre), Lancieri delle Lowlands (clan MacDuff).
Crediti
Ideazione e realizzazione: Frederick the Great
Ringraziamenti: Fabius Maximus Germanicus per il prezioso suggerimento
Modalità di installazione
Copiate il pacchetto nella cartella BellumCrucis6, sovrascrivendo. Si consiglia di fare una copia di backup dei seguenti file – export descr unit, export descr buildings, battle_models.
Modalità di disinstallazione
Semplicemente copiare i tre file indicati sopra ai loro posti - i primi due in “data”, il terzo in “unit-models”. Le texture resteranno nelle cartelle, ma non danno alcun fastidio.