bene ora vi racconto la mia,l'ho combattuta propio oggi, vi avverto sarà molto, molto, molto lunga.
siamo nel 1130
Mi trovo con venezia e avevo un'armata a difesa della mia capitale dagli ubriaconi imperiali di stanza a bologna
. Ero posizionato esattamente prima del ponte tra le due regioni, di fronte a me già da qualche tempo si trovava un'armata imperiale al gran completo, ma nessuno aveva intenzione di attaccare poichè ben si conoscono i rischi che può comportare un ponte... tutto sembra procedere tranquillamente, i mesi passano e la cittadina avversaria continuava a subire il blocco terrestre e a breve a subire anche quello marittimo
.
Purtroppo non c'era stata, l'occasione di mandare in avanscoperta dei cavalieri per controllare le spalle visto che si era troppo occupati a contenere le ultime sacche di resistenza dei milanesi a occidente e i bizantini a oriente, dunque si decise di aspettare l'arruolamento di qualche unità di cavalleria invece di rischiare quelle poche unità di balestrieri e lancieri di guarnigione a venezia.
Alle prime luci dell'alba però , quasi dal nulla, compare un'altra armata nemica che si dirige rapida contro i miei uomini per attaccarci dietro e un'altra, minore, di rinforzo proveniente dalla città; lo scontro è inevitabile ci hanno colto di sorpresa
.
I miei 2300 circa soldati si preparano così ad essere schiacciati da due lati da 4000.
Le mie forze erano costituite da 9 unità di lancieri leggieri e sette unità di balestrieri pavesi, vero fulcro delle mie armate.
così ha inizio
grazie al volere di dio però i rinforzi pare abbiano trovato difficoltà e si uniranno solo dopo al resto dei nemici.
Il generale avversario però, forte dei sui soldati molto meglio equipaggiati, è convinto di poter sfondare senza problemi la linea che si è creata prima del passaggio sul fiume e così lancia tutte le sue fanterie per attraversare il ponte :
idio, nello stesso istante i miei balestrieri si mostrano e iniziano dunque il tiro propio mentre gli ostili stavano oltrepassando quei pochi metri di pietre e cemento che ci separavano, è una strage, il cielo per l'infinità di verrettoni si oscura, sembra l'eclissi
, i soldati sul ponte si videro cadere uno dopo l'altro, avranno pensato che fosse la fine ma il loro generale sperando di poterli incitare aveva suonato la carica che funzionò e così i cavalieri appiedati urtarono con tutto il loro impeto il mio schieramento che nonostante ciò resistette. Lo scontro è spaventoso, si è viso a viso spada contro spada coraggio contro paura e valore contro speranza, la battaglia continua come il tiro dei balestrieri che incessantemente spediscono una quantità enorme di uomini all'altro mondo.
ora anche il mio generale suona la carica, i miei uomini si esaltano
, l'imbuto sembra che stia funzionando e difatti iniziano le prime rotte avversarie: sono alcuni lancieri mercenari che si danno alla fuga, il panico inizia a diffondersi nelle file avversarie... il generale nemico capisce che bisogna intervenire e si lancia contro il mio schieramento, ache lui però viene colpito sul fianco da un lanciere e cade, ormai è fatta l'esercito nemico è completamente in rotta, tutti si danno alla fuga, oltre 400 militari sono catturati e il resto viene finito con le freccie.
Siamo tutti in festa, molti uomini si sono morti ma hanno salvato dai saccheggi e dalla barbarie più di 20000 cittadini
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Ma non è ancora questa la fine, infatti ora compaiono sul campo i rinforzi avversari, i miei miliziani, così come i balestrieri molto stanchi devono serrare i ranghi e dare fiducia per una seconda volta al generale. In attesa che tutti riprendano posizione viene inviata contro gli avversari l'unica unità di cavalleria sacrificabile per far guadagnare tempo
con una perfetta azione di temporeggiamento (carica-ritirata, carica-ritirata) possiamo rischierare l'esercito e prepararci ad assorbire l'impatto
, dopo aver richiamato quei pochi cavalieri superstiti riinizia lo scontro, per un colpo di fortuna 2 verrettoni colpiscono il generale avversario dei rinforzi minori e l'altro viene ucciso dal mio generale con una carica dopo un accerchiamento
, l'esercito nemico si ritrova nuovamente senza un capo e così iniziano alcune ritirate di arcieri e balestrieri, coloro che resistono continuano a subire perdite dalle freccie, basta dunque qualche carica del mio comandante e una nuova battaglia è vinta
le perdite avversarie sono molto ingenti, quasi 1000 uomini catturati e 3 generali uccisi, anche dalla mia parte si contano molti caduti tutti però hanno obbedito agli ordini e si sono guadagnati donne e riposo
posto qua gli screen
l'effetto imbuto
l'esito