il principato-repubblica di novgorod la grande

brancaleone da norcia
00sabato 28 aprile 2007 00:47
Il principato di novgorod ebbe carattere notevolmente diverso da quello degli altri principati russi, tanto diverso che anzi si parla spesso piuttosto che di principato di “terra novgorodiana”. Pur essendovi un principe, infatti, i poteri ne erano più che altrove limitati da quelli dell’assemblea popolare (vece). Diverso poi fu anche il generale regime di vita perché al carattere eminentemente agricolo e aggressivamente militaristico degli altri principati, novgorod contrappose il carattere principalmente mercantile.
La situazione stessa della città di novgorod, all’incontro del fiume volchov con il lago ilmen in uno dei punti essenziali dell’antica via d’acqua verso il mar nero favorì lo sviluppo del commercio che fu un origine non soltanto di merci ma anche di lavoratori semischiavi. Il territorio di novgorod, per quanto esteso, non era sufficientemente fertile , condizione questa che impose lo sviluppo del commercio. Altra condizione favorevole a tale sviluppo fu la facilità di comunicazione verso le terre germaniche e la svezia; dalla germania venivano regolarmente due volte all’anno carovane di mercanti a concludere affari; meno regolari, ma piu’ frequenti erano le visite a novgorod dei mercanti svedesi, in particolare dall’isola di gotland e di quelli delle terre baltiche. La merce di maggior traffico e valore in esportazione erano le pelli e le pellicce, in cambio delle quali novgorod riceveva prodotti industriali e di artigianato. Qundo non erano sufficienti, e cio’ succedeva spesso, i rifornimenti di grano provenivano invece principalmente dalla suzdalia, e cio’ fu anche causa di vari problemi e contrasti.
Non ostante questa sua organizzazione commerciale anche novgordo pero’ cerco’ di soggiogare altri popoli e soprattutto di saccheggiarli. Le popolazioni contro cui i boiari novgorodiani si rivolsero furono principalemente quelle dei nentsy e dei komi. I primi, detti anche samoiedi, si occupavano di allevamento di renne, di caccia alle volpi e di pesca, i secondi in particolare di caccia alle fiere. Gli uni egli altri furono piegati all’obbligo di pagare tributi in pellicce, tale obbligo pero’ non fu sempre mantenuto senza la violenza; una volta, nel 1187, i novgorodiani fecero tra queste popolazioni grande spargimento di sangue.
Frequenti furono gli urti in novgorod anche tra le classi dominanti dei boiari e dei mercanti e la popolazione cittadina di piccoli artigiani e i contadini delle campagne vicine. Questi ultimi erano pedipiu’ tenuti a pagare ai boiari fino alla metà del loro raccolto, cosa per cui erano detti “polovniki” dalla parola “polovna” che vuol dire “la metà”.
Il regime di novgorod, nel senso di rapporto tra principe e assemblea, era diverso da quello degli altri principati in quanto l’assemblea, trovandosi nelle mani di boiari e mercanti (ma specialmente dei primi) anziché del popolo, non rispettava spesso gli intereressi di quest’ultimo. Inoltre molto limitati erano i poteri del principe.
Proprio contro il principe l’assemblea piu’ volte elevò gravi accuse, come nel 1136 quando contro il principe vsevolod mstislavic, nipote direto di Vladimir monomach, fu sollevata la duplice accusa di non salvaguardare i diritti dei contadini (evidentemente per acattivarsi in tale frangente le simpatie dei contadini stessi) e di essere fuggito per primodal campo di battaglia (e cio’ probabilmente per scusare sconfitte vergognose).
Un episodio molto caratteristico dell’importanza che i novgorodiani davano alla propria indipendenza fu quello relativo alla cacciata del principe jaroslav vsevolodovic il quel, nel 1216, violo’ i diritti dei boiari. Proprio in quell’anno avvenne che il raccolto fu quasi distrutto un gelo precoce e novgordod si trovo’ nell’imminenza di ricevere grano dalla suzdalia. Ma il principe della rus nord orientale impedi’ che i carichi di grano arrivassero nella città dove i novgorodiani, condannati e accecati dalla fame, si prepararono a combattere sotto il comando di mstislav l’ardito, principe di toropets, mentre jaroslav si univa al fratello gran principe di Vladimir, jurij vsevolodovic (la nuova sede del gran principe era difatta passata da kiev alla città di Vladimir in suzdalia, città divenuta importante anche se fondata solo da circa un secolo, da Vladimir monomach). Una grande battaglia si svolse sul fiume lipits con esito sorprendentemente favorevole ai novgorodiani i quali da quel momento pretesero da ogni nuovo principe la conclusione di un patto col quale il principe si impegnava a non altrerare gli ordinamenti di novgorod.
La novità di questi ordinamenti nei confronti di quelli degli altri principati russi consisteva nella elezione da parte della assemblea (vece) di un cosiddetto “posadnik” fra i boiari del principato che era un rappresentante dei boiari stessi presso il principe , il quale non poteva ne’ pronunziar giudizi ne’ prendere decisioni in questioni importanti senza consultarlo. Elettivi erano anche il comandante delle truppe e il giudice in affari di commercio. I grandi latifondisti e i grandi mercanti avevano quindi accentrato nelle loro mani il potere, creando un a specie di “repubblica” , con un “presidente” dal titolo di principe ma dai poteri limitatissimi.

Il principato di novgorod non dovette lottare contro le popolazioni nomadi provenienti dall’oriente (cumani e poi mongoli), ma piuttosto il pericolo arrivo’ da occidente, qundo nel secolo XII comincio’ il tentativo di avanzata verso oriente dei cavalieri portaspada.
Piegate le popolazioni baltiche i portaspada cercarono di estendere il loro potere anche sulle terre russe. Si scontrarono prima di tutto con il principato di polovsk, che si difese molto energicamente e nei primi tempi vittoriosamente, soprattutto per merito del princip vjacko che non si diede per vinto neppure quando la capitale stessa fu occupata. Centro della sua resistenza divenne la città di yurev (dorpat o tartu) nela cui difesa cadde.
Alleati dei portaspada divennero poi i cavalieri dell’ordine teutonico, coi quali nel 1237 si associarono, dopo alcuni anni di lotte comuni, pur conservando una parziale autonomia col nome di ordine livone.
Da questa fusione derivo’ un immediato e grave pericolo per novgorod che contemporaneamente dovette difendersi anche da un nuovo nemico che pressava da nord, gli svedesi.
La contemporanea invasione dei nomadi mongoli che arrivavano a dominare gli altri principati russi, fu alla fine considerata dai nemici una ottima occasione per tentare l’occupazione del territorio di novgorod.
Ma da parte russa sorse allora una figura di primo piano: il principe aleksandr jaroslavic.
Uomo politico, guerriero, intelligente e prudente, aleksandr seppe condurre la lotta su due fronti, accordandosi preventivamente con l’orda d’oro in modo da avere le spalle coperte , mentre avrebbe sostenuto l’imminente urto dei nemici da occidente. Il suo attacco fu cosi’ improssivo e determinato da dargli subito la speranza di una vittoria fin dagli inizi. Infatti la lotta fu assai meno dura del previsto; colpito a morte dallo stesso principe aleksandr, il comandante degli svedesi, il conte berger, le truppe al suo comando si diedero alla fuga. Dalla sua vittoria, riportata sul fiume neva, il principe aleksandr jaroslavic ebbe l’appellativo di “nevsky”.
Nonostante la sua vittoria pero’ aleksandr non ebbe il favore dei suoi ingrati boiari a novgorod venuto con essi in urto , decise di lasciare la città. Questo gesto di sdegno ebbe gravi ripercussioni poiché i tedesche, approfittandone, ripresero ad avanzare fino ad occupare la città di pskov. Novgordo, ora gravemente minacciata, fece appello ad aleksandr perché tornasse.
Ripreso il suo posto aleksandr in breve tempo riporto’ le sue truppe all’offensiva, liberando subito pskov. Contro di lui si raccolsero tutte le forze tedesche e dell’ordine livone, ama ncora una volta egli riusci’ vincitore in una decisiva battaglia che ebbe il nome di “battaglia del ghiaccio”.
I tedeschi dovettero concludere la pace e rinunciare alle terre conquistate.

ciau. [SM=x1140497]
Fulcherio
00sabato 5 maggio 2007 04:46

[Modificato da Fulcherio 06/05/2007 0.23]

Fulcherio
00sabato 5 maggio 2007 04:50
CAVALIERI RUSSI

[Modificato da Fulcherio 06/05/2007 0.24]

Fulcherio
00domenica 6 maggio 2007 00:49
novgorod nel X-XI secolo



orde mongole da un dipinto di epoca sovietica

ciao
Vestinus
00domenica 20 maggio 2007 13:58
Mitico Brancaleone! Mi piace molto la storia russa e soprattutto la storia di Alexandr Nevkij... Assolutamente da vedere l'omonimo film di Eisestein!
+ Mather +
00domenica 20 maggio 2007 20:08
C'è un fantastico numero di osprey che mostra immagini in quantità.

Se mi capita lo piglio in feltrinelli dove lavoro !
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