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Santità, è con profonda tristezza ed animo commosso che debbo informarvi della dipartita di uno de’ Vostri figli più amati, Corrado Caetani il Degno, Visconte di Gerusalemme. Il liberatore della Palestina si è spento serenamente circondato dalle figlie che andranno ad accrescere la schiera delle Carmelitane; il primogenito, Console di Genova, riceverà la ferale notizia dopo di Voi.

Mi consola saperlo subito accolto nelle schiere de’ santi, per aver restiuito isti lochi alla cristianitate, ed alla pace che da allora vi perdura, a dispetto del rifiuto Siriano ad autentica e formale tregua. Que’ tristi individui si son finora contentati di spazzar via le ultime vestigia del regno Latino, consentendo alla Repubblica di meglio fortificarsi e spingere le attività di mercatura sino alle soglie di Baghdad; se vi sarà novello cozzo d’armi, nulla sarà lesinato per la difesa anche perché, come ben sapete, da lungo tempo Pisa non habet ingaggio militare se non con sparute bande di briganti e disertori.

L’ opera di novella evangelizzazione procede come meglio non si puote, anche se si è dovuto accantonare il progetto di ostensione del Velo di Veronica nel reliquiario di Acri, dacchè la presenza del Console Maior Martin Cardona è divenuta indispensabile in Gerusalemme. L’arrivo del giovin signore aragonese migrato per amore nelle nostre file fu per noi Pisani di Palestina autentica sorpresa, come per lui lo fu la fulminea elezione all’alta carica. Ma è ben più sorprendente che il Wali egiziano assiso nella fortezza di Kerak sia un cristiano dall’impronunciabile nome slavo.

Auspico che le recenti nozze di Giuliano Della Gherardesca con Caterina di Scozia possano contribuire alla pacificazione in Europa, e prego con Voi acciocché si arresti il dilagare dello scisma.

Devotamente Vostro in Cristo
Jacopo Andriani, Cardinale di Gerusalemme.