00 24/02/2012 19:59
A quanto ho avuto modo di capire, in realtà Nerone non era un matto, anzi al contrario, era una persona lucida e molto colta, ma aveva un difetto gigantesco, ovvero era proprio una "brutta persona".

Potremmo dire in altri termini che era cattivo.
Di Domiziano non saprei, anche lui non mi sembra un pazzo ma piuttosto un uomo molto ambizioso che non riesce a stare al suo posto (tant'è vero che morì non in una congiura dell'esercito o dei pretoriani, ma in una congiura di nobili).
Vitellio non sapevo avesse qualche forma di "pazzia", su questo effimero imperatore sarei piuttosto curioso!

Quanto a Commodo, anche lui, più che pazzo direi che ha gli stessi difetti di Nerone, senza contare il fatto che anche lui è un megalomane anti-Senato, e come Nerone pare volesse cambiare il nome di Roma (il primo in Neropolis, lui in Colonia Commodiana).

Eliogabalo fu la persona sbagliata, nel posto sbagliato, al momento sbagliato. E un pessimo imperatore per giunta, poiché credo non capisse nemmeno cosa significasse quella carica.


Io (riprendendo il discorso originario) ho affermato che dalla morte di Publio Elvio Pertinace assistiamo al vero inizio del declino, almeno per l'Occidente.
Lo dico perché il suo governo, subito successivo a quello dello scriteriato Commodo, è definito dagli storici moderni "delle buone intenzioni": aveva infatti diverse cose in programma, che probabilmente avrebbero potuto riassestare l'Impero, purtroppo non era riuscito ad ingraziarsi i pretoriani perché non aveva i soldi per farlo (che simpatici eh? vere guardie del corpo!), e questi memori del loro amato Commodo, che li aveva favoriti, uccisero Pertinace dopo nemmeno 3 mesi.
L'importanza di questo imperatore o quanto meno la sua buona nomea la riscontriamo nel fatto che Settimio Severo ne ordinò l'apoteosi (mi pare si dica l'ascesa dell'Imperatore morto a dio) e ne assunse addirittura il nome.