00 04/03/2012 21:33
Re: Re:
GlaucopideSophia1, 04/03/2012 21.07:




mmmm , così il tuo pensiero è sicuramente più chiaro .
Personalmente non lo condivido , e ti spiego il perchè , Roma ancor prima di diventare impero subisce una fortissima influenza da parte della cultura greca , la romanità che di solito si intende (quella del I secolo AC e del I DC ) è già una romanità fortemente "grecizzata" , quindi più che cultura romana dovremmo chiamarla cultura greco-romana , nei secoli questo ibrido viene influenzato dalla cultura persiana e da quelle barbare , però il suo nucleo rimane sempre greco-romano , ancora nel X secolo si possono vedere forti analogie fra la cultura bizantina e quella greco-romana , certamente ci sono state nuove assimilazioni e anche notevoli evoluzioni, però lo zoccolo duro su cui si sorregge la cultura romea rimane comunque il pensiero greco-romano, e questo perchè nella maggiorparte dei casi le assimilazioni arricchiscono la cultura greco-romana , senza mai sovrastarla .
Almeno questa è la mia opinione.





interessante punto d vista [SM=x1140440] , in questo ti posso dare ragione ma ritengo che anche altri aspetti debbano venire considerati, io non conosco la materia in maniera approfondita però
oltre a questo aspetto devi considerare che gli imperatori romani bene o male erano sempre "bilanciati" dal senato o dai tetrarchi suoi colleghi dopo la crisi risolta alla beneemeglio da Diocleziano e Costantino, non rappresentavano un potere asssoluto come gli imperatori bizantini.

l'organizzazione del territorio è un altro aspetto specifico della romanità, per così dire è esclusivo del mondo romano-a differenza del mondo greco "sparpagliato" e frammentato politicamente-con poche strade-e non dire che in grecia c'erano belle strade nel IV secolo perchè lo sanno anche i sassi che non è vero, altrimenti non si spiegerebbe il successo delle talassocrazie, Roma era terragna per cosìdire, parte di questi aspetti forse si sono riprodotti-come appunto tipico di una org. del territorio centripeta- nei territori bizantini del medioevo-ma questo non toglie sia un aspetto peculiare e addirittura antitetico al mondo greco originario e precedente alla romanità.

il punto da te sollevato comprende piuttosto la preservazione della cultura giustamente grecoromana in senso stretto, i testi della antica cultura letteraria pagana, e un eredità che poi è ritornata anche in Italia appunto nel medioevo e giùdilì, merito del'Impero bizantino averla preservata-ma per il resto non saprei....



[SM=x1140440]

[Modificato da Fulcherio; 04/03/2012 21:53]