Sto giocando con i Danesi. Sono nel 1200 e si attiva l'Invasion Script a Uppsala. Appare l'armata, io, forte del mio Olaf il Bello Magnussen re di Svezia, mi preparo a difendermi, Mando il Bell'Olaf alla carica e le catapulte avversarie mi hanno ucciso il generale, decimato la guardia e rischiavo di perdere. Meno male che dagli spalti i miei arcieri sono riusciti a salvare la situazione.
Io spesso carico la cavalleria leggera con la pesante (anzi letteralmente ci passo attraverso) e non mi da grossi problemi. Però mi succede che se mi trovo incastrato nel corpo a corpo, i miei cavalieri pesanti vengano decimati. Questo accade, credo di aver capito, perché, pur essendo inferiori nelle statistiche, i cavalieri leggeri sono più veloci e colpiscono più volte.
Comunque il prossimo Re di Danimarca sarà Philip Capeto I, detto, anche lui il Bello.
Ad accrescere le mie sventure, il giorno dell'Assunzione della santa madre di Dio e vergine Maria, giunsero, con male augurio per me, gli ambasciatori di Giovanni XIII signore apostolico e Papa universale con lettere con cui pregavano Niceforo Imperatore dei Greci di far parentela e salda amicizia con suo diletto figlio spirituale Ottone, Imperatore augusto dei Romani.
"Ma il Papa, sciocco ed insulso, ignora forse che Costantino il grande trasferì qui lo scettro imperiale, tutto il Senato, tutto l'esercito romano e che a Roma lasciò soltanto vili schiavi, cioè pescatori, mercanti di ghiottonerie, uccellatori, bastardi, plebei e servi?"
"Ma il Papa, dissi, famoso per la sua lealtà, pensò di scrivere questo a lode e non ad offesa dell'Imperatore. Sappiamo certamente che Costantino Imperatore romano venne qui con l'esercito romano e fondò questa città col suo nome; ma poiché Voi avete mutato lingua, costumi e vesti, il Santo Padre ha pensato che vi dispiacesse il nome di romani, come pure non vi piace la loro veste"