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Capitolo 3 : Drang nach Osten
A.D. 1166, 12 gennaio, 4° vigilia (le 4 di mattina) Bassa Slesia polacca
<<NON si può passare>>. Il lanciere enfatizzò tale dichiarazione battendo per terra la sua arma. <<Non capisco devo uscire dalle vostre terre mica entrarci!>> Ma la guardia si limitò ad ignorarlo. <<La zona del forte di sula Vistola è interdetta al traffico. Dovrete fare il giro. Questo vale anche per i diplomatici imperiali>>. Leopold si rassegnò e cominciò a cercare un’altra strada. Quasi tutti i viaggiatori curvavano a nord, essendoci una strada sterrata che portava a Wrezclaw. Leopold invece decise di continuare verso la Vistola a sud. Inoltre dalle colline avrebbe visto in lontananza il forte polacco che cominciava ad avere un’aria sospetta. Per quale motivo chiudere un passaggio obbligato tanto comodo per i commerci, seppur scarsi, della regione? Otto ore dopo sulla cima della collina fu tutto più chiaro.



Per Leopold i mesi successivi furono piuttosto impegnati. Decorato per aver portato notizie tanto importanti dalle linee nemiche, li passò a stretto contatto con l’Imperatore Federico, dal quale ebbe anche l’onere di scrivere un resoconto della non programmata e immediata invasione preventiva della Polonia. Questo è ovviamente scritto in latino e il qui presente umile commentatore non se la sentiva di misurarsi con la traduzione delle molte pergamene di cui è composto. Ma venne anche riccamente miniato e i fregi sono sopravvissuti con un’incredible tonalità di colori:

























Intanto le cose in Italia sembrano risentire della mancanza dell’autorità imperiale…




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Quando un popolo, divorato dalla sete di libertà, si trova ad avere dei mescitori che gliene versano quanta ne vuole, fino ad ubriacarlo, allora accade che se i governanti resistono alle richieste dei cittadini sempre più esigenti, sono denunciati come tiranni.
E avviene anche che chi si dimostra disciplinato è definito un uomo senza carattere; che il padre impaurito finisce per trattare il figlio come suo pari, e non è più rispettato; che il maestro non osa rimproverare gli scolari, e costoro si fanno beffe di lui.
In questo clima di libertà, e nel nome della medesima, non vi è più riguardo nè rispetto per nessuno. In mezzo a tanta licenza, nasce e si sviluppa una mala pianta: la tirannia...

PLATONE, IV secolo a.C.

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Utente di youtube commenta un video di un team coreano femminile di danza:

"TO THE FAPCAVE!"