00 28/11/2012 23:55
L'imperatore, è MORTO! - si tirano le somme del regno di Federico -
Gli ultimi anni del Barbarossa sono trascorsi nella più totale tranquillità dell'Alta Baviera. Le operazioni, affidate a Corrado, che risiede a Milano con l'esercito imperiale, stagnano: la Lega Lombarda sta subendo sconfitte ripetute dagli eserciti di Francia, che stanno ponendo sotto assedio la cittadina di Asti, in Piemonte.
La grande famiglia si allarga: i Welf, parenti del Barbarossa, contano tra i ranghi nuovi giovani, rampanti e pieni di entusiasmo. La vecchia classe dirigente lentamente ha lasciato Federico I: prima Alberto di Ascania, poi Enrico di Badenberg, Welf IV. Hanno seguito poi, sempre per vecchiaia, Ottone di Wittelsbach e a breve distanza l'uno dall'altro, Corrado di Wittelsbach, che reggeva la Sassonia e Mattia di Lorena, la Svizzera. Ora l'imperatore piange, nonostante sangue fresco sia giunto a rimpolpare le fila dei "Pari" del Regno (si vocifera che un certo Siegfrid Merowinger sia lontano parente dei Merovingi). E' inverno quando Corrado, a Milano, riceve la notizia: l'imperatore è MORTO! si è spento nell'inverno dell'anno del Signore 1183, dopo 30 anni di regno sulla Germania e 27 da imperatore. La Germania piange. I Comuni Lombardi sperano. Corrado sa che deve correre a Colonia: una corona lo aspetta e con essa, la fedeltà dei suoi vassali. Il nuovo erede? Un rappresentante dei Welf. La gestione dell'impero resta un affare di famiglia quindi. Corrado sarà solo un intermezzo di qualche anno: forse non potrà essere incoronato imperatore, ma sicuramente, il nuovo sovrano, con almeno 30 anni di regno davanti a sé, provvederà a farlo e a realizzare i progetti del suo lontano parente, di cui ha sposato la nipote.

Bilanci
In circa 27 anni di campagna, con quindi 58 turni all'attivo, sono state conquistate tre province. La Boemia, la Lombardia e il Canton Ticino. Il meccanismo delle alleanze si è rivelato ancor più saldo ed efficente di quanto pensassi.Vi riporto da basso, lo status delle allenze:
R. di Francia: 10/10
R. di Polonia: 7/10
R. di Danimarca: 10/10
Repubblica Pisana: 10/10
R. di Norvegia: 8/10
Corona d'Aragona: 7/10

Per quel che riguarda invece l'economia e le province, ci sono su, 13 regioni, 6 città e 6 castelli e una fortezza. I tesoro reale ammonta 32517 basanti, senza ricorso a trucchi e prestiti: la riserva aurea è stata via via alzata, cercando di mantenere sempre il bilancio di fine turno in attivo, anche solo di 100 basanti.
Per quanto ne concerne le forze militari, le unità "inutili" per i compiti di guarnigione sono state lentamente congedate, mentre altre sono state licenziate e sostituite per difendere i confini: attualmente, di eserciti "professionali" cioè, dediti propriamente alle azioni belliche serie, che non contemplano banditi e altre robe varie, sono 3: l'armata imperiale di stanza a Milano; l'armata di Germania, composta da truppe AOR delle regioni tedesche e l'armata d'oriente, composta in gran parte da truppe AOR dell'Europa Orientale, soldati delle regioni polacche (lo so, mi piace molto diversificare: diciamo è per farle sembrare più motivate ecco [SM=g27963] ). Le guarnigioni di Staufen e Thun seguono il criterio regionale di reclutamento: l'idea sarà quella di fare delle poche zone di massima concetrazione militare, da smistare poi per ogni eventualità nei vari settori vicini, sulla base della strategia egemonica del Principato Romano di Augusto. La politica mercantile quasi assente, a parte gli accordi commerciali con gli altri stati.
Rimangono il Consenso e il Collegio dei Cardinali.
Per il primo, dopo l'incoronazione a imperatore, Federico I ha sempre cercato di comportarsi bene. Presente sul fronte di guerra nel momento di maggior bisogno, vicino ai vari duchi del suo regno, visitandoli tutti almeno una volta; ho cercato di non passare per la parte che offendeva, ma per quella offesa, riuscendo a far scomunicare i Comuni Lombardi e ottenendo quindi campo libero per colpire i miei nemici. E soprattutto, ho sempre cercato di tenere ben presente che un buon pastore, non scortica il suo popolo, ma lo tosa, lo cura... prendi per dare, insomma. L'unico eccesso possiamo annoverarlo nell'unica battaglia combattuta dall'imperatore (per ora di battaglie ne ho fatte si e no una decina), dove ha fatto sterminare i prigionieri. Il collegio cardinalizio, non è stato semplice conquistarlo. La scomunica che gravava sui Leghisti mi ha aiutato e agevolato, perchè da quel momento, mentre tutti si scannavano e venivano presi a calci in culo e scomunicati, il mio consenso presso il papa cresceva, tanto che ora, 7 seggi vengono controllati dai cardinali di origine Tedesca (quasi tutti i miei pretonzi per intenderci). In 30 anni quasi, quindi sono riuscito ad ottenere un controllo sul collegio dei cardinali, cosi come sul Consiglio: 9 esponenti sono a favore (Burocrate, Sacerdote Supremo e Signore Spie) come potete vedere dalle immagini. Il controllo totale, difficilmente riuscirò a raggiungerlo (mi è capitato una volta, nel 6.1 e durò appena due turni) ma penso che tenere sotto controllo il consiglio con 10 elementi a favore sarebbe una buona cosa. Infine, una piccola postilla sulla politica familiare: oltre alla dinastia regnante, ho provato ad agevolare, senza successo la dinastia dei Lorena, che vanta al momento solo due esponenti. Con i Welf in lizza per la futura nomina ad imperatore, la situazione potrebbe ancora cambiare, ma mi trovo nella posizione in cui delle vecchie "casate" questi ultimi sono la maggioranza:
4 Welf
2 Hohenstaufen e Lorena
1 Turingia
Gli altri sono tutti presi dai matrimoni delle figlie dei nobili: mai visto tante figlie femmine in un albero genealogico!!!! Ecco questo è quanto nel primo regno della mia campagna. Pazientate e seguite il cammino dei Crucchi. [SM=g27960]

ps-La Grande Strategia dell'Impero Romano dal Primo al Terzo Secolo d.C. (Baltimora, 1976), ISBN 0-8018-2158-4 vi consiglio di leggerlo, i concetti strategici trattati in questo libro, secondo me, si possono applicare benissimo a questo gioco. Saluti, o colleghi strateghi.