Medieval Total War Italia

Consigli prima campagna...

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    RTW1996
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    00 10/01/2013 16:00
    Ciao a tutti!

    Ieri ho scaricato ed installato questa bellissima mod. Tuttavia, non avendoci mai giocato prima, mi trovo in difficoltà all'inizio della nuova campagna.

    Mi dareste qualche consiglio? Io pensavo di prendere qualche fazione Italiana.
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    andry18
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    00 10/01/2013 16:09
    prima di tutto ti consiglio di leggerti il manuale visto che ci sono molti malus da tenere d'occhio (ed evitare come la peste)

    poi il consiglio che do io è di concentrarti sull'economia per i primi (molti) turni, rimanendo praticamente senza esercito, e farti così un sacco di soldi, per poi passare ad uno stadio di equilibrio tra l'aspetto economico e quello militare

    c'è molta gente cmq che si tira su l'economia conquistando regioni sin da subito. non è il mio stile, ma la cosa funziona. usa molto le spie per farti aprire le porte degli insediamenti senza dover così pagare l'assedio ;)


    "Per una scodella d'acqua, rendi un pasto abbondante; per un saluto gentile, prostrati a terra con zelo; per un semplice soldo, ripaga con oro; se ti salvano la vita, non risparmiare la tua. Così parole e azione del saggio riverisci; per ogni piccolo servizio, dà un compenso dieci volte maggiore: chi è davvero nobile, conosce tutti come uno solo e rende con gioia bene per male" - Mahatma Gandhi

    "Sono le azioni che contano. I nostri pensieri, per quanto buoni possano essere, sono perle false fintanto che non vengono trasformati in azioni. Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo." - Mahatma Gandhi

    "You may say I'm a dreamer, but I'm not the only one" - Imagine, John Lennon

    "ma é bene se la coscienza riceve larghe ferite perché in tal modo diventa più sensibile a ogni morso. Bisognerebbe leggere, credo, soltanto libri che mordono e pungono. Se il libro che leggiamo non ci sveglia con un pugno sul cranio, a che serve leggerlo? Affinché ci renda felici, come scrivi tu? Dio mio, felici saremmo anche se non avessimo libri, e i libri che ci rendono felici potremmo eventualmente scriverli noi. Ma abbiamo bisogno di libri che agiscano su di noi come una disgrazia che ci fa molto male, come la morte di uno che ci era più caro di noi stessi, come se fossimo respinti nei boschi, via da tutti gli uomini, come un suicidio, un libro dev'essere la scure per il mare gelato dentro di noi." - Franz Kafka

    "Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L'indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti.
    L'indifferenza è il peso morto della storia. L'indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l'intelligenza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare. Tra l'assenteismo e l'indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno naturale, un'eruzione, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch'io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?
    Odio gli indifferenti anche per questo: perché mi dà fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti. Chiedo conto a ognuno di loro del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime.
    Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l'attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c'è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti." - Antonio Gramsci

    http://www.youtube.com/watch?v=_M3dpL4nj3Q
    https://www.youtube.com/watch?v=QcvjoWOwnn4
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    RTW1996
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    00 10/01/2013 18:31
    Che fazioni mi consigli?
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    andry18
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    00 10/01/2013 18:38
    quello è a tua discrezione, de gustibus ;)


    "Per una scodella d'acqua, rendi un pasto abbondante; per un saluto gentile, prostrati a terra con zelo; per un semplice soldo, ripaga con oro; se ti salvano la vita, non risparmiare la tua. Così parole e azione del saggio riverisci; per ogni piccolo servizio, dà un compenso dieci volte maggiore: chi è davvero nobile, conosce tutti come uno solo e rende con gioia bene per male" - Mahatma Gandhi

    "Sono le azioni che contano. I nostri pensieri, per quanto buoni possano essere, sono perle false fintanto che non vengono trasformati in azioni. Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo." - Mahatma Gandhi

    "You may say I'm a dreamer, but I'm not the only one" - Imagine, John Lennon

    "ma é bene se la coscienza riceve larghe ferite perché in tal modo diventa più sensibile a ogni morso. Bisognerebbe leggere, credo, soltanto libri che mordono e pungono. Se il libro che leggiamo non ci sveglia con un pugno sul cranio, a che serve leggerlo? Affinché ci renda felici, come scrivi tu? Dio mio, felici saremmo anche se non avessimo libri, e i libri che ci rendono felici potremmo eventualmente scriverli noi. Ma abbiamo bisogno di libri che agiscano su di noi come una disgrazia che ci fa molto male, come la morte di uno che ci era più caro di noi stessi, come se fossimo respinti nei boschi, via da tutti gli uomini, come un suicidio, un libro dev'essere la scure per il mare gelato dentro di noi." - Franz Kafka

    "Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L'indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti.
    L'indifferenza è il peso morto della storia. L'indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l'intelligenza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare. Tra l'assenteismo e l'indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno naturale, un'eruzione, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch'io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?
    Odio gli indifferenti anche per questo: perché mi dà fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti. Chiedo conto a ognuno di loro del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime.
    Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l'attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c'è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti." - Antonio Gramsci

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    Catamarano-jo
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    Cavaliere
    00 10/01/2013 18:47
    secondo me i più facili sono i siciliani, con l'eccezione delle province africane hanno solo un fronte allo start-date. poi ci sono gli inglesi, militarmente potenti e solo due fronti. i norvegesi sono ben arroccati in scandinavia ma non è facile espandersi e possono reclutare truppe potenti solo in patria, più o meno vale lo stesso per gli scozzesi ma la guerra con l'inghilterra è inevitabile. se vuoi tentare la sorte prova i bizantini, i tedeschi o i crociati, eserciti potenti, molti territori allo start date ma difficili da mantenere, se non fai attenzione alla diplomazia ti ritroverai con molti nemici ai cancelli. i georgiani sono divertenti, piccolo regno fra le montagne facilmente difendibile, truppe potenti ma invasione mongola incombente. se scegli i mori o gli egiziani e giochi bene le tue carte ti ritrovi un vasto e ricco impero con un solo fronte a cui badare.
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    UnequivocalMr.Crow
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    Principe


    00 10/01/2013 19:06
    Re:
    Catamarano-jo, 10/01/2013 18:47:

    se vuoi tentare la sorte prova i bizantini



    [SM=g1546279]

    comunque sul fatto dei siciliani ti do ragione: se RTW1996 cerca una fazione italiana semplice i siciliani vanno benissimo...

    diciamo che le fazioni più semplici rispetto alle altre sono: siciliani, bizantini, inglesi e mori...sono tutte fazioni molto ricche e con i malus meno alti...

    evita come la peste norvegesi, portoghesi e crociati...sono tra le fazioni più difficili se non le più difficili...non scherzano anche i danesi e gli scozzesi...






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    "Il termine capatosta (letteralmente, "testardi") è il soprannome che identifica i molesi almeno dal Settecento, quando, dopo una lunghissima battaglia legale, riuscirono ad emanciparsi dalla signoria dei Vaaz."

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    RTW1996
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    Fante
    00 10/01/2013 19:33
    Grazie per i vostri preziosi consigli!
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    frederick the great
    Post: 4.003
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    Principe

    00 10/01/2013 21:12
    Non scordatevi l'Egitto, che è probabilmente la fazione più facile di tutto il gioco. Terre ricche, esercito decisamente notevole, un solo fronte, quello coi Crociati. Puoi dimenticarti per almeno 50 turni di fare diplomazia, tanto non ti attacca nessuno e l'unico che può farlo a anche il tuo solo obbiettivo. E quando poi entri in contatto diretto con un'altra fazione....beh, sono i Siriani, al 95% in guerra coi Crociati e con cui, quindi, hai relazioni alte dato il comune nemico.
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    Danilo.92
    Post: 168
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    Fante
    00 11/01/2013 14:35




    "Non condivido la tua idea, ma darei la vita affinché tu la possa esprimere" - Voltaire(?)
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    Danilo.92
    Post: 168
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    Città: MUSSOMELI
    Età: 32
    Fante
    00 11/01/2013 14:41
    Per quanto riguarda le fazioni italiane, posso dirti che per mia (poca) esperienza mi sono trovato molto bene con i pisani...hanno un'economia floridissima e delle roccaforti quasi inespugnabili quali la corsica e la sardegna...certo il loro esercito non è granché, ma nella mia campagna dopo aver relegato i siciliani nelle coste africane e aver unificato la penisola tutto è andato in discesa [SM=x1140519]
    ps: scusate il doppio post




    "Non condivido la tua idea, ma darei la vita affinché tu la possa esprimere" - Voltaire(?)
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    ago86
    Post: 487
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    Cavaliere
    00 11/01/2013 14:50
    Nei primi turni costruisci mercati e recluta dei mercanti, saranno la linfa della tua economia. Upgrada i mercati il più possibile, genererai introiti maggiori. Manda l'emissario a prendere relazioni commerciali con tutti quelli che incontri, così i mercanti in quelle terre guadagnano di più. Questo per i primi 20/25 turni. Con la somma che hai ottenuto, costruisci alcune strutture militari e recluta alcune truppe, perché dal 30° turno in poi le altre fazioni possono dichiararti guerra.

    Quoto che i siciliani sono la fazione italiana più semplice. NON INIZIARE coi veneziani: ti ritroveresti in guerra coi bizantini dopo 45 turni.
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    Catamarano-jo
    Post: 574
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    Cavaliere
    00 11/01/2013 15:27
    Re: Re:
    UnequivocalMr.Crow, 10/01/2013 19:06:



    tua antipatia per bisanzio apparte, a parer mio è difficile iniziare (a meno che non ti metti a cedere da subito territori) e raggiungere un livello di stabilità accettabile, sopratutto per un novizio. sopravvissuto ai primi 100 turni allora i bizantini hanno il vantaggio di avere meno malus per il mantenimento delle città a confronto di altre fazioni minori, questo è senza ombra di dubbio vero.
    sarà questione di abitudine di gioco ma a me viene più facile iniziare con fazioni piccole, pochi fronti a cui pensare all'inizio, vedi i polacchi con cui sto riuscendo a vincere la campagna ad estremo/estremo.
    per il resto, ogn'uno resta della sua opinione
    [SM=g1598460]

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    UnequivocalMr.Crow
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    Principe


    00 11/01/2013 15:48
    dire che una fazione è semplice non significa sminuirla...anzi...






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    RTW1996
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    Fante
    00 11/01/2013 17:32
    Ho iniziato con i Siciliani, dopo esser rimasto indeciso tra Pisani e Egizi. Sono solo al sesto turno, e stò sistemando l'economia.

    Grazie dei vostri consigli!
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    UnequivocalMr.Crow
    Post: 5.109
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    Principe


    00 11/01/2013 17:51
    Re:
    RTW1996, 11/01/2013 17:32:

    Grazie dei vostri consigli!



    Di nulla figurati [SM=x1140440]






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    Fracchione
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    Scudiero
    00 12/01/2013 09:28
    Re: Re: Re:
    Catamarano-jo, 11/01/2013 15:27:

    UnequivocalMr.Crow, 10/01/2013 19:06:



    tua antipatia per bisanzio apparte, a parer mio è difficile iniziare (a meno che non ti metti a cedere da subito territori) e raggiungere un livello di stabilità accettabile, sopratutto per un novizio. sopravvissuto ai primi 100 turni allora i bizantini hanno il vantaggio di avere meno malus per il mantenimento delle città a confronto di altre fazioni minori, questo è senza ombra di dubbio vero.
    sarà questione di abitudine di gioco ma a me viene più facile iniziare con fazioni piccole, pochi fronti a cui pensare all'inizio, vedi i polacchi con cui sto riuscendo a vincere la campagna ad estremo/estremo.
    per il resto, ogn'uno resta della sua opinione
    [SM=g1598460]




    Solo vigliacchi e barabba giuocano con i Bizantini. Maledetti loro e la loro razza.
    Inoltre, qualsiasi italiano che ostacoli Venezia, anche solo intellettualmente, è un infame e deve vergognarsi.
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    andry18
    Post: 977
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    Barone
    00 12/01/2013 09:40
    Re: Re: Re: Re:
    Fracchione, 12/01/2013 09:28:


    Solo vigliacchi e barabba giuocano con i Bizantini. Maledetti loro e la loro razza.
    Inoltre, qualsiasi italiano che ostacoli Venezia, anche solo intellettualmente, è un infame e deve vergognarsi.



    grazie dei complimenti tripli (ma sta gente dove andate a trovarla?? ma lol!)

    cmq
    RTW1996, 11/01/2013 17:32:

    Ho iniziato con i Siciliani, dopo esser rimasto indeciso tra Pisani e Egizi. Sono solo al sesto turno, e stò sistemando l'economia.

    Grazie dei vostri consigli!



    quindi non c'è bisogno di commenti sciocchi o diatribe sulle vacche in puglia. tra l'altro chiuderei il topic, visto che la questione è stata "risolta"


    "Per una scodella d'acqua, rendi un pasto abbondante; per un saluto gentile, prostrati a terra con zelo; per un semplice soldo, ripaga con oro; se ti salvano la vita, non risparmiare la tua. Così parole e azione del saggio riverisci; per ogni piccolo servizio, dà un compenso dieci volte maggiore: chi è davvero nobile, conosce tutti come uno solo e rende con gioia bene per male" - Mahatma Gandhi

    "Sono le azioni che contano. I nostri pensieri, per quanto buoni possano essere, sono perle false fintanto che non vengono trasformati in azioni. Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo." - Mahatma Gandhi

    "You may say I'm a dreamer, but I'm not the only one" - Imagine, John Lennon

    "ma é bene se la coscienza riceve larghe ferite perché in tal modo diventa più sensibile a ogni morso. Bisognerebbe leggere, credo, soltanto libri che mordono e pungono. Se il libro che leggiamo non ci sveglia con un pugno sul cranio, a che serve leggerlo? Affinché ci renda felici, come scrivi tu? Dio mio, felici saremmo anche se non avessimo libri, e i libri che ci rendono felici potremmo eventualmente scriverli noi. Ma abbiamo bisogno di libri che agiscano su di noi come una disgrazia che ci fa molto male, come la morte di uno che ci era più caro di noi stessi, come se fossimo respinti nei boschi, via da tutti gli uomini, come un suicidio, un libro dev'essere la scure per il mare gelato dentro di noi." - Franz Kafka

    "Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L'indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti.
    L'indifferenza è il peso morto della storia. L'indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l'intelligenza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare. Tra l'assenteismo e l'indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno naturale, un'eruzione, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch'io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?
    Odio gli indifferenti anche per questo: perché mi dà fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti. Chiedo conto a ognuno di loro del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime.
    Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l'attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c'è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti." - Antonio Gramsci

    http://www.youtube.com/watch?v=_M3dpL4nj3Q
    https://www.youtube.com/watch?v=QcvjoWOwnn4
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    UnequivocalMr.Crow
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    00 12/01/2013 11:03
    Re: Re: Re: Re: Re:
    Non conosci Fracchione? E' uno dei maggiori esponenti dell'arte del ban e della sospensione...su TWC detiene il record mondiale! Spero che non abbia intenzione di batterlo anche qui...anche perchè qui l'iter è molto più veloce...


    PS:ottimo il tentativo di innescare in maniera subdola un flame sulla puglia sperando di coinvolgermi dentro, data la mia proveninza geografica...davvero ammirevole...

    [SM=g2584622]


    per chi fosse interessato alle vacche pugliesi:







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    andry18
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    00 12/01/2013 12:18
    Re: Re: Re: Re: Re: Re:
    UnequivocalMr.Crow, 12/01/2013 11:03:


    PS:ottimo il tentativo di innescare in maniera subdola un flame sulla puglia sperando di coinvolgermi dentro, data la mia proveninza geografica...davvero ammirevole...

    [SM=g2584622]




    non ho parole *o*
    spero sia semplicemente una burla


    "Per una scodella d'acqua, rendi un pasto abbondante; per un saluto gentile, prostrati a terra con zelo; per un semplice soldo, ripaga con oro; se ti salvano la vita, non risparmiare la tua. Così parole e azione del saggio riverisci; per ogni piccolo servizio, dà un compenso dieci volte maggiore: chi è davvero nobile, conosce tutti come uno solo e rende con gioia bene per male" - Mahatma Gandhi

    "Sono le azioni che contano. I nostri pensieri, per quanto buoni possano essere, sono perle false fintanto che non vengono trasformati in azioni. Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo." - Mahatma Gandhi

    "You may say I'm a dreamer, but I'm not the only one" - Imagine, John Lennon

    "ma é bene se la coscienza riceve larghe ferite perché in tal modo diventa più sensibile a ogni morso. Bisognerebbe leggere, credo, soltanto libri che mordono e pungono. Se il libro che leggiamo non ci sveglia con un pugno sul cranio, a che serve leggerlo? Affinché ci renda felici, come scrivi tu? Dio mio, felici saremmo anche se non avessimo libri, e i libri che ci rendono felici potremmo eventualmente scriverli noi. Ma abbiamo bisogno di libri che agiscano su di noi come una disgrazia che ci fa molto male, come la morte di uno che ci era più caro di noi stessi, come se fossimo respinti nei boschi, via da tutti gli uomini, come un suicidio, un libro dev'essere la scure per il mare gelato dentro di noi." - Franz Kafka

    "Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L'indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti.
    L'indifferenza è il peso morto della storia. L'indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l'intelligenza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare. Tra l'assenteismo e l'indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno naturale, un'eruzione, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch'io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?
    Odio gli indifferenti anche per questo: perché mi dà fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti. Chiedo conto a ognuno di loro del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime.
    Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l'attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c'è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti." - Antonio Gramsci

    http://www.youtube.com/watch?v=_M3dpL4nj3Q
    https://www.youtube.com/watch?v=QcvjoWOwnn4
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    Fracchione
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    Scudiero
    00 13/01/2013 14:07
    Re: Re: Re: Re: Re: Re:
    UnequivocalMr.Crow, 12/01/2013 11:03:

    Non conosci Fracchione? E' uno dei maggiori esponenti dell'arte del ban e della sospensione...su TWC detiene il record mondiale! Spero che non abbia intenzione di batterlo anche qui...anche perchè qui l'iter è molto più veloce...


    PS:ottimo il tentativo di innescare in maniera subdola un flame sulla puglia sperando di coinvolgermi dentro, data la mia proveninza geografica...davvero ammirevole...

    [SM=g2584622]


    per chi fosse interessato alle vacche pugliesi:




    Ah, eccolo qua.
    La mia insuperabile arte del ban e della sospensione su twc è dovuta alla mia naturale propensione per la verità, se tu fossi un veritiero saresti bannato altrettanto.
    Comunque, Fraccione più lo conosci più lo eviti.
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