Nel viaggio di ritorno Enrico V si fermò tre giorni a Bianello, dove reinfeudò M. dei poteri pubblici che le erano stati sottratti col bando di Lucca, «in vice regis» (ibid., II, 1250-1259), probabilmente in cambio dell’eredità della contessa, che gli spettava per legami di parentela nella parte dei possessi allodiali, e istituzionali per i poteri delegati.