Medieval Total War Italia

Tattica vincente

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    Teofilatto70
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    Servo della gleba
    00 16/03/2013 15:05
    Ciao a tutti,
    vorrei sapere se questa tattica che adopero da molto tempo,e che si è rivelata vincente, la usano anche altri giocatori...
    ho cercato parecchio ma non ho trovato nulla...
    Magari se possibile il parere dei più esperti,che potrebbe ,aiutare a inquadrarla meglio,o a limitare le mie entusiastiche affermazioni [SM=x1140430]

    Tutto si basa sul successo militare storico (e reale) ,di alcune popolazioni che combattevano soprattutto con schermidori a cavallo!
    I parti contro i romani, i turchi, ma soprattutto i mongoli di Gengis Khan.
    semplice.
    conquistarono in un lampo quasi tutto.
    combattevano con abili arcieri a cavallo.
    E io faccio lo stesso,con i siriani ho avuto successi enormi ,hanno molta varietà di truppe di quel tipo.
    e sono già alla terza campagna con i castigliani, dove utilizzo solo eserciti composti da jinetes!
    faccio un minimo di lanceri e arceri a difendere le città
    e attacco solo con jinetes .
    e un minimo di cavalleria pesante.
    divido l'esercito in due ali di schermidori e il gruppetto di cavalieri pesanti.
    attacco su due fronti tempestando di giavellotti le unità nemiche,soprattutto eventuali lanceri,o cavalieri, senza entrare mai in corpo a corpo,fin che ho munizioni.
    nel frattempo tra lo scompiglio creato la cavalleria pesante aggira l'esercito e attacca da dietro se puo il generale nemico,oppure i loro tiratori.
    Una volta che i jinetes finiscono i giavellotti li mando corpo a corpo sui pochi e malridotti nemici rimasti,attaccando da varie direzioni,e finendoli in breve tempo.

    tutto qui.
    [SM=x1140411]

    sono un unità eccezionale, sapendola sfruttare, velocissimi,morale buono, i giavellotti bucano anche le truppe corazzate, se ci sapete fare non verranno mai raggiunti dai nemici,e quando dovranno andare corpo a corpo ,troveranno truppe gia decimate,oltretutto la loro maneggevolezza vi fara accerchiare facilmente le truppe avversarie.


    l'unico lato negativo è che si deve manovrare parecchio su vari fronti per mantenere l'organizzazione dell'attacco.
    ma ottengo sempre vittorie anche se numericamente molto inferiore.

    gli assedi sono il problema.
    di solito invio una spia per farmi aprire le porte,e inserisco nell'armata una sola unita pedestre nel caso la spia non dovesse riuscire.
    un saluto a tutti!
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    andry18
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    Barone
    00 16/03/2013 17:36
    tattica veramente molto efficacie nelle battaglie campali, ma negli assedi (sia in attacco che in difesa) l'utilizzo della cavalleria è quasi inutile


    "Per una scodella d'acqua, rendi un pasto abbondante; per un saluto gentile, prostrati a terra con zelo; per un semplice soldo, ripaga con oro; se ti salvano la vita, non risparmiare la tua. Così parole e azione del saggio riverisci; per ogni piccolo servizio, dà un compenso dieci volte maggiore: chi è davvero nobile, conosce tutti come uno solo e rende con gioia bene per male" - Mahatma Gandhi

    "Sono le azioni che contano. I nostri pensieri, per quanto buoni possano essere, sono perle false fintanto che non vengono trasformati in azioni. Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo." - Mahatma Gandhi

    "You may say I'm a dreamer, but I'm not the only one" - Imagine, John Lennon

    "ma é bene se la coscienza riceve larghe ferite perché in tal modo diventa più sensibile a ogni morso. Bisognerebbe leggere, credo, soltanto libri che mordono e pungono. Se il libro che leggiamo non ci sveglia con un pugno sul cranio, a che serve leggerlo? Affinché ci renda felici, come scrivi tu? Dio mio, felici saremmo anche se non avessimo libri, e i libri che ci rendono felici potremmo eventualmente scriverli noi. Ma abbiamo bisogno di libri che agiscano su di noi come una disgrazia che ci fa molto male, come la morte di uno che ci era più caro di noi stessi, come se fossimo respinti nei boschi, via da tutti gli uomini, come un suicidio, un libro dev'essere la scure per il mare gelato dentro di noi." - Franz Kafka

    "Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L'indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti.
    L'indifferenza è il peso morto della storia. L'indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l'intelligenza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare. Tra l'assenteismo e l'indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno naturale, un'eruzione, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch'io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?
    Odio gli indifferenti anche per questo: perché mi dà fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti. Chiedo conto a ognuno di loro del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime.
    Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l'attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c'è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti." - Antonio Gramsci

    http://www.youtube.com/watch?v=_M3dpL4nj3Q
    https://www.youtube.com/watch?v=QcvjoWOwnn4
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    Max.92
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    Principe
    00 16/03/2013 19:56
    bhe la cavalleria quando la uso io e' molto efficace anche negli assedi.infatti ne tengo una o due e poi le fiondo contro le l'ariete e le torri di assedio.cosi' facendo ovviamente muoiono quasi tutti ma blocco l'ariete e le torri e costringo gli assediati a salire in un unico punto sulle scale(esse vengo appoggiate poco prima che effetui la manovra della cavalleria citata prima) e li mi imbudello con le mie unita'.se riescono a sfondare e creano una testa di ponte piazzo sotto le mura i tiratori che li bersagliano dal basso e cosi' perdono morale e i nemici dopo un po vanno in rotta.
    impedisco anche che a cavalleria nemica entri. nell'insediamento.ottengo la vittoria perche' lascio trascorrere tutto il tempo,se sono in inferirita' numerica,e la cavalleria nemica di fuori si ritira.


    in battaglia campale costringo il nemico a impegnare tutta la fanteria.poi con la cavalleria e il generale sfondo su un unica fianco del fronte nemico.cosi' facendo mando in rtta il nemico dopo le loro prime perdite e c'e' il rischio che la rotta si propaghi da tutto quel lato dello schieramento nemico.la pressione continua fino a raggiungere il centro dello schieramento nemico e si conclude se ho abbastanza unita' sul lato opposto.questa condizione mi permettere il 50 pecento delle battaglie pero' dipende da molti fattori,la potenza e il numero della mia cavalleria e la presenza di lancieri non miliziani.se non ho almeno uno di questi due fattori posso solo sfondare solo un lato dello schieramento ma ormai il mio esercito e' in superiorita' numeria. [SM=x1140519]

    le tattiche le uso per tutte le fazioni
    [Modificato da Max.92 16/03/2013 19:57]

    ;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;

    siete stato pesato..siete stato misurato...siete stato trovato mancante.

    Conte Adhemar di Anjou

    [Il Destino di un Cavaliere]




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    gio med II
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    Scudiero
    00 16/03/2013 20:44
    Tattica buona, la utilizzano benissimo anche i polacchi che hanno unità di questo tipo che sono forti anche in mischia (sapeste che bestemmie quando li affronto.)

    Però non la uso quasi mai per due motivi: costa troppo mantenere armate di sola cavalleria e sono un inguaribile romantico... mi piace troppo vedere il mio esercito schierato al completo con fanteria, cavalleria, tiratori, armi pesanti...
    Anzi quasi quasi aggiungo questo alla firma: "V'era uno splendore di lance, uno splendore di lance!" così cominciava sempre le storie di battaglie un vecchio azteco, nel libro "L'Azteco"

    --------------------------------------------------

    Quando un popolo, divorato dalla sete di libertà, si trova ad avere dei mescitori che gliene versano quanta ne vuole, fino ad ubriacarlo, allora accade che se i governanti resistono alle richieste dei cittadini sempre più esigenti, sono denunciati come tiranni.
    E avviene anche che chi si dimostra disciplinato è definito un uomo senza carattere; che il padre impaurito finisce per trattare il figlio come suo pari, e non è più rispettato; che il maestro non osa rimproverare gli scolari, e costoro si fanno beffe di lui.
    In questo clima di libertà, e nel nome della medesima, non vi è più riguardo nè rispetto per nessuno. In mezzo a tanta licenza, nasce e si sviluppa una mala pianta: la tirannia...

    PLATONE, IV secolo a.C.

    - - - -

    Utente di youtube commenta un video di un team coreano femminile di danza:

    "TO THE FAPCAVE!"
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    L.Ospitaliere
    Post: 256
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    Scudiero
    00 16/03/2013 22:06
    Io odio gli arcieri a cavallo, io sono fanteria e cavalleria pesante, carica potente di cavalleria, poi:
    1) se mi inseguono, la fanteria rimane compatta, gli arcieri dietro e non vi dico che carneficina
    2) se rimangono in posizione, gli arcieri e compagnia bella bersagliano, la fanteria avanza piano piano per poi scattare il prossimità delle zone da tiro degli arcieri, la cavalleria accerchia e il nemico è accerchiato, pochi sopravvivono e solitamente sono cavalieri.

    Non ti saprei rispondere sul perchè io odia gli arcieri a cavallo (tiratori a cavallo in generale) ma mi sono sempre stati antipatici (unni, mongoli) perchè utilizzavano delle tattiche poco nobili nel combattimento piuttosto che sporcarsi le mani in una mischia.

    Certamente questa tattica degli unni e mongoli dà i suoi frutti ma secondo me questa tattica se gli arcieri finiscono le frecce e il nemico ha cavalleria e fanteria pesante, o fuggi o ti sbaraglia.
    Almeno questo è ciò che ho fatto su BC ai turchi, mongoli, siriani e cumani
    ;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;

    Vedete, nessuno di noi ha scelto la propria fine, in realtà; un re può muovere un uomo, un padre può rivendicare un figlio, ma ricordate che perfino quando coloro che vi muovono sono re o uomini di potere, la vostra anima appartiene unicamente a voi; quando sarete innanzi a Dio non potrete dire: ma mi hanno detto gli altri di farlo! o non conveniva la virtù in quel momento! non sarà sufficiente. Ricordatevelo! - Baldovino IV

    Sei solo chiacchiere e distintivo! - Al Capone

    Gli farò un offerta che non potrà rifiutare! - Don Vito Corleone

    Spartani, qual è il vostro mestiere? - Leonida

    Certo, chi combatte può morire.. chi fugge resta vivo, almeno per un po'.. agonizzanti in un letto, fra molti anni da adesso, siete sicuri che non sognerete di barattare, tutti i giorni che avrete vissuto a partire da oggi, per avere un'occasione, solo un'altra occasione, di tornare qui sul campo a urlare ai nostri nemici, che possono toglierci la vita; ma non ci toglieranno mai... la libertà! - William Wallace

    Niente ... TUTTO! - Salah Al Din

    Al mio segnale ... Scatenate l'inferno - Massimo Decimo Meridio

    Ecco là io vedo mio padre, ecco là io vedo mia madre e le mie sorelle e i miei fratelli, ecco là io vedo tutti i miei parenti defunti, dal principio alla fine. Ecco, ora chiamano me, mi invitano a prendere posto in mezzo a loro nella sala del Valhalla, dove l'impavido può vivere per sempre - Bulwyf



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    Bertavianus
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    Principe
    00 16/03/2013 22:47
    Generalmente seguo la scuola di L.Ospitaliere, ma se ho soldi e voglia di cambiare vado ben oltre l'uso degli arcieri a cavallo.

    L'armata più irresistibile che ho mai messo in campo - possibile solo in medio oriente - era composta da una linea di elefanti, schermata da un linea di turcopoli, con un generale ed un pochino di cavalleria pesante sulle ali per completare i ranghi.

    La usai solo per battaglie campali, ed era devastante.


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    Re Baldovino
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    Età: 38
    Duca
    00 17/03/2013 01:03
    Re:
    L.Ospitaliere, 16/03/2013 22:06:


    Non ti saprei rispondere sul perchè io odia gli arcieri a cavallo (tiratori a cavallo in generale) ma mi sono sempre stati antipatici (unni, mongoli) perchè utilizzavano delle tattiche poco nobili nel combattimento piuttosto che sporcarsi le mani in una mischia.





    [SM=x1140522] Assolutamente condivido!
    PRO FIDE, PRO UTILITATE HOMINUM
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    LordFerro
    Post: 1.433
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    Età: 31
    Principe
    00 17/03/2013 09:51
    bell'esercito, chiaramente i problemi sono 2: soldi e assedi.
    Però ti consiglio di ridurre un po' le truppe di tiratori montati e mettere qualche unità di cavalleria, credo che avere 8 truppe di cavalleria pesante e 12 di tiratori a cavallo bastano.
    questo consiglio si basa su esperienze dirette, con i Romei ho dominato le battaglie usando 8 truppe di cavalleria(che altri non erano 8 generali), stessa cosa con i Norvegesi a livello E-E, che però erano 4 lendermann(cavalleria AOR reperibile in Scandinavia) e 4 truppe polacche(non ricordo il loro nome ma erano reperibili nei territori di confine fra Impero e Polonia).
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    Ala di corvo
    Post: 34
    Registrato il: 02/03/2013
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    Contadino
    00 18/03/2013 16:56
    Perdonate se mi intrometto nella discussione.
    Non sono un esperto, ma ritengo che la tattica proposta di utilizzare in modo massiccio gli arcieri a cavllo, sebbene dia i suoi frutti in battaglie campali in cui ci sia una parità di forze, sia particolarmente fallimentare allorchè ci si trovi a combattere contro nemici superiori per numero di forze ma sopratutto per numero di tiratori.
    Per la mia esperienza, gli arcieri appediati sono in gado di respingere efficacemente i tiratori a cavallo, che specialmente se si tratta di unità armate con giavellotti, non sono in grado di resistere.
    Utilizzo anc'io spesso tiratori a cavallo, ma di solito mi limito ad attirare l'IA in trappola in zone dove ho nascosto la mia cavalleria, stuzzicare le formazioni nemiche. Ritengo che però sia quantomeno pericoloso basarci sopra l'intera strategia.

    Scusate ancora per l'intromissione.
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    UnequivocalMr.Crow
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    Età: 33
    Principe


    00 18/03/2013 17:29
    Re:
    Ala di corvo, 18/03/2013 16:56:

    Scusate ancora per l'intromissione.



    Amico, non devi scusarti di nulla...è un thread libero e il tuo messaggio è pienamente in topic...chi vuole può tranquillamente dire la sua [SM=x1140440] [SM=x1140440] [SM=x1140440]






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    andry18
    Post: 977
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    Barone
    00 18/03/2013 17:35
    Re:
    Ala di corvo, 18/03/2013 16:56:

    Perdonate se mi intrometto nella discussione.
    Non sono un esperto, ma ritengo che la tattica proposta di utilizzare in modo massiccio gli arcieri a cavllo, sebbene dia i suoi frutti in battaglie campali in cui ci sia una parità di forze, sia particolarmente fallimentare allorchè ci si trovi a combattere contro nemici superiori per numero di forze ma sopratutto per numero di tiratori.
    Per la mia esperienza, gli arcieri appediati sono in gado di respingere efficacemente i tiratori a cavallo, che specialmente se si tratta di unità armate con giavellotti, non sono in grado di resistere.
    Utilizzo anc'io spesso tiratori a cavallo, ma di solito mi limito ad attirare l'IA in trappola in zone dove ho nascosto la mia cavalleria, stuzzicare le formazioni nemiche. Ritengo che però sia quantomeno pericoloso basarci sopra l'intera strategia.

    Scusate ancora per l'intromissione.



    utente nuovo (benvenuto!!) e che sa pure l'italiano...già ti amo [SM=x1140520]
    condivido appieno l'analisi fatta


    "Per una scodella d'acqua, rendi un pasto abbondante; per un saluto gentile, prostrati a terra con zelo; per un semplice soldo, ripaga con oro; se ti salvano la vita, non risparmiare la tua. Così parole e azione del saggio riverisci; per ogni piccolo servizio, dà un compenso dieci volte maggiore: chi è davvero nobile, conosce tutti come uno solo e rende con gioia bene per male" - Mahatma Gandhi

    "Sono le azioni che contano. I nostri pensieri, per quanto buoni possano essere, sono perle false fintanto che non vengono trasformati in azioni. Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo." - Mahatma Gandhi

    "You may say I'm a dreamer, but I'm not the only one" - Imagine, John Lennon

    "ma é bene se la coscienza riceve larghe ferite perché in tal modo diventa più sensibile a ogni morso. Bisognerebbe leggere, credo, soltanto libri che mordono e pungono. Se il libro che leggiamo non ci sveglia con un pugno sul cranio, a che serve leggerlo? Affinché ci renda felici, come scrivi tu? Dio mio, felici saremmo anche se non avessimo libri, e i libri che ci rendono felici potremmo eventualmente scriverli noi. Ma abbiamo bisogno di libri che agiscano su di noi come una disgrazia che ci fa molto male, come la morte di uno che ci era più caro di noi stessi, come se fossimo respinti nei boschi, via da tutti gli uomini, come un suicidio, un libro dev'essere la scure per il mare gelato dentro di noi." - Franz Kafka

    "Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L'indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti.
    L'indifferenza è il peso morto della storia. L'indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l'intelligenza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare. Tra l'assenteismo e l'indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno naturale, un'eruzione, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch'io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?
    Odio gli indifferenti anche per questo: perché mi dà fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti. Chiedo conto a ognuno di loro del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime.
    Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l'attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c'è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti." - Antonio Gramsci

    http://www.youtube.com/watch?v=_M3dpL4nj3Q
    https://www.youtube.com/watch?v=QcvjoWOwnn4
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    Ala di corvo
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    Registrato il: 02/03/2013
    Città: SAMPEYRE
    Età: 27
    Contadino
    00 18/03/2013 20:04
    Grazie mille!
    In quanto a sapere l'italiano, temo che, visto che faccio il Liceo Classico, sia un danno collaterale praticamente inevitabile...
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    LordFerro
    Post: 1.433
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    Principe
    00 18/03/2013 20:40
    benvenuto ala di corvo, ottima analisi.

    Generalmente la tattica che si è dimostrata nella maggior parte dei casi la migliore negli scontri campali è: l'incudine e il martello.
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    Gongo80
    Post: 2.335
    Registrato il: 17/05/2010
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    Principe
    00 18/03/2013 21:34
    il problema è che a livello tattico possono essere talvolta fallimentari, parlo sopratutto degli jinetes che sono delle macchine da guerra, ma strategicamente sono quasi imbattibili....
    alla fine non costano tantissimissimo, e sono reclutabili un po' ovunque..io li uso massicciamente sopratutto nei primi turni...in più, spesso faccio delle incursioni, attacco un'armata con soli jinetes, decimo le truppe e se non ce la faccio a finirli scappo per tutta la mappa fino a che finisce il tempo, e ripeto la cosa
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    Bertavianus
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    Principe
    00 18/03/2013 22:15
    la tattica di scappare per tutta la mappa con la cavalleria è vincente se la usi in difesa, in attacco la capisco di meno. la battaglia è persa comunque, quindi tanto vale ritirarsi.


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    LordFerro
    Post: 1.433
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    Principe
    00 18/03/2013 23:17
    credo che intenda dire che dopo aver finito di piallare i nemici manda i jinetes al trotto per la mappa.

    Contando che anche in quello che dice te riguardo alla citazione "La battaglia è persa comunque", posso dire che ci sono sconfitte che valgono più delle vittorie.
    Per esempio nel caso in cui i nemici sono troppo vicini in un insediamento, non ho abbastanza truppe appiedate da sopportare un assedio ma ho nella zona una piccola armata di tiratori montati, io invierei subito in battaglia quelle truppe per poter logorare i nemici, generalmente le truppe che potrebbero dare fastidio nel possibile futuro assedio e se ne ho l'occasione cercherei di ritirarmi, se non è possibile allora cerco di resistere e se non è possibile neanche quello allora kamikaze.
    Alla fine anche perdendo la battaglia potrei dire che i miei territori o sono momentaneamente salvi o potrei sopportare meglio l'assedio avendo tolto di mezzo le unità più ostiche.
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    Gongo80
    Post: 2.335
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    Principe
    00 19/03/2013 13:05
    è come dice lord ferro, attacco il turno dopo con giavellotti ricaricati e truppe nemiche ovviamente decimate....questa è la tattica della guerriglia anche in bc si può fare
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    G.SIANO
    Post: 162
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    Fante
    00 23/03/2013 17:46
    E guerriglia sia!!...io la uso praticamente con tutte le fazioni quando mi è possibile! Di solito uso tenere almeno 2 spie nel territorio nemico a scovare piccole armate o singole unità in movimento quindi le attacco con una buona armata di cavalleria in quanto può inoltrarsi meglio oltre confine.
    Poi se scovo un' armata poderosa in avvicinamente cerco di rallentarla in tutti i modi posizionandovi vicino singole unità esca e contemporaneamente attacco con piccole armate di tiratori preferibilmente a cavallo. Quando sono sotto le mie mura vi garantisco che hanno almeno un 20 - 30% di effettivi in meno..se gli va bene ;)