Medieval Total War Italia

consiglio su una mossa diplomatica

  • Messaggi
  • OFFLINE
    LordFerro
    Post: 1.433
    Registrato il: 06/04/2011
    Città: ROMA
    Età: 31
    Principe
    00 22/03/2013 20:09
    Questo è il dilemma:


    Questo è il rapporto militare:



    E queste sono le coalizioni:




    Premetto che le mie casse sono quasi svuotate per via dell'acquisto di due insediamenti:
    -Tessalonica(Magiara), tributo di 30000 per 4 turni e all'ultimo turno del tributo non ho pagato perché stavo andando in rosso ma poi li ho risarciti con un tributo di 4000 per 10 turni e si è tutto sistemato;
    -Adrianoupolis(Cumana), anche a loro ho offerto un tributo identico subito dopo aver fatto respirare le casse per qualche turno ma essendo poco piene ho disdetto il pagamento dopo il primo pagamento ed il turno successivo(cioè adesso) i Magiari iniziano la loro battaglia contro i Cumani.


    Premetto che per via dei rapporti con i Cumani(7/10) nel caso in cui dovessi rompere l'alleanza con loro mi attaccherebbero, però vedendo l'enorme divario tra le forze in campo dubito che i Magiari non posso permettere ai Cumani di avere l'egemonia nell'Europa dell'Est, aspetto vostri consigli.
  • OFFLINE
    frederick the great
    Post: 4.003
    Registrato il: 27/07/2010
    Città: MILANO
    Età: 41
    Principe

    00 22/03/2013 20:38
    Stai coi Cumani. Hai più chance di reggere i Magiari piuttosto che loro. Inoltre potresti approfittarne per cercare di prenderti la parte occidentale del loro regno - Croazia e Serbia - andando a creare continuità territoriale con le tue lande greche. occhio solo che se attacchi tu i Polacchi potrebbero scegliere l'Ungheria.

    Della potenza cumana mi preoccuperei fino a un certo punto: i Mongoli sono alle porte...
  • OFFLINE
    andry18
    Post: 977
    Registrato il: 11/05/2010
    Città: LATINA
    Età: 32
    Barone
    00 22/03/2013 20:58
    in linea di massima sarei d'accordo con frederick, ma a quanto ho capito attaccare i magiari comporterebbe una possibile rottura delle relazioni con tutti i tuoi confinanti, il che sinceramente lo eviterei.
    i cumani invece sono sì più difficili da battere, però sono alleati solo dei turchi. inoltre la vostra rivalità verrebbe vista di buon occhio da magiari e alleati.
    il mio consiglio è quindi quello di sterminare i miei poveri romei e poi dichiarare guerra a turchi e appunto cumani.


    "Per una scodella d'acqua, rendi un pasto abbondante; per un saluto gentile, prostrati a terra con zelo; per un semplice soldo, ripaga con oro; se ti salvano la vita, non risparmiare la tua. Così parole e azione del saggio riverisci; per ogni piccolo servizio, dà un compenso dieci volte maggiore: chi è davvero nobile, conosce tutti come uno solo e rende con gioia bene per male" - Mahatma Gandhi

    "Sono le azioni che contano. I nostri pensieri, per quanto buoni possano essere, sono perle false fintanto che non vengono trasformati in azioni. Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo." - Mahatma Gandhi

    "You may say I'm a dreamer, but I'm not the only one" - Imagine, John Lennon

    "ma é bene se la coscienza riceve larghe ferite perché in tal modo diventa più sensibile a ogni morso. Bisognerebbe leggere, credo, soltanto libri che mordono e pungono. Se il libro che leggiamo non ci sveglia con un pugno sul cranio, a che serve leggerlo? Affinché ci renda felici, come scrivi tu? Dio mio, felici saremmo anche se non avessimo libri, e i libri che ci rendono felici potremmo eventualmente scriverli noi. Ma abbiamo bisogno di libri che agiscano su di noi come una disgrazia che ci fa molto male, come la morte di uno che ci era più caro di noi stessi, come se fossimo respinti nei boschi, via da tutti gli uomini, come un suicidio, un libro dev'essere la scure per il mare gelato dentro di noi." - Franz Kafka

    "Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L'indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti.
    L'indifferenza è il peso morto della storia. L'indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l'intelligenza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare. Tra l'assenteismo e l'indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno naturale, un'eruzione, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch'io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?
    Odio gli indifferenti anche per questo: perché mi dà fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti. Chiedo conto a ognuno di loro del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime.
    Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l'attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c'è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti." - Antonio Gramsci

    http://www.youtube.com/watch?v=_M3dpL4nj3Q
    https://www.youtube.com/watch?v=QcvjoWOwnn4
  • OFFLINE
    LordFerro
    Post: 1.433
    Registrato il: 06/04/2011
    Città: ROMA
    Età: 31
    Principe
    00 22/03/2013 21:42
    frederick the great, 22/03/2013 20:38:

    Stai coi Cumani. Hai più chance di reggere i Magiari piuttosto che loro. Inoltre potresti approfittarne per cercare di prenderti la parte occidentale del loro regno - Croazia e Serbia - andando a creare continuità territoriale con le tue lande greche. occhio solo che se attacchi tu i Polacchi potrebbero scegliere l'Ungheria.

    Della potenza cumana mi preoccuperei fino a un certo punto: i Mongoli sono alle porte...



    In teoria ho una continuità, anche se solo di tipo militare, perché ho gli accessi militari sia con il Regno Normanno che con il Regno Ungherese, poi mi basterebbe comprare la città di Ragusa come ho fatto con i Magiari e con i Cumani.

    andry18, 22/03/2013 20:58:

    in linea di massima sarei d'accordo con frederick, ma a quanto ho capito attaccare i magiari comporterebbe una possibile rottura delle relazioni con tutti i tuoi confinanti, il che sinceramente lo eviterei.
    i cumani invece sono sì più difficili da battere, però sono alleati solo dei turchi. inoltre la vostra rivalità verrebbe vista di buon occhio da magiari e alleati.
    il mio consiglio è quindi quello di sterminare i miei poveri romei e poi dichiarare guerra a turchi e appunto cumani.



    è dura anche per me fare fuori i Romei, ma sono costretto perché voglio essere incoronato "Imperatore Latino d'Oriente" e l'unico modo per diventarlo è eliminare i Romei.

    Aspetto altre risposte prima di continuare ed intanto vorrei aggiungere alcune domande:
    1) durante la mia campagna ho visto che la popolazione si stava convertendo all'ebraismo, non ho nessun quartiere ebraico, nessun rabbino nei miei territori e vorrei sapere per quale motivo parte della popolazione si sia convertita all'ebraismo? Non ho nulla contro gli ebrei ma così l'ordine pubblico cala.
    2) Secondo voi farei bene a saccheggiare, distruggere gli edifici e lasciare al loro destino i territori Romei in Anatolia o sarebbe saggio un dominio stabile e duraturo in quelle terre?
  • OFFLINE
    andry18
    Post: 977
    Registrato il: 11/05/2010
    Città: LATINA
    Età: 32
    Barone
    00 22/03/2013 21:52
    io quei territori me li terrei, ma dipende molto anche dalla tua condizione finanziaria


    "Per una scodella d'acqua, rendi un pasto abbondante; per un saluto gentile, prostrati a terra con zelo; per un semplice soldo, ripaga con oro; se ti salvano la vita, non risparmiare la tua. Così parole e azione del saggio riverisci; per ogni piccolo servizio, dà un compenso dieci volte maggiore: chi è davvero nobile, conosce tutti come uno solo e rende con gioia bene per male" - Mahatma Gandhi

    "Sono le azioni che contano. I nostri pensieri, per quanto buoni possano essere, sono perle false fintanto che non vengono trasformati in azioni. Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo." - Mahatma Gandhi

    "You may say I'm a dreamer, but I'm not the only one" - Imagine, John Lennon

    "ma é bene se la coscienza riceve larghe ferite perché in tal modo diventa più sensibile a ogni morso. Bisognerebbe leggere, credo, soltanto libri che mordono e pungono. Se il libro che leggiamo non ci sveglia con un pugno sul cranio, a che serve leggerlo? Affinché ci renda felici, come scrivi tu? Dio mio, felici saremmo anche se non avessimo libri, e i libri che ci rendono felici potremmo eventualmente scriverli noi. Ma abbiamo bisogno di libri che agiscano su di noi come una disgrazia che ci fa molto male, come la morte di uno che ci era più caro di noi stessi, come se fossimo respinti nei boschi, via da tutti gli uomini, come un suicidio, un libro dev'essere la scure per il mare gelato dentro di noi." - Franz Kafka

    "Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L'indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti.
    L'indifferenza è il peso morto della storia. L'indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l'intelligenza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare. Tra l'assenteismo e l'indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno naturale, un'eruzione, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch'io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?
    Odio gli indifferenti anche per questo: perché mi dà fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti. Chiedo conto a ognuno di loro del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime.
    Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l'attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c'è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti." - Antonio Gramsci

    http://www.youtube.com/watch?v=_M3dpL4nj3Q
    https://www.youtube.com/watch?v=QcvjoWOwnn4
  • OFFLINE
    alessiolucchese
    Post: 87
    Registrato il: 03/12/2008
    Città: PALERMO
    Età: 34
    Ausiliario
    00 23/03/2013 02:56
    Re:
    andry18, 22/03/2013 21:52:

    io quei territori me li terrei, ma dipende molto anche dalla tua condizione finanziaria



    Quoto....
    ps:la prossima volta pensaci bene con chi allearti senno arrivi in queste spiacevoli ma alquanto realistiche situazioni!


  • OFFLINE
    LordFerro
    Post: 1.433
    Registrato il: 06/04/2011
    Città: ROMA
    Età: 31
    Principe
    00 23/03/2013 12:59
    scusatemi se cerco di avere i confini sicuri cercando di risparmiare in esercito.

    Dopo una bella dormita ho deciso di rimanere alleato con i Magiari, sicuramente i Cumani mi dichiareranno guerra.
    L'unica soluzione sarebbe sottrarre Tirnovo, Konstantia, Arges e Asperon dai Cumani ed approfittare della guerra contro i Romei per sottrargli Sardike, ultimo insediamento in Europa che hanno in possesso.
    Oltre ad un ampliamento dei confini terrestri dovrò sconfiggere anche le loro flotte, cosa che sarà facile, sia perché ho Konstantinoupolis e posso reclutare i dromoni incendiari ma anche perché la repubblica è la sovrana dei mari.
    Se riesco a raggiungere questi due obbiettivi potrò facilmente fare delle spedizioni anfibie per poter saccheggiare e radere al suolo i loro insediamenti.
    Spero che tutto vada bene e dopo potrò occuparmi dei Romei.
  • OFFLINE
    K-1
    Post: 557
    Registrato il: 02/01/2013
    Città: TARANTO
    Età: 39
    Cavaliere
    00 23/03/2013 13:15
    Hai fatto bene,è sempre meglio tenersi buoni i vicini e poi all'arrivo dei Mongoli i Cumani saranno ridimensionati,senza contare che l'Ungheria fungerà da stato-cuscinetto per Cumani e Mongoli.Tu intanto ti puoi espandere a sud e qui torna utile l'accesso per le truppe al Regno di Sicilia.