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Medieval Total War Italia

Sondaggio cultura

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    K-1
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    00 06/05/2013 23:20
    Ti dirò andry18,non riesco proprio a capire dove vedete queste caratteristiche "steppose" dei bulgari.Per quello che so di loro andrebbero messi nella eastern european,senza contare le varie considerazioni che avete detto voi stessi e anzi questa mi sembra la decisione più facile da prendere.
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    andry18
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    00 06/05/2013 23:28
    erano un khanato, le caratteristiche "steppose" ce le hanno nel sangue, usi e costumi (con forti influenze arabe e russe a creare un mix micidiale per qualsiasi classificazione degna di questo nome)
    ti consiglio di leggerti miftakhov se vuoi saperne di più al riguardo, è molto esauriente


    "Per una scodella d'acqua, rendi un pasto abbondante; per un saluto gentile, prostrati a terra con zelo; per un semplice soldo, ripaga con oro; se ti salvano la vita, non risparmiare la tua. Così parole e azione del saggio riverisci; per ogni piccolo servizio, dà un compenso dieci volte maggiore: chi è davvero nobile, conosce tutti come uno solo e rende con gioia bene per male" - Mahatma Gandhi

    "Sono le azioni che contano. I nostri pensieri, per quanto buoni possano essere, sono perle false fintanto che non vengono trasformati in azioni. Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo." - Mahatma Gandhi

    "You may say I'm a dreamer, but I'm not the only one" - Imagine, John Lennon

    "ma é bene se la coscienza riceve larghe ferite perché in tal modo diventa più sensibile a ogni morso. Bisognerebbe leggere, credo, soltanto libri che mordono e pungono. Se il libro che leggiamo non ci sveglia con un pugno sul cranio, a che serve leggerlo? Affinché ci renda felici, come scrivi tu? Dio mio, felici saremmo anche se non avessimo libri, e i libri che ci rendono felici potremmo eventualmente scriverli noi. Ma abbiamo bisogno di libri che agiscano su di noi come una disgrazia che ci fa molto male, come la morte di uno che ci era più caro di noi stessi, come se fossimo respinti nei boschi, via da tutti gli uomini, come un suicidio, un libro dev'essere la scure per il mare gelato dentro di noi." - Franz Kafka

    "Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L'indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti.
    L'indifferenza è il peso morto della storia. L'indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l'intelligenza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare. Tra l'assenteismo e l'indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno naturale, un'eruzione, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch'io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?
    Odio gli indifferenti anche per questo: perché mi dà fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti. Chiedo conto a ognuno di loro del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime.
    Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l'attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c'è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti." - Antonio Gramsci

    http://www.youtube.com/watch?v=_M3dpL4nj3Q
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    UnequivocalMr.Crow
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    Città: MOLA DI BARI
    Età: 33
    Principe


    00 07/05/2013 00:00
    una domanda: ma il sondaggio ha un limite temporale? quando verrà dichiarato concluso?






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    "Il termine capatosta (letteralmente, "testardi") è il soprannome che identifica i molesi almeno dal Settecento, quando, dopo una lunghissima battaglia legale, riuscirono ad emanciparsi dalla signoria dei Vaaz."

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    Gongo80
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    Principe
    00 07/05/2013 00:07
    buona domanda ci stavo pensando. diciamo che non sarà eccessivamente lungo ma daremo a ttti la possibilità di esprimersi....dobbiamo ancora decidere ma credo che durerà almeno un 2-3 settimane, dobbiamo capire il forum cosa ne pensa
    ovviamente parlo a nome mio, con gli altri decideremo
    [Modificato da Gongo80 07/05/2013 00:23]
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    frederick the great
    Post: 4.003
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    Principe

    00 07/05/2013 01:04
    Continuo a restare molto perplesso sui polacchi inseriti nella cultura northern_european. Sono d'accordo che hanno subito e assimilato progressivamente la potente influenza tedesca vicina, ma non hanno mai perso il loro carattere slavo, né nel periodo medievale né in seguito. Attualmente la eastern_european, in cui io ce li vedo benissimo, utilizza i modellini dei castelli di teutonics, che danno un buono stacco rispetto ai castelli imperiali. Non credo che si possa unificarli in un unico gruppo senza annullare la loro specificità. Non dimentichiamoci che BC ha, tra l'altro, l'obbiettivo di dare un quadro il più storico possibile della start date e che, quindi, è a quella data che bisogna guardare. E nel 1155 la Polonia e l'Impero erano due entità ben separate.

    Facendo un breve raffronto fra i roster magiaro (che concordo possa essere spostato in northern) e polacco (che ripeto lascerei in eastern) si vede che i primi - che non sono slavi - hanno assorbito molto dal mondo tedesco (hanno i feudali, i lancieri clipeati sono armati in modo tutt'altro che slavo, anche i cavalieri lovassag hanno questa caratteristica) e mantengono determinate caratteristiche da steppa (curteni, mechonosci); i polacchi, per contro, alla start date di veramente occidentale hanno solamente la guardia del generale. A mio avviso questa unità serve bene a rappresentare l'inizio di un processo, cominciato dall'alto - e difatti i comites ducis sono l'elite degli eserciti polacchi alla start date - ma che è ben lungi dall'andare a interessare il popolo polacco. E gli stessi cavalieri servienti, ossia la nobiltà, combattono come cavalieri pesanti "all'occidentale" (ma non con grandi differenze rispetto ai boiare russi), ma il loro equipaggiamento tende ancora decisamente a un'identità slava. Se BC cominciasse 100 anni dopo la POlonia potrebbe, pur con qualche forzatura, essere cultura northern; ma al 1155 secondo me è errato.
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    andry18
    Post: 977
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    00 07/05/2013 08:59
    per i polacchi...in realtà il loro carattere slavo era molto inferiore a quello rappresentato. era insito nella popolazione, ma stili architettonici e equipaggiamento militare era profondamente simile a quello mitteleuropeo sin da subito, per poi passare da predominante ad esclusivo nel corso degli anni (qui è vero che ogni fazione ha un suo stile esclusivo, ma lo reputo assai più vicino ai tedeschi che alla controparte russa. c'era una volta un utente che aveva proposto una serie di cambiamenti da apportare al roster polacco, ma non so se i consigli verranno presi in considerazione per la nuova versione.

    a parte questo...architettonicamente parlando l'influenza maggiore è anche qui quella tedesca, e per quanto riguarda i castelli questi venivano costruiti esclusivamente in pietra, per poi passare all'utilizzo dei mattoni solo nel XIV secolo (quindi i modellini di teutonics sono un bel po' successivi allo start date), e cmq lo stile di base è ancora una volta quello germanico, quindi non mi pare il caso di utilizzare stili russi, quando quello nord europeo ricopre più che bene l'incarico

    che gli altri ci scusino l'ot...votate, votate! ^^

    EDIT: ha, per il sondaggio...direi che effettivamente non ha un vero e proprio limite temporale. sono culture delle quali ci occuperemo solo più in là, quindi c'è tutto il tempo per votare.
    [Modificato da andry18 07/05/2013 09:02]


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    "Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L'indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti.
    L'indifferenza è il peso morto della storia. L'indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l'intelligenza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare. Tra l'assenteismo e l'indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno naturale, un'eruzione, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch'io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?
    Odio gli indifferenti anche per questo: perché mi dà fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti. Chiedo conto a ognuno di loro del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime.
    Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l'attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c'è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti." - Antonio Gramsci

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    UnequivocalMr.Crow
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    Principe


    00 07/05/2013 10:16
    Qui c'è la lista di tutti i castelli polacchi : en.wikipedia.org/wiki/List_of_castles_in_Poland

    onestamente, essendo totalmente ignorante in materia, non saprei proprio che dirvi anche se preferisco l'idea di Frederic...

    Comunque questa cosa non è un problema: tanto avete intenzione di realizzare sia la cultura nord europea che est europea...poi quando sarà il momento di inserire il materiale in BC decideremo quale è più adatta per i polacchi...tanto ce le avremo entrambe e potremo scegliere...

    Per quanto riguarda il sondaggio invece , vi suggerisco, per evitare pasticci, di scegliere in maniera precisa un limite temporale (anche lungo, non importa) perchè lo scarto fra le due scelte potrebbe non essere così marcato...
    [Modificato da UnequivocalMr.Crow 07/05/2013 10:17]






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    andry18
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    00 07/05/2013 10:30
    in effetti sì, mentre è fondamentale sapere esattamente che fazioni andranno a far parte di alcune culture, prime tra tutte la sud europea (c'è il sondaggio apposta), per la maggior parte di queste la linea è delineata chiaramente, ed eventuali modifiche "dell'ultima ora" non andranno ad incidere sul metodo di realizzazione, quindi no problem

    per il limite...effettivamente hai ragione. direi di stare tra i 15 ed i 20 giorni. più tardi facciamo una riunioncina e diamo una scadenza precisa, che magari (se ti va ^^) si aggiunge al messaggio iniziale :)


    "Per una scodella d'acqua, rendi un pasto abbondante; per un saluto gentile, prostrati a terra con zelo; per un semplice soldo, ripaga con oro; se ti salvano la vita, non risparmiare la tua. Così parole e azione del saggio riverisci; per ogni piccolo servizio, dà un compenso dieci volte maggiore: chi è davvero nobile, conosce tutti come uno solo e rende con gioia bene per male" - Mahatma Gandhi

    "Sono le azioni che contano. I nostri pensieri, per quanto buoni possano essere, sono perle false fintanto che non vengono trasformati in azioni. Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo." - Mahatma Gandhi

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    "ma é bene se la coscienza riceve larghe ferite perché in tal modo diventa più sensibile a ogni morso. Bisognerebbe leggere, credo, soltanto libri che mordono e pungono. Se il libro che leggiamo non ci sveglia con un pugno sul cranio, a che serve leggerlo? Affinché ci renda felici, come scrivi tu? Dio mio, felici saremmo anche se non avessimo libri, e i libri che ci rendono felici potremmo eventualmente scriverli noi. Ma abbiamo bisogno di libri che agiscano su di noi come una disgrazia che ci fa molto male, come la morte di uno che ci era più caro di noi stessi, come se fossimo respinti nei boschi, via da tutti gli uomini, come un suicidio, un libro dev'essere la scure per il mare gelato dentro di noi." - Franz Kafka

    "Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L'indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti.
    L'indifferenza è il peso morto della storia. L'indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l'intelligenza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare. Tra l'assenteismo e l'indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno naturale, un'eruzione, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch'io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?
    Odio gli indifferenti anche per questo: perché mi dà fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti. Chiedo conto a ognuno di loro del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime.
    Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l'attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c'è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti." - Antonio Gramsci

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    UnequivocalMr.Crow
    Post: 5.109
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    Principe


    00 07/05/2013 11:35
    Re:
    andry18, 07/05/2013 10:30:

    per il limite...effettivamente hai ragione. direi di stare tra i 15 ed i 20 giorni. più tardi facciamo una riunioncina e diamo una scadenza precisa, che magari (se ti va ^^) si aggiunge al messaggio iniziale :)




    Perfetto...ma io purtroppo non ho il potere di modificare i messaggi in questa sezione. Per farlo, dovresti chiedere ad un moderatore fra Brancaleone, Housekeeper e Fabius...

    solo che sono tutti e 3 impegnatissimi in questo periodo per cui ti conviene avvisarli tramite ffz...






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    Danilo.92
    Post: 168
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    Fante
    00 07/05/2013 15:01
    Voto crociati perché mi ha fatto sempre storcere un po' il naso l'eccessiva differenza culturale con i suoi vicini...




    "Non condivido la tua idea, ma darei la vita affinché tu la possa esprimere" - Voltaire(?)
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    Gongo80
    Post: 2.335
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    Principe
    00 07/05/2013 15:17
    Re:
    UnequivocalMr.Crow, 5/7/2013 10:16 AM:

    Qui c'è la lista di tutti i castelli polacchi : en.wikipedia.org/wiki/List_of_castles_in_Poland

    onestamente, essendo totalmente ignorante in materia, non saprei proprio che dirvi anche se preferisco l'idea di Frederic...

    Comunque questa cosa non è un problema: tanto avete intenzione di realizzare sia la cultura nord europea che est europea...poi quando sarà il momento di inserire il materiale in BC decideremo quale è più adatta per i polacchi...tanto ce le avremo entrambe e potremo scegliere...

    Per quanto riguarda il sondaggio invece , vi suggerisco, per evitare pasticci, di scegliere in maniera precisa un limite temporale (anche lungo, non importa) perchè lo scarto fra le due scelte potrebbe non essere così marcato...




    ottimo link....ho visto metà dei castelli e i polacchi mi sembrano effettivamente più vicini alla cultura nord europea....cioè, più vicini ai tedeschi che ai russi..
    ad ogni modo credo ci sia ancora un bel po' di dibattito da fare, e quindi ascolterei ancora.
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    K-1
    Post: 557
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    Cavaliere
    00 07/05/2013 15:41
    Danilo.92, 07/05/2013 15:01:

    Voto crociati perché mi ha fatto sempre storcere un po' il naso l'eccessiva differenza culturale con i suoi vicini...



    Chiedo scusa ma qui mi sa che c'è un equivoco.I crociati hanno certo differenze culturali con i loro vicini ma qui la cultura non conta nulla poichè si sta parlando di dove includerli ai fini dell'aspetto da dare agli insediamenti.E da questo punto di vista gli edifici erano quelli che stavano,i crociati non hanno certo demolito tutto per poi ricostruire a loro piacimento casa dopo casa quindi le costruzioni avevano ovviamente un aspetto mediorientale.
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    andry18
    Post: 977
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    00 07/05/2013 16:23
    demolito tutto no, di certo c'era poco interesse verso le case del popolo, ma i crociati hanno sempre avuto un'importante iniziativa, modificando ampiamente la panoramica delle città, con la costruzione di molteplici edifici caratteristici e la modifica dei precedenti, e creando una quantità abnorme di fortezze, profondamente diverse da quelle puramente arabe (hanno in comune alcune cose questo è vero, ma lo stile è comunque profondamente diverso)
    Testo nascosto - clicca qui




    "Per una scodella d'acqua, rendi un pasto abbondante; per un saluto gentile, prostrati a terra con zelo; per un semplice soldo, ripaga con oro; se ti salvano la vita, non risparmiare la tua. Così parole e azione del saggio riverisci; per ogni piccolo servizio, dà un compenso dieci volte maggiore: chi è davvero nobile, conosce tutti come uno solo e rende con gioia bene per male" - Mahatma Gandhi

    "Sono le azioni che contano. I nostri pensieri, per quanto buoni possano essere, sono perle false fintanto che non vengono trasformati in azioni. Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo." - Mahatma Gandhi

    "You may say I'm a dreamer, but I'm not the only one" - Imagine, John Lennon

    "ma é bene se la coscienza riceve larghe ferite perché in tal modo diventa più sensibile a ogni morso. Bisognerebbe leggere, credo, soltanto libri che mordono e pungono. Se il libro che leggiamo non ci sveglia con un pugno sul cranio, a che serve leggerlo? Affinché ci renda felici, come scrivi tu? Dio mio, felici saremmo anche se non avessimo libri, e i libri che ci rendono felici potremmo eventualmente scriverli noi. Ma abbiamo bisogno di libri che agiscano su di noi come una disgrazia che ci fa molto male, come la morte di uno che ci era più caro di noi stessi, come se fossimo respinti nei boschi, via da tutti gli uomini, come un suicidio, un libro dev'essere la scure per il mare gelato dentro di noi." - Franz Kafka

    "Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L'indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti.
    L'indifferenza è il peso morto della storia. L'indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l'intelligenza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare. Tra l'assenteismo e l'indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno naturale, un'eruzione, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch'io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?
    Odio gli indifferenti anche per questo: perché mi dà fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti. Chiedo conto a ognuno di loro del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime.
    Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l'attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c'è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti." - Antonio Gramsci

    http://www.youtube.com/watch?v=_M3dpL4nj3Q
    https://www.youtube.com/watch?v=QcvjoWOwnn4
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    UnequivocalMr.Crow
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    Principe


    00 07/05/2013 16:32
    Comunque indipendentemente dall'esito del sondaggio e indipendentemente dalla questione dei polacchi, vi suggerirei di cominciare già ad occuparvi della cultura nord europea che conta come minimo 7 fazioni...

    A tal proposito, avete già cominciato a modellare qualcosa? Ricordo che avevate dei problami tempo fa con i programmi per modellare le città...li avete risolti?






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    "Il termine capatosta (letteralmente, "testardi") è il soprannome che identifica i molesi almeno dal Settecento, quando, dopo una lunghissima battaglia legale, riuscirono ad emanciparsi dalla signoria dei Vaaz."

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    andry18
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    Barone
    00 07/05/2013 16:42
    sì, abbiamo deciso di utilizzare iwte, accompagnandolo a 3dsmax per la realizzazione dei modelli e...sì anche alla prima domanda, ci stiamo occupando della north, della quale abbiamo già vari modelli da riprodurre ed info storiche di un certo rilievo (più in là potremmo chiedere info ulteriori se necessarie, ma per adesso va bene così)


    "Per una scodella d'acqua, rendi un pasto abbondante; per un saluto gentile, prostrati a terra con zelo; per un semplice soldo, ripaga con oro; se ti salvano la vita, non risparmiare la tua. Così parole e azione del saggio riverisci; per ogni piccolo servizio, dà un compenso dieci volte maggiore: chi è davvero nobile, conosce tutti come uno solo e rende con gioia bene per male" - Mahatma Gandhi

    "Sono le azioni che contano. I nostri pensieri, per quanto buoni possano essere, sono perle false fintanto che non vengono trasformati in azioni. Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo." - Mahatma Gandhi

    "You may say I'm a dreamer, but I'm not the only one" - Imagine, John Lennon

    "ma é bene se la coscienza riceve larghe ferite perché in tal modo diventa più sensibile a ogni morso. Bisognerebbe leggere, credo, soltanto libri che mordono e pungono. Se il libro che leggiamo non ci sveglia con un pugno sul cranio, a che serve leggerlo? Affinché ci renda felici, come scrivi tu? Dio mio, felici saremmo anche se non avessimo libri, e i libri che ci rendono felici potremmo eventualmente scriverli noi. Ma abbiamo bisogno di libri che agiscano su di noi come una disgrazia che ci fa molto male, come la morte di uno che ci era più caro di noi stessi, come se fossimo respinti nei boschi, via da tutti gli uomini, come un suicidio, un libro dev'essere la scure per il mare gelato dentro di noi." - Franz Kafka

    "Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L'indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti.
    L'indifferenza è il peso morto della storia. L'indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l'intelligenza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare. Tra l'assenteismo e l'indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno naturale, un'eruzione, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch'io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?
    Odio gli indifferenti anche per questo: perché mi dà fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti. Chiedo conto a ognuno di loro del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime.
    Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l'attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c'è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti." - Antonio Gramsci

    http://www.youtube.com/watch?v=_M3dpL4nj3Q
    https://www.youtube.com/watch?v=QcvjoWOwnn4
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    LordFerro
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    00 07/05/2013 18:04
    Per i Polacchi si potrebbe risolvere la situazione facendo in modo che le metropoli e gli edifici sbloccati dal livello metropoli siano di cultura nord europea mentre gli edifici precedenti saranno di cultura est europea, idem per i castelli.
    Sperando che sia fattibile, così infondo manteniamo anche la storicità visto che nel 1155 erano più vicini ai popoli dell'est europa ed il secolo successivo si stavano germanizzando.
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    andry18
    Post: 977
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    00 07/05/2013 18:19
    non è possibile, ogni fazione fa esclusivo affidamento alla cultura di appartenenza

    cmq vabbè raga, ora votate, poi ci penseremo xD


    "Per una scodella d'acqua, rendi un pasto abbondante; per un saluto gentile, prostrati a terra con zelo; per un semplice soldo, ripaga con oro; se ti salvano la vita, non risparmiare la tua. Così parole e azione del saggio riverisci; per ogni piccolo servizio, dà un compenso dieci volte maggiore: chi è davvero nobile, conosce tutti come uno solo e rende con gioia bene per male" - Mahatma Gandhi

    "Sono le azioni che contano. I nostri pensieri, per quanto buoni possano essere, sono perle false fintanto che non vengono trasformati in azioni. Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo." - Mahatma Gandhi

    "You may say I'm a dreamer, but I'm not the only one" - Imagine, John Lennon

    "ma é bene se la coscienza riceve larghe ferite perché in tal modo diventa più sensibile a ogni morso. Bisognerebbe leggere, credo, soltanto libri che mordono e pungono. Se il libro che leggiamo non ci sveglia con un pugno sul cranio, a che serve leggerlo? Affinché ci renda felici, come scrivi tu? Dio mio, felici saremmo anche se non avessimo libri, e i libri che ci rendono felici potremmo eventualmente scriverli noi. Ma abbiamo bisogno di libri che agiscano su di noi come una disgrazia che ci fa molto male, come la morte di uno che ci era più caro di noi stessi, come se fossimo respinti nei boschi, via da tutti gli uomini, come un suicidio, un libro dev'essere la scure per il mare gelato dentro di noi." - Franz Kafka

    "Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L'indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti.
    L'indifferenza è il peso morto della storia. L'indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l'intelligenza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare. Tra l'assenteismo e l'indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno naturale, un'eruzione, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch'io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?
    Odio gli indifferenti anche per questo: perché mi dà fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti. Chiedo conto a ognuno di loro del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime.
    Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l'attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c'è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti." - Antonio Gramsci

    http://www.youtube.com/watch?v=_M3dpL4nj3Q
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    Gongo80
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    Principe
    00 07/05/2013 23:20
    Re:
    UnequivocalMr.Crow, 5/7/2013 4:32 PM:

    Comunque indipendentemente dall'esito del sondaggio e indipendentemente dalla questione dei polacchi, vi suggerirei di cominciare già ad occuparvi della cultura nord europea che conta come minimo 7 fazioni...

    A tal proposito, avete già cominciato a modellare qualcosa? Ricordo che avevate dei problami tempo fa con i programmi per modellare le città...li avete risolti?




    stiamo partendo già da quella, abbiamo un buon materiale di partenza...stiamo solo (o meglio i due modeller) risolvendo dei problemi legati alla texture, ma dovrebbero essere facili da risolvere.
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    GlaucopideSophia1
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    Principe
    00 08/05/2013 22:57
    Crociati.
    Motivo : è poco corretto vedere città occidentali in medio oriente, i crociati avevano costruito alcune fortezze/castelli in stile europei, ma ne avevano altri presistenti che si erano limitati a rafforzare in stile arabo/bizantino, le città poi erano in stile decisamente mediorientale, magari c'erano edifici mix ,ma la maggiorparte era rimasta al archittettura precedente l'arrivo degli europei, per cui....




    "Quando ti senti eccezionalmente lucido, entusiasta, forte, quando ti senti in cima al mondo, capace di spostare le montagne, connesso al tuo sogno, all ' ideale, allora sai che hai il sole in tasca" S.B.
  • Elizabello II
    00 13/05/2013 10:36
    Io sono combattuto, però non sono un grande fan della cultura iberica, per cui per motivi 'sentimentali' propenderei per la cultura crociata.
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