00 02/10/2013 04:21
AAR Patrimonium Sancti Petri in Bellum Crucis 6.3
Difficoltà di campagna: Molto Alta
Difficoltà di battaglia: Molto Alta

-La seguente AAR è un omaggio al Forum. Continuerò ad aggiornare la AAR facendo un post per ogni pontificato che si succederà, questo per dire che per alcuni ci potrebbe volere diverso tempo relativamente alle dinamiche di gioco e alle mie possibilità di tempo. Ho cercato di mettere un po' di dettagli storici per dare più colore al racconto della campagna. Sicuramente ci sono diversi errori ed imprecisioni, se ne trovate fatemeli notare per correttezza.Per gli stemmi Papali ho messo quelli dei pontefici reali succeduti ad Adriano IV negli anni successivi. Ovviamente anche la vita dei personaggi storici è stravolta avendo io fatto andare le cose in maniera diversa dalla storia.
Buona Lettura


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«... . Ahi serva Italia, di dolore ostello,
nave sanza nocchiere in gran tempesta,
non donna di province, ma bordello!
Quell'anima gentil fu così presta,
sol per lo dolce suon de la sua terra,
di fare al cittadin suo quivi festa;
e ora in te non stanno sanza guerra
li vivi tuoi, e l'un l'altro si rode
di quei ch'un muro e una fossa serra.
Cerca, misera, intorno da le prode
le tue marine, e poi ti guarda in seno,
s'alcuna parte in te di pace gode.
Che val perché ti racconciasse il freno
Iustiniano, se la sella è vota?
Sanz'esso fora la vergogna meno. ...»

versi 76-90 Canto VI del Purgatorio, Divina Commedia, Dante Alighieri

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-Dopo un periodo europeo turbolento per causa delle crociate contro gli infedeli a Gerusalemme,la Chiesa aveva bisogno di un rinnovamento sotto il profilo ecclesiastico e non solo.Doveva in qualche modo allacciare nuovamente i rapporti con gli stati della penisola italica,e formare qualora ce ne fosse stato bisogno un esercito a difesa dell'Urbe.
Dopo il Pontificato turbolento di Anastasio IV,e i vari problemi in terra Santa,il Conclave riunitosi dopo la morte del Pontefice a Roma elesse Nicholas Breakspear, fu l'unico conclave in cui ebbe occasione di partecipare. L'Arcivescovo di Albano scelse il nome di Adriano IV,un nome di tutto rispetto,e molto aristocratico.

Pontificatus Adriani IV (1155- 1178 )
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-Dopo la sua elezione al Soglio Pontificio a soli 42 anni,all'interno della Curia Romana aleggiava qualche perplessità sul Santo Padre.Egli difatti era una persona molto colta,passava molto tempo a studiare e si distaccava dai problemi reali in cui Roma versava.
La sua elezione suscitò grande violenza e tantissimi tumulti tant'è che Arnaldo da Brescia (http://it.wikipedia.org/wiki/Arnaldo_da_Brescia) alimentò queste violenze per manifestare contro il Sacro Collegio.Poco dopo la Domenica delle Palme in risposta dalle violenze popolari del 1155,il Papa lanciò "L'Interdetto"contro Roma. Ciò significava la cessazione automatica di tutte le funzioni religiose: non venivano più somministrati i sacramenti e i morti non venivano sepolti in terra consacrata. Di conseguenza il popolo si sollevò contro il Senato che esiliò Arnaldo da Brescia. E a quel punto il Papa tolse l'interdetto celebrando la Pasqua in Laterano.
Nei mesi successivi il Papa non esitò a chiudere delle trattative con gli Stati Italiani, per lo più trattati commerciali,visto che dopo il Pontificato di Papa Anastasio IV molte rotte commerciali furono state chiuse,e molte alleanze furono state infrante,quindi era dovere della Curia Romana dare un cambio di rotta allo Stato Pontificio.Tra i colti ecclesiastici di Roma si avvertì inoltre l'esigenza di una rinascita civile e politica.
Adriano IV sebbene inglese di nascita, rimase fortemente colpito dalla visione della Città Eterna e si innamorò dell'idea di riconsegnare ad essa la forza e l'autorità che l'avevano contraddistinta nel passato, mirando a strapparla al degrado, alla violenza e alla miseria in cui essa verteva, essendo stata per troppo tempo privata della Curia e lasciata in mano alle vendicative e violente famiglie nobili romane.
Per ora l'immagine di un forte Stato Pontificio è ancora lontana, ma si è ancora in tempo per realizzarla, in particolare sfruttando i vari eventi della politica italiana. Nell'ottica di una "ricostruzione" dello Stato Pontificio, Adriano IV e la Curia decisero che il primo passo andava compiuto rafforzando l'autorità del Papato con una mossa ferma e decisa in Italia.


-Per prima cosa fu' stabilita una linea di crescita statale,che si basava sulla costruzione di vari edifici pubblici che garantivano un incremento demografico,e furono incrementate le guarnigioni militari all'interno di Roma.
Papa Adriano IV emanò delle leggi popolari che facevano sì che le tassazioni venissero controllate per salvaguardare i ceti inferiori.
Nel 1156 il Papa durante la "ricostruzione" dall'interno lo Stato Pontificio,venne messo a conoscenza che Arnaldo da Brescia era diventato Podestà di Firenze,e che qualora egli lo voleva poteva essere colpito in una delle tante uscite che faceva durante la settimana senza scorta fuori dalla città.
Quindi d'accordo con la Curia Romana ed il Senato fu' mandato un abile sicario che riuscì ad ucciderlo.Le ripercussioni di tale gesto non passarono inosservate sotto gli occhi dei rappresentanti degli stati della penisola,difatti chiesero molte udienze per aprire trattative con con lo stato Pontificio.Andarono tutte a buon fine,ed il Papa ne uscì vittorioso da tali trattative,conseguendo due ottime alleanze,quella con Venezia e quella con Milano.
Intanto nel 1157 grandi flussi di Spoletini emigravano verso Roma,in quanto il Duca di Spoleto Guarnieri II (o Guarnerio) di Lenzburg-Baden, (http://it.wikipedia.org/wiki/Guarnieri_II_di_Lenzburg-Baden) governava la città in maniera non consona,vietava i raduni cristiani,e mandava in schiavitù la popolazione che non riusciva a pagare le tasse.Una mossa ferma e decisa da parte della Chiesa doveva essere presa,e d'accordo con gli altri stati italiani e la Curia Romana veniva mandato a Spoleto un assassino con lo scopo di uccidere per l'appunto il Duca. Assassinio che avvenne nell'Agosto 1157.
La città di Pisa a differenza delle altre regioni italiane,non viveva una situazione felice,in quanto nell'ambito familiare del casato reggente erano in combutta.Il Figlio del Priore Roberto della Gherardesca cercava un aiuto per salire al potere al posto del padre,cercando d'influenzare i vicini stati confinanti,ma nessuno era disposto a dargli una mano.Papa Adriano IV rifiutò fermamente la proposta del Principe di Pisa recatosi in Vaticano,in quanto se la Chiesa avrebbe accettato tale proposta e l'uccisione del Priore non andava a buon fine,poteva scoppiare un conflitto nella penisola che destabilizzava la regione.E la Chiesa non era pronta per una guerra di simil portata.
Tutta via gli ottimi rapporti tra il Papa e il Duce Morosini Patriarca di Venezia fecero si che nel 1158 una nobile ragazza,che era entrata a far parte della corte dello Stato della Chiesa sposasse un generale appartenente al casato dei Dandolo,così che questi entrasse a far parte dell'esercito papale,saldando i rapporti molto amichevoli con le due fazioni.
Il Papa ripudiava la guerra,esso la considerava mezzo di sottomissione.Era restio a indire una crociata,era per la libera professione di culto,andava contro i dogmi della Chiesa e la Curia lo sapeva.Sceso in Italia Federico Barbarossa (http://it.wikipedia.org/wiki/Federico_Barbarossa) chiese al Papa d'indire una crociata contro Tunus,ma egli dopo un primo rifiuto sostanziale,accettò con riserva.La Chiesa quindi proclamò la crociata, ma ad una sola condizione che il suo esercito stanziato a Roma non ne prendesse parte.Una mossa molto ben congeniata per colui che veniva classificato come poco propenso alle questioni politiche e militari.Mentre tutti gli eserciti italiani entrarono a far parte della "Grande Crociata" ,e le città andavano via via indebolite,sempre d'accordo con la Curia,Papa Adriano IV fece assediare Spoleto nel 1161.
A capo delle truppe Pontificie si eriggeva Giovanni Savelli Signore di Albano (http://it.wikipedia.org/wiki/Savelli_(famiglia)#Storia_familiare).Oltre 1200 soldati schiarati tra cui molta cavalleria destavano fuori le mure nell'attesa dell' attacco. L'ordine avvenne una mattina di Dicembre.Dopo aver schiarato in copertura dell'ariete i Tiratori Pontifici,si fece breccia nella città.Reparti di Cavalleria attaccarono il nemico che si difendeva con il coltello in mezzo hai denti (conscio della superiorità numerica dell'esercito papale),entrarono nel frattempo anche reparti di Spadaccini Comunali e di Lancieri Papali che ingaggiarono la fanteria e i reparti di arcieri sopra le mura. Dopo molte ore di combattimenti finalmente le mura erano state prese,e solo in quel momento entrò il Generale Savelli che si faceva spazio tra i corpi mutilati e tra i soldati feriti,con supremazia e arroganza si dirisse verso la Rocca Albornoziana,dove risiedeva il governatore che prese le redini della città dopo la morte del Duca di Spoleto e lo decapitò.Giovanni Savelli divenne il nuovo Duca di Spoleto.

Carica della Cavalleria Papale:
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Dopo la presa di Spoleto partirono molti lavori di restaurazione e di costruzioni per la città, che continuarono fino al 1168.
Nel frattempo la Chiesa si era molto rinnovata, avendo eletto 14 nuovi cardinali e promulgato le nuove leggi per l'elezione del Sommo Pontefice,ma sotto il profilo di politica estera ebbe qualche problema dovuto al fatto che il Re di Sicilia Tancredi di Lecce fu' trovato morto avvelenato. Sapendo che Papa Adriano IV non era nuovo a simili gesti la comunità internazionale aprì un caso contro questo omicidio. Pochi Vescovi sapevano la verità,ma la Curia romana ed il Papa in sé avevano studiato un piano per la conquista della penisola partendo proprio da Napoli,e Tancredi di Lecce era il primo bersaglio.
Le armate papali si stanziarono fuori le mura di Roma a difesa,poiché si venne a sapere che il Regno di Sicilia preparò un attacco per destituire il Papa e porre fine al suo regno,la notizia si rivelò del tutto infondata e quindi l'armata fu stanziata in una fortezza a nord di Roma con il Generale Orsini.
Durante la consueta adunata della mattina al cospetto del Generale Orsini questi non si presentò, e vane furono le ricerche poiché fu trovato morto presso il suo alloggio in cause sospette.Avvisato subito il Papa della situazione,egli mandò un nuovo generale alla testa delle truppe papali,era il nipote del Priore di Pisa Maior Ranieri Caetani, Corrado Caetani.
Durante l'intenso colloquio con il Papa,Corrado Caetani gli chiese di marciare al suo fianco verso Pisa,dato che la città verteva in una condizione politica e culturale davvero pietosa,e gli chiese tra l'altro di annetterla allo Stato Pontificio.Questo richiedeva la costante vigilanza dei confini,poiché ci potevano essere delle ripercussioni a sud con il Regno di Sicilia,fido alleato di Pisa...Il Papa dubitando di un possibile secondo fronte a sud di Roma accettò la richiesta,e fece marciare Corrado Caetani verso Pisa,assediandola nell'estate del 1170.
La salma di Pietro Orsini fu portata in San Pietro dove fu celebrato il funerale d'onore...Oltre diecimila persone parteciparono,ed a celebrare la messa fu direttamente il Papa.
Malato di polmonite Corrado Caetani decise la mattina del 24 Novembre 1170 di assaltare Pisa.Vedendo all'orizzonte l'armata papale di Corrado Caetani,il Priore di Pisa chiese al suo esercito l'estremo sacrificio,reclutando contadini a difesa della città,ma non ci volle tanto affinché l'armata papale prese la città ed il Priore ucciso dinanzi la sua gente.La stessa gente che acclamò con fervore suo nipote, diventato il nuovo Priore di Pisa e Podestà della città.

Immagini dell'assedio di Pisa del 1170:
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Morte del Priore di Pisa:
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A sud di Roma al confine con la Campania,vennero installate tante vedette,ma non servirono a molto,di fatto nella primavera del 1171 un'armata siciliana assediò l'Urbe. Il Papa rifugiatosi a Castel Sant'Angelo scomunicò la fazione siciliana, e nominò Giovanni Colonna come Comandate Supremo delle forze papali.

Raduno Forze Armate a San Pietro:
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Vedendo le due grosse armate che insediavano Roma,Giovanni Colonna chiese aiuto a Giovanni Savelli Duca di Spoleto affinché venisse ad aiutarlo. La sortita funzionò e l'armata siciliana si ritirò per riorganizzarsi,ma subito dopo la ritirata una frangia della restante armata andò ad assediare Monterotondo dove viveva Mariano Dandolo. Savelli armato di tutto punto la mattina successiva andò in aiuto a Monterotondo dove vinse una battaglia epocale per poi fare ritorno a Spoleto.
Dieci giorni dopo i fatti di Roma e Monterotondo,la Curia Romana decise di rafforzare le mura ed assumere sicari che uccidessero i generali siciliani,ma tutto fu vano,infatti Re Guglielmo I il Tirchio sconfinò nel Lazio e ri assediò la città. Da Pisa si mossero dei reparti di Lancieri diretti a Spoleto,e l'armata di Giovanni Savelli in parte riaddestrata si mosse alla volta di Monterotondo,che reclutò alcuni mercenari italiani e alcuni pellegrini armati diretti in Terra Santa.
Giunsero a Roma e la sortita diretta dal Papa ebbe successo, così Re Guglielmo I si ritirò al di fuori dei confini papali.
Intanto gli emissari papali trattarono un possibile aiuto di Milano che non tardò ad arrivare, e con esso perfino la Francia si unì al conflitto avendo molti interessi a Roma.
L'armata di Giovanni Savelli restò fuori Roma per circa sei mesi, al punto che la Curia Romana pianificò un possibile attacco a Napoli,che si rivelò improvviso da un lato e fallimentare dall'altro,in quanto dopo l'assedio di Napoli del 1173,la presa della città e dell'impiccagione di Ruggero d'Altavilla,(http://it.wikipedia.org/wiki/Ruggero_I_di_Sicilia) essa ricadde nelle mani del nemico dopo l'assedio fallimentare di Capua.
L'armata di Giovanni Savelli demoralizzata e decimata con molti feriti al seguito fece ritorno a Spoleto,dove fu' riorganizzata.
Tutto il 1174 ed il 1175 non si fece altro che trovare un accordo per una tregua con Pisa ed il Regno di Sicilia.Con Pisa avvenne anche perché Corrado Caetani era membro della famiglia reale e quindi agevolò le cose.Mentre con i siciliani non ci furono passi avanti,anzi la Curia decise di reclutare un armata per scendere al sud Italia e conquistare Napoli e Chieti.L'armata fu affidata a Mariano Dandolo che entusiasta di andare a prendere Napoli si mise subito al viaggio.
Intanto parecchi fedeli si recavano in Terra Santa alla ricerca di un nuovo mondo.L'Europa verteva in una situazione disastrosa,miseria e povertà la facevano da padrona.Da Gerusalemme venivano importanti generali come Reginaldo di Chastillon e Guido di Lusignano alla ricerca di Cavalieri Templari pronti ad imbracciare la Guerra Santa contro Saladino.
L'armata del generale Dandolo si accampò nei pressi di Sabaudia pronta ad attaccare in caso di sconfinamento di truppe siciliane,difendendo tra l'altro la via Appia che era meta di passaggio dei pellegrini in viaggio verso la Terra Santa.
Dopo aver scritto le ultime encicliche e aver gettato le basi per una ripresa dal punto di vista commerciale,Papa Adriano IV si spense all'alba del 24 Maggio 1178 all'età di 65 anni. Furono convocati a Roma i cardinali e la Curia Romana si organizzò per avviare il Conclave quanto prima. Intanto in San Pietro la salma del Papa fu traslata in mezzo ai fedeli per poi essere portata nella Chiesa di San Giovanni in Laterano dove il Cardinale Vicario celebrò la messa. Questo Pontificato cambiò dal punto di vista politico e militare lo stato della Chiesa e Adriano IV si rivelò un abile statista e una persona vicina ai più deboli,tant'è che annesse al suo regno sia Pisa che Spoleto.

Possedimenti dello Stato della Chiesa dopo la morte di Adriano IV:
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[Modificato da Duce Filippo 02/10/2013 04:41]