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I vecchi feudi inglesi in terra di Francia caddero tutti in mano castigliana, con la sola eccezione di Letmoges ove l’armata del principe riuscì a precedere di un soffio quella degli alleati; questa fu una sorta di compensazione per lo smacco di Angers, ove era accaduto esattamente l’inverso.
La mobilitazione cristiana contro Urfa generò il timore di possibili aggressioni crociate ma, per grazia di Dio, quell’impresa si concluse prima che chiunque potesse trarne ingiusto profitto.
Siffatti rischi non si sarebbero, comunque, ripetuti: la missione diplomatica di Clement Poitevin ottenne la riconciliazione col pontefice, e persino la sua alleanza, dietro cessione di Exeter.
Nell’anno 1177 la città di Parigi era in piena fioritura, ed una coppia di assassini iniziava a mondare il regno dalla presenza sinistra di vari inquisitori.
Non volendosi turbare la precaria pace raggiunta sul continente, né rinunciare ad espandere il regno, venne allestita una nuova spedizione per le isole britanniche. Il Principe Robert ottenne la sottomissione del Galles catturando Bangor; in seguito preferì ritirarsi a Nottingham, lasciando il comando dell’armata al conestabile Gaspard Capetigno, Duca di Normandia.
Il 1179 vide l’inizio del breve pontificato di Andrea, papa francese eletto col voto determinante dei cardinali dei regni alleati.
Il regno di Francia, ora considerato faro della cristianità, ignorò bellamente la sua chiamata a prendere le armi per estirpare l’eresia da Wurzburg; questa impresa senza gloria e senza onore avrebbe tradito la tradizionale alleanza con l’Impero, sicché l’armata del Duca di Normandia continuò l’opera sua conquistando i borghi indipendenti d’Irlanda.
Questa politica ebbe altri effetti degni di nota.
Consentì di rompere onorevolmente l’alleanza con la Castiglia (di lì a poco scomunicata), creando le premesse per una futura giusta guerra contro quel fastidioso vicino.
Iniziò ad innervosire gli alleati scozzesi che, dopo la ribellione di York, si sarebbero visti confinati senza speranza nei loro territori ancestrali; questo loro malcontento non dispiaceva affatto perché, come si diceva a corte, “deux iles c’est megl q’une”.
Non pregiudicò i rapporti col papato, in quanto Andrea rese presto l’anima al Signore, ed il suo successore pose termine al gran carnaio che si era fatto nelle terre imperiali.
In una radiosa giornata primaverile del 1187 il Duca di Normandia recuperava Angers alla Francia, dando inizio alla campagna di liberazione del sudovest.