00 29/06/2009 12:23
ho copiato le stat della fanteria pesante giannizzera e sostituita a quelle degli arcieri...adesso vedo come si comportano...

copiando quasi tutto anche i potenziamenti di armi ed armature dei giannizzeri fanti vengono applicati agli arcieri vero?

EDIT:

ok, modificato e tutto apposto...solo una domanda...finché non inizio la battaglia i giannizzeri hanno l'abilità speciale pali acuminati (presente anche nella card descrittiva) ma appena inizio la battaglia viene sostituita dai proiettili incendiari...che succede, me lo puoi spiegare?

IN VIA TEMPORANEA chi vuole lo script dei giannizzeri "potenziati" me lo dica che lo posto...

ah House, un ultima cosa...cambiando nel file il tipo di arma, per esempio da sword a qualcos'altro, magari copiandola da un altra unità, cambia anche la rappresentazione grafica e l'animazione perché poi va a cercare il modello giusto? visto che sbagliando il copiaggio avevo trasformato gliarcieri giannizzeri in alabardieri e testando le alabarde le brandivano sul serio presumo sia così...in quel caso si potrebbe armare i giannizzeri alabardieri con mazze/asce e gli arcieri lasciarli con le scimitarre (magari reskin rispetto alle attuali spade "saraceno style")
[Modificato da Xostantinou 29/06/2009 14:22]



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Κωνσταντίνος ΙΑ’ Δραγάσης Παλαιολόγος,
Xρoνoκράτoρ και Koσμoκράτoρ
Ελέω Θεού Βασιλευς και Αυτοκράτορ των Ρωμαίων.





"Ci sono quattro grandi cause per cui vale la pena di morire: la Fede, la Patria, la Famiglia ed il Basileus. Ora voi dovete essere pronti a sacrificare la propria vita per queste cose, come d'altronde anch'io sono pronto al sacrifico della mia stessa vita.
So che l'ora è giunta, che il nemico della nostra fede ci minaccia con ogni mezzo...Affido a voi, al vostro valore, questa splendida e celebre città, patria nostra, regina d'ogni altra.
Miei signori, miei fratelli, miei figli, l'ultimo onore dei Cristiani è nelle nostre mani."

"Ed allora questo principe, degno dell'immortalità, si tolse le insegne imperiali e le gettò via e, come se fosse un semplice privato, con la spada in pugno si gettò nella mischia. Mentre combatteva valorosamente per non morire invendicato, fu infine ucciso e confuse il proprio corpo regale con le rovine della città e la caduta del suo regno.
Il mio signore e imperatore, di felice memoria, il signore Costantino, cadde ucciso, mentre io mi trovavo in quel momento non vicino a lui, ma in altra parte della città, per ordine suo, per compiervi un'ispezione: ahimè ahimè!."

"La sede dell'Impero Romano è Costantinopoli e colui che è e rimane Imperatore dei Romani è anche l'Imperatore di tutta la Terra."

"Re, io mi desterò dal mio sonno marmoreo,
E dal mio sepolcro mistico io ritornerò
Per spalancare la murata porta d'Oro;
E, vittorioso sopra i Califfi e gli Zar,
Dopo averli ricacciati oltre l'Albero della Mela Rossa,
Cercherò riposo sui miei antichi confini."

"Un Costantino la fondò, un Costantino la perse ed un Costantino la riprenderà”