Li chiamarono... briganti!

Opera dichiaratamente anti-risorgimentale, indirizzato a divulgare la reale dominazione sabauda, in modo particolare nel meridione.

Girato con mezzi modesti cinematograficamente scarno ma da vedere per apprendere come nascono i problemi che tormentano l'Italia di oggi: emigrazione, fenomeno della mafia, questione meridionale.

Repentinamente ritirato da tutte le sale perché considerato politicamente scorretto e revisionista, non più ottenibile in qualsiasi supporto, se non per mulattiere e torrenti...

Di riflesso però riscuote molto clamore negli atenei e nei convegni, dove con occhio critico e oggettivo riscontra popolarità per i temi contenuti.

Due pagine dei primati del Regno delle Due Sicilie per capire questi briganti, forse era giusto insorgere?!? Documentabili con singolo riscontro ovviamente...

L'ho visto, peccato per il grezzore.

A livello istruttivo andrebbe proiettato in tutte le scuole.

La storia dell'Unità d'Italia come ci viene presentata a scuola sembra una bella favola eroistica, ma solo di recente viene fuori quello che successe veramente...dovrebbero davvero farlo vedere, anche solo questo trailer, che spiega meglio di qualunque libro di scuola le conseguenze dell'Unità d'Italia...

Vedendo il film di Squitieri da un’ottica storico-cinematografica, non è di certo un capolavoro ma è a grandi linee uno dei pochi, se non l'unico, ad aver trattato l'argomento con tutti i contenuti scomodi che si porta appresso.

Dispiace per il film stroncato sul nascere, solo perché contro corrente e portatore di verità imbarazzanti, dove ci racconta la menzogna e l'arroganza su cui è fondato lo Stato italiano...

Peccato per le poche fonti fruibili, scartabellando il cyberspazio si trova solamente una commercializzazione italo russa… o.O

Bisognerebbe rivendicare il diritto alla memoria, pretendere di riscrivere la storia per quello che è stata e raccontare i genocidi e non l’annessione pacifica e indolore...

Censurato dal regime, potenzialmente pericoloso, poiché se capito attentamente, potrebbe portare la verità al popolo del meridione che acquisterebbe coscienza della propria identità storica con tutte le conseguenze che né potrebbero derivare...

Spero che alla fine ci sia una seria revisione storica di quel periodo, oramai omologato e asservito da certi storici dediti a una narrazione di comodo, in linea e a difesa della storiografia ufficiale che vorrebbe vedere il fenomeno del brigantaggio soltanto sotto l'aspetto delinquenziale...

Una volta esisteva una civiltà degna chiamata Regno delle Due Sicilie...

Raga io ci sto facendo la tesi su Carmine Crocco e il brigantaggio meridionale post unitario. Sapeste...

Se ti affidi a un mulo ti porterà a un archivio sulla sessantina di mb alla voce "Due Sicilie" raccolta piena zeppa di: documenti originali, protagonisti, e tante altre cose interessanti...

In bocca al lupo...

la verità fa sempre fatica a venire a galla, quello che hanno fatto i piemontesi al sud, lo hanno fatto anche in tutti gli altri stati preunitari al nord, come il Ducato di modena, pensate che il Farini, tanto osannato, dopo il finto referendum di annessione del ducato al piemonte, rubò perfino il guardaroba del duca Francesco V (chissà da chi avranno preso il vizio i nostri politici) , e sua moglie quello della duchessa, ma gli andò male perchè era troppo grasso, rispetto alla taglia del duca. l'esercito estense seguì compatto il duca in esilio, nessuno abbandonò l'esercito, caso forse unico di fedeltà totale di un esercito al suo sovrano....ma queste cose nei libri di scuola non ci sono, e non so se le metteranno mai.
Sull'argomento segnalo anche un'ottimo libro di gigi Di Fiore, "controstoria dell'Unità d'Italia, fatti e misfatti del risorgimento", è molto istruttivo e documentato specie sul cosiddetto brigantaggio al sud, lo consiglio a tutti.

Eccovi un ricco articolo pieno di analogie per non dimenticare o meglio per non fingere di non sapere...

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