00 15/11/2009 11:34
Re: come sputtanare un impero
Fulcherio,, 15/11/2009 7.37:

IL SENSO DEL DIS-ONORE DEI GRECULI
Nell'813 il khan bulgaro Krum assediava costantinopoli.
L'iperatore bizantino Leone V, vista l'impossibilità di cacciare via il nemico, prese accordi per una trattativa. Invitò Krum a recarsi sulla spiaggia vicino alla porta delle Blacherne, là lo avrebbe incontrato ed entrambi sarebbero stati accompagnati solo da tre uomini di scorta, tutti disarmati. Ma Leone non aveva intenzione di giocare pulito e la notte prima aveva riempito le case circostanti di soldati destinati a uccidere Krum a un dato segnale. Il gorno dopo Krum arrivò a cavallo e aspettò la barca di Leone.
Quando arrivò l'imperatore, accompagnato dai tre uomini di scorta uno di loro si tolse l'elmo, che era il segnale convenuto per l'attacco. Sfortunatamente però, i greculi non sapevano che il gesto di scoprirsi il capo alla presenza del Khan era giudicato una grave mancanza di rispetto. Krum si offese all'istante montò a cavallo e girò i tacchi, proprio quando i soldati bizantini uscivano fuori dai loro nascondigli. Per completare il fiasco, i bizantini di vedetta sulle mura si misero a sbraitare "la croce ha trionfato" col solo risultato di avvisare Krum del pericolo che correva sicchè egli si affrettò a fuggire sotto una pioggia di frecce.



un episodio come infiniti altri nella storia del mondo indipendentemente dal chi fu a compierlo...se dovessimo cercare tra i latini ne ritroveremmo a migliaia di eventi simili

Fulcherio,, 15/11/2009 7.37:

(fatto dai romani e scippato dai greculi)



fatto dai romani e scippato dai greci sto ca**o, finché l'aquila sventolò libera su Trebisonda nel 1461 tanto l'ultimo degli stratioti quanto il Basileus regnate chiamavano se stessi ROMANI, ed a maggior diritto di quanto questo titolo lo portassero i sudditi del SRI.



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Κωνσταντίνος ΙΑ’ Δραγάσης Παλαιολόγος,
Xρoνoκράτoρ και Koσμoκράτoρ
Ελέω Θεού Βασιλευς και Αυτοκράτορ των Ρωμαίων.





"Ci sono quattro grandi cause per cui vale la pena di morire: la Fede, la Patria, la Famiglia ed il Basileus. Ora voi dovete essere pronti a sacrificare la propria vita per queste cose, come d'altronde anch'io sono pronto al sacrifico della mia stessa vita.
So che l'ora è giunta, che il nemico della nostra fede ci minaccia con ogni mezzo...Affido a voi, al vostro valore, questa splendida e celebre città, patria nostra, regina d'ogni altra.
Miei signori, miei fratelli, miei figli, l'ultimo onore dei Cristiani è nelle nostre mani."

"Ed allora questo principe, degno dell'immortalità, si tolse le insegne imperiali e le gettò via e, come se fosse un semplice privato, con la spada in pugno si gettò nella mischia. Mentre combatteva valorosamente per non morire invendicato, fu infine ucciso e confuse il proprio corpo regale con le rovine della città e la caduta del suo regno.
Il mio signore e imperatore, di felice memoria, il signore Costantino, cadde ucciso, mentre io mi trovavo in quel momento non vicino a lui, ma in altra parte della città, per ordine suo, per compiervi un'ispezione: ahimè ahimè!."

"La sede dell'Impero Romano è Costantinopoli e colui che è e rimane Imperatore dei Romani è anche l'Imperatore di tutta la Terra."

"Re, io mi desterò dal mio sonno marmoreo,
E dal mio sepolcro mistico io ritornerò
Per spalancare la murata porta d'Oro;
E, vittorioso sopra i Califfi e gli Zar,
Dopo averli ricacciati oltre l'Albero della Mela Rossa,
Cercherò riposo sui miei antichi confini."

"Un Costantino la fondò, un Costantino la perse ed un Costantino la riprenderà”