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Gli anni del commercio
Nel 1155 il doge Domenico Morosini governava da 7 anni, quando nel 1148, fu eletto doge.
Il doge decise che Venezia doveva diventare più potente sia militarmente che economicamente.
Inizialmente fece fece deforestare le zone intorno alla città di Pola.
Pola era governata da un grande amico del doge, Vitale Il Michiel il quale era consigliere del doge.
Il doge era sempre accompagnato da il generale Orio Polani di cui si fidava ciecamente.
Le flotte di venezia erano comandante da Naimero e Giovanni, due grandi ammiragli.



Nell' inverno il doge decise di inviare l' umile sacerdote Angelo Cesti a convertire i bulgari da poco staccattisi dal controllo bizantino.
Io partii pochi giorni dopo per stabilire rapporti con i stati confinanti.

Nel 1157 la spie del doge scoprono che un armata milanese si avvicina minacciosamente a Venezia, ma successivamente viene scoperto che sono dirette a invadere la Romagna retta da un nobile fin troppo indipendente.
Nello stesso anno arrivai a Tessalonica dove il suo governatore, Isacco Diogene, mi accoglie a braccia aperte e insieme stipuliamo un patto detto appunto di Tessalonica dove sono scritte le intezioni di mantere la pace e di intraprendere relazioni commerciali.
Nella strada del ritorno incontrai Cesti che mi informò che il papa veva inviato una lettera al doge e lo informava che era di sua intenzione vedere una chiesetta a Zara entro il 1160.

Una lettera dl doge , nel 1158, mi informò che esso si stava preparando ad assediare Verona e che avrebbe mobilitato la maggior parte delle truppe in Dalmzia e in Istria e mi dovevo assicurare che gli Ungheresi non attaccassero vedendo le città sguarnite.
Quindi mi misi in marcia verso la città ungherese di Orsova.