Stellar Blade Un'esclusiva PS5 che sta facendo discutere per l'eccessiva bellezza della protagonista. Vieni a parlarne su Award & Oscar!

Medieval Total War Italia

Caduta di Costantinopoli, conseguenze culturali

  • Messaggi
  • OFFLINE
    Re Ruggero
    Post: 71
    Registrato il: 09/12/2007
    Città: MILANO
    Età: 34
    Ausiliario
    00 14/12/2009 11:46
    Salve a tutti, ero interessato a chiedere agli esperti del forum delle conseguenze in termini culturali della caduta di Costantinopoli del 1453, cioè cosa rappresenta per la cultura occidentale e non, la fine dell'Impero Romano d'Oriente, grazie :)
  • OFFLINE
    Erik il Conquistatore
    Post: 1.167
    Registrato il: 17/03/2009
    Città: CORDENONS
    Età: 36
    Duca
    00 14/12/2009 11:55
    Non sono un esperto del periodo ma brevemente posso dirti che con il crollo dell'Impero d'Oriente, oltre all'espansione Ottomana verso i Balcani, e quindi una minaccia ancor più grande dell'Islam verso l'Europa, si verificò una diaspora di intellettuali che da Costantinopoli si recarono in Occidente, in particolare in Italia, dove contribuirono grazie ai loro insegnamenti nelle varie corti italiane(come quella dei Medici a Firenze per esempio)al Rinascimento. Quindi nel buio della rovina si può identificare questo merito non da poco nella rinascita culturale europea.
    Per il resto ci penseranno gli esperti bizantini a esporti altre preziose informazioni [SM=g27960]

    "Si vis pacem, para bellum."
    "Oderint, dum metuant." (Gaius Iulius Caesar Germanicus, "Caligola")
    "Gli stranieri chiedono a Costantinopoli tre cose: il fuoco greco, le insegne della sovranità e le spose imperiali, nate nella porpora." (Imperatore Costantino VII al figlio Romano II)
    "Anche il Sole ha le sue macchie." (Napoleone Bonaparte, Generale e Imperatore di Francia)
  • OFFLINE
    Xostantinou
    Post: 3.123
    Registrato il: 31/12/2008
    Principe
    00 14/12/2009 12:26
    In termini teologico-militari significò il crollo del principale bastione contro l'espansione islamica in europa (infatti molti storici attualmente sono concordi nel ridimensionare fortemente l'importanza di Poitiers a favore del ruolo di Costantinopoli), anche se questo ruolo venne mano dal 1350 quando gli Ottomani misero per la prima volta piede in europa e non se ne andarono più. Diciamo che anche disprezzandoli comunque gli europei sapevano che finché l'Impero Romano avrebbe resistito sull'egeo, la cristianità sarebbe stata al sicuro (quanto meno ad oriente), la caduta di Costantinopoli gettò l'europa in un terrore con il quale convisse per secoli, il terrore che un giorno il turco infedele avrebbe conquistato il mondo.

    Da un punto di vista strettamente culturale la caduta portò l'emigrazione in massa di molti studiosi romei, cartografi, giuristi, economisti, filosofi, politologi, linguisti e letterati, ingegneri ed architetti...questa "fuga di cervelli" arricchì enormemente le corti ben disposte ad accoglierli (quelle italiane ed iberiche), portando queste ad ottenere un patrimonio di conoscenze estremamente più vasto, articolato ed eterogeneo rispetto ai loro omologhi nordeuropei, cosa che produsse il rinascimento sia artistico e letterario sia nuove forme di riflessione filosofica e teologica, sia un grande sviluppo della tecnica ingegneristica.



    ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
    Κωνσταντίνος ΙΑ’ Δραγάσης Παλαιολόγος,
    Xρoνoκράτoρ και Koσμoκράτoρ
    Ελέω Θεού Βασιλευς και Αυτοκράτορ των Ρωμαίων.





    "Ci sono quattro grandi cause per cui vale la pena di morire: la Fede, la Patria, la Famiglia ed il Basileus. Ora voi dovete essere pronti a sacrificare la propria vita per queste cose, come d'altronde anch'io sono pronto al sacrifico della mia stessa vita.
    So che l'ora è giunta, che il nemico della nostra fede ci minaccia con ogni mezzo...Affido a voi, al vostro valore, questa splendida e celebre città, patria nostra, regina d'ogni altra.
    Miei signori, miei fratelli, miei figli, l'ultimo onore dei Cristiani è nelle nostre mani."

    "Ed allora questo principe, degno dell'immortalità, si tolse le insegne imperiali e le gettò via e, come se fosse un semplice privato, con la spada in pugno si gettò nella mischia. Mentre combatteva valorosamente per non morire invendicato, fu infine ucciso e confuse il proprio corpo regale con le rovine della città e la caduta del suo regno.
    Il mio signore e imperatore, di felice memoria, il signore Costantino, cadde ucciso, mentre io mi trovavo in quel momento non vicino a lui, ma in altra parte della città, per ordine suo, per compiervi un'ispezione: ahimè ahimè!."

    "La sede dell'Impero Romano è Costantinopoli e colui che è e rimane Imperatore dei Romani è anche l'Imperatore di tutta la Terra."

    "Re, io mi desterò dal mio sonno marmoreo,
    E dal mio sepolcro mistico io ritornerò
    Per spalancare la murata porta d'Oro;
    E, vittorioso sopra i Califfi e gli Zar,
    Dopo averli ricacciati oltre l'Albero della Mela Rossa,
    Cercherò riposo sui miei antichi confini."

    "Un Costantino la fondò, un Costantino la perse ed un Costantino la riprenderà”


  • OFFLINE
    luifik
    Post: 104
    Registrato il: 19/07/2006
    Città: ROMA
    Età: 47
    Fante
    00 14/12/2009 16:30
    Per favore non tocchiamo questi tasti dolorosi.... Ancora mi rivedo quella meraviglia profanata dai crociati prima e dai turchi poi.... Comunque ti consiglio di leggere il libro "La caduta di Costantinopoli" edito da mondadori nella collana scrittori greci e latini. In realtà sono due volumi, uno con le testimonianze dei partecipanti all'assedio e dei testimoni oculari, l'altro che riporta l'eco che ebbe nel mondo la caduta di costantinopoli, un eco simile a quello che si è avuto qui con l'11 settembre 2001.... L'Europa che tanto odiava i "perfidi greci" scoprì di aver perso il suo baluardo e soprattutto scoprì la paura dell'islam...


    Exaudi, regina tui pulcherrima mundi,
    inter sidereos, Roma, recepta polos

    « L'imperatore mio figlio è un sovrano capace, ma non di questi tempi, perché vede e pensa grandi cose, quali servivano ai tempi felici dei nostri avi. Invece oggi, che gli eventi ci incalzano, non di un imperatore ha bisogno il nostro stato, ma di un amministratore. Ho paura che dalle sue idee e iniziative deriverà la rovina di questa casata. »





  • OFFLINE
    Re Ruggero
    Post: 71
    Registrato il: 09/12/2007
    Città: MILANO
    Età: 34
    Ausiliario
    00 14/12/2009 16:38
    Grazie x le risp ricevute finora ;)
  • OFFLINE
    Xostantinou
    Post: 3.123
    Registrato il: 31/12/2008
    Principe
    00 14/12/2009 17:16
    Re:
    luifik, 14/12/2009 16.30:

    Per favore non tocchiamo questi tasti dolorosi.... Ancora mi rivedo quella meraviglia profanata dai crociati prima e dai turchi poi...



    I turchi avevano ben poco da profanare...dopo l'oltraggio del 1204 la "Regina delle città" non era che uno scrigno vuoto...



    ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
    Κωνσταντίνος ΙΑ’ Δραγάσης Παλαιολόγος,
    Xρoνoκράτoρ και Koσμoκράτoρ
    Ελέω Θεού Βασιλευς και Αυτοκράτορ των Ρωμαίων.





    "Ci sono quattro grandi cause per cui vale la pena di morire: la Fede, la Patria, la Famiglia ed il Basileus. Ora voi dovete essere pronti a sacrificare la propria vita per queste cose, come d'altronde anch'io sono pronto al sacrifico della mia stessa vita.
    So che l'ora è giunta, che il nemico della nostra fede ci minaccia con ogni mezzo...Affido a voi, al vostro valore, questa splendida e celebre città, patria nostra, regina d'ogni altra.
    Miei signori, miei fratelli, miei figli, l'ultimo onore dei Cristiani è nelle nostre mani."

    "Ed allora questo principe, degno dell'immortalità, si tolse le insegne imperiali e le gettò via e, come se fosse un semplice privato, con la spada in pugno si gettò nella mischia. Mentre combatteva valorosamente per non morire invendicato, fu infine ucciso e confuse il proprio corpo regale con le rovine della città e la caduta del suo regno.
    Il mio signore e imperatore, di felice memoria, il signore Costantino, cadde ucciso, mentre io mi trovavo in quel momento non vicino a lui, ma in altra parte della città, per ordine suo, per compiervi un'ispezione: ahimè ahimè!."

    "La sede dell'Impero Romano è Costantinopoli e colui che è e rimane Imperatore dei Romani è anche l'Imperatore di tutta la Terra."

    "Re, io mi desterò dal mio sonno marmoreo,
    E dal mio sepolcro mistico io ritornerò
    Per spalancare la murata porta d'Oro;
    E, vittorioso sopra i Califfi e gli Zar,
    Dopo averli ricacciati oltre l'Albero della Mela Rossa,
    Cercherò riposo sui miei antichi confini."

    "Un Costantino la fondò, un Costantino la perse ed un Costantino la riprenderà”


  • OFFLINE
    luifik
    Post: 104
    Registrato il: 19/07/2006
    Città: ROMA
    Età: 47
    Fante
    00 14/12/2009 18:22
    Re: Re:
    Xostantinou, 14/12/2009 17.16:



    I turchi avevano ben poco da profanare...dopo l'oltraggio del 1204 la "Regina delle città" non era che uno scrigno vuoto...




    Si sicuramente il sacco crociato superò la conquista turca per efferatezza, comunque furono entrambi delle sciagure che privarono il mondo di uno dei suoi occhi più belli... non riesco nemmeno ad immaginare come doveva essere la città sotto Manuele I... Entrare in nave e vederla... Mi vengono i brividi solo al pensiero....


    Exaudi, regina tui pulcherrima mundi,
    inter sidereos, Roma, recepta polos

    « L'imperatore mio figlio è un sovrano capace, ma non di questi tempi, perché vede e pensa grandi cose, quali servivano ai tempi felici dei nostri avi. Invece oggi, che gli eventi ci incalzano, non di un imperatore ha bisogno il nostro stato, ma di un amministratore. Ho paura che dalle sue idee e iniziative deriverà la rovina di questa casata. »





  • OFFLINE
    Antioco il Grande
    Post: 2.264
    Registrato il: 28/07/2006
    Città: CATANIA
    Età: 46
    Principe
    00 14/12/2009 19:14
    Ecco m'era nel 1204 prima dell'arrivo dei Crociati.


    www.arkeo3d.com/byzantium1200/tiles.html
    -------------------------------------------------
    "Odiare i mascalzoni è cosa nobile" (Quintiliano)

    "Ingiuriare i mascalzoni con la satira è cosa nobile, a ben vedere significa onorare gli onesti" (Aristofane)
  • OFFLINE
    luifik
    Post: 104
    Registrato il: 19/07/2006
    Città: ROMA
    Età: 47
    Fante
    00 14/12/2009 23:17
    Re:
    Antioco il Grande, 14/12/2009 19.14:

    Ecco m'era nel 1204 prima dell'arrivo dei Crociati.


    www.arkeo3d.com/byzantium1200/tiles.html




    Non credo che ci sia mai stata città più bella, almeno fino a Rinascimento inoltrato o anche più avanti... La Roma dei cesari era uno spettacolo ma credo che Costantinopoli fosse realmente qualcosa di ineguagliabile...


    Exaudi, regina tui pulcherrima mundi,
    inter sidereos, Roma, recepta polos

    « L'imperatore mio figlio è un sovrano capace, ma non di questi tempi, perché vede e pensa grandi cose, quali servivano ai tempi felici dei nostri avi. Invece oggi, che gli eventi ci incalzano, non di un imperatore ha bisogno il nostro stato, ma di un amministratore. Ho paura che dalle sue idee e iniziative deriverà la rovina di questa casata. »