00 02/01/2010 13:59
Deus lo vult!!
Deus lo vult!!
Cap 1.3

I Normanni si riorganizzano. Ancora soli nella crociata i veneti fanno riferimento solo alle loro forze. Un’armata normanna è sbaragliata sulla strada per Rossano ed è proprio la fortezza di Rossano il nuovo obiettivo della Serenissima. Si prende tempo conquistando insediamenti nella speranza che le promesse delle nazioni cattoliche non restino tali. La mossa del Doge pare avere frutti positivi infatti un’armata del regno di Gerusalemme si prepara a valicare le Alpi, un’altra ungherese dopo un giorno intero di cammino bivacca poco fuori Chieti, i polacchi attraversano il Po. Arriveranno in tempo aiuti alle forze venete? Il Doge è disposto ad aspettare ma i suoi soldati a quanto pare no, i primi disertori iniziano ad assottigliare quelle già precarie armate venete. Si decide così di attaccare Reggio in solitaria. Una vasta armata normanna attende poco fuori le mura della città sfruttando il fatto che aggirare la penisola Calabra passando da sud e quindi guadando il fiume Bonamico è un’impresa ardua e pericolosa. Così i Normanni aspettano i crociati tra la fiumara Catona e la fiumara Gàllico, avendo Reggio alle spalle come unico luogo in cui ripiegare e opporre una strenua resistenza agli invasori.

Il re normanno sapeva che bisognava conoscere bene quei territori e i punti di guado ed i passi montani per evitare di scontrarsi con i suoi soldati, sapeve bene che le forze venete erano ridottissime e debilitate dai lunghi cammini e dalle giornate di battaglia. Sapeva che se l’esercito si fosse asserragliato a Reggio gli attaccanti avrebbero dovuto affrontare mesi di assedio e le sue spie gli avevano riferito che i disertori tra le forze venete erano in aumento. Era quindi consapevole che al Doge non conveniva aspettare gli aiuti promessi ma doveva attaccare e doveva farlo subito.

Il Doge dal canto suo sebbene fosse consapevole che non poteva rimandare un attacco era anche consapevole che un assedio prolungato a Reggio avrebbe significato sconfitta certa. L’esercito normanno che impediva l’accesso alla città andava sbaragliato in una battaglia campale; solo così l’assedio alla città sarebbe stato favorevole. Si doveva circondare quell’esercito e per farlo l’unico modo era imbarcare parte dei soldati veneti e farli sbarcare alle spalle dei Normanni in modo da precludergli la ritirata in città. I generali in costante contatto con il sovrano gli comunicano che una flottiglia di pirati è disposta dietro lauta ricompensa ad imbarcare i soldati. Il Doge convocò il cancelliere preposto alle economie del regno per chiedergli se la spesa era possibile. Il cancelliere gli fece presente che la cifra richiesta dai pirati avrebbe azzerato le già misere casse della signoria. Giuliano decise di affrontare il sacrificio economico certo del fatto che se avesse vinto la crociata il Papa avrebbe elargito una lauta ricompensa. 200 uomini furono imbarcati presso Scilla e dopo poche ore di navigazione sfruttando anche il vento a favore sbarcarono presso la foce del Gàllico, intanto ai pirati oramai al servizio della Serenissima fu dato ordine di bloccare il porto di Siracusa. I Normanni erano oramai accerchiati e la battaglia che si ebbe di li a poco per quanto sanguinosa che fu portò le truppe venete alla vittoria. Reggio eri li davanti, poco difesa e sola. Le truppe si mossero e l’unica catapulta rimasta riuscì con un po di difficoltà ad abbattere le porte cittadine, fu allora che le truppe venete dilagarono fin in piazza e riuscendo a contenere le perdite espugnarono la città. La crociata era terminata, i veneziani avevano conquistato Reggio, il Papa estremamente contento della notizia elargì una lauta ricompensa alle truppe crociate e inviò una missiva al Doge in cui aveva parole di stima e ammirazione per”il comportamento da perfetto cristiano cosa molto rara in quei tempi bui dove l’eresia metteva in discussione gli insegnamenti di Cristo ancora di più di ciò che facessero gli altrettanto eretici musulmani”.







boboav, 02/01/2010 11.05:

Mi pare start-nomeutente-programfiles-appsdata-sega-medievalII, purtroppo non sono sicuro, vista me lo sono tolto di mezzo da tempo, sono tornato a xp



Purtroppo ho cercato il percorso che mi hai indicato mostrando anche i file e cartelle nascoste ma nulal da fate. Manca proprio la cartella SEGA con med2....non so se windows7 la salva in altre cartelle.

Qualcuno che ne sa di più può aiutarmi? Sarò costretto altrimenti a continuare la cronoaca senza immagini [SM=g27969]