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Le uniche differenze nel VI sec rispetto al IV - V direi che sono:

1 la scomparsa dei limitanei, ormai divenuti poco efficaci e alla fine non considerati più esercito effettivo

2 l'introduzione della staffa, conosciuta attraverso gli Avari. Ancora Procopio non ne parla mai, ma l'autore dello Strategikon la cita, quindi tra la metà del VI sec. e gli inizi del VII era divenuta nota anche all'Impero.

3 la sempre maggiore importanza riversata sulla cavalleria, leggera e pesante, anche se con dei distingo (Belisario usa solo cavalieri e lascia i fanti di riserva, e quando li usa lo fa solo perché pressato dai soldati che vogliono dimostrare il loro valore, con poco risultato inoltre. Narsete invece impiega stabilmente i fanti in cooperazione con i cavalieri).
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"Odiare i mascalzoni è cosa nobile" (Quintiliano)

"Ingiuriare i mascalzoni con la satira è cosa nobile, a ben vedere significa onorare gli onesti" (Aristofane)