Medieval Total War Italia

CRONACHE IMPERIALI----BC 6, VH/VH SRI

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    Scudiero
    00 11/06/2010 11:12
    Bravissimo complimenti. Penso che tutte le cronache scritte in questa sezione abbiano del fascino, però sono molto attratto dal modo di scirverle perchè saperne trovare uno alternativo è forse la marcia in più del racconto. Bravo!



    "Fare l'amore con la Non Violenza per partorire la Pace dal grembo della Società", A.F.
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    Joanni dalle Bande Nere
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    00 14/06/2010 21:59
    DELLO DECENNIO SANZA PACE
    Prima di procedere con la cronaca, è necessario che io, quale umile servo di Dio, sempre sia lodato, riporti che nell'anno di nostro Signore 1178, il nostro Santo Padre è spirato, che Dio lo benedica,
    con grande rammarico dello mondo Cristiano tutto, Dall'Iberia allo santo Sepolcro et che tosto un nuovo Pontefice è stato eletto, di cui di seguito verrà presentata una miniatura et sebbene fra li possibili eleggibili si trovasse un nostro cardinale, egli ha infine deciso di dare lo suo appoggio al cardinale franco, giacchè proveniente dal regno alleato et che certamente sarebbe, da quanto si diceva, sarebbe stato lo favorito, et che infine,difatti, è stato scelto.

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    Quando venne concordata la pace con l'Englaterra, li nobili tutti credevano che, con l'Esercito Imperiale finalmente libero di muoversi in soccorso dello Principe nostro, la guerra alli confini orientali et contro l'Aragona sarebbero cessate di lì appresso: L'armata dello Principe difatti, dopo avere tristamente dovuto abbandonare Vienna allo destino suo, et essendosi rafforzata con truppe fresche et desiderose di pugnare con li ignobili Magiari, s'apprestava a partire per riconquistare la città perduta, mentre lo nostro Imperatore, dalle Fiandre già si stava recando verso le Alpi, per assediare lo castello di Thun. Ma nessuno si aspettava che li innimci si sarebbero mossi prima di noi per continuare la loro vile opra et così,nell' anno di nostro Signore 1179 una grande offensiva delli populi slavi venne sferrata a maggior danno dello Impero et a motivo di questo, l'Esercito Imperiale dovette cambiar direzione e anzichè riappropriarsi di Thun, lo Imperatore dovette soccorere lo figlio suo ad est, lasciando lo confine sud esposto ad eventuali attacchi, sebbene li Aragonesi non si fossero più mossi dalla loro ultima conquista;

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    La situazione delli confini orientali nell'estate dell'anno di nostro Signore 1179

    L'armata dello Principe, durante quello stesso inverno, arrestò la sua marcia verso sud et nell'estate seguente raggiunti li innimici s'impegno nella pugna aiutato anche dalla guarnigione di Praga et infine li Magiari vennero sconfitti in quella che viene ricordata come la Battaglia delli campi di Praga.Quello fu un giorno di grande festeggiamenti per lo populo imperiale giacchè oltre ad aver soccorso la nostra città, nella battaglia perirono un gran numero di nobili Magiari et molti di loro appartenevano direttamente alla famiglia reale, recando certamente molto sconforto allo Re nemico e gravi problemi alla sua dinastia;

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    Le forze in campo nella battaglia

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    Nelle prime fasi dello scontro, le fila degli innimici vengono sfoltite dallo tiro delli arceri, mentre la fanteria, protetta, si dispone alle spalle loro

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    Ecco la carica dello valoroso Principe Conrad sullo fianco sinistro
    dello schieramento, minacciato dalli schermagliatori e dalli nobili innimici

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    La trista, seppur meritata fine delli principi avversari

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    La fine della battaglia.
    I sopravvissuti raccontavano che mentre calava, alla fine della giornata, lo sole et anche la terra apparivano più rossi delli altri giorni, a causa dello sangue versato in abbondanza.


    Nella stessa estate, li populi slavi assaltarono le mura di Regensburg;lì la situazione era alquanto critica per noi perchè, credendo che li innimici avrebbero concentrato li sforzi loro per conqusitare Vienna e al più attaccare Praga, la guarnigione di Regensburg certo non era pronta per affrontare una armata a piena forza, ma solo piccoli gruppi che avessero, nello caso, cercato di minacciarne lo contado.
    La battaglia che ne seguì si rivelò decisamente ardua et molti homini, nostri e loro, caddero pugnando sugli spalti et la sconfitta totale venne evitata solamente grazie ad una compagnia di cavalleggeri che,nelle prime fasi dello scontro, uscirono di gran carriera dalle mura per attaccare l'ariete avversario che venne reso inutilizzabile et così, nonostante la torre giunse infine in posizione permettendo l'assalto, li Magiari non riuscirono a sfondare at alla fine della giornata, esausti et ridotti di numero, dovettero abbandonare lo campo et battere in ritirata et nonostante le tribolazioni incontrate, dunque, lo Impero era riuscito ancora una volta a respingere li innemici et a consolidare la sa posizione.

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    L'assedio della città di regensburg.Le forze innemiche erano superiori.

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    Lo generale nemico s'appresta a sfondare le difese delle porte

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    nella furia della pugna, et sopraffatto numericamente, cade lo generale nemico e li homini suoi vacillano

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    Ecco lo cortile interno presso le porte, dove lo scontro fu più duro.

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    La nostra vittoria a Regensburg

    Giunse nel frattempo l'inverno et l'armata dello Principe, che stazionava nelli pressi di Praga attendendo l'arrivo dello Imperatore Barbarossa, che, data la grandezza dell'esercito e la sua età avanzata, si spostava ormai lentamente, avvistò uno piccolo contingente che si avvicinava alla città: si trattava evidentemente di rinforzi per l'esercito che l'estate stessa aveva cercato di conquistarla et che per qualche motivo a noi ignoto erano giunti troppo tardi per essere d'aiuto alcuno et di nuovo vennero impegnati nella pugna ed annientati.

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    Avvistamento presso Praga

    L'estate dell'anno di nostro Signore 1181 vide una nuova minaccia contro lo Impero:una grande armata aragonese, che nel frattempo si erano tenuti in disparte, aveva osato risalire le strade che conducevano fino alla casa della famiglia imperiale, presso il castello di Staufen, et non solo, giacchè giunse voce a corte che quei vigliacchi, per meglio sfruttare la situazione a loro vantaggio, avevano anche stretto alleanza con i loro nuovi amici Magiari, onde poter colpire simultaneamente lo Impero Nostro;
    L'inverno dello stesso anno, quindi, dopo un veloce assedio, le mura dello castello vennero prese d'assalto: La guarnigione, seppur poco numerosa, era condotta do un giovane nobile imparentato con lo Imperatore et di quale Egli apprezzava le abilità, Federico I di Lorena, et questo, con atto ardito degno dello rango suo, si precipitò fuori dalle mura recando seco il suo seguito e si
    scagliò contro l'ariete innemico distruggendolo et sebbene avesse voluto colpire anche la torre e le scale, fu costretto a tornare tosto allo castello perchè già li cavalleggeri innemici si stavano avvicinando, scagliano loro contro pericolosi javellotti; gli innemici giunsero infine alle nostra mura, ma gli homini si batterono coraggisamente al punto di riuscire a respingerli tutti, mentre li nostri areceri abbattevano li loro cavalleggeri et infine, non avendo più homini per riuscire ad entrare nello castello ed aprire le porte, la cavalleria nemica si ritirò.Li valorosi soldati et il nobile Federico festeggiarono, felici di aver respinto li Aragonesi e aver protetto lo Impero, permettendo allo Imperatore e allo principe di continuare la guerra ad est; quello che non sapevano è che negli anni seguenti, gli innemici sarebbero tornati sempre più numerosi, come una leggera pioggia che diventa poi tempesta, per non dar tregua un solo istante allo stremato Impero.

    di seguito alcune miniature tratte dalli dipinti rappresentanti le diverse battaglia che avvennero nello decennio sanza pace presso Staufen:

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    La guarnigione che nel corso delli anni ha difeso Staufen; sebbene le compagnie venivano rinforzate alla meglio, lo numero delle compagnie non venne mai aumentato, a differenza delli innemici che ad ogni attacco si presentavano più numerosi.

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    Questo è invece uno schema di quella armata che attaccò Staufen
    nell'anno di nostro Signore 1181, ossia la prima battaglia.

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    Le forze in campo durante la prima battaglia;

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    L'ariete innimico è stato reso inutilizzabile grazie alla sortita
    di Federico I di Lorena;

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    L'assalto alle mura comincia;

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    La pugna sugli spalti è affar assai cruento;

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    Li innemici infine si danno alla fuga

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    Le difese hanno retto, lo campo è nostro!

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    L'esito dello scontro;

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    La seconda battaglia di Staufen, nello anno Domini 1180;

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    Ecco la sorte di chi osa sfidare lo Impero!

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    La cavalleria innemica, approfittando delle porte rimaste aperte
    per permettere allo nobile Federico I di rientrare, si era lanciata
    allo inseguimento, riuscendo ad entrare: fu uno massacro, ma infine trionfammo;

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    Ancora una volta, vittoria, per lo Impero!

    [IMG]http://i47.tinypic.com/35c0jtt.jpg[/IMG]
    La nostra cavalleria si lancia in una sortita per distruggere le macchine d'assedio nemiche, durante la terza battaglia di Staufen; una tattica ormai ben consolidata et trasmessa a tutti li nuovi comandanti;

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    Grazie alli nostri cavalleggeri, le scale nemiche, che erano più lontane, vennero distrutte, mentre la cavalleria pesante si occupava
    della torre e dell'ariete

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    Li lanceri nostri bloccano li cavalleggeri innemici fuori dallo cancello, per coprire la ritirata della cavalleria che stava rientrando dopo aver fermato le macchine d'assedio;

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    Lo campo fu di nuovo nostro!

    Nell'estate dell'anno di nostro Signore 1182, l'Esercito Imperiale era nel frattempo finalmente giunto presso li confini orientali et era pronto a dare supporto all'armata del Principe, che aveva tosto
    incominciato la sua marcia verso Vienna;e fu proprio nei pressi di un monastero di frati nello feudo Viennese, vicino alli confini con Salzburg, che l'Esercito imperiale, mentre convergeva su vienna, incontrò sul campo una imponente armata Magiara che si muoveva in direzione di Regensburg; seguì una grandiosa bataglia, nota come la battaglia del monastero, alla quale lo Imperatore nostro partecipò nonostante li suoi 63 anni et che con grande maestria guerresca vinse, annientando li innimici;

    [IMG]http://i45.tinypic.com/16gtqf.jpg[/IMG]
    Una miniatura raffigurante la battaglia del monastero

    ma mentre lo Impero atteneva questa grande vittoria, lo Re Innemico, avendo appreso della morte di tutti quelli nobili suoi presso le mura di Praga, evidentemente adirato per la perdita, si mise alla guida di un altra armata che, avanzando più a sud, lontano dalli occhi delle nostre sentinelle, giunse l'estate seguentead assediare lo castello di Salzburg. Lo inverno dell' anno Domini 1183, il Re magiaro guidò infine l'assalto alla mura di Salzbrug, ma lo nobile Imperiale che comandava la guarnigione, così come fecero li altri, seguito da una compagnia di cavalleggeri, uscì dalle mura et mentre le frecce delli arceri nostri fendevano sibilando l'aria per abbattersi sulli innimici che avanzavano, e li javellotti loro piovevano sulli homini nostri, lo gruppo si divise et abbattè tosto i portatori delle scale, l'ariete e la torre d'assedio, arrestando così l'attacco; ma il Re innimico, ancor più furioso per questa sconfitta, avanzò di persona verso la porta per ingaggiare la cavalleria nostra che si stava ritirando dopo aver compiuto l'eroica impresa; sicchè quando ci raggiunsero et fecero per attraversare li cancelli aperti, vennero investiti dall'olio bollente che li nostri avevano preparato et tuttavia non indietreggiarono, ma si inoltrarono nello castello; e fu a questo punto che li cancelli vennerò prontamente chiusi: ora lo Re innemico con lo seguito suo si trovava in trappola et sebbene combattè valorosamente, rifiutando di arrendersi, venne infine abbattuto et la sua armata si ritirò sconfitta.

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    Li nostri valorosi soldati sono pronti a dare la vita per lo Impero!

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    Li cavalleggeri vanno a caccia di macchine d'assedio fuori le mura
    di Salzburg;

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    Balestrieri Magiari stanno per essere falciati come grano maturo

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    Le macchine d'assedio innemiche sono state fermate, togliendo loro
    la possibilità di attaccarci;

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    Incurante delle nostre difese, lo Re innimico cerca coraggiosamente di
    entrare a Salzburg, furioso per la sconfitta;

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    Lo Re innimico entra a Salzburg...non ne uscirà mai più, da vivo;

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    La morte dello Re innimico a Salzburg!



    Quando la notizia della vittoria si diffuse, grandi furono i festeggiamenti e molti tra lo populo e li nobili stessi si aspettavano che essendo stato nominato uno sovraintendente, in quanto lo Re innimco era morto sanza più eredi, tutti uccisi pressi i campi di Praga, la guerra avrebbe potuto concludersi, non appena fosse stata riconquistata Vienna, o che comunque, la pressione sulli confini sarebbe certamente diminuita, ma così non fu, e tosto quei maleddetti slavi tornaro all'attacco con grandi armate,come se le precedenti sconfitte non li avessero privati di truppe, neanche se li homini di quei maledetti venissero diritte dalle schiere infinite dei diavoli dell'averno, che Dio ci aiuti!Et sebbene tutti loro comabattevano con accanimento e ferocia, li peggiori erano quelli provenienti dalla zone più interna, vicino alla catena
    montuosa delli Carpazi; elli erano certamente più malevoli delli altri, et ciò non sorprende dato che la loro discendenza è quella delli unni, che già occupavano quelle terre, feroci et sanguinari; et li homini nostri giuravano di avere visto certi tra i più malevoli di loro, bere lo sangue degli sconfitti o di quelli catturati, sostenendo che fossero lo Diavolo stesso, che Dio ci protegga!Et sebbene trattasi certamente di ridicole supersitizioni e visione date dalla stanchezza dello lungo pugnare, siamo consci altresì che quelle terre ospitano tuttora molti eretici et adoratori del male, pertanto ne faremo avere notizia allo Santo Padre, che se lo riterrà opportuno, potrebbe inviare li homini suoi a raccogliere informazioni et nel caso, estirpare l'eresia prima che si diffonda ulteriormente; Giacchè un nuovo esercito avversario stava quindi nuovamente marciando verso Praga, di nuovo l'armata dello principe dovette fermarsi per affrontarli: eppure era già provata
    dalli recenti scontri,e le forze sarebbero state appena sufficienti per condurre l'assedio; ma non potendo contare su altri eserciti, giacchè quello Imperiale era troppo lontanto, alla fine affrontò li innemci riportando una grande vittoria, ma lo prezzo fu alto, perchè li innemici erano più numerosi, et dopo la battaglia pochi furono li sopravvissuti e lo principe nostro dovette, con gran rammarico, tornare verso Praga per rinforzare le sue truppe esauste.Ma grazie a questa ultima battaglia, ora la via per Vienna era libera et l'Esercito Imperiale giunse infine da sud ovest alle mura della città
    e nell'anno di nostro Singnore 1185, lo nostro grande Imperatore ne compì la riconquista.

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    L'assedio di Vienna

    Ora, per riportare lo Impero alla sua grandezza, abbisognava solamente riconquistare lo castello di Thun e poi, li innemici avrebbero pagato caro l'averci attaccati, perchè presto li loro dominii sarebbero entrati a far parte dello Sacro Romano Impero.
    Purtroppo però, perchè li momenti di felicità son destinati a durare poco, lo nostro stimato Imperatore potè rellegrarsi poco della recente sconfittà, giacchè l'anno di nostro Signore seguente, il 1186, egli, ormai sopraffatto dall'età, sebbene appariva in salute, si spense nel sono, arrecando grande dispiacere allo populo, li nobili et tutti li parenti suoi.
    Si decise tosto di indire, come era usanza, delle rapide elezioni, in quanto trovandosi in uno stato di guerra, sarebbe stato giusto non attardarsi appresso agli intrighi della politica et a motivo di questo, venne da tutti li Conti Elettori scelto lo Principe Conrad, che già si era rivelato un degno amministratore et abile comandante et che aveva da poco ricevuto la nomina da Sua Santità, tramite missiva recante lo sigillo papale, a Cavaliere sul campo, che diventò quindi lo nostro nuovo Imperatore, et dopo aver tenuto la cerimonia di incoranzione et quella di sepoltura dello suo defunto padre, di cui le spoglie andavano ad unirsi a quelli delli gloriosi predecessori suoi, si rimise alla guida della sua armata che attendeva nei pressi di Praga et mentre ancora da sud ovest la Corona di Aragona tentava invano di conquistare lo castello di Satufen, difeso dall'ormai noto Federico I di Lorena che per le grandi et valorose imprese venne nominato "il Cavalleresco", ora s'apprestava a dirigersi in suo aiuto, per riconquistare Thun, mentre lo Esercito
    Imperiale, guidato ora da un capitano subalterno, stazionava presso Vienna, preparandosi a respingere lo contrattacco delli innemici slavi, che di certo sarebbe giunto;

    [IMG]http://i48.tinypic.com/35lrlz4.jpg[/IMG]
    La nomina dello Principe Conrad da parte di Sua Santità et di
    seguito, la triste morte del nostro grande Imperatore Federico I Barbarossa l'afflitto e l'elezione dello Principe

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    [IMG]http://i48.tinypic.com/xbk8iw.jpg[/IMG]

    Nonostante l'Impero si trovasse allora in scarsità di buoni comandanti di cui tanto abbisognava, lo Santo Padre volle quello stesso inverno indire una nuova crociata contro li infedeli mussulmani, con l'obbiettivo di liberare una sulla costa nord occidentale dell'africa, at attualmente
    sotto lo controllo di uno di quelli populi che professano l'Islam; lo papa sosteneva che lo numero di cristinani presenti in quella città aumentava sempre di più et pertanto, visto che lo signore suo si rifiutava di concedere la costruzione di una chiesa per onorare nostro Signore, era giunto lo momento di scacciare quei pagani che indubbiamente volevano rendere un servizio allo demonio, che Dio ci protegga, impendento appunto di costruire una nuova casa del Signore a vantaggio delli luoghi di culto loro; et nell'indire questa nuovo et sacro dovere, lo Papa volle che lo Imperatore nostro si mettesse personalmente alla guida di una grande armata, per avvalorare la sua nomina di cavaliere sul campo e per chiedere perdono di tutte le uccisioni che aveva perpetrato ai danni delli fratelli suoi, giacchè con la sua elezione, lo Santo padre aveva riammesso nella chiesa tutti li scomunicati et, con grande sgomento et per motivi ignoti,
    venne inoltre minacciato elli stesso di ricevere una scomunica et essere sottoposto alli dovuti accertamenti per sospetta eresia, qualora si fosse rifiutato: una decisione che fece cambiare non poco li rapporti dello Iperatore con la Santa Chiesa, giacchè pur essendosi sempre dimostrato servo devoto et umile di nostro Signore, sempre sia lodato, si trovava ora minacciato da questa richiesta assurda; et ben sapendo che lo Impero abbisognava di lui in questo momento di ribalta, decise di rifiutarsi di rispondere alla chiamata, qualunque sarebbero state le conseguenze.
    E' necessario altresì riportare che in tutti questi anni, lo tesoro Imperiale, si è trovato sovente in situazioni critiche, et molte volte non si potè provvedere a pagare li servizi dei nostri guerrieri et come è risaputo, quando le casse rimangono vuote troppo a lungo, la nobiltà incomincia ad infastidirsi, perchè sente la minaccia di nuove tasse e sopratutto crede che lo potere dello Imperatore si stia indebolendo et questo causa sempre uno calo nello Suo prestigio, et soltanto grazie alli commerci della lega Anseatica, si è potuto
    più volte risolvere questa spiacevole situazione, che con le loro navi tornavano fino dalli mari dello sud recando grandi ricchezze;

    [IMG]http://i48.tinypic.com/2efuc7c.jpg[/IMG]

    [IMG]http://i46.tinypic.com/23tqaeb.jpg[/IMG]
    Ecco alcuni resoconti delli ricchi commerci della Lega, in base ai registri delle capitanerie di porto

    Nell'anno di nostro Signore 1187, quindi, con li Aragonesi che continuavano a premere da sud e una nuova armata magiara che già si avvicinava alla città di Vienna, et con la minaccia di una possibile scomunica sulle spalle, lo nostro Imperatore, Conrad di hohenstaufen, che già aveva 48 anni, sentiva più che mai lo peso della nuova corona appena acquisita.

    [Modificato da Joanni dalle Bande Nere 14/06/2010 22:08]
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    "Chi fu il primo che inventò le spaventose armi? Da quel momento furono stragi, guerre… si aprì la via più breve alla crudele morte. Tuttavia il misero non ne ha colpa! Siamo noi che usiamo malamente quel che egli ci diede per difenderci dalle feroci belve."
    (Tibullo, I sec. a. C.)


    “A motivo della sinistra sorte capitata a messer Giovanni de Medici
    i più illustri capitani di tutti gli eserciti fecero auspicanza
    affinché mai più venisse usata contro l’uomo la potente arma da fuoco.”

    Palafreniere di Giovanni de Medici,
    Il mestiere delle armi
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    ironman1989.
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    Città: CESARO'
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    Principe
    00 14/06/2010 22:04
    Fantastica questa cronaca veramente bella!!!
    Complimenti!!!!


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    Joanni dalle Bande Nere
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    00 14/06/2010 22:09
    grazie ironman solo che se vado avanti così dovrò diventare cronista imperiale a tempo pieno!Mi sa che devo farla un po' più light...solo che succedono così tante cose!Poi mi faccio prendere la mano...notato il pezzo "sulli slavi che venivano dalli Carpazi..." he he he
    [SM=x1140411]
    [Modificato da Joanni dalle Bande Nere 14/06/2010 22:11]
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    "Chi fu il primo che inventò le spaventose armi? Da quel momento furono stragi, guerre… si aprì la via più breve alla crudele morte. Tuttavia il misero non ne ha colpa! Siamo noi che usiamo malamente quel che egli ci diede per difenderci dalle feroci belve."
    (Tibullo, I sec. a. C.)


    “A motivo della sinistra sorte capitata a messer Giovanni de Medici
    i più illustri capitani di tutti gli eserciti fecero auspicanza
    affinché mai più venisse usata contro l’uomo la potente arma da fuoco.”

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    ironman1989.
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    Principe
    00 14/06/2010 22:13
    Si ah ah ah...sono molto curioso di vedere come va a finire!!!


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    Joanni dalle Bande Nere
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    00 14/06/2010 22:17
    eh...mi sa che ne sentiremo parlare ancora... [SM=g27980]
    [Modificato da Joanni dalle Bande Nere 14/06/2010 22:17]
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    "Chi fu il primo che inventò le spaventose armi? Da quel momento furono stragi, guerre… si aprì la via più breve alla crudele morte. Tuttavia il misero non ne ha colpa! Siamo noi che usiamo malamente quel che egli ci diede per difenderci dalle feroci belve."
    (Tibullo, I sec. a. C.)


    “A motivo della sinistra sorte capitata a messer Giovanni de Medici
    i più illustri capitani di tutti gli eserciti fecero auspicanza
    affinché mai più venisse usata contro l’uomo la potente arma da fuoco.”

    Palafreniere di Giovanni de Medici,
    Il mestiere delle armi
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    ironman1989.
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    Principe
    00 14/06/2010 22:18
    Speriamo!!!


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    Joanni dalle Bande Nere
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    Ausiliario
    00 14/06/2010 22:22
    eh...putroppo adesso mi ritrovo anche parecchio impegnato e ancora non sono riuscito a giocare dall'ultima volta....ma non disperate, che le cronache, seppur lentamente, continueranno fino alla vittoria (o la sconfitta) dell'Impero!
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    "Chi fu il primo che inventò le spaventose armi? Da quel momento furono stragi, guerre… si aprì la via più breve alla crudele morte. Tuttavia il misero non ne ha colpa! Siamo noi che usiamo malamente quel che egli ci diede per difenderci dalle feroci belve."
    (Tibullo, I sec. a. C.)


    “A motivo della sinistra sorte capitata a messer Giovanni de Medici
    i più illustri capitani di tutti gli eserciti fecero auspicanza
    affinché mai più venisse usata contro l’uomo la potente arma da fuoco.”

    Palafreniere di Giovanni de Medici,
    Il mestiere delle armi
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    Keirosophos
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    Principe
    00 14/06/2010 23:40
    Speriamo che continuino perchè è davvero una cronaca stupenda!!
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    postremo dicas primus taceas
    parla per ultimo, zittisci per primo




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    davie
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    Cavaliere
    00 15/06/2010 16:07
    Con le immagini hai dato concretezza alla cronaca. Bravo!
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    memphe
    Post: 1.039
    Registrato il: 22/05/2008
    Duca
    00 15/06/2010 17:01
    Vedo che pure a te gli aragonesi hanno dichiarato guerra.
    Sti maledetti, mi chiedo cosa vogliono dalle terre dell'Impero! [SM=g27979]
    ____________________________________

    Ut sementem feceris, ita metes
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    Joanni dalle Bande Nere
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    Città: LEGNANO
    Età: 39
    Ausiliario
    00 17/06/2010 00:42
    Re:
    memphe, 15/06/2010 17.01:

    Vedo che pure a te gli aragonesi hanno dichiarato guerra.
    Sti maledetti, mi chiedo cosa vogliono dalle terre dell'Impero! [SM=g27979]



    mah non saprei so solo che sono dei rompipalle assurdi...quasi quanto i magiari...e il bello che è partito tutto da una crociata finita male...son rimasti li qualche turno a fare niente, vicini a thun, e poi mi hanno attaccato...bah...


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    "Chi fu il primo che inventò le spaventose armi? Da quel momento furono stragi, guerre… si aprì la via più breve alla crudele morte. Tuttavia il misero non ne ha colpa! Siamo noi che usiamo malamente quel che egli ci diede per difenderci dalle feroci belve."
    (Tibullo, I sec. a. C.)


    “A motivo della sinistra sorte capitata a messer Giovanni de Medici
    i più illustri capitani di tutti gli eserciti fecero auspicanza
    affinché mai più venisse usata contro l’uomo la potente arma da fuoco.”

    Palafreniere di Giovanni de Medici,
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