00 02/04/2011 00:41
Re:
Zames, 01/04/2011 22.59:

Ottime considerazioni su Annibale, vorrei precisare un paio di miei punti di vista (diciamo che li ho letti e fatti miei): ricordiamo che a Canne, oltre ai Galli, furono massacrati anche gli Iberici, si può ben stimare un massacro del centro di 5.000 guerrieri! E se non ricordo male, Annibale era proprio lì in mezzo, anche perché il centro non doveva cedere né troppo, né troppo presto.

Inoltre credo sia giusto puntualizzare che comunque ci furono anche alcuni punti che sfavorirono i Romani e favorirono nettamente Annibale (informazioni che lui di certo aveva, è quasi certo che avesse una rete di spionaggio molto ben strutturata, praticamente sapeva sempre tutto quello che gli serviva sui suoi avversari), ma con detti punti non voglio certo sminuirlo.
Prima di tutto, il comando delle legioni era diviso e in disaccordo, un nobile e un homo novus venuto dalla plebe dell'Urbe (o comunque di sangue non patrizio), e il giorno della battaglia il comando toccò a Varrone, che aveva bisogno della gloria di un trionfo per acquisire fama. Probabilmente Annibale contò molto su questa rivalità tra i due.
Sarebbe bene ricordare inoltre che le legioni a Canne non erano sicuramente composte in grossa misura da soldati tra i più esperti, ma per la maggior parte da reclute: teniamo presente che Annibale le aveva già ampiamente date ai Romani al Trebbia (anche se fu più una scaramuccia), al Ticino e al Trasimeno, gran parte delle forze militari Romane erano sparite (alcuni storici moderni tendono per questo a ridimensionare di molto le cifre, ma non condivido ciò per il semplice fatto che i Romani considerarono sempre e per sempre Canne la loro sconfitta più grande, anche dopo Adrianopoli dissero che fu la loro peggior sconfitta...dopo Canne).

Non tentare l'assalto a Roma fu puro buon senso: a parte che la città poteva resistere per molto tempo ricevendo rinforzi, lusso che Annibale non poteva permettersi, dietro le mura stanziavano altre due legioni. Inoltre non intendeva conquistarla, non doveva mica annientare i Romani.

Annibale sì, sostanzialmente fu un uomo solo ma non del tutto: aveva i suoi fratelli, secondo me iniziò a perdere la speranza e, forse, la voglia, quando morirono entrambi, prima Asdrubale e poi Magone.
Deve essere stata una perdita terribile per lui.




Condivido tutto, hai sottolineato giustamente alcuni aspetti che avevo tralasciato. Tra l'altro pare che Annibale provocò espressamente quel giorno i romani a dare battaglia proprio perché sapeva che al comando c'era Varrone.

Per quanto riguarda i fratelli, aggiungerei che la loro morte fu determinante anche per un altro motivo: con loro svaniva anche la possibilità di conservare i possedimenti cartaginesi in Spagna, e le miniere d'argento più l'afflusso di mercenari iberici che forse erano le uniche speranze di aiuto per Annibale. Anche loro mai appoggiati dai consigli cittadini di Cartagine tra l'altro (le colonie cartaginesi in Iberia erano de facto quasi una proprietà privata barcide, che era mal tollerata a Cartagine, ma d'altronde se l'erano guadagnata da soli quindi...).
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