00 03/05/2011 14:58
Difatti non ho detto che avicenna era un aristotelico (comunque ammetto che mi potevo spiegare meglio) , ho definito i filosofi arabi neoplatonici perchè è il pensiero che si avvicina maggiormente alla loro filosofia , ma effetivamente ci sono delle differenze anche importanti , però non essendoci in italiano un termine adeguato a definirli ho preferito usare il termine il cui significato a mio parere ci si avvicinava maggiormente.
Anche nel mondo cristiano c' erano accanto alle chiese ricche biblioteche e scuole in cui si insegnavano le varie materie , comunque devo dire che io parlo soprattutto del mondo bizantino , dell' italia e della spagna , non conosco a sufficienza la situazione a nord delle alpi se non in alcuni centri , mentre leggendo mi sa che tu ti riferisci propio a quei paesi europei .
Comunque sulle traduzioni c'è anche un discorso di lingua , in arabo non esistevano parole per tradurre certi termini greci , in molti casi ci si limitò a traslitterarli mentre in altri i termini finirono per avere un significato ambiguo o che non c' entrava niente con il significato originale .
Aristotele per l' europa è importante soprattutto per il logos , senza di quello molte scoperte scientifiche non sarebbero potute mai avvenire .




"Quando ti senti eccezionalmente lucido, entusiasta, forte, quando ti senti in cima al mondo, capace di spostare le montagne, connesso al tuo sogno, all ' ideale, allora sai che hai il sole in tasca" S.B.