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1179-1180

Fu un anno cruciale quello a cavallo tra il 79 e l'80.
Corrado era pronto a prendere in mano il destino di Pisa.
Nessuno sapeva se i suoi piani li avrebbero portati alla gloria o alla catastrofe,ma la macchina era in moto e Corrado la giostrava.
L'Impero era sceso a Bologna,controllata dai Siciliani e la tenevano d'assedio con una grande armata,che resisteva alle sortite siciliane. Era giunto il momento di mostrare alle aquile quanto fosse forte le potenza della croce bianca. Il piano di Corrado era semplice e lo spiegò al consiglio che radunò un giorno di Marzo del 1180.

Il Priore Maior era calmo e sereno e attendeva l'arrivo di suo fratello Giulio e del marito della figlia di Guarnito,Roberto Cristiani. Quando i due si presentarono al consiglio,Corrado non perse tempo ed espose i due argomenti che erano il tema della riunione.

"Miei cari nobili vi ho convocato qui oggi,davanti al Consiglio,per affrontare due questioni di grande urgenza e importanza. Come ben sapete,l'imperatore germanico con insolenza invade l'Italia,reclamandola per sè. In questo momento,mentre vi parlo,le sue armate assediano Bologna,città dei nostri alleati di Sicilia e alcuni contingenti prendono posizione intorno Milano. Se entrambe le città cadranno,saremo noi il suo prossimo obiettivo! Non si fermerà finchè nonv edrà L'Italia intera e Roma in ginocchio. Io dico basta!
Non possiamo continuare a restare fermi ed osservare.Dobbiamo agire. E' per questo che vi ho chiamati,Guido e Roberto. Voi due guiderete le armate di Pisa verso Lugano e Verona. Spezzeremo gli imperiali sul confine e divideremo il compito con Milano. Lugano andrà a loro,Verona a noi. Così anche Bologna avrà qualche speranza di farcela. A voi si unirà Guarnito,che vi supporterà con la potente armata stipata ad Asti. Vi difenderà le spalle,prevenendo qualsiasi incursione imperiale proveniente dai loro territori francesi"

I due giovani generali annuirono e continuarono ad ascoltare.

"In più,tratteremo la pace una volta acquisiti questi obiettivi. Se rifiuteranno,vi spingerete oltre le Alpi,per devastare tutto ciò che trovate sul vostro cammino. Dobbiamo fare terra bruciata nei loro stessi territori."

Uno dei nobili del Consiglio chiese la parole e Corrado gliela concesse.
"Mio Prior,è saggio sfidare l'ira imperiale? Nessuno riesce a fermarli"

Corrado sorrise
"Tutti i popoli italici si stanno opponendo. Noi abbiamo un forte e numeroso esercito. DOBBIAMO combattere l'Impero! Con il nostro aiuto,i nostri alleati ce la faranno!"
Dopo diverse ore di dibattito,tutti acconsentirono in modo unanime alla mozione. La guerra era alle porte. L'altro argomento del giorno era di natura mercantile. Un giovane mercante era già salpato verso l'Oriente per rifornire Pisa di merci esotiche e quindi centinaia e centinaia di bisanti.

Ecco i due giovani generali riuniti,per marciare verso la guerra



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Ed ecco il mercante mandato in Oriente,un giovanotto di belle speranze



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[Modificato da Alambar 09/05/2011 01:38]