Medieval Total War Italia

Foedera o provincia ?

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    Crusades96
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    Registrato il: 13/02/2010
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    Conte
    00 08/11/2011 12:48
    Apro questa discussione per chiedervi la differenza tra provincia romana e foedera iniqua durante l'epoca repubblicana. Sul libro di storia me le cita come diverse, ma le spiega nello stesso modo [SM=g27982]









    Quant'è bella giovinezza,
    che si fugge tuttavia!
    Chi vuol esser lieto, sia:
    di doman non c'è certezza.
    Quest'è Bacco e Arianna,
    belli, e l'un dell'altro ardenti:
    perché 'l tempo fugge e inganna,
    sempre insieme stan contenti.
    Queste ninfe ed altre genti
    sono allegre tuttavia.
    Chi vuol esser lieto, sia:
    di doman non c'e certezza.



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    Antioco il Grande
    Post: 2.264
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    Principe
    00 08/11/2011 15:35
    La provincia è un territorio conquistato ed annesso alla repubblica, amministrato da un governatore (proconsole o propretore).

    Il foedus iniquum è un patto d'alleanza (foedus) stretto tra Roma ed un popolo straniero. Si dice iniquum quando il patto è stretto dopo una vittoria romana e quindi il popolo straniero che lo contrae e costretto ad accettare ogni imposizione decisa dal vincitore. Si differenzia dal foedus aequum che al contrario prevede che Roma ed il popolo straniero siano alleati alla pari.

    L'alleanza tra Roma e Siracusa ai tempi della prima guerra punica era un foedus aequum, le due repubbliche si alleano di loro reciproco accordo per difendersi da Cartagine e rimangono alleate alla pari anche dopo la guerra, il patto dopo la vittoria romana a Zama è un foedus iniquum, Cartagine deve chiedere il permesso a Roma anche per difendere il proprio territorio dalle aggressioni numide.
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    "Odiare i mascalzoni è cosa nobile" (Quintiliano)

    "Ingiuriare i mascalzoni con la satira è cosa nobile, a ben vedere significa onorare gli onesti" (Aristofane)
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    Crusades96
    Post: 626
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    Città: GAMBASSI TERME
    Età: 28
    Conte
    00 08/11/2011 15:37
    i cittadini della provincia non avevano diritto di voto ?









    Quant'è bella giovinezza,
    che si fugge tuttavia!
    Chi vuol esser lieto, sia:
    di doman non c'è certezza.
    Quest'è Bacco e Arianna,
    belli, e l'un dell'altro ardenti:
    perché 'l tempo fugge e inganna,
    sempre insieme stan contenti.
    Queste ninfe ed altre genti
    sono allegre tuttavia.
    Chi vuol esser lieto, sia:
    di doman non c'e certezza.



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    Antioco il Grande
    Post: 2.264
    Registrato il: 28/07/2006
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    Principe
    00 08/11/2011 17:02
    I cittadini romani avevano diritto di voto, ovunque abitassero, i cittadini delle province, quindi stranieri conquistati, no. Se un Romano abita ad Atene ha diritto di voto, un Ateniese no. Ovviamente ogni provinciale votava per l'amministrazione locale, un Ateniese eleggeva i propri arconti ad Atene ma non aveva alcun diritto a Roma. Poi c'erano quelli che avevano cittadinanza latina, per così dire, ossia le popolazioni latine alleate di Roma, che avevano alcuni diritti ma non la piena cittadinanza, ma questo è un altro discorso. Le province non influiscono sulle scelte di Roma, per contare qualcosa devono avere un patrono romano (tipo i Siciliani che si rivolgono a Cicerone per avere giustizia contro Verre, da soli non farebbero nulla).

    Poi c'è anche il caso di città libere, ossia sorgenti all'interno dei confini romani ma non sottoposte a governo romano, magari perché hanno un foedus aequum, queste sono indipendenti, non pagano le tasse a Roma, non ricevono governatori ma sono alleate (ovviamente hanno in comune la difesa, non possono dichiarare guerra autonomamente, ma per il resto sono libere).
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    "Ingiuriare i mascalzoni con la satira è cosa nobile, a ben vedere significa onorare gli onesti" (Aristofane)