00 15/11/2009 02:34
Re: Re:
davide283, 14/11/2009 18.06:

cmq un po' piu' di coscienza sociale-politica da parte dei cittadini dell'impero avrebbe salvaguardato sicuramente Costantinopoli, sfortunata cmq anche ad avere una sfilza di monarchi incompetenti, con l'ultimo imperatore arrivato troppo tardi per fare qualcosa




beh come accade tutt'oggi i cittadini si preoccupavano del qui ed ora, non delle politiche sul lungo periodo...

non è proprio vero che ebbe una sfilza di monarchi incompetenti, anzi, alcune volte semplicemente il monarca era valido ma era la situazione in cui si trovava al momento in cui regno ad essere totalmente inadatta alle sue qualità, rendendolo un mediocre...gran sfortuna fu invece in alcuni episodi particolarmente drammatici in cui la situazione era veramente buia e l'impero era retto dal più grosso pirla del mediterraneo orientale, non capitò spesso ma capitò in un paio di occasioni fondamentalmente cruciali.



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Κωνσταντίνος ΙΑ’ Δραγάσης Παλαιολόγος,
Xρoνoκράτoρ και Koσμoκράτoρ
Ελέω Θεού Βασιλευς και Αυτοκράτορ των Ρωμαίων.





"Ci sono quattro grandi cause per cui vale la pena di morire: la Fede, la Patria, la Famiglia ed il Basileus. Ora voi dovete essere pronti a sacrificare la propria vita per queste cose, come d'altronde anch'io sono pronto al sacrifico della mia stessa vita.
So che l'ora è giunta, che il nemico della nostra fede ci minaccia con ogni mezzo...Affido a voi, al vostro valore, questa splendida e celebre città, patria nostra, regina d'ogni altra.
Miei signori, miei fratelli, miei figli, l'ultimo onore dei Cristiani è nelle nostre mani."

"Ed allora questo principe, degno dell'immortalità, si tolse le insegne imperiali e le gettò via e, come se fosse un semplice privato, con la spada in pugno si gettò nella mischia. Mentre combatteva valorosamente per non morire invendicato, fu infine ucciso e confuse il proprio corpo regale con le rovine della città e la caduta del suo regno.
Il mio signore e imperatore, di felice memoria, il signore Costantino, cadde ucciso, mentre io mi trovavo in quel momento non vicino a lui, ma in altra parte della città, per ordine suo, per compiervi un'ispezione: ahimè ahimè!."

"La sede dell'Impero Romano è Costantinopoli e colui che è e rimane Imperatore dei Romani è anche l'Imperatore di tutta la Terra."

"Re, io mi desterò dal mio sonno marmoreo,
E dal mio sepolcro mistico io ritornerò
Per spalancare la murata porta d'Oro;
E, vittorioso sopra i Califfi e gli Zar,
Dopo averli ricacciati oltre l'Albero della Mela Rossa,
Cercherò riposo sui miei antichi confini."

"Un Costantino la fondò, un Costantino la perse ed un Costantino la riprenderà”