00 20/11/2010 14:47
Re:
Xostantinou, 20/11/2010 11.32:

infatti una delle distinzioni che fa Demurger è appunto tra "guerra santa" e "crociata", che non sono affatto sinonimi, prima di tutto perché nei documenti ufficiali emessi dal papato sono ben distinte le ricompense spirituali di chi muore combattendo per Gerusalemme dai caduti in nome di Cristo su altri campi di battaglia; ed anche in caso di temporanea equiparazione, viene comunque fatto sempre esplicito riferimento alla spedizione "a Gerusalemme", perché QUELLA E' la crociata, il resto no.

come ha già detto il mio caro amico robert, per la tradizione Ortodossa NON ESISTE MAI!!! IN NESSUN CASO!!! il concetto di "crociata" o di "guerra santa", esiste solo il concetto romano, filtrato attraverso la visione cristiana, del bellum iustum, ovvero della guerra "legittimizzata" per fondati e giustificati motivi. E per l'Impero la "bella iusta" era quella volta a difendere o riconquistare le terre che appartenevano in passato a Roma, non guerre di espansione in terre straniere. La "guerra giusta" permetteva ai soldati di ricevere al ritorno dalla campagna l'assoluzione per i peccati commessi in guerra; ovviamente ciò non avveniva così "di default" come per i crociati che potevano valersi delle bolle pontificie, bensì era discrezione del Patriarca e del clero celebrare una messa "purificatrice" alla quale partecipava l'esercito rientrato dalla guerra. La guerra era sempre a prescindere un grave peccato, qualcosa di sbagliato, ma farla per giusti motivi permetteva di ricevere l'assoluzione. Ci sono episodi di guerre interne per il trono in cui al Basileus ed al suo esercito vennero rifiutati i sacramenti proprio perché combatterono contro altri Ortodossi una "bella iniusta".




Grazie sia a Robert che a Kost per le delucidazioni
Ora ho capito bene il concetto...non conoscevo il concetto dibellum iustum, molto interessante comunque