Se non credi sono cavoli tuoi. Ma non hai alcun diritto di offendere chi crede con le tue bestemmie. Perchè se c'è chi si offende, giustamente, se uno lo chiama sporco negro o fro.io del ca..o, allo stesso modo il credente si sente offeso se bestemmi. Cosa che, tra l'altro è punita da sanzione amministrativa, come recita l'articolo 724 del codice penale, comma 1 come modificato dal Decreto Legislativo n. 507 (1999, versione vigente):
«Chiunque pubblicamente bestemmia, con invettive o parole oltraggiose, contro la Divinità è punito con la sanzione amministrativa da lire centomila a seicentomila».
Senza contare che esprimersi tramite bestemmia, come con qualunque altra volgarità, è indice di maleducazione, inciviltà e cafoneria (quindi non mi vanterei d'usare 4 belle bestemmie a scopo liberatorio).
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"Odiare i mascalzoni è cosa nobile" (Quintiliano)
"Ingiuriare i mascalzoni con la satira è cosa nobile, a ben vedere significa onorare gli onesti" (Aristofane)