Medieval 2 Total War
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Ultimo Aggiornamento: 28/07/2009 11:48
20/07/2009 18:10
 
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sciti:

"Gli Sciti (o Scythi) sono una popolazione seminomade probabilmente di origine iranica, mitologicamente nata dall'unione tra un eroe greco (Eracle) e una donna serpente (Echidna) tra l'VIII ed il VII secolo a.C.

Gli Sciti, chiamati anche Saka, avevano caratteristiche antropologiche europoidi, mesocrani dalla faccia larga con nasali pronunciati e orbite basse, di ceppo nord-iranico.

Provenienti dalla Siberia meridionale erano presenti dal VII secolo a.C. nella vasta area compresa tra il Don e il Danubio da dove, vinti e assogettati i Cimmeri dilagarono, nel corso del VI secolo a.C., verso l'area balcanica e la Pannonia, nel bacino settentrionale del Ponto Eusino per poi toccare la Germania orientale e con i Traci l'Italia settentrionale.

Stanziamenti sciti sono presenti in Transilvania con la denomimazione di Agatirsi.

Pare che il nome Sciti debba intendersi come l'iranico *Skuδa, con il significato di arcieri dalla radice Proto-Indo-Europea *skeud- "gettare, lanciare", che è anche consistente con il fatto che gli Sciti erano utilizzati come arcieri nell'esercito persiano achemenide.

La società scita era di tipo verticale, fortemente strutturata: accanto agli Sciti Reali, l'apice della piramide gerarchica di cui costituiva il gruppo dominante, si trovavano gli Sciti Elleni, gli Sciti coltivatori, gli Sciti Erranti, e gli Sciti allevatori di vacche in una graduazione a cui corrispondeva un diverso peso politico.

Il loro territorio si collocava tra il Mar Nero settentrionale, le pendici meridionali dei Monti Urali e a oriente le steppe dell'attuale Kazakistan. Erodoto (V secolo a.C.) ne descrisse mirabilmente gli usi e le consuetudini e, ammirandoli, arrivò persino a raggiungerne i territori di passaggio per poterne testimoniare direttamente le attività.

Ebbero frequenti contatti da una parte con la Cina e dall'altra con la Grecia. Definiti da questi ultimi barbari, mostrarono al contrario un'apprezzatissima vitalità artistica e una notevole complessità organizzativa e logistica, oltre a un'indubbia valenza militare della quale i loro vicini (tra i quali i Medi) fecero spesso dolorosa esperienza.

Frammentati in vari ceppi vennero sterminati o assimilati in Europa orientale dai Goti orientali (ostrogoti) e successivamente dall'orda Unna tra il IV e il VI secolo d.C.

Gli scambi commerciali con l'Ellade, di cui il loro territorio costituiva il granaio, contribuirono all'aumento della ricchezza delle loro aristocrazie, già molto ingente per le razzie e i tributi che imponevano ai popoli assoggettati.

Gli Sciti svolsero anche la funzione di intermediazione tra il mondo ellenico e i popoli delle steppe, i Sauromati prima, i Sarmati e i Massegeti dopo.

Il permanere di questi rapporti internazionali ridimensiona l'idea di nomadismo come caratteristica tipica della società scita."



saka (o saci):

"I Saci (anche Seci, Saka, Saca o Indo-sciti) sono un antico gruppo di popolazioni per lo più nomadi della Siberia e della Asia Centrale e vengono generalmente considerati il ramo orientale degli Sciti e quindi iranici.

Ai Saci vengono generalmente associati i Sogdiani, i Geti, i Massageti, gli Issedoni, i Sacarauli, gli Ashguzai.

La Sogdiana (Uzbekistan meridionale e Tajikistan Occidentale), provincia o satrapia dell'Impero persiano Achemenide, prende il nome dalla popolazione originariamente di tipo Saca. Vi si parla un dialetto iranico almeno fino alla conquista mongola.

I Massageti: Saci dell'Asia Centrale. Il nome ha un chiaro significato in iranico : grande orda Saca (dall'Indo-iranico maha "grande" ). Questo confermerebbe l'appartenenza agli Iranici. Un anonimo sofista dell'antica Grecia nella sua opera "Ragionamenti doppi" scriveva: I Massageti squartano i genitori e se li mangiano, perché pensano che l'esser sepolti nei propri figli sia la più bella sepoltura; invece se qualcuno lo facesse in Grecia, cacciato in bando morirebbe con infamia, come autore di cose turpi e terribili.

Issedoni: Erodoto scrive: "Aristea di Proconneso, figlio di Castrobio, componendo un poema epico, disse di essere arrivato, invasato da Febo, presso gli Issedoni e che al di là degli Issedoni abitano gli Arimaspi, uomini monocoli, e al di là di questi i grifi custodi dell'oro, e oltre a questi gli Iperborei, che si estendono fino ad un mare. Tutti costoro, eccetto gli Iperborei, a cominciare dagli Arimaspi aggrediscono di continuo i loro vicini; e così dagli Arimaspi furono scacciati dal loro paese gli Issedoni, dagli Issedoni gli Sciti; e i Cimmeri, che abitano sul mare australe, premuti dagli Sciti, abbandonarono il paese" (IV, 13).

A parte il riassunto di Erodoto, del poema di Aristea ci sono giunte solamente alcune citazioni del bizantino Tzetzes ("Chiliades", VII 687-692): un verso ricorda gli Issedi come orgogliosi dei loro lunghi capelli (frammento 3 Bolton) e altri cinque versi ci presentano gli Arimaspi come confinanti settentrionali (presumibilmente degli Issedoni), guerrieri valorosi, allevatori (di cavalli, pecore e buoi) e dotati di un occhio solo, folta capigliatura ed eccezionale vigore (frammenti 4 e 5 Bolton).

Tolomeo parla di una città Issedon Serica, nel paese dei Seri (probabilmente odierna Khotan in Uigur, dove anticamente si parlava un dialetto iranico, il khotanese, una variante del Sogdiano).

Per quanto riguarda il nome Arimaspi questo può essere compreso tramite l'iranico ariama+aspa=coloro che amano i cavalli, che ben si adatta a popolazioni nomadi a cavallo dell'Asia centrale.

Sacarauli: Vengono nominati da Strabone nella Geografia (ma a volte si trova Sakarauke) tra le tribù che distruggono il regno greco della Battriana (Afghanistan), insieme ai Tocari, gli Assi, i Passiani (tutte tribù di identificazione incerta). Fondarono l'Impero Kushan.

Affini ai Sacarauli, sono i Sagaruce, ricordati da Tolomeo ad est del Mar Caspio ed i Sakaraukae che divennero la tribù dominante tra gli Sciti Amirgi.

Ashguzai: Vengono nominati nelle cronache tardo-assire (700 a.C.) a causa delle numerose devastazioni inflitte agli Assiri. Gli Ashguzai sono forse presenti addirittura nell'Antico Testamento, nella cosiddetta tavola delle nazioni, col nome di Askenaz."



sarmati:

"I Sarmati come gli Sciti fanno parte della famiglia etnica iranofona (di lingua indoeuropea e quindi aperta alla cultura e alla religione persiana). Si dividono probabilmente in 4 tribù: Roxolani (o Rossolani), Iazigi, Aorsi e Alani. Abitano le steppe lungo il Volga, le regioni pedemontane degli Urali meridionali e la steppa del Kazakistan occidentale. Nei loro territori d'origine essi si scontrarono con i Battriani, i Parti e i Sogdiani. In diversi periodi e a diverse ondate essi si sono spinti verso occidente.

* I Roxolani si insediarono nei territori occupati dagli Sciti a nord e a nord ovest del Mar Nero (tra il III secolo a.C. e il II d.C.) e con essi, in un primo momento, stabilirono un rapporto di alleanza. Quando questo rapporto venne meno i Sarmati conquistarono i territori degli Sciti assoggettando la popolazione al loro potere.
* Gli Iazigi si insediarono nei territori a ovest dei Daci, a sud dei Germani e sia a est sia a nord del Danubio tra il III secolo a.C. e il II d.C.
* Sugli Aorsi si sa poco: è probabile che si fossero stanziati nei pressi del regno del Bosforo a sud-est degli Alani.
* Gli Alani si insediarono ad est del Mar Nero a nord del Caucaso e degli Aorsi e qui ci vengono descritti dai Romani come allevatori di cavalli.

I Sarmati sono infatti infatti abili cavalieri e in battaglia si dividono in cavalieri pesanti (catafratti) e leggeri (arcieri a cavallo). Con i Romani non ebbero sempre rapporti pacifici e anzi spesso si fronteggiarono in lunghe guerre. Nel II secolo d.C. Roxolani e Iazigi (alleati per tutto il I secolo d.C. di Roma) si schierarono contro i Romani con i Daci per difendere questi ultimi da Traiano che intendeva conquistarne i territori, e fu proprio Traiano a sconfiggerli durante la campagna. Nel corso del III secolo d.C. i Sarmati per via della conquista dei Goti dei territori a nord del Mar Nero si divisero in 2 gruppi: uno occidentale e uno orientale. Nel 375, dall'Oriente giunsero gli Unni, che dopo aver fatto strage degli Alani accolsero i resti delle loro tribù nel loro esercito diretto verso Occidente. I vari gruppi di Sarmati furono a volte alleati dei Romani contro gli altri barbari ma altrettante volte furono nemici di Roma saccheggiandone i territori periferici e non solo: gli Alani infatti si unirono ai Vandali nella conquista dell'Africa al punto che il sovrano vandalo poté assumere il titolo di "re dei Vandali e degli Alani"."
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